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Autore: AngelOfSnow    12/07/2011    2 recensioni
" Shouta-kun "
Mi ridestai dai miei pensieri sentendo che le costava fatica parlare.
" Dimmi, come ti senti? "
" Shouta-kun… io "
Alzò la testa: vidi un lampo di lucidità e coraggio attraversare quei pozzi di cioccolata.
" Shouta-kun io ti amo… "
[ Sawako & Shouta Citazione Cap.4 ]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Salve ragazze! :D sono contenta di esser riuscita a postare il nuovo capitolo... Questo è il terzultimo capitolo... T3T si lo so mi ci ero affezionata anche io... però, chissà se farò una 2a stagione?... vedremo...
- XxRika_AkarixX ti ringrazio molto per il sostegno nello special...xD era abbastanza corto, ma non potevo collegarlo direttamente a questo, .. ;D
- momo0otaku ... sono arrivata al terzultimo capitolo ( della prima serie, anche se la seconda sarà molto più drammatica...xD ) ti ringrazio di cuore, ammiro la tua volontà nel seguirmi...
- fra_angel8 sono contentissima che ti piaccia, e per festeggiare la mia promozione ( 8.75 all'esame e ilpermesso di entrare in orchestra)ho pensato di allungare il brodo degli eventi... !! Spero che ti piaccia!!! ^^
Penso che mi sia allungata troppo... Quindi vi lascio alla vostra lettura! Zau .. Baci 
 

Capitolo 6
…Voci...
(Shouta)

 

<< Buongiorno Pin scusi il ritardo! >>
Quella giornata stava partendo con il piede sbagliato in un certo senso. Non avevo dormito, anzi mi correggo, non avevamo dormito, i miei capelli erano bagnati, ma fortunatamente ancora nessuno l’aveva notato, e infine, eravamo in ritardo di 10 minuti…
<< Shouta-kun, non solo in ritardo, ma hai portato con te una ragazza di un’altra classe! Non credo che ti farò entrare! >>
Quale altra ragazza qui c’è solo Saw…
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Stavo girando la testa per cercarla, ma mi resi conto che stringeva la mia mano fuori dalla porta, e che io ancora non ero nemmeno dentro l’aula, mi girai a guardarle il viso.
E’ bellissima!
<< Shouta-kun, porta la ragazza in aula e torna subito, sto iniziando la lezione…. Comunque è strano, anche Kuronuma è assente quest’oggi…>>
Non badai al chiasso che il professore stava facendo e con un gesto automatico chiusi la porta, consapevole che quella ragazza era la persona che tanto amavo. Mi avvicinai a le e misi una mano sulla sua guancia bagnata.
<< Sawako? Perché piangi?..>>
Per evitare di guardarmi in faccia stava mettendo le mani a coppa, per altro un suo gesto quasi abituale. Le fermai e abbassi la testa cercando di guardarla meglio in faccia….
Cavolo ha gli occhi chiusi!...
<< Guardami ti prego…>>
Stava obbedendo alla mia richiesta. Non resistetti al suo sguardo: occhi languidi guance e naso rosso, labbra rivolte in giù. L’abbracciai e la stinsi forte contro di me, parlandole all’orecchio nel modo più dolce che conoscessi.
<< Dai non piangere, vedrai che non ti diranno niente. Se non sbaglio è la prima volta che ritardi giusto?...>>
Mi staccai e le rivolsi uno dei miei sorrisi più ampi. Sembrò sollevarsi.
Che tenera. Baciala, è alla tua portata! Baciala!
     Stavo per cedere alla mia testa, quando un tonfo, alle nostre spalle chiamò l’ attenzione.
Divenni paonazzo, e Sawako fece la stessa cosa.
Merda!
<< Shouta-kun, dacci dentro! >>
Uno dei tanti incitamenti, poi il silenzio. Era buffa come scena, ma alquanto irritante: ogni singolo compagno, sensei incluso, erano ammassati contro la porta per osservare la scena. Chizuru e Ayane, invece, se la ridevano, molto probabilmente avevano capito che in realtà la ragazza misteriosa era Sawako. Mi fermai, guardai Sawako mettersi dietro me per l’imbarazzo: ancora non era abituata a stare al centro dell’attenzione.
<< Ragazzi, siete i soliti guardoni! >>
La presi a ridere, l’unico modo in cui non avrei offeso nessuno, però non avrei concesso loro la vista della mia Ragazza così bella a nessuno. Osservai la sua espressione: imbarazzo. Ma c’era una luce nei suoi occhi strana e nuova. Lasciai correre, presi la sua mano e cercai di essere sentito da tutti.
<< Sawako, entriamo in classe ok?...>>
Le sorrisi soddisfatto e felice di esser riuscito a “marcare” la sua appartenenza al mio cuore. Proprio nel momento in cui lei alzò la testa verso di me e sorrise, lasciando una classe completamente muta e guardinga. Entrammo accompagnati da mormorii sinistri da parte delle ragazze, non badai molto a loro, anche se sawako parve irritarsi parecchio facendomi sfuggire un singhiozzo sommesso, che però notò. E notai, che i ragazzi lanciavano sguardi di incitamento verso Sawako e la sua “bellezza nascosta” che non lasciava scampo per nessuno. Che rabbia! Mi sentì assalire dalla gelosia, ma lanciai soltanto sguardi infuocati ai miei compagni che parlavano di “corteggiarla”. Questa volta notai che lei non aveva detto nulla, nemmeno riso, mi sentì non poco deluso da questa reazione.
Eh vabbè dalle tempo per capire cosa significhi la gelosia!..
<< Ragazzi… quest’anno, abbiamo perso il primo posto… Ma siamo arrivati terzi! >>
Il professore iniziò a lagnarsi per cose futili, come la mia mancanza di impegno durante le partite di calcio, o addirittura della scarsa coordinazione di una compagna, incurante della presenza di altre persone. Poi un bigliettino dove c’era scritto su un lato:

Per Shouta

Mi girai intorno per vedere da parte di chi fosse, e mi ritrovai ad esser chiamato da Stubaki-kun.
Aprì il biglietto sotto lo sguardo di Sawako curiosa. Appena mi accorsi delle sue occhiate mi girai a sussurrarle da parte di chi era e come ricompensa divenne rossa e si girò dall’altro lato. Ridacchiai un poco e aprì il biglietto.

Kazehaya-kun, ma non per farmi i fatti tuoi, stai con Kuronuma?...

Risposi  “non ancora” e il bigliettino tornò al proprietario, facendolo Scioccare non poco. Ma per mi sfortuna tornò indietro:

Kazehaya-kun ne sei sicuro?... mi sembra una scelta strana. Proprio tu che hai al tuo fianco ragazze così carine… Bhe non che Kuronuma scherzi, però…. Lei, ecco, stona con la tua personalità e reputazione.
 

Ora lo uccido…
Avevo tanto lavorato per cancellare questo tipo di cose che Puff rispuntavano come piante velenose. Respiravo molto profondamente per non badare all’ira che quelle singole parole mi stavano facendo crescere come una bestia. Proprio nel momento in cui mi stavo alzando per andare a buttare il bigliettino, vidi Ryuu sfilarmi il bigliettino, leggere e fare l’impossibile: alterarsi.
<< Stupido, non puoi permetterti di parlare così di una persona, per di più una tua compagna di classe… Ti rendi solo ridicolo, e poi non capisci proprio niente vero?... Se una persona si innamora non gli sbatte proprio niente del parere altrui, e gli altri non devono prendersi gioco dei sentimenti  che l’interessata o l’interessato prova. Si vede lontano un miglio che a te importa solo la bellezza esteriore, senza aver mai trovato l’amore… Se Kazehaya prova questi sentimenti non deve impicciarti. Stupido. >>
Rimasi di sasso a fissare Ryuu per molto, anche dopo che la sfuriata ebbe fine.
Com’è possibile che lui parli così?... Di chi è innamorato?...
Dopo alcuni minuti Ryuu dalla posizione che aveva assunto all’in piedi, con 2 potenti strattoni strappò il bigliettino e lo buttò in faccia a Stubaki-kun che fino quel momento era rimasto stralunato. Incrociai i suoi occhi e lo ringraziai mentalmente, ottenendo la solita risposta muta che avevo imparato a riconoscere. Tornò al suo posto con lo sguardo di tutti i ragazzi rivolti verso me e Sawako.
Un’ altra volta!
<< Ragazzi calmatevi tutti…Ryuu sei fortunato se non ti mando dal preside. >>
<< Si, si …>>
<< Ma com-… comunque, iniziamo SUL serio la lezione…>>
Avevo seguito ogni suo spostamento per cercare di capire, di immaginare, di immedesimarmi in lui. Ma niente, ogni volta ero punto e a capo.
Possibile che siano stati sentimenti platonici?
Un movimento al mio fianco però, sollecitò la mia mente: Sawako stava elogiando Ryuu e lui guardava un punto fisso della stanza incurante di tutto ciò, ma una luce tradiva i suoi occhi.
Che siano in confidenza?
Non me ne curai più di tanto, ma quei pensieri mi lasciavano perplesso. Confermando la mia teoria del piede sbagliato. I mormorii durante le lezioni non diminuivano, e fregandomene altamente, continuai a guardare la persona che tanto mi aveva stregato. Lei. Rimasi per ore  a contemplarla, a chiedermi quando mi avrebbe detto Ti amo.
Già vero! L’avevo dimenticato. Chissà probabilmente potremmo parlare senza esser interrotti.
Durante l’ora di pranzo però…
<< Kazehaya-kun…anf…Kazehaya-kun…anf… Aspetta, ho qualcosa da chiederti…anf >>
Un ragazzo alto, magro occhi marroni e capelli cinerei, di cui avevo il vago sospetto di conoscere. Si stava sbracciando in modo disumano tra la folla, per di più attirando l’attenzione.
<< Kazehaya.. anf.. avevo paura di non trovarti, sono Hiroshi, ti ricordi di me? Andavamo insieme agli allenamenti di calcio durante le elementari. >>
Oh si Hiroshi-kun
<< Si certo Hiroshi-kun, certo che mi ricordo di te, dimmi, non avevi qualcosa da chiedermi?.>>
Ero felice di averlo rivisto, perchè durante quel periodo ne avevo perso i contatti.
<< Scusa una cosa, ma è vero che tu e Kuronuma Sadako… bhè si ecco, state insieme? ..>>
Panico.
Cosa avrei dovuto dire?..
Sawako non era lì con me, ma molto probabilmente si trovava nella stessa situazione.
Risa e mormorii arrivarono al mio orecchio, e mi trovai gli occhi puntato contro.
E’ questo quello che ha sopportato quella ragazza per 15 anni?...
Capi tutto, capì ogni singolo momento della sua vita. Certo non avrei potuto capire o sapere fino in fondo. Mai fino questo momento, mi sentì così affino a lei.
Prendilo a pugni….
Ero tentato di distruggere ogni cosa. Ma preferì seguire l’istinto.
<< Hiroshi-kun si chiama Sawako Kuronuma e poi che ti importa? ...>>
Avevo previsto ogni particolare della mia voce e espressione. Ghiaccio, solo e puro ghiaccio.
Vidi la cattiveria stampata sul mio volto freddo e quando Hiroshi si sentì in difficoltà lasciai perdere. Mi girai e continuai imperterrito e freddo.
<< Vado a mangiare, se hai bisogno…. >>
Mi girai lentamente fulminando tutti e tutto con lo sguardo.
<< Se hai bisogno di altro, cercami in giro… Ci vediamo >>
Sawako… Sawako… perdonami… Perdonami è colpa di chi sono e come sono…
Appena girai l’angolo mi precipitai a cercarla. Avendo imparato a conoscerla, mi avrebbe evitato sicuramente o se non l’avesse fatto, no mi avrebbe guardato negli occhi.
Non possono distruggere quello che ho costruito con tanto amore… non possono distruggere la poca fiducia che lei aveva acquistato in se…
Vidi Pin e lo chiamai.
<< Pin, Pin… Aspettami, ho bisogno del tuo aiuto…>>
<< Hahahahahaha! Finalmente hai capito che senza Pin, ogni cosa è inutile e difficile. Vero?..>>
Non so cose gli fece morire il sorriso, ma quando continuò, aveva completamente assunto un tono meno ilare.
<< Ehi, Shouta, cos’è successo?.. >>
<< Sawako, aiutami a cercarla.. ho paura che le stia accadendo qualcosa di sgradevole per causa mia..>>
<< Ok. Non preoccuparti… >>
Seguì una pausa, che non mi piacque molto.
<< Pin il magnifico cercherà di trovare l’esorcista!... >>
Risi dopo tanto tempo di gusto. E ringraziai quel ragazzo molto pieno di se.
Corsi nella direzione opposta a quella di Pin, quando Kurumizawa cominciò a chiamarmi.
<< Kazehaya… Scusami…>>
E per cosa?...
Come al solito Kurumizawa riuscì a leggermi il pensiero e a rispondere ad una domanda muta.
<< Questa mattina… vi ho visto correre mano nella mano per i corridoi in ritardo… devi sapere che sono stata spostata ai banchi in fondo classe…>>
Vidi del dubbio nei suoi occhi.
Sto iniziando ad arrabbiarmi… non c’è la faccio più.
Rabbia. Rabbia. Rabbia. Stavo davvero cercando di stare per i fatti miei, ma ogni volta che mi muovevo, creavo solo rancori. E in questo momento, Kurumizawa non mi aiutava per niente, scaturendomi una strana sensazione.
<< Kurumizawa… >>
Respirai profondamente.
<< Dimmi che vorresti dire…>>
Abbassò la testa e parlò molto velocemente
<< persbagliosonostataioamettereingiroquesteassurdevoci…>>
<< Cosa stai dicendo?... PARLA!>>
Urlai per sfogarmi, e le sue spalle ebbero un sussulto, mi pentì subito.
<< Scusa, sono frustrato. Non  capisco perché non ci lasciano stare…>>
Mi strinsi e lacrime copiose iniziarono a scendere dal suo viso. Mi venne il dubbio.
<< Per…Sbaglio...sono stata io a mettere in giro queste assurde voci su voi 2…>>
Non ci vidi più e le afferrai le spalle scuotendola poco.
<< NON SAPEVO LA SITUAZIONE… E PO TI AMO RAZZA DI IDIOTA!..>>
Si scrollò le mie braccia con stizza e guardò dritta nei miei occhi.
Razza di cretino dille qualcosa…
Ma cosa le posso dire?... non provo nulla per lei apparte la semplice amicizia.
<< Kurumizawa, credo che ieri… quando Sawako era svenuta…si insomma…>>
Mi sentivo nervoso. Ma non perché la sua confessione mi avesse fatto effetto, ma solo per la preoccupazione di non trovare la persona dei miei desideri in tempo. E la sensazione fredda che mi stava attraversando il cuore, si stava facendo più intensa.
<< Scusami, non posso accettare i tuoi sentimenti. Sawako non sarà la ragazza dei sogni, ma… Io amo ogni difetto, semmai ne troverò, ogni sua capacità e pensiero. Amo tutto di lei, e non cambierei un capello. Visto che provi questo sentimento per me… credo che riuscirai a capire. Adesso scusami devo andarla a cercare. >>
La lasciai così, senza una pacca di conforto, senza parole inutili. Insomma, non è mai stato facile per nessuno essere stati rifiutati da chi si ama da tempo.
Corri adesso…trovala…
Chiamai a raccolta tutte le mie energie e corsi come un disperato. Arrivai in infermeria, vi entrai ma trovai una Chizu piena di cerotti e garze, che si massaggiava il braccio.
<< Chizu?...>>
<< Kazehayaaaa!! Hai trovato Sawako??>>
Era sul punto di piangere per le emozioni intense ma si blocco.
<< No… avrei dovuto tro-..>>
<< NON L’HAI TROVATA?? ALLORA HO FATTO A PUGNI PER NIENTE! DOV’E’ FINITA AYANE-CHII?>>
Stava urlando di rabbia, e da seduta che era balzò in piedi. Mi ritrovai a 4 millimetri dalla usa faccia. Ma un dolore mi aveva colto alla sprovvista alla guancia destra.
Mi ha schiaffeggiato!...
<< Ma che ti prende?... >>
Continuavo a massaggiare la guancia però mi fermai: piangeva a dirotto.
<< Sa-saw-a-ko… l’hanno umiliata… uuuuh… >>
Presi un fazzoletto e glielo passai cercando di rassicurarla e di farmi spiegare in breve tempo cosa fosse successo.
<< L’hanno braccata quando era sola. Erano più ragazze che ragazzi, ma i ragazzi non hanno fatto meno di quelle tua fan di oche giulive. Le hanno rovinato i capelli e i ragazzi continuavano a ridere di lei…Io ho fatto a botte con la più forte del gruppo che s’e l’era presa con lei e gli aveva rovinato i capelli… Ayane è riuscita portarla via… mentre Ryuu ha fatto a pugni con il capo dei ragazzi… e quando mi sono fatta male, ha abbassato la guardia per proteggermi, quello stupido…  >>
La giornata va di male in peggio…
Dovevo raggiungerla. Ma dove poteva essersi nascosta? Avevo cercato dappertutto.
<< Sai dove l’ha portata ayane?...>>
<< Ho un’idea, ma non cred-…>>
<< DILLA!...>>
Frustrazione e nient’altro. Vidi che mi guardò torvo e dalle sue labbra spuntò un sorriso.
<< In terrazza.>>
<< Non sapevo fosse aperta.. >>
<< Difatti è stato Pin a darci la chiave…>>
Ringrazierò Pin a dovere ma ora…
<< A dopo Chizu..>>
Svoltai pochi corridoi, scansando a fatica la massa di ragazzi che si muoveva contro corrente rispetto me. Salì due rampe di scale superai la porta in ferro battuto e la vidi… era rannicchiata con le gambe al petto, come una bambina che era appena stata rimproverata. I capelli erano scompigliati e in disordine, per colpa del vento che soffiava prepotentemente, dove c’era il tupè adesso c’erano solo fili di seta annodati e scompigliati. Ma la cosa che mi fece più male erano le sue gote rigate dal pianto. Tremava sotto le carezze di Ayane.
<< Sawako… >>
Mi precipitai tra le sue braccia, ma come ricompensa venni nuovamente schiaffeggiato da una Sawako irata. Mi misi la mano in quel punto e sembrò che il mio cuore si fosse spezzato, mai avrei pensato di vedere nei suoi occhi un sentimento del genere nei miei confronti.
Perché?...
Provò a darmi un altro destro, ma questa volte le fermai il piccolo polso e l’abbracciai il più che potei, ma le sue spinte si fecero prepotenti e dovetti allontanarmi.
<< Che ti succede?....>>
<< ALLONTANATI…>
Ma perché?...
<< Non voglio… cos’è successo?...>>
Notai un graffio nella sua guancia le misi entrambe le mani stringendo con poca forza per impedirgli di muoversi e controllai anche contro la sua volontà. Un graffio che sanguinava, non era niente di grave fortunatamente, ma incrociai i suoi occhi che si offuscarono di tristezza e rabbia.
<< Non è niente..>>
Distolse lo sguardo e lo rivolse altrove. Ayane era andata via.
<< Non posso stare con te…anche se lo vorrei >>
Le tremavano le labbra e capì che mentiva, ma sembrava determinata nelle sue intenzioni
<< Perché?... >>
<< e me lo chiedi?...>>
La sua espressione da prima fredda e falsa si storse in una maschera di sofferenza, per quanta ne conteneva dovetti girare la testa…
<< Perché se stai con me… Faranno del male anche a te… Io Ti amo Shouta, ma dopo quello che è accaduto oggi, a Chizu a Ryuu e quello che potrebbe capitare a chi mi è accanto… è orribile. Non permetterò a nessuno una punizione del genere. Shouta addio… se è il solo modo lo farò, ho scoperto anche da chi erano partite le voci della scorsa volta su Ayane e Chizu… Kuru-..>>
<< Kurumizawa… l’ho scoperto poco fa…>>
Voglio … sparire?!...
Una mano fredda si posò sulla  mia guancia facendomi rinvenire…
<< Non possiamo stare insieme… ho avuto la risposta a tutte le mie domande… Anche se Ti amo non posso … ne soffrirebbero tutti…>>
I suoi occhi erano vuoti, la sua voce piatta e priva di colore, non poteva dire sul serio. Diedi voce a tutta la frustrazione che trattenevo a stento.
<< NON PUOI…. Non puoi andare via così da me… dirmi che mi ami e scappare via… oggi ho capito come ci si sente a stare ed essere guardati con rabbia e paura, voglio stare solo con te. Perché non lo capisci?...>>
Sembrò intenerirsi, ma non si lasciò andare.
<< Io l’ho capito ieri e provo la stessa cosa, ma adesso …>>
<< No, tu vuoi scappare da un sentimento nuovo… >>
Respiravo a fatica ma lei continuava a piangere in silenzio senza singhiozzi o lamenti.
<< non lo permetterò, tu devi solo fidarti di me, puoi?..>>
<< Non… non posso mettervi in pericolo….>>
Spostai il suo sguardo dal vuoto al mio viso, e mi concentrai sull’intensità dei miei sentimenti da trasmetterle. Forza, sicurezza e amore.
La vidi vacillare e come cedere al mio sguardo.
<< Si .. MA COME FACCIO A PROTEGGERVI? …>>
Urlò e i singhiozzi prima assenti si iniziarono a sentire in modo convulso.
<< Come faccio a deviare quegli sguardi cattivi rivolti a voi,,, a te… >>
Non mi bastò altro, annullai la lontananza che ci divideva, e con enorme calma baciai le sue labbra rosee e carnose. Il contatto durò pochi attimi, ma la dolcezza con la quale fui ricambiato mi fece sciogliere e provare una muta soddisfazione. Le sorrisi e asciugai una lacrima. Più tardi avremmo messo fine ad ogni rancore, Insieme come eravamo arrivati.
 

   
 
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