Ted Lupin aveva compiuto ormai dieci anni. Non era cresciuto con i suoi genitori, perché – si sa – erano morti, bensì con Harry e Ginny. Già: Harry e Ginny si erano presi l’incarico di accudire il figlio di Ninfadora Tonks e Remus Lupin. E Ted sapeva tutto riguardo la morte dei suoi genitori. Harry gli raccontava sempre del coraggio e della bellezza d’animo di quelle due persone.
“Harry, come andava mio padre a scuola? ” domandò il piccolo Ted.
Al moro sfuggì una dolce risata, con gli occhi fissi sul pavimento. “Non so dirti i suoi voti” disse, e si alzò dalla poltrona rossa sulla quale era seduto. Giunse in camera, si mise a gattoni sul pavimento e guardò sotto al letto matrimoniale: là stava la sua valigia di Hogwarts, mai disfatta completamente. C’era la bella divisa di Grifondoro, un piccolo pezzo di uno specchio e molte altre cianfrusaglie – sempre importanti! Ma gli occhi di Harry si soffermarono su una mappa impolverata e vecchia. La prese, tornò da Ted e gliela porse. Il piccolo lo fissò con uno sguardo interrogativo. Harry prese la bacchetta di Ginny dal tavolo e la puntò sulla mappa, sussurrando: “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”. Una scritta apparve sulla mappa, e Ted sussultò. “Aprila” continuò Harry. Dopo che il bambino ebbe aperto la Mappa del Malandrino, Hogwarts apparì ai loro occhi. Harry non l’aveva mai aperta prima: molte cose del castello erano cambiate. Un pensiero apparve nella mente di Harry: chissà se c’è ancora la Stanza delle Necessità…
“Questa” disse l’uomo, “è Hogwarts, la tua futura scuola”.
Ted era strabiliato. Poi puntò un dito su un puntino contrassegnato da un nome che si muoveva avanti e indietro, come se stesse misurando la stanza a grandi passi.
“Lei sarà la tua preside. Sì, lo fa spesso” disse Harry, riferendosi al puntino che si muoveva avanti e indietro ininterrottamente. Un altro pensiero s’impadronì di lui: Fred, Silente…
“Perché me l’hai fatta vedere?” domandò il piccolo Lupin.
“Questa l’ha fatta tuo padre, insieme al mio. E con Sirius” rispose Harry; per lui Minus non era degno di essere nominato Malandrino. Ted sapeva che Sirius era stato l’amato padrino di Harry.
“Chi è Felpato?” chiese Ted.
“Sirius. Tutti loro erano Animagi, ovvero potevano trasformarsi in un animale, tranne tuo padre. Lui era stato morso da un Lupo Mannaro, così era toccata la stessa sorte anche a lui. I suoi amici si erano trasformati per potergli stare accanto” spiegò Potter.
“Lunastorta?”
“Tuo padre” annuì Harry.
“Ramoso?”
“James, mio padre”. Harry fissò il pavimento. E ora sarebbe toccato a quel lurido traditore.
“Codaliscia?” chiese infine Ted.
Harry sospirò. “Peter Minus”.
“E chi è?” domandò insistentemente Ted. Harry gli spiegò tutto riguardo a Minus.
“Mi dispiace” fece il piccolo, con le lacrime agli occhi.
Harry voleva cambiare argomento, e cercò di farlo nel modo meno brusco possibile. “Tienila. Ti servirà l’anno prossimo”. Solo allora Harry notò che tutti i passaggi segreti per uscire dal castello erano stati ricostruiti. Quindi li mostrò al piccolo Lupin, che alla fine sentenziò: “Fico”.


Vi prego, recensite in molti. Vorrei sapere cosa ne pensate :)
Un bacio,
Anne.