La scommessa


« Tre Galeoni. »
« Scherzi? Non ne ho la minima intenzione, George » disse Fred Weasley in tono fermo.
George afferrò e fermò il fratello, che continuava a camminare imperterrito in mezzo alla folla del terzo piano.
« Freddie, che c’è? » lo scrutò con le sopracciglia inarcate.
« Non mi piace questa storia, d’accordo? » Fred evitò il suo sguardo.
« Perché? Insomma, non è molto peggio del solito. »
Fred riprese a camminare.
« Tre Galeoni per conquistare Hermione è molto peggio del solito. »
I due gemelli lasciarono fluire la ressa di gente diretta al Parco.
« Tu dici? »
« Sì, George. E… e se Hermione abboccasse? »
George lo guardò confuso.
« Ehm… Noi… lei lo sa come siamo fatti… » balbettò.
« George, l’amore non è una cosa su cui scherzare. Non è una cosa per noi… »
 
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Harry, Ron e Hermione uscirono stremati dall’aula di Difesa Contro le Arti Oscure. La Umbridge aveva sottoposto la classe a due ore di lettura del loro libro di testo. Come sempre senza pratica.
« Quella vecchia ciabatta… Doveva anche darci due rotoli di pergamena per la settimana prossima? » mugugnò Ron sistemandosi furiosamente la borsa sulla spalla. « Ehi, Hermione! » il volto del ragazzo si illuminò.
« Cosa? » Hermione stava cercando di far entrare tutti i libri nella sua borsa.
« Tu… beh, sei molto brava… »
« Grazie, Ron » Hermione gli sorrise come se niente fosse.
Harry seguì con curiosità le battute che si stavano scambiando i compagni. Non sapeva che intenzioni avesse Ron, ma era praticamente certo che a Hermione non sarebbero andate bene.
« Beh, giusto un favorino personale… » Ron si fece piccolo piccolo. « Mi faresti il tema della Umbridge? » farfugliò.
« Scusa? » Hermione si voltò a guardarlo con quel sorrisetto, che, agli occhi di Harry, stava prendendo una connotazione inquietante.
« Sai, il tema di Difesa… » Ron emise una risatina strana. « Potresti farmelo? Solo se hai tempo, eh. »
« Oh, certo che sì. »
« Davvero? Grazie, Hermione, sei un tesoro! » Ron sospirò rilassato.
Harry era già pronto all’esplosione, ma non venne. Comunque quello sguardo di Hermione, che Ron sembrava non aver notato, aveva un che di fulminante.
La ragazza aumentò il passo, fino a scomparire dietro l’angolo, trascinandosi dietro la borsa stracolma.
« Non ha detto “ba”. Forse si è arresa a farci i compiti, dopo tutti questi anni » disse Ron soddisfatto.
Harry pensava che l’amico non avesse capito molto di Hermione, ma preferì tacere. Magari l’avrebbe capito da solo…
 
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« Ehi, Fred? »
« Dimmi » rispose stancamente uno dei gemelli infilandosi il pigiama.
« Di’ la verità, se non fosse stata Hermione avresti accettato la scommessa? »
Fred guardò confusamente il fratello con i pantaloni a mezz’aria.
« Certo che no. È stata una delle tue idee più stupide, fratello. Ma ancora con questa storia? »
« Sì, beh… » George esitò. « Mi sembra che con lei tu abbia un tono un po’ protettivo. »
Le orecchie di Fred diventarono rosse, in quello che sembrava essere un vizio di famiglia.
« Ma che diamine dici? Non è assolutamente vero. »
« D’accordo » si arrese George infilandosi a letto. « Ma fammi sapere se mai ti prenderai una cotta per Hermione » disse con fare ammiccante.
« Perché mai dovrei dirlo ad un impiccione e un chiacchierone come te? » rispose Fred, posando la chioma rossa sul cuscino.
« Perché sono il tuo adorabile fratellino! » e tirò fuori un’altrettanto adorabile faccia da schiaffi.
« È proprio per questo che non te lo direi. »
« Quindi c’è la possibilità che succeda? »
« Cosa? » stava morendo di sonno, anche se lo divertivano quelle chiacchierate con il fratello.
« Che tu prenda una cotta per Hermione. »
Fred gli lanciò un’occhiata furente.
« Buonanotte » gli disse, e chiuse gli occhi, un po’ divertito.




--- Spazio Autore ---

Alloooora! Vi piace? ^-^ è un po' corto, lo so... 
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Non dovrei metterci molto per aggiornare, visto che devo solo copiare al computer il prossimo capitolo u.u 
Spero che mi seguiate :)
Un abbraccio
_Chia