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Autore: Mashiro_chan    02/07/2011    4 recensioni
Per Doremi e le sue amiche inizia una nuova avventure,senza magia ed incantesimi, ma solo con la vita quotidina ed i suoi problemi.
Approdo anche su EFP con la storia sulla quale ho lavorato e continuo a lavorare con tutto il cuore. Revisionata e corretta,ecco a voi Ojamajo Doremi Go!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ODGcap9 9 - Hana Makihatayama

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Hana-chan per me non è solo una carissima amica, è come una figlia. E come una madre soffro nel non vederla.
Ma più di tutto la coscienza di sapere che mai la rivedrò, mi distrugge.


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Le urla gioiose dei bambini riecheggiavano nell' ampio cortile dell' asilo, una struttura bizzarra che però, se paragonata all’altrettanto strano posto nel quale era situata, non era poi da considerarsi così insolita.
Dopotutto come si può considerare normale un mondo dove il cielo è multicolore, dove gli alberi crescono a testa in giù e dove la gente è in grado di utilizzare la magia?
Questo mondo misterioso è più vicino di quanto pensiamo. È l'ombra del nostro e non si cura di questo. Prima i due universi comunicavano amichevolmente, ma poi la Terra, superiore alla sua ombra, ha rovinato tutto. L'egocentrismo, l'egoismo, il dolore che solo la specie umana era in grado di procurare, spaventò il mondo magico, il quale preferì tagliare ogni legame con quell'universo così malvagio e negativo.
Sì, questo luogo agli occhi dei comuni mortali così misterioso, era il Regno della Magia.

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- Hana-chan! Scendi subito da lì! –



Un uomo alto, dai capelli lunghi, riccioluti e viola e con un paio di baffi scuri e sottili, stava urlando a squarciagola contro una bambina molto graziosa di circa sei anni, dai capelli color del grano, legati in due codini alti, e con un paio d’occhi grandi color nocciola.

- Hana-chan! Se non scendi subito, non avrai il tuo budino!- urlò Alexander T. Oyajide, insegnante dell'asilo e mago, oltretutto.
Conosceva molto bene quella bambina e sapeva come convincerla, colpendola nei suoi punti deboli.

- Scendo, scendo! Ma non togliermi il budino!-  rispose la piccola, spaventata dal ricatto

- Sei incredibile, Hana-chan!- sospirò l’uomo portandosi una mano alla testa; Hana era veramente una peste.

- Ecco!- balzò giù dall’albero sul quale si era arrampicata: - Ora posso avere il mio budino?- chiese dolcemente lei, cercando di convincere il mago,e nel farlo mostrò l'espressione più tenera che era in grado di fare.

- Sì…- rispose l'uomo sospirando mentre ,con uno schiocco di dita, faceva comparire dal nulla un tavolino rotondo e colorato su cui, in bella vista, spiccava un piattino in ceramica con sopra il budino al cioccolato tanto amato dalla bambina.

- Arigatou* Oyajide!-

Il mago sorrise dolcemente alla piccola e, appoggiatosi alla staccionata che divideva l’asilo dalla strada, la osservò mangiare il dolce.

Hana era da sempre stata una bimba allegra ed un po’ biricchina, ma con un gran cuore. Di certo, in futuro, sarà una delle migliori candidate per salire al trono e diventare regina e sicuramente- così pensava il mago- sarebbe diventata la migliore regnante che il mondo della magia avrebbe mai potuto avere.
Ma prima che arrivi il momento della sua incoronazione ci vorranno anni, e per adesso l’unica cosa a cui deve pensare la piccola è divertirsi e crescere felice, come ogni bambino della sua età. Senza dimenticare l'istruzione ovviamente.

<< Aver avuto l’incarico d’istruire Hana, insieme all’aiuto di MajoRika, non è assolutamente facile! La piccola è vivace, ma Rika-san è una  strega in tutti i sensi! A volte mi chiedo perché io abbia deciso di accettare un incarico così oneroso. >> pensò Oyajide,  sospirando e spostando lo sguardo verso il cielo colorato.
Anche per lui quel periodo non si poteva considerare dei migliori: lavoro, amicizie, sentimenti…

- Oyajide!- la voce squillante della bambina, riportò il mago alla realtà

- Cosa c’è, Hana-chan?- domandò lui, balzando in piedi e raggiungendo in sole due falcate la sua protetta.

- È da un po’ di giorni che sospiri, o sbaglio?- chiese la piccola, con un boccone di budino ancora in bocca.
L'uomo si abbassò e la pulì con un fazzoletto:- Davvero? Ti dò questa impressione?-

- Si tratta del lavoro!- affermò Hana convinta.
Il mago scosse la testa e rise:- No, anzi, io mi diverto qui con voi, anche se alcune volte mi fate spaventare a morte!-

- Ti manca casa tua?- domandò imperterrita la bambina

- No, dopotutto non ci vuole niente da qui al mondo dei maghi.-

- Sei stanco!-

- Un po’ …-

- Eppure…- iniziò la piccola saltando in braccio al mago

- C-cosa?- chiese lui, afferrandola al volo

- C’è qualcosa che non va…-

- Eh? Ma no Hana-chan, ti assicuro che sto benone!- affermò grintoso, battendosi un pugno sul petto magro. Alexander guardò la principessa teneramente e tutto gli sembrò improvvisamente chiaro: << Benché sia così vivace, Hana m'infonde tanta serenità. Occuparmi di lei è l'incarico migliore che potessi ottenere. Ti voglio bene, piccina mia!>>.
Il mago se la strinse al petto, mentre lei continuava a guardarlo curiosa. Ascoltando però i battiti accellerati del cuore del mago, ad Hana  balernò un presentimento.
Ci vollero pochi secondi prima che l’espressione interrogativa della piccola, mutasse in un sorriso malizioso ed i suoi occhietti vispi s’illuminassero di una starna luce.
Hana così, si avvicinò all’orecchio dell’uomo e gli sussurro:- Ti piace MajoMira, vero?-
Alexander s'irrigidì immediatamente. Non riuscì ad aprir bocca, dovette calmarsi per evitare di scoppiare ad urlare:- Ma cosa dici?! Non dire sciocchezze Hana!

- Sei tutto rosso, Oyajide-kun!- lo punzecchiò la biondina.
-  NON È ASSOLUTAMENTE VERO!-

Gli uccelli, che tranquillamente stanziavano sugli alberi, spiccarono il volo, impauriti dalla voce del mago,mentre la futura regina del regno delle streghe, saltellava felice intorno alle gambe magre dell'uomo.

-  Ho indovinato! Ho indovinato!- gridava gioiosa lei, mentre il povero mago la guardava, inginocchiato a terra, in uno stato di sconcerto ed imbarazzo.

-  Sono veramente brava! Ho indovinato subito! Evviva ! Quando poi lo sapranno le altre…-

<< No! >>


- Hana-chan, smettila immediatamente!-  ruggì Alexander. Hana si fermò impaurita, non aveva mai visto il suo caro protettore così arrabbiato con lei.
Vedendo però i grandi occhi nocciola della piccola maga lucidi e sull'orlo di riempirsi di lacrime, il mago si rese conto di aver esagerato. Prese in braccio la bambina e la coccolò: - Scusami Hana-chan, non  volevo essere così rude, perdonami.-
La bambina lo guardò di sottecchi, meravigliata nel vederlo così serio e triste; intanto Alexander continuò:- Ma devi sapere che certe cose non vanno mai dette nel nostro mondo.-

La piccola strega lo guardava dispiaciuta, anche se non aveva del tutto capito il “perché” di quel rimprovero.

- Hana-chan, lo sai il motivo, vero?-
La piccola scosse la testa in segno di negazione. Il mago le sorrise mesto, prima di continuare: - Lo sai che maghi, streghe e umani non possono avere relazioni di tipo affettivo?-
La bambina annuì, mentre l’uomo continuava .

- Se per caso qualcuno ti sentisse, e fraintendesse le tue parole,  io e Mira-san ci troveremmo in guai grossi,capisci ?-

- Sì.- rispose Hana, annuendo: - Scusami, Oyajide-kun.- concluse poi, dispiaciuta.
L’uomo le sorrise teneramente. Voleva molto bene a quella bambina, come se fosse sua figlia, ed ogni volta che la vedeva triste, gli si stringeva il cuore.

- Adesso è tutto passato Hana-chan. Forza, fammi un bel sorriso!-
- Hai!**-annuì lei, mostrandogli un bel sorriso sdentato.
- Brava! È così che ti voglio! – le disse lui, accarezzandole una guancia:- E ora, da brava, vai a giocare con le altre, va bene?-

La bambina annuì grintosa, prima di allontanarsi in direzione delle camere dell’asino nido delle streghe.

Alexander la guardò correre via spensierata, fino a quando non scomparve dietro la porta dell'entrata.
Improvvisamente, il sorriso che poco prima gli aveva contrassegnato il viso, scomparve, lasciando posto ad un’espressione cupa e preoccupata



- Anche lei…-



A parlare fu una donna, avvicinatasi al mago non appena la futura regnante del mondo delle streghe si fu allontanata.

- Cosa dobbiamo fare?- chiese il mago mentre, ancora inginocchiato a terra, voltava il capo nella direzione della voce:- Mira-san?-  concluse poi, rivolto alla donna che stanziava in piedi alle sue spalle.
Una donna alquanto particolare, ma allo stesso tempo affascinante.
Aveva dei lunghi capelli blu, tenuti legati in due grossi codini ovali bassi; un paio d’occhi rossi risplendevano sulla pelle diafana, contrassegnata sulle guance da due triangoli capovolti, dello stesso colore degli occhi. Indossava un vestito blu-nero lungo fino ai piedi, che le evidenziava la figura snella e sottile. Il naso aquilino le dava una certa regalità e sicurezza, quasi a rispecchiare il carattere stesso della proprietaria.
Tuttavia in quel momento, suoi insoliti occhi vermigli e severi lasciavano trapelare la grande preoccupazione che celava nel suo cuore.
Le uniche parole che riuscì a pronunciare, furono: - Non lo so...davvero non lo so…-

~~~~~~~~



Intanto la piccola Hana Makihatayama era arrivata nella cameretta in cui alloggiava ormai da anni e si era seduta sul proprio letto.
Lontana da sguardi indiscreti, finalmente la giovane hime** poté togliersi la maschera della bambina sempre vispa ed allegra che tutti conoscevano.
Benché fosse così piccola, sapeva già cosa si aspettavano da lei la regina e i suoi tutori, e non solo. Tutti quegli oneri la spaventavano non poco, ma ciò che davvero la faceva soffrire era la mancanza delle sue mamme adottive. Sapere che non le avrebbe riviste fino alla sua incoronazione, la faceva stare male.

La bambina allegra, sempre pronta ad aiutare gli altri, combatteva quotidianamente contro la tristezza e la solitudine, alle quali si affiancava l'astio di chi la circondava.
Sebbene Hana fosse continuamente elogiata e trattata con rispetto, era in realtà una bambina emarginata dai suoi compagni.
Ormai, da quando era tornata nel mondo delle streghe, si era trovata di fronte una situazione differente da quella che si aspettava o che mai si sarebbe immaginata. Gente fredda, distaccata, falsa , e lei, lasciata sola in mezzo a tante maschere. Solo di pochi poteva fidarsi, ma quei pochi non si chiamavano Doremi, Hazuki, Aiko, Onpu, Momoko e Pop.

Hana si sedette sul letto, con espressione triste e sconsolata.
Si sentiva molto sola. Non aveva vere amiche, e quelle poche che giocavano con lei, non erano fidate, sempre pronte a voltarle le spalle e ad incolparla dei presunti privilegi che possedeva.

-  Hana viene trattata meglio di noi perché è l’erede al trono!-
- Oyajide gioca solo con lei!-
- La dottoressa MajoHeart, non la sgrida mai!- ,
E così via.

Ma Hana non si sentiva una privilegiata.
Era sola al mondo, senza padre e senza madre.
Si diceva che fosse figlia della regina delle rose ma lei, quella donna, non l'aveva mai vista e nessuno le aveva dato risposte esaurienti alle domande che poneva con insistenza; nemmeno Oyajide che era una delle poche persone delle quali si poteva fidare.
Pao purtroppo non poteva aiutarla. Da quando stava all'asilo poi, l'elefantina era stata incaricata di  fare da guardia alle piccole e non aveva tempo per stare sempre con Hana.

- Non voglio stare qui…- pronunciò a bassa voce mentre ,con le mani paffute, stringeva la gonna del vestitino:

-  Mamme…-

Una

- Dove siete?-

Due

- Portatemi via da qui! -

Tre

I suoi grandi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime e, a poco a poco, il suo bel visino venne rigato da piccoli rivoli d’acqua salata, che finirono sparsi sia sul vestito che sulle mani ancora tenute strette.


- Doremi-chan, ho paura…-

~~~~~~~~


<< Ma cosa?!...>>

Una ragazza balzò immediatamente in piedi. Le era sembrato di sentire la sua voce.


~~~~~~~~


- Hana-chan!-


La bambina alzò il volto arrossato e bagnato.

-  Cos’è successo?!-

Davanti ad Hana,  una bambina dagl’occhi azzurri e i capelli verde chiaro, lisci e fermati ai lati con due mollette a forma di stella, la stava guardando preoccupata.

- Daijo bu, Hana-chan?****–
Quella bambina si chiamava Kokoro, ed era forse la sola a provare un’amicizia sincera nei confronti della futura sovrana.

- Hana…-

La piccola principessa abbassò di nuovo il volto:- Kokoro-chan tu...mi odi?- domandò tra i singhiozzi
Kokoro puntò i suoi occhi chiari sull’amica, guardandola con espressione interrogativa:- Come puoi credere che io ti odi?-

La piccola Hana si stupì per la veemenza che la coetanea aveva utilizzato nel risponderle.
- Noi siamo amiche!- concluse sicura la bambina dai capelli verdi.
Il cuore della piccola sussultò e un ricordo l'assalì improvvisamente.



<< Noi siamo amiche.>>

Flashback

-Hana-chan! Lo sai che mi hai scritto una dedica bellissima!-

- Grazie, Doremi-chan! Ma devo dire che ho imparato dalla maestra!-

- Sono felice di averti insegnato qualcosa di buono…ricorda sempre quello che hai scritto, perché è una delle poche verità della vita!

- Lo farò! Ah,mamma…-

- Eh?-

- Amiche per sempre?--

- Per sempre! -



-Hana-chan?...-



La piccola Makihatayama, inizialmente rimasta spiazzata dall’affermazione dell’amica, la guardò e sorridendole, scese dal letto per correrle incontro:- Kokoro-chan…-

- Han…- la bimba dagl’occhi azzurri non terminò ciò che stava dicendo che Hana la strinse a sé in un forte abbraccio.

- Grazie Kokoro-chan, grazie davvero!-

- Hana…-

Sebbene stupita dall’abbraccio, la giovane majo***** contraccambiò l’affetto della bionda e, scostandola gentilmente, le disse:

- Hana-chan, tu non sei sola! Se hai dei problemi puoi parlarne tranquillamente!-

- Posso davvero? O "la principessa" può solo avere problemi sciocchi?- chiese Hana, sincera e delusa.

- Non dare retta a chi dice questa sciocchezze! Io, Pao,  Atarimeko, Doki e Dokideki ****** vogliamo che tra noi nasca una bella amicizia! Sono state proprio loro a dirmi di averti vista triste in questi giorni e di non  sapere come aiutarti. Io sono corsa subito qui! Sai, ci stanno aspettando in cortile per giocare.-

- Davvero?-

- Sì! Allora Hana-chan, vuoi giocare con noi?-

Hana guardò la mano di Kokoro, aperta di fronte a lei, in attesa di stringere la sua :- Sì, andiamo! .-esclamò sorridente la bionda, mentre afferrava la mano dell’amica e venir poi trascinata da lei verso quel gruppetto di streghe che le attendevano sorridenti.


~~~~~~~~


La magia esiste nelle piccole e nelle grandi cose, ma quella vera nasce dai sentimenti, non da uno schiocco di dita. Parte dall'impegno e dalla sincerità, come la nostra amicizia. 
E noi saremo amiche per sempre!

Me l’hai insegnato tu, mamma!


Hana

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<< Che sia stata solo un’impressione? >>

Doremi, non appena sentita l’invocazione di sua figlia, aveva spalancato improvvisamente gli occhi ed era rimasta con il volto rivolto verso il soffitto, estraniatasi dal mondo circostante e rivolgendo tutta la sua attenzione alla richiesta d’aiuto della futura regina del mondo della magia.

<< Hana…>>

Pensò preoccupata lei: << Hana…>>

Ripetè ancora la ragazza, fino a quando Pop non entrò in camera sua, furente: - SORELLA!-
Doremi spiccò quasi un salto quant'era stata la sorpresa.: - Pop-chan, mi hai quasi fatto morire di paura! Non farlo mai più!- la rimproverò Doremi, mentre stingeva forte la maglietta proprio sul petto.
Lo spavento era stato tanto, che poteva udire chiaramente i battiti accelleratisenza appoggiarvi sopra una mano.

-  Quante storie!- bofonchiò Pop, incrociando e braccia dietro alla nuca:- È da mezz'ora che ti chiamo! Mi avevi detto che saresti venuta in pochi minuti, e invece! Dai, muoviti.- terminò autoritaria, mentre usciva dalla camera della sorella.

Ancora scossa e spaventata, Doremi pensò bene di assecondare la sorella minore.
Il suo cuore continuava  a battere all'impazzata, non tanto per lo spavento quanto per quella richiesta d'aiuto che era certa di aver sentito proprio da Hana.
La rossa temeva per la bambina e per quella strana preghiera che aveva sentito: << Forse è stata solo stata una mia impressione.... lo spero tanto…>>
Doremi non poté rimurginarci ancora; Pop stava per saltarle alla gola , visto che ancora non l'aveva raggiunta.
- DOREMI!!!-
- Arrivo, arrivo!!!-

Un giorno Doremi ed Hana si sarebbero rincontrate, lo volevano, lo desideravano, ma avrebbero dovuto combattere.
 E l'avrebbero fatto, pur di potersi abbracciare ancora una volta.


Fine 9° capitolo.

*§*Vocabolario*§*

*Arigatou=Grazie

**Hai=Sì

***Hime=Principessa

**** Daijo bu, Hana-chan?=  Stai bene,Hana?

*****Majo= Strega

******Doki e Dokideki = Sono i nomi originali di Lesta e LestLesta, le figlie di Mota e Motamota, le due streghe che si occupavano degli esami di apprendistato per le giovani aspiranti streghe. Ringrazio la mia amica Alice per l'informazione.

Thanks to:
ChibiRoby: grazie carissima Roby!!! Grazie per seguirmi ed essere così paziente, grazie davvero!! E grazie per l'" in bocca al lupo!" è servito!XD
Kry333: quasi! prima, come hai potuto leggere, l'attenzione è tornata su Hana, ma poi..sì! Inizierà la vera e propria avventura di Doremi! Grazie ancora per seguirmi! :3
Halley Silver Comet: grazie mille Halley che trovi il tempo di seguirmi e recensirmi!!! E non preoccuparti, anche se frettolose le tue recensioni sono sempre più che gradite! Grazie davvero! Spero che anche i tuoi esami stiano andando bene! Non stressarti troppo!=)
Akikochan: una nuova lettrice e per di più, così gentile!! I tuoi complimenti mi riempiono il cuore di felicità!!Grazie davvero! Sei la ciliegina sulla torta di questa giornata, perché, ebbene sì, proprio oggi, 2 Lugio 2011 ho affrontato il temuto orale dell'esame di  maturità!
È finita! Liceo, addio!
Ho preso 44/45 agli scritti e l'8 uscirà il voto definitivo! Sono soddisfatta, spero bene per il risultato finale. E chissà, vedremo come andrà a finire.
Intanto, fanfiction a me! La mia ispirazione brama di essere lasciata libera!!!

  
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