5°Capitolo
–
L’unione fa la forza
Paige si fermò per un
attimo
per valutare la situazione. Forse iniziava a credere in quei due
ragazzi.
Non l’avevano attaccata e
lo
sguardo di Dean nel vedere Phoebe in quello stato era sincero e
dispiaciuto.
Inoltre sembravano le uniche
due persone, oltre a lei e sua sorella, rimaste normali in questa
strana città.
<< Ok, ma solo
perché
non vedo altre soluzioni >> si arrese alla fine Paige.
<< Bene, ho
l’impala
parcheggiata qua fuori, seguimi, la portiamo in ospedale
>>, Dean fece
per prendere in braccio Phoebe ma la ragazza dai capelli castani, lo
fermò.
<< Non possiamo
andare
in ospedale >>.
Così Paige gli
spiegò tutto
l’accaduto. Che avevano scoperto il segreto di Phoebe e che
se non stava
attenta poteva finire anche lei nella stessa situazione. Che era
inutile
portarla in ospedale, perché tutti i dottori avrebbero
reagito come Leo. E così
gli raccontò anche di suo cognato angelo bianco, e di sua
sorella maggiore
all’ospedale, incinta e sotto incantesimo.
<< Perfetto, quindi
non possiamo muoverci da qui >> Dean prese una garza e
iniziò ad
analizzare la ferita di Phoebe. Lui e suo fratello si erano trovati
più e più
volte feriti, da qualsiasi arma, e tutte le volte avevano dovuto
cavarsela da
soli. Non avevano angeli bianchi a disposizione, che li curavano
all’occorrenza, quindi in questo campo erano loro i
più esperti.
<< Passami il
disinfettante e un po’ di garze, intanto vedi come sta Sam,
per favore >>
Dean distolse per un secondo gli occhi dalla ferita, e fece una smorfia
<< l’hai conciato proprio male >>.
Mentre la ragazza si
occupava di suo fratello, Dean continuò a pulire e a
tamponare la ferita. Anche
uno poco esperto però avrebbe
capito la
gravità della situazione, Phoebe aveva perso troppo sangue,
se non veniva
operata al più presto sarebbe morta.
Ad un tratto il ragazzo
castano, si ricordò le parole di Paige e del racconto sugli
angeli bianchi.
<< Paige
>>
disse Dean.
<< Si?
>>
rispose Paige, che stava aiutando Sam a rimettersi in piedi.
<< Mi hai detto che
gli
angeli bianchi guariscono le persone… >>
iniziò Dean.
<< Esatto
>>,
confermò la ragazza.
<< E nel motel, mi
hai
detto che anche tu sei un angelo bianco >>
finì di dire lui.
<< Si, ma solo per
metà >> chiarì Paige.
<< E con questo? Non
voglio mentirti, Phoebe ha i minuti contati, e a questo punto penso che
nemmeno
un dottore potrebbe salvarla… tu invece…
>>.
<< No, non sono in
grado. Non sono mai riuscita a guarire nessuno >>, disse
tristemente
Paige.
<< Tutto qui?
>>
Dean si alzò sbigottito.
<< Che vuoi che ti
dica? >>, rispose alterata lei.
<< Beh niente. Sto
solo dicendo di venire qui e fare la tua… magia…
o qualsiasi cosa sia!
>>.
<< Ti ho
già detto che
non sono capace! >>, Paige si stava innervosendo sempre
più, e allentò la
presa su Sam che cadde goffamente sulla poltrona.
Dean si pulì le mani dal
sangue di Phoebe, con un panno, e intanto pensava, << al
diavolo! Se io
fossi nella tua situazione, se Sam stesse per lasciarmi, non starei
lì a
piangermi addosso. Farei di tutto, di tutto…>>
il ragazzo scandì bene
queste ultime due parole, << per salvarlo
>>.
<< Morirei. Darei la
mia vita >> e ancora enfatizzò
l’ultima frase. <<
Tu hai la fortuna di avere un potere così
grande, tanto da poter salvare le vite umane e nemmeno ci provi?
>>.
Paige rimase senza parole e
gli occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.
<< Almeno provaci,
almeno potrai dire a te stessa di aver fatto tutto il possibile
>>,
concluse Dean, sperando di averla convinta.
Phoebe sembrò
riprendersi,
almeno quel tanto per cacciare un grido di dolore, poi ci fu il
silenzio.
<< Phoebe
>>
mormorò sua sorella.
Allora si fece coraggio e si
buttò su di lei, allungò una mano tremante e la
premette sulla ferita.
<< Niente, non
funziona >> disse Paige lasciando che le lacrime le
rigassero le guance.
Dean si inginocchiò al
suo
fianco, << ho fiducia in te. Puoi farcela
>>.
I pensieri di Paige presero
il via, immaginò sua sorella morta, e la sua vita senza di
lei. Piper che
piangeva sulla sua tomba, e che si disperava per la seconda sorella
perduta.
Dean aveva ragione, doveva
mettercela tutta, pensò a tutto l’amore che
provava per le sue sorelle, a come
la sua vita era cambiata dal giorno in cui le aveva incontrate. Le
lacrime le
offuscavano la vista, il cuore le si colmò
d’amore, e questo poi confluì tutto
insieme nel palmo della mano destra.
Sentì calore, tanto
calore,
e poi la sua mano si illuminò di un’accecante luce
dorata.
<< Ci sei riuscita
>>, Dean si rallegrò, << sapevo
che ce l’avresti fatta >>.
Sul volto di Paige si
formò
un meraviglioso sorriso. Orgogliosa per esserci riuscita, felice
perché sua
sorella si sarebbe ripresa e grata, estremamente grata a quel ragazzo
che le
stava a fianco, e non aveva smesso di credere in lei.
Leo arrivò in quel
preciso
istante, << sono andato da Piper e mi ha detto che una
composizione di
rose bianche andrà benissimo. Poi…
>>, Leo estrasse un biglietto dalla
tasca, << mi sono scritto il resto, perché non
volevo dimenticarmi nulla.
Oh, si. Mi ha detto di salutarti, e che Chris non è ancora
nato, per cui molto
probabilmente non potrà esserci al
funerale…>>.
A quel punto Dean si
alzò e
molto arrabbiato raggiunse il marito di Piper.
<< Tu, stupido angelo
senza ali! >> Dean gli diede una spinta, <<
il tuo compito è quello
di guarire. Svegliati, amico. E’ ora che tutto ritorni alla
normalità, non vedi
che una tua protetta, una ragazza che fa parte della tua famiglia, la
sorella
di tua moglie… stava per morire?! >>.
Leo guardò in basso
verso il
divano, e vide Paige accovacciata, intenta a curare la
sorella… e si svegliò dall’incantesimo
che l’aveva tenuto prigioniero.
<< Phoebe
>>,
Leo scansò Dean e corse da lei.
Paige però, lo
rasserenò,
<< sta bene ora. Ha solo bisogno di riposo, ma la
ferità si è rimarginata
del tutto >>.
<< Qualcuno ha
scoperto cosa sta succedendo? >>, chiese Sam quando tutti
si erano
ripresi.
<< Mandandoci nel
mondo cattivo, Gideon, ha rotto l’equilibrio, sconvolgendo il
grande disegno
>> iniziò a delucidare Leo.
<< Secondo me, il
grande disegno, era molto confuso
dall’inizio >> commentò
Paige.
<< Quindi a causa di
ciò che ha fatto, anche il nostro mondo ora è
cattivo? >> domandò Phoebe,
che ora si sentiva molto meglio.
<< No, al contrario.
E’ buono, troppo buono. Quindi ogni infrazione, è
un reato capitale. E tutti lo
accettano. In
più sapete a vostre spese,
cosa succede quando il vostro segreto viene svelato >>
chiarì Leo.
<< Bene potremmo
candidarci tutti al premio bontà >>
scherzò Paige.
Dean fece una smorfia,
<< io perderei già in partenza
>>.
<< Non ne sarei
così
sicura. Dobbiamo ringraziare solo te, se ora siamo qui tutti insieme
>>
disse Paige.
Dean si grattò la testa,
non
gli piaceva mostrare quel lato di sé, anche se dentro di
sé era felice di
ricevere quei complimenti.
<< Questo
però, non
spiega perché io, Paige, Dean e Sam non siamo stati
convolti>> fece
notare Phoebe.
<< Avrete
attraversato
il portale mentre avveniva il cambiamento, mentre io che sono uscito
poco prima
di voi sono stato coinvolto >> presuppose Leo.
<< Io e Dean invece
siamo arrivati dopo a San Francisco, per questo siamo rimasti normali.
L’incantesimo ha coinvolto solo questa città
>> continuò Sam.
<< Quindi non
avrà
influito neanche su Gideon!? >> domandò Paige.
<< Non avrebbe potuto
perché lui è un anziano >> fu
ancora Leo a spiegare la situazione.
Arrivò anche Chris, il
figlio
di Piper e Leo venuto dal futuro.
<< Scusate ragazzi,
non ho potuto fare a meno di ascoltare il vostro discorso
>>.
<< E questo da dove
arriva? >> chiese Dean
Chris però non aveva
tempo
di fare le presentazioni, << chi ci dice che Gideon non
ne approfitti per
dare la caccia a Wyatt? >>
<< Sarò
prima io a
trovare lui >> disse Leo con tono minaccioso.
<< Non puoi fargli
niente Leo, finché lui non mette a posto
l’equilibrio, ed è l’unico che sa come
farlo! >> disse Phoebe.
<< Qualcuno
può
spiegarmi chi diavolo è questo Gideon? >>
chiese irritato Dean, che si sentiva
tagliato fuori dal discorso.
Leo sparì ancora fra
mille
luci, Chris andò a controllare Wyatt insieme a Phoebe,
intanto Paige si fermò
in salotto con i fratelli Winchester per aggiornarli su tutto quello
che ancora
non sapevano.
Ormai l’aveva capito, Sam
e
Dean erano buoni, e avrebbero formato tutti una grande squadra per
sconfiggere
il male.
Era passata circa un’ora
da
quando Leo se ne era andato e l’orologio a pendolo segnava
quasi la mezzanotte.
Phoebe si trovava in cucina,
cercando di destreggiarsi in un campo che di solito occupava Piper.
La cuoca di casa era lei, ma
in sua assenza toccò alla sorella di mezzo provare a
cucinare degli spuntini
commestibili per intrattenere gli ospiti.
<< Non ce
n’è bisogno
>> ripeté per la terza volta Sam,
<< mi basta anche solo un
bicchiere d’acqua, dico davvero >>.
<< Oh non essere
sciocco, l’ho sentito sai, il tuo stomaco
brontolare…>> ammise Phoebe.
<< Eri in fin di vita
fino a poco tempo fa. Mi sento in colpa a farti affaticare
>>.
<< Nah, io sto bene,
la mia super sorellina mi ha guarita >> disse Phoebe
cercando di far
girare un pancakes.
Paige intanto si aggirava
nel piano soprastante. Aprì l’armadio che si
trovava in corridoio e prese una
coperta pesante, dopodiché entrò nella stanza
degli ospiti e lo sistemò sul
letto matrimoniale.
Toc-Toc.
Dean bussò piano sulla
porta
di legno e poi appoggiò la schiena allo stipite
<< posso?
>>.
Paige si girò e sorrise
al
ragazzo, << certo, vieni >>.
<< Ti ringrazio per
la
gentilezza, ma davvero vuoi che io dorma in un letto matrimoniale con
Sam?
>> scherzò Dean.
<< Questo hotel
è
completo per stanotte >> replicò Paige,
sprimacciando i cuscini.
Dean ammirò la figura
slanciata della ragazza, << se proprio devo dormire in un
letto
matrimoniale, preferirei essere in compagnia migliore >>.
Paige prese il cuscino che
aveva appena sistemato e lo lanciò a Dean, che
prontamente afferrò con entrambe le mani.
Dean si avvicinò ai
piedi
del letto e lasciò cadere su di esso il cuscino.
<< Non ti ho ancora
ringraziato per prima. Grazie per aver creduto in me, e grazie per aver
insistito così tanto. Dicono che sono testarda
>> disse Paige, con voce
bassa ma dolce. Quelle parole erano davvero sentite.
<< Non riesco a
spiegarmi il perché! >> commentò
ironico Dean.
Paige era a soli pochi
centimetri di distanza dal ragazzo. Gli prese teneramente una mano, e
pareggiando l’altezza, in
punta di
piedi, gli diede un bacio sulla guancia.
In quel momento la luce che
filtrava attraverso le tende, si oscurò e al posto del sole
apparse la
tondeggiante luna piena.
<< Che è
successo?
>> domandò Dean.
<< Finalmente le cose
devono essere tornare alla normalità >>
intuì lei, << vado a
sentire gli altri>>.
Paige
si girò, ma lui strinse la presa sulla
mano e la costrinse a guardarlo negli occhi.
<< Quel giorno,
quando
eravamo ragazzi, me ne sono andato perché…
>> cercò di chiarire Dean.
<< Non devi spiegarmi
nulla, tranquillo, so che avevi le tue ragioni >>, lei
gli lasciò la mano
e uscì dalla stanza.
(Continua…)