Titolo: Crederci
Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Genere:
Triste, Malinconico, Introspettivo
Avvertimenti:
Drabble, Pre-Slash, Era dei
Malandrini
Rating: verde
Trama: Sirius
ha lasciato Casa Black
Note: questa drabble ha partecipato al "Pure-Contest di _Zukkerina_" su EFP e si
è classificata terza (per mia sorpresa, oltretutto)
Buona lettura! ;)
Crederci
E non gettare la spugna
Regulus si siede su quel letto sfatto, in attesa.
Sirius rientrerà da un momento all’altro, ne è sicuro. Salirà le scale, aprirà
la porta della sua stanza e lo troverà ad aspettarlo. Si abbracceranno e Regulus gli dirà di smetterla con le bravate perché lui non
sopporta più quella situazione.
Sirius, allora, gli risponderà: «Certo mostriciattolo, certo. » E lui fingerà di crederci, come sempre.
C’è una finestra
in quella camera. Regulus si alza e va a sbirciare
oltre le tende, il panico che inizia a farsi strada dentro di lui.
Sirius è sempre tornato. Lo farà anche questa volta.
Fine.
Per correttezza, ecco il suo giudizio:
Grammatica, stile e lessico: 10/10
Sviluppo e originalità della trama: 9/10
Caratterizzazione del personaggio: 10/10
Rispetto delle regole del contest: 10/10
Gradimento personale: 4/5
Totale: 43/45
Comincio a giudicare sempre dal primo parametro, e da
questo punto di vista la tua drabble mi sembra priva
di errori grammaticali o scivoloni stilistici. Bene.
Una drabble innovativa per
l’introduzione di questa parentesi dei pensieri di Regulus
che si soffermano sulla sua quotidianità con Sirius da quando quest’ultimo non
sopporta più di vivere con la sua famiglia, con i principi che questa gli
impone. Mi riferisco al fatto che Regulus immagini
una conversazione ideale con suo fratello, il che dimostra anche l’affetto che
questo prova per lui e che credo non sia mai mancato. Due fratelli non possono
smettere di volersi bene solo perché uno predilige altre compagnie, e quello
che Regulus prova è espresso alla perfezione.
Un’ottima introspezione, a mio parere.
La tua drabble mi è piaciuta
molto, specialmente per l’argomento che hai scelto di affrontare, l’affetto
fraterno, qualcosa che va al di là di una questione di sangue.
Grazie a chi vorrà commentare, alla GiudiciA e a chi
leggerà soltanto.
A presto, Avrìl.