Fanfic su attori > Alex Pettyfer
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Autore: Giorgia_80    13/07/2011    1 recensioni
[Fan fiction su Alex Pettyfer]
La vita di Hailey Monroe procedeva tranquilla, fino a quando non fece l'errore di passare una notte di fuoco con uno sconosciuto.
Quello che Hailey non sa è che quell'uomo è il suo futuro datore di lavoro!
All'inizio il loro rapporto è costituito da un'antipatia reciproca, che nasconde la profonda attrazione che i due provano, Hailey però si innamora di lui e..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua con il terzo capitolo :)
Mi dispiace aver postato così tardi, ma sono stata impegnatissima!
Bhe.. Buona lettura! Un bacio.

Capitolo terzo:

Two months later.




Due mesi passarono dal loro primo incontro, Hailey si abituò al ritmo frenetico della vita di Alex, e ormai il loro rapporto si era rasserenato dopo aver stretto un patto con il rispettivo nemico: niente sesso, niente baci. Insomma, niente che avesse a che fare con il contatto fisico.
Quella mattina la ragazza entrò in casa del giovane attore facendo un enorme fracasso con i tacchi laccati rossi che aveva deciso di indossare.
Spalancò la porta della camera da letto e tirò su le persiane, per poi salire a cavalcioni sul letto a due piazze e mezze che Alex aveva comprato un mese prima - perché voleva stare comodo - e si accinse a percuoterlo. In due mesi Hailey era a conoscenza di tutte le abitudini del ragazzo, ma non avrebbe mai fatto come lui voleva: Alex amava essere svegliato con una bella tazza di caffè, e con un’amorevole bacino sulla guancia. Hailey in quel momento lo stava strappando senza il minimo di ritegno dai suoi sogni. Il ragazzo boccheggiò e spalancò gli occhi guardandola dapprima scocciato, poi piegò il labbro a sinistra in un sorriso sbilenco e estremamente sexy.
Hailey si guardò in giro e poi passò in rassegna a se stessa, notò che la gonna era salita lasciando scoperte le gambe fasciate dal collant quasi trasparente, il seno prosperoso era troppo in vista, quindi si tirò subito su mettendo apposto il tutto.
< Terremoto, non avresti dovuto sprecarti così tanto sta mattina. Grazie mille, sono commosso. > Le disse fingendo di asciugarsi le lacrime.
< Oh al diavolo Pettyfer! > Gli rispose lei facendogli una linguaccia che scatenò una risata da parte di lui.
< Stai bene con la gonna, sul serio. Però non penso dovresti metterla per venire al lavoro, non voglio essere costretto a farti da guardia del corpo! > Le sorrise alzandosi dal letto. Hailey fissò il torace muscoloso, il ventre piatto e qualcosa che era in evidente contrasto che la fece arrossire violentemente. Lui le sorrise notando dove era finito il suo sguardo.
< Beh, almeno qualcuno a contrario di te è sveglio. > Gli fece cercando di contenersi dal saltagli addosso.
< Oh Monroe, è merito tuo se siamo svegli entrambe. > Sorrise lui entrando in bagno con un tonfo.
< Sei un cretino Richard, sul serio. Mamma non ti ha mai insegnato come si tratta una donna? > Gli chiese fingendosi indignata.
< Appunto, una donna. Qui stiamo parlando di un maschiaccio intrappolato nel corpo di una sexy assistente. > Le rispose lui facendo capolino con la testa per poi tornarsene dentro evitando il cuscino che Hailey gli avrebbe tirato.
Da dentro il bagno Alex sentì il tonfo del cuscino sulla porta e sorrise inconsapevolmente. Da fuori Hailey faceva la stessa cosa, ma decise di far finta di essere offesa, quindi non rispose.
< Hailey? > La chiamò l’attore da dentro al bagno.
La ragazza non rispose mentre tratteneva le risate.
< Hailey, non ti sarai offesa vero? > Domandò tendendo le orecchie in attesa di una risposta che non arrivò. < Hailey, non dirmi che te ne sei andata! > Soggiunse nuovamente spuntando fuori dal bagno con la schiuma da barba addosso.
Lei abbassò la testa tenendo i capelli davanti, mentre sotto sotto se la rideva. Sentì i passi di lui avvicinarsi a lui, e la sua lingua schioccare.
< Oh Hailey, non dirmi che te la sei presa! > Le sussurrò vicino ai capelli facendola rabbrividire.
< N-no.. > Balbettò lei incapace di trattenersi ancora per molto.
Sentì le braccia di lui circondarla, mentre con la mano sinistra - sulla quale aveva il nome Emma scritto sull’anulare, notò con una punta di gelosia - le tirava su il mento.
Quando i suoi occhi incontrarono quelli di Alex gli scoppiò a ridere in faccia, mentre lui rideva a sua volta guardandola. Aveva gli occhi lucidi, e le lacrime le scendevano sulle gote che a causa delle risa erano rosse. Hailey si tolse le scarpe e scappò correndo in giro per la stanza, mentre lui la inseguiva.
Quando alla fine la prese, la catapultò sul letto, sporcandola di schiuma da barba, e facendole il solletico. Hailey lo guardò con un sopracciglio alzato mentre lui la fissava.
< Non soffri il solletico? > Le chiese deluso.
< No, mi dispiace ciccio. > Gli rispose Hailey fissando il torace del ragazzo.
< Ti piace il mio tatuaggio? > Le domandò notando dov’erano caduti i suoi occhi.
Hailey arrossì distogliendo lo sguardo.
< Non.. Esattamente. > Rispose sentendosi disorientata.
< Oh Hailey.. > Cominciò lui avvicinandosi alle sue labbra.
< Abbiamo un’intervista, muoviti. > Lo fermò lei glaciale prima che la situazione degenerasse.
Non voleva che dopo tanti sforzi finissero di nuovo a letto, non voleva che si accorgesse di quanto era vulnerabile quando la baciava. Si tirò via, e si guardò allo specchio. Era completamente sporca. La canottiera nera era piena di chiazze bianche, ma la gonna era a posto.
< Alex, non avresti una maglia o qualcosa da prestarmi? > Gli chiese lei tirando fuori il suo lato pratico dopo che lui aveva finito di rasarsi la barba in bagno.
Lui subito le lanciò una camicia a righe, che le sarebbe stata un po’ grande.
< Ehm.. Ti gireresti per favore? > Gli chiese avvampando all’istante.
Alex sbuffando si voltò dall’altra parte, ma appena fu sicuro che lei non lo guardava, diede una leggera sbirciatina e la sorprese mentre agganciava i bottoni della propria camicia, con il seno sodo contenuto a fatica dal reggiseno color carne. Tornò a girarsi quando si accorse che stava per finire.
< Okay, adesso puoi girarti. > Gli ordinò Hailey.
Alex si girò e la guardò con tenerezza: quella camicia le doveva stare di almeno due taglie più grande. Subito dopo però se la immaginò dopo una notte sfrenata di sesso, con solo quella camicia addosso e gli occhi diventarono famelici. Se la sarebbe mangiata all’istante. A piccoli morsi fino a divorarla del tutto. Con suo enorme rammarico non poteva. Quello era materiale off-limits, guardare ma non toccare. Ed era così difficile per lui non toccare!
Si avvicinò e le tirò su le maniche, come aveva visto fare quando gli venivano fatti i servizi fotografici, sganciò qualche bottone all’estremo della camicia e legò le due parti in un nodo saldo. La fece girare, le mise le mani sulle spalle e appoggiò il mento sulla testa di Hailey.
< Che te ne pare? > Le chiese contemplandola.
< Mi piace. > Rispose illuminandolo con un sorriso di gratitudine.
Con un gesto veloce Alex le sciolse i capelli sequestrandole l’elastico.
< Stai meglio così. > Borbottò quando notò che lei stava per replicare.
< Beh, andiamo allora! > Gli disse energica come al solito.

Dopo un’intervista della durata di ben 30 minuti, Alex e Hailey avevano un appuntamento con degli importanti produttori di un nuovo film per un provino che Alex avrebbe dovuto fare come protagonista. Hailey, che si sentiva un po’ a disagio non vedeva l’ora di tornarsene a casa, e dopo il colloquio, dove i produttori invitarono Alex a cena da loro, pensò quasi di aver finito e di potersi fare un bel bagno caldo a casa .
< Hailey, senti, ti vorrei chiedere un favore.. > cominciò lui tentennando.
Lei sapeva che quando faceva così non stava per chiedere qualcosa di piacevole per lei.
< Dimmi > Lo esortò lei roteando gli occhi.
< Verresti con me sta sera? > Le domandò spiazzandola.
< Dove? Ah si.. Ma io.. Ecco.. Non sarei a mio agio.. > Balbettò lei incerta.
Alex inaspettatamente le prese le mani tra le sue, e la esortò a guardarlo negli occhi.
< Hailey guardami. Sei stupenda, non hai nessuna ragione per non essere a tuo agio. Inoltre ti potresti divertire, e io sarei meno nervoso se avessi te al mio fianco. > Le disse facendola sentire importante e indispensabile per un momento.
< E va bene, ma solo per questa volta. > Rispose lei fingendosi scocciata.
< Grazie scricciolo, ci vediamo sta sera allora. Vedi di essere pronta per le otto. > La salutò mandandole un bacio con le dita e sparendo all’interno del grattacelo.
  
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