N.d.A.: grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee per le recensioni a:
Shavanna: sì, effettivamente credo che spaventare la gente sarebbe divertente come hobby!!^^ Magari comincerò anch’io… comunque, ecco l’epilogo!!
Happy: riguardo alla scena del flashback… ihihihih… mi sembrava adatto alla situazione, e così sono riuscita anche a spiegare la storia delle leggende (che avevo tirato in ballo nel prologo). Sono contenta che quella scena ti sia piaciuta!!^^
Pandora: me tanto felice che la storia continui a piacerti!!!^^ Soprattutto perché è la prima storia che scrivo con Buffy-vampira, ed ero un po’ preoccupata per il risultato!
Isabel: sono contenta che quella parte abbia avuto successo!!^^ Avevo quasi paura di ricevere commenti del tipo: “Cinica insensibile, perché vuoi andare in giro a spaventare fanciulli innocenti?”… non ce ne sono stati, per fortuna!!
Epilogo- Waking up by your side
2010.
Apro gli occhi e mi guardo intorno, vagamente
confusa. I numeri sulla sveglia mi indicano che è pomeriggio inoltrato: perché
sono a letto? Istintivamente, allungo un braccio sul lenzuolo, mentre le mie
dita incontrano una mano. Mi volto, per vedere Spike seduto sul letto, che mi
guarda preoccupato. Alza lo sguardo e, vedendomi, sorride.
“Finalmente sei sveglia, amore. Come ti
senti? Ti ricordi cos’è successo, vero?”. Allora, prima
ipotesi: considerando che siamo entrambi a letto, deve essere successo
qualcosa… Ci sono due particolari che mi
stupiscono, però: a) lui è vestito e b)
io *non* ricordo, effettivamente, cosa è successo nelle ultime ore.
“Più o meno” rispondo. Mi metto a sedere,
avvicinandomi a lui per dargli un bacio. Aspetta un attimo… ma di solito lui
non ha la temperatura corporea di un ghiacciolo? Le sue labbra mi sembrano
tiepide, come se la sua pelle fosse…uguale alla mia?
I ricordi cominciano ad affacciarsi alla mia
mente. Io, lui, tutto quello che è successo… e che è stato persino diverso da
come l’avevo immaginato. Sicuramente molto, molto meglio. Infatti, quando Angel
aveva dovuto bere un po’ del mio sangue per salvarsi dall’avvelenamento, non mi
ha certo lasciato un bel ricordo. Spike, invece… wow. Sì, lo so che non è certo
il commento più espressivo del mondo, ma è anche il termine più sensato che il
mio cervellino annebbiato riesce a produrre al momento.
Sorrido, mentre mi avvicino a lui gattonando sul letto.
“Adesso ricordo tutto, e devo dirti che ne
sono molto, molto felice”. Faccio per baciarlo, ma lui si scosta.
“E…?”. Mi guarda, in attesa. Di cosa sta
parlando? Oh, ho capito! Ma credevo di averglielo già
detto chiaramente: perché non mi ascolta? Uffa, mi sento… inascoltata. Appunto.
“Nessun istinto omicida, grazie. Era questo
che volevi sapere, giusto?”. Annuisce, sorridendo. “E questo cosa significa?”
dico, sedendomi in braccio a lui.
“Che non ti sei trasformata nella versione
femminile di Jack lo Squartatore. È pur sempre una bella cosa”. Allora, i casi
sono due: o non ha capito, o non vuole darmi ragione. Conoscendolo, opterei per
la seconda ipotesi. Chissà come mai…
“Oltre al fatto che *io* ho sempre
ragione?”. Solleva un sopracciglio, mentre io gli tiro una gomitata. Voglio
dire, lo so che non ha detto niente, ma
quell’espressione significava molte cose. Okay, meglio
cambiare argomento. “Quanto ho dormito,
allora?”.
“Quasi una settimana: mi sei mancata, lo
sai?”. Oh, com’è dolce quando mi guarda così… riesce quasi a farmi sentire in
colpa (altra prova che, riguardo all’anima, avevo ragione io). Come posso farmi
perdonare? Intanto, comincio con un altro bacino.
“Così va meglio?” Annuisce. “Allora, hai
già parlato con gli altri?”. Giusto
perché se, in una settimana, nessuno si è accorto della mia assenza… beh, non
sarebbe una cosa troppo carina, giusto?
“Sì… e, a quanto pare, sono stato l’ultimo
ad essere informato delle tue intenzioni. Briciola e Andrew hanno detto che
immaginavano sarebbe successo prima o poi, e ne sono entrambi felici. Comunque,
avresti dovuto vedere l’Osservatore. Ha iniziato a pulirsi gli occhiali
fissando nel vuoto… ed è andato avanti così per un quarto d’ora. Willow invece
ha iniziato a blaterare riguardo alla tua aura, al fatto che percepiva ancora
la tua anima e cose del genere…”. Quasi quasi gli chiedo quali sono le ‘cose
del genere’. Sarà la mia nuova condizione, ma mi sento un pochino perfida.
“Ti sei annoiato, e hai smesso di
ascoltare”. Okay, non gliel’ho chiesto, visto? Non sono *così* cattiva. Non
ancora, almeno…
“Non è colpa mia. Appena Giles ha sentito
l’inizio di quello che stava diventando un discorso incredibilmente noioso, si
è ripreso e ha iniziato a parlare anche lui”. Scoppio a ridere.
“E quindi hai
passato quasi un’intera settimana da solo? Ho paura di cosa potrò trovare in
giro per casa…”. È preoccupante il fatto che io, in un momento come questo,
pensi al disordine? Sì, è molto preoccupante. Me lo dico anche da sola!
“Hey! Io avevo già vissuto da solo, e non ci
sono mai stati problemi! E non mi sembra nemmeno che
tu ti sia mai lamentata, in quel
periodo”. No, calma: io avevo semplicemente
usato l’aggettivo ‘comoda’. È una cosa diversa.
“Tesoro,
tu vivevi in una cripta. Le condizioni igieniche non erano esattamente…
lasciamo perdere. Non dovrò passare il mio primo giorno di non-vita passando
l’aspirapolvere in giro per casa, vero?”. Scuote la testa.
“Ti assicuro che è tutto dannatamente
ordinato. E comunque… cosa vorresti fare, ora? Io pensavo che potremmo… recuperare tutto il tempo perduto mentre dormivi?”
mi suggerisce, alzando un sopracciglio e con un sorrisetto. Gli appoggio le
mani sul petto, facendolo sdraiare.
“E se io ti dicessi…” mi abbasso verso di
lui, iniziando a lasciargli una scia di baci sul collo. Respiro l’odore della
sua pelle, e del sangue che scorre nelle sue
vene. Sento i lineamenti del mio volto trasformarsi per la prima volta,
mentre alzo lo sguardo verso Spike, che mi accarezza teneramente il viso,
sorridendo. “ che ho fame… Sire?”
***
Le labbra di Spike atterrano sulle mie. Ecco, direi che questo è un ottimo modo per svegliarsi. Sicuramente è il mio preferito da ormai più di un secolo…
“Ciao” mormoro, con le palpebre ancora socchiuse, contro la sua bocca. Apro gli occhi e alzo lo sguardo, chiedendogli: “Da quanto sei sveglio?”. Lui scuote le spalle.
“Non molto”. Mi metto a sedere, come lui, coprendomi con il lenzuolo.
“Quindi non hai ancora trovato una buona scusa per non partire, vero?”. Sorrisetto. Okay, cosa c’è?
“A dire la verità, è ancora giorno e, siccome il sole non tramonterà per un bel po’, non possiamo ancora uscire di casa. Quindi, io stavo pensando…”. Lo zittisco, saltandogli in braccio e tappandogli la bocca con un bacio. Come sempre, questo si rivela un ottimo modo per farlo tacere. Dopotutto, in più di cento anni, dovrò pur avere elaborato qualche metodo… no?
“…che abbiamo tutto il tempo di preparare anche i tuoi bagagli in modo decente –per una volta-, così potremo partire appena dopo il tramonto e fare un sacco di strada prima del sorgere del sole!” continuo io, al suo posto. Lui sospira, scuotendo la testa e stringendomi a sé.
“E cosa faranno da queste parti, senza le loro leggende viventi preferite?”. Io alzo le spalle.
“Credo che abbiamo dato loro abbastanza cose di cui parlare, per cui potremmo benissimo stare via per qualche mese –o anno, o decennio- senza preoccuparci… in fondo, abbiamo tutta l’eternità per far diffondere strane storie su di noi!”.
Perché, se per chi sente parlare di noi, noi siamo semplicemente una leggenda, un racconto adatto alla notte di Halloween o per incuriosire i turisti… per me questa è una favola.
Dopotutto, ho il mio principe azzurro, una vita al limite dell’assurdo ma, soprattutto… il mio lieto fine.
Anche se forse, come penso a volte, questo è solo l’inizio.
Fine.
Nd.A.: scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee per il ritardo con l’aggiornamento ma, giovedì, il mio computer ha smesso di scollegarsi ad Internet. Cattivo. Adesso ci sto scrivendo, ma dovrò usarne un altro per postare il capitolo…
Comunque, questa storia è finita. Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee a chi mi ha recensito nei precedenti capitoli!!^^ Spero che l’epilogo vi sia piaciuto anche se, a me, le ultime frasi sembravano un po’ sdolcinate: vi prego recensiteeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!