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Autore: Argento    09/07/2011    6 recensioni
One-shot estate contest!
Breve one-shot su Ron/Hermione.
Non vi resta che leggere!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L’Avrebbe Aspettata Per Sempre

 

 


<< Oh, andiamo Ginny, a MARE? >>

Hermione Granger era sconcertata.

La Seconda Guerra Magica era finita ormai da molto tempo e finalmente tutti i maghi e le streghe potevano vivere in pace senza temere un attacco di Mangiamorte.

Ron e Hermione si erano scambiati un solo bacio fino ad ora e non avevano chiarito bene le cose tra loro due: entrambi non ne avevano il coraggio.

Eppure, da quando la signora Weasley aveva invitato Harry e Hermione a passare alcuni giorni con loro alla Tana, si scambiavano fugaci occhiate.

Tutti e due sapevano quello che volevano ma nessuno dei due aveva il coraggio di dichiararsi per primo.

L’occasione buona arrivò quando Ginny ebbe la brillante idea di andare a mare.

<< Perché no, Hermione? Sarà divertente! >>

<< Non saprei.. >>

Gli occhi di Ginny brillavano.

<< Hermione, pensa: i ragazzi in costume, bagnati..>>

<< Ginny! >>

Entrambe stavano sedute sul letto di Ginny nella sua stanza; nessuno avrebbe potuto sentirle, neanche con delle Orecchie Oblunghe poiché Ginny aveva Imperturbato la porta, ma Hermione le fece comunque cenno di abbassare la voce.

<< Ma dai Hermione! Non hai più 11 anni! Devi accettare questi istinti, fa parte della vita. >>

Disse Ginny maliziosamente e con aria saputa.

Hermione le scoccò un’occhiataccia.

<< Ginny, Hermione la cena è pronta! >>

La voce della signora Weasley arrivò loro forte e chiara anche se la proprietaria si trovava un piano più giù.

<< Salvata dalla cena >>

Disse Ginny sbuffando e scendendo le sale.

<< Comunque secondo me dovresti venire assolutamente! >>

<< Ma Ginny non ho nemmeno il costume! >>

<< Non devi metterlo per forza se non vuoi.. Nature va bene lo stesso >>

<< RONALD WEASLEY! >>

Dissero in coro le due donne della famiglia Weasley, mentre Hermione era troppo imbarazzata per poter parlare, e per evitare problemi si sedette tra Ginny ed Harry con la signora Weaslsey di fronte.

La cena finì presto e, non appena furono lontane da orecchie indiscrete, Ginny tornò alla carica.

<< Te lo presto io un costume, Hermione. >>

Hermione guardò per un attimo l’amica studiandola attentamente.

<< E sia. Il più sdillabrato che hai, però.. >>

Fisicamente non erano proprio identiche..

*

<< Allora, ragazzi tutti pronti? >>

Ginny era pronta ormai da due ore e non vedeva l’ora di gridare quella frase.

Era eccitatissima all’idea di andare a mare, d’altronde ci era stata solo due volte in tutta la sua vita.

Harry e Ron scesero dalla loro stanza quasi correndo, anche loro erano in fibrillazione, e in particolare, Ron provava una spietata curiosità per la piega che avrebbe preso quella giornata.

Nessuno dei due aveva visto più del viso e delle braccia delle rispettive innamorate, ed entrambi non stavano più nella pelle per lo spettacolo che si sarebbe svolto sotto i loro occhi più tardi.

Hermione fu l’ultima a raggiungere il quartetto; era piuttosto rabbuiata in viso.

Il costume di Ginny le stava piccolo addosso e non faceva esattamente il suo dovere: a detta di Hermione, c’era troppa pelle nuda.

Ginny lo sapeva eccome, ma lo sguardo di Ron che scrutava Hermione quasi sbavando, le suggerì che meglio di cosi la giornata non poteva iniziare.

<< Bene, ora che ci siamo tutti, andiamo a prendere la Passaporta che ci stregato papà ieri sera. >>

Hermione sbuffò e lanciò a Ginny un’occhiata velenosa, ma li seguì.

Nel giardino della Tana stava una delle bacchette finte di Fred e George, con un pezzo di pergamena accanto.

Ragazzi, questa è la Passaporta che userete oggi, è stata stregata in modo che la possiate utilizzare anche per tornare.         
Divertitevi,
con affetto,

Arthur

Si sistemarono tutti attorno alla Passaporta, e al ‘Tre’ di Harry la toccarono tutti con un dito.

La sensazione di strappo all’ombelico li avvolse, ma presto si ritrovarono su una spiaggia deserta, dove la sabbia era fine e bianca e l’acqua di un turchese intenso.

<< Ehi, ci sono stata! Con i miei genitori! Questa è un’isola della Grecia, si chiama Corfù. >>

Hermione si era elettrizzata per aver riconosciuto il luogo dove avrebbero passato quella giornata.

<< Esatto, Hermione. Ho scelto apposta questo posto, me ne hai parlato così bene! >>

La voce di Ginny sarebbe potuta risultare dolce e appassionata,ma a delle orecchie attente come quelle di Hermione non sfuggì quel tocco malizioso che Ginny riusciva a infilare da tutte le parti, e voleva dire solo una cosa, in quel caso: ovvero che fosse solo una scusa per convincere Hermione che si sarebbe divertita.

Per quanto infastidita, Hermione pensò che dopotutto Ginny avrebbe potuto avere ragione.

Così tiro fuori una tovaglia dalla borsa e la stese accanto a quella di Ginny.

Il secondo passo era la crema solare.

Tra tutti e quattro, i Wesley erano quelli cui più necessitava un’un adeguata protezione solare, cosi Hermione aiutò l’amica a spalmare la crema sulle spalle e sulla schiena.

Il caro Harry si era già buttato in mare per la gioia di Ginny, che lo guardava rapita e non si perdeva un suo movimento. Cosi appena Hermione ebbe terminato di metterle la crema lo raggiunse in meno che non si dica.

Ora Hermione e Ron erano da soli sulla spiaggia.

<< Mi spalmeresti la crema? >>

<< Si, certo Ron.. >>

“L’ha fatto apposta! Ginny l’ha fatto apposta! E ora io sto spalmando la crema a Ron, sto spalmando la crema a RON! E a me poi chi la spalma? Io da Ron non me la faccio mettere, proprio no!”

<< Bene, dato che hai finito se vuoi ora la metto a te >>

<< Ehm, si va bene, grazie Ron.. >>

“Maledetti Weasley!”

Ron si stava mettendo d’impegno a spalmarle la crema, muovendo le mani con ampi movimenti circolari, che il più delle volte andavano dalle scapole ai seni. Dopo circa dieci minuti di questo particolare massaggio, si decisero ad entrare in acqua.

Ginny ed Harry già sguazzavano felici, ma appena Hermione si avvicinò all’acqua misero a punto uno scherzetto innocente.

Infatti, mentre Ron si era già buttato in un elegante tuffo a bomba, Hermione faceva un passo avanti ogni tre minuti, perché << l’acqua è fredda >> borbottava.

Ma per quanto migliore amica potesse essere, in quel momento Ginny poteva spacciarsi per la sorella di Pix.

<< Dai Hermione vieni, l’acqua è fantastica! >>

<< Si si, vengo Ginny ma l’acqua è gelida dammi il mio tempo >>

<< Come vuoi.. Ma se faccio questo va bene? >>

Disse ridendo mentre le schizzava l’acqua addosso.

Hermione fece una smorfia da agonizzante e poi cominciò a urlare a vanvera contro Ginny.

Intanto, secondo il piano, Harry e Ron erano usciti dall’acqua mentre Hermione era distratta e ora le stavano dietro.

Dovevano solo aspettare che Hermione la smettesse di agitare le braccia come una forsennata.

Ginny, che aveva capito il problema, le schizzò ancora addosso, cosi che Hermione si calmò per qualche secondo a causa dell’acqua fredda sulla pelle calda.

Approfittando di questo istante, Harry e Ron la presero di peso e la portarono in acqua, ma senza lasciarla.

Hermione si dibatteva come un’anguilla.

<< Hermione se non stai ferma ti Pietrifico! >>

<< Bravo genio, e come fai se la bacchetta è sulla spiaggia?! >>

Ron rimase qualche secondo spiazzato dall’affermazione ma riscosse subito.

<< Allora mi costringi a usare metodi poco ortodossi >>

Disse con un ghigno malefico in volto, con la stessa espressione di Ginny di poco prima alla made in Weasley.

<< E sarebbero? >>

Ron avvicinò una mano alla pancia di Hermione mentre lei sudava freddo, e.. Cominciò a farle il solletico!

Lo imitarono anche Ginny e Harry, e continuarono questa tortura finché non videro che Hermione stava passando dal colorito bordeaux al viola.

<< Ahahahah aaaaahahah! No! Aiuto, per favore! Bastaaa! >>

Ron, Harry e Ginny ridevano a crepapelle mentre vedevano Hermione che nel frattempo si riprendeva, ancora col respiro mozzo.

<< Potevate uccidermi! >>

<< Si Hermione, ucciderti di risate! >>

<< Avrei voluto vedere te al posto mio! >>

E continuarono a battibeccare per un altro po’.

Dopo che Hermione si fu ripresa, osservò attentamente Ron bagnato e a torso nudo.

“Certo che Ginny aveva ragione..”

Pensò, mentre osservava il petto scolpito del ragazzo, poi passava ai suoi occhi azzurri, e ai suoi capelli rosso fuoco, tutti bagnati e scompigliati.

“Come vorrei poter metterci le mani..”

Non sapeva che Ron pensava quasi la stessa cosa..

- Hermione è fantastica, di suo è già una bella ragazza, ma tutta bagnata e con quel costumino troppo piccolo mi sta facendo venire i dolori per il trattenermi e non saltarle addosso. -

Rimasero ancora in acqua a divertirsi, poi Harry e Ginny si allontanarono, perché << devo far vedere a Harry una cosa >> aveva spiegato Ginny maliziosamente.

Hermione allora uscì dall’acqua, raggiunse il suo telo e vi si stese per prendere il sole.

Hermione aveva uno scopo ben preciso: voleva attirare l’attenzione di Ron.

Sapeva benissimo che con quel costume non si sarebbe neanche dovuta azzardare a fare la maliziosa, ma se non ora quando?

E poi, il ragazzo che lei tentava di sedurre era Ron. Non le avrebbe mai fatto del male.

Inoltre aveva notato una piccola protuberanza nel suo costume.. Anche lei provava qualcosa di simile, ma avendo il costume bagnato non si notava, per sua fortuna.

Ron la raggiunse e le si stese accanto.

<< Ciao Hermione >>

<< Ron >>

<< Sei bellissima >>

<< Anche tu.. >>

<< Davvero? >>

<< Si. >>

Le si accoccolò ancora più vicino, le prese il viso tra le mani e la baciò.

La baciò come non l’aveva mai baciata, e in quel bacio concentrò amore e passione insieme.

Hermione ricambiò con altrettanto ardore.

Dopo quelle che a loro sembrarono ore intere, si staccarono per guardarsi in viso.

Entrambi sorridenti, Ron aveva le labbra gonfie e le orecchie rossissime.

Hermione sembrava sprizzare felicità da tutti i pori.

Ricominciarono a baciarsi, finché Ron cercò con la mano i laccetti del costume di sopra, per slegarli.

Hermione provò vergogna all’inizio, ma Ron la rassicurò e l’abbracciò forte.

Era una sensazione strana per entrambi, sentire la pelle nuda dell’altro sul proprio corpo. Ma quando Ron si avvicinò con le mani ai laccetti delle mutandine, Hermione lo fermò.

<< Ron, io, perdonami ma. . . non sono pronta, non ancora.. >>

<< Hermione, io ti amo. Aspetterò fin quando tu vorrai. Ti amo. >>

E l’abbracciò ancora, più forte, e dopo ricominciò a baciarla, sulle labbra, in volto, sulle tempie, sul collo.

La baciò ancora e ancora.

Non importava se avrebbe dovuto aspettarla.

L’avrebbe aspettata.

  
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