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Autore: adkinsally    13/07/2011    5 recensioni
La sua battuta preferita era “Noi Cooper abbiamo nove vite. Riusciamo facilmente a crearcene una nuova, a ricominciare”. Solitamente lo diceva con convinzione e con un sorrisetto. Adesso, però, Julie sapeva di essere morta anche lei insieme alla figlia. Sapeva che non aveva il diritto di ricominciare una nuova vita e che la sua nona vita era appena finita. Le aveva esaurite tutte.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Julie Cooper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Julie aprì l'anta del piccolo armadietto a muro del bagno ed estrasse un flacone arancione. Prese una pillola e ripose il flacone insieme agli altri dieci che si trovavano sullo stesso ripiano. I suoi occhi erano stanchi, distrutti, inespressivi. Questi antidepressivi erano inutili, perché non miglioravano affatto le cose. Si sentiva vuota e stanca, stanca di tutto quel dolore, di quei rimorsi, di quei sensi di colpa. Stanca di far finta che andasse tutto più o meno bene, che il dolore fosse minore rispetto a cinque mesi prima, a quando aveva avuto la notizia. La notizia. Avrebbe voluto che non arrivasse mai una notizia del genere. La telefonata da parte di Ryan, la sua voce ovattata, le lacrime che sia Julie che Ryan stavano piangendo insieme, il cedimento. Erano scoppiati a piangere insieme, senza parlare, senza consolarsi, perché non c'era niente da dire, niente da consolare. Era stanca, perché erano cinque mesi che faceva avanti e dietro per quei corridoi deserti della sua casa. Perché erano cinque mesi che c'era una camera vuota, inabitata, in cui lei ogni giorno passava almeno la metà del tempo a piangere. Perché avrebbe voluto urlare, spaccare qualcosa, piangere ed essere consolata, e invece diceva che era tutto a posto, che stava meglio, che sarebbe migliorata. E invece no. Sapeva perfettamente che non c'era nessun margine di miglioramento, che probabilmente avrebbe passato la sua vita così. Aveva troppi rimorsi, troppi sensi di colpa. Doveva combattere ogni giorno con la vecchia Julie che aveva reso la vita di Marissa un inferno, quella che dava troppa importanza al giudizio della gente, quella che pensava solo alle cose futili, allo shopping e ai patrimoni, quella che era andata a letto con l'ex ragazzo della figlia, che aveva sposato troppi uomini, che non aveva dato stabilità alla figlia, che non l'aveva fatta vivere come voleva. Combatteva ogni giorno con questa Julie che non riconosceva più, e rabbrividiva al pensiero che la figlia l'avrebbe ricordata sempre come quella Julie e non come quella che amava Marissa alla follia, che voleva davvero il suo bene. Nessuno poteva capire ciò che provava e come si sentiva. Era una cosa troppo difficile da spiegare, troppo complicato. Era un sentimento troppo profondo, troppo straziante. Tutti le avevano raccomandato di ricominciare a vivere, di abbandonare i sensi di colpa, ma lei non ci riusciva. Non voleva ricominciare una nuova vita sapendo che accanto a lei non vi era più quell'angelo dai capelli biondi di nome Marissa, che non vi era più una ragazza che la detestava, che non vi era più nessuno a cui complicare la vita. Non riusciva a ricominciare, era impossibile. Sua figlia era morta. Sua figlia non c'era più. E Julie continuava a ripetersi che se Marissa era andata in contro a quel destino, lei non meritava di stare bene. Non meritava di vivere. La sua battuta preferita era “Noi Cooper abbiamo nove vite. Riusciamo facilmente a crearcene una nuova, a ricominciare”. Solitamente lo diceva con convinzione e con un sorrisetto. Adesso, però, Julie sapeva di essere morta anche lei insieme alla figlia. Sapeva che non aveva il diritto di ricominciare una nuova vita e che la sua nona vita era appena finita. Le aveva esaurite tutte. 
 


Giuro che mi piace davvero poco questa one shot e che molti pezzi avrei dovuto rivederli meglio e correggerli un po', ma ho deciso comunque di postarla.
E' sulla morte di Marissa, una delle scene più belle, commoventi e angoscianti di tutto il telefilm, questo telefilm che amo come la mia vita.
L'episodio l'ho visto giusto ieri sera ed ecco che ho deciso di scrivere qualcosa proprio su questo evento del telefilm.
All'inizio avevo deciso di usare come personaggio Ryan o Summer, che sono i primi a cui uno pensa quando si parla di "dolore per la morte di Marissa", non so se mi spiego.
Poi ho pensato a Julie, iniziando a vedere il primo episodio della quarta stagione e ho deciso di parlare "a nome suo".
Amo Julie e il personaggio che interpreta. La amo nella terza stagione particolarmente, ma anche nella prima, nella seconda, nella quarta.
E si vede quanto ama sua figlia Marissa. Perciò ho deciso di parlare di lei.
Ora la smetto :) 
Spero vi sia piaciuta lo stesso. Per me ha un significato <3

 

  
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