Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _M e l_    09/07/2011    1 recensioni
La guerra è ormai finita da anni... ma qualcuno ancora si rigira inquieto nel suo grande letto matrimoniale.
Sarà davvero tutta colpa dei "Funghetti Pazzerelli"?
Dedicata a _Eleutera_ e V.P.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono consapevole di non avere nessuna scusante per aver scritto questa... cosa, si è il termine giusto. Ma, a mia discolpa, voglio dire che non è stata solo colpa mia, anzi, tutt'altro!
Hanno influito, in modo cruciale, l'insonnia e due amiche pazze con cui condividere le mie strane... forse è meglio dire folli, idee.
Ergo, per questo capolavoro (sarcasticamente parlando, naturalmente) dovete ringraziare anche _Eleutera_ e V.P.
Ragazze, godetevelo, è tutto per voi :)


La stanza era circondata da un alone scuro impenetrabile.
Nulla faceva presagire ciò che realmente stava accadendo all'interno, eccetto i lievi sospiri sommessi, naturalmente.
Il vecchio, ma pur sempre affascinante, uomo dalla lunga barba bianca vi si avvicinò incuriosito.
Ripeto, nulla faceva presagire ciò che realmente stava accadendo all'interno.
Per questo fu così sorpreso da quel che vi trovò.
Un ragazzo (rispetto alla sua età), nudo, era chino su una donna, nuda, distesa su di un letto a baldacchino simile, per grandezza e colore, a quelli che presiedevano nei caldi e familiari dormitori di Hogwarts.
La giovane appena lo vide si ridestò imbarazzata, coprendosi e fermando il compagno.
I due restarono a fissarlo pochi secondi, prima di scoppiare in una sonora risata.
L'anziano difatti era in una posa alquanto bizzarra.
La bocca spalancata faceva sì che la barba, già lunga di per se, toccasse il suolo, raggruppandosi su se stessa.
Gli occhiali a mezzaluna erano posti sulla punta del naso adunco, pronti ad una lenta discesa verso il basso.
Davanti ai grandi occhi azzurri, sbarrati dalla meraviglia, dondolava una piccola pallina, l'estremità superiore del piccolo cappellino da notte che egli non scordava mai d'indossare.
Dopo lo stupore iniziale un sorrisino malizioso (che di malizioso, in per se, non aveva nulla) si disegnò sulle sue labbra mentre con un colpo di bacchetta la sua misera vestaglia scomparve lasciando in bella mostra i suoi mutandoni da nonna.
La pelle floscia per via della vecchiaia nascondeva quei pettorali scolpiti che egli era sicuro di avere. Ma molto, molto, in profondità.
Si bloccò un attimo insicuro.
D'altronde non è quello che hai sempre sognato di fare?
Domandò una voce nella sua testa.
Certo, ma senza donne e con me più giovane!
Ripose affranto per poi affiancarsi ai due.
La coppia, dal canto loro, si fissò negli occhi, increduli, poi, con una scrollata di spalle gli fecero spazio, continuando da dove si erano fermati.

 

/---/


Il purosangue camminava, stanco, lungo quella via oscura.
Agognava solo una cosa in quel momento.
Un letto e delle calde coperte.
Finalmente arrivò a destinazione, una stanza circondata da un alone scuro e impenetrabile.
Senza pensarci più di tanto, ma, soprattutto, senza sentire i lievi sospiri sommessi e un “Oh – oh – oh” alla Babbo Natale, entrò.
La bacchetta che aveva in mano (per precauzione) gli scivolò dalle dita finendo, con un tonfo, per terra.
Quel cagnaccio rognoso non poteva
farlo nel suo letto con... lei.
- Che diavolo state facendo nella mia camera da letto?!
L'urlo riecheggiò nella stanza facendo sobbalzare dallo spavento i due che, non accorgendosi della sua presenza, avevano continuato ad “accarezzarsi” senza pudore.
Ma non ci fu il tempo di dare una risposta sensata, perché qualcuno gli si arpionò alle spalle costringendolo a cadere sul letto.

- Ma che...
Quando si girò per vedere l'identità del suo assalitore rimase sconvolto nello scoprire che era un vecchietto dagli occhietti azzurri arzilli che, in quel momento, si leccava le labbra sensuale.
Tentò si divincolarsi per riuscire a sgusciare dalla presa, ma ormai era troppo tardi e non poté far altro che abbandonarsi al suo crudele destino.

 

/---/


Il piccolo elfo domestico davvero non riusciva a crederci.
Era libero, eppure si trovava lo stesso a lavorare.

La libertà fa schifo.
Pensò amareggiato, mentre si avviava, pronto a servire nuovamente la famiglia che aveva oltraggiato e disonorato.

Se non è sfiga questa!
S'infilò nella stanza circondata da un alone scuro e impenetrabile, incurante dei lievi sospiri sommessi, del “Oh – oh – oh” alla Babbo Natale e degli strani lamenti/preghiere/gemiti soffocati.
Si fermò solo quando poté ben vedere ciò che realmente stava accadendo sul letto.
Ma, al contrario degli altri, l'elfo non ne rimase né sorpreso né shoccato.
Anzi, con un sorriso da vero malandrino si aggiunse all'accozzaglia.
Forse, almeno per quella sera, la libertà non avrebbe fatto così tanto schifo.

 

/---/


James si svegliò di soprassalto, completamente fradicio di sudore.
Si guardò intorno alla ricerca della sua adorata moglie, ma non la trovò e ciò lo spaventò ancor di più.
Sapeva dov'era andata. O meglio, sperava di sapere dov'era andata.
Con un sospiro di sollievo constatò che era lì. Sulla loro nuvola ad osservare il loro Harry crescere.
Le si avvicinò baciandola con impeto come a sottolineare che lei era sua e sua soltanto.
Quando si staccarono lei gli rivolse un'occhiata incuriosita.

- Lily, non hai giocato a Strip Poker con Sirius, Albus, Lucius e Dobby, vero?
Le domandò spaventato.
Lei lo guardò negli occhi prima di aprirsi in un sorriso rassicurante.

- Certo che no! Ci ho fatto sesso!
Rispose mentre, ridendo, si allontanava.
- Strip Poker?! Ma come ti è saltato in mente?
Chiese da lontano ancora più divertita.
Ma James non l'ascoltava più. Era immobile come la pietra cercando di incanalare quella terribile e sconvolgente scoperta.

 

/---/


James si svegliò di soprassalto, completamente fradicio di sudore.
Si guardò intorno alla ricerca della sua adorata moglie,
e, stavolta, la trovò dormiente al suo fianco.
Producendo un lungo sospiro si riposizionò per ritornare a dormire.
Di certo non avrebbe più mangiato i “Funghetti Pazzerelli”* di Fred, se gli procuravano quei sogni tanto assurdi!


Peccato che, prima di addormentarsi, non notò quattro paia di occhi guardarlo nell'oscurità.


---

*Il nome "Funghetti Pazzerelli" l'ho preso dal telefilm Skins. Esistono davvero, meglio noti come Funghi Allucinoggeni.
Sono funghi che, una volta mangiati, procurano delle allucinazioni.

Forse avrei dovuto inserire tra gli avvertimenti "Non per stomaci delicati" specialmente dopo la visione di un Albus Silente sexy e provocante, perdonate la mia dimenticanza.
Ringrazio, infine, chi avrà il coraggio di leggere, chi la metterà tra ricordate/seguite/preferite e chi la recensirà anche solo per dirmi che è orribile (con grazia, vi scongiuro :))

Vostra,
              _
M e l_

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _M e l_