Fanfic su artisti musicali > SHINee
Ricorda la storia  |      
Autore: sehunssi_    15/07/2011    4 recensioni
[Jongho - Jonghyun/Minho]
Spalancò le braccia ed urlò, con tutto il fiato che aveva in corpo. Poi prese un respiro profondo, inalando l’aria salmastra. La spiaggia era deserta. Si guardò un po’ intorno, buttò per terra la camicia che avrebbe dovuto indossare per la cerimonia dei diplomi e ci appoggiò la testa, sdraiandosi sulla sabbia. Chiuse gli occhi e cercò di calmarsi, ma era impossibile. Aveva di proposito evitato di andare a scuola perché non lo voleva assolutamente vedere: gli avrebbe fatto troppo male. Tutto quello che avevano passato insieme, le litigate, le paci fatte, i baci e le carezze. Gli sarebbe mancato tutto di lui: l’odore della sua pelle, il colore degli occhi e le sue mani, abbastanza grandi per tenergli il viso ogni volta che lo baciava.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Ebbene, rieccomi qui. Stavolta le note le metto in cima al capitolo lol. Jongho (Jonghyun/Minho) breve, one shot, nata oggi pomeriggio. L'ho detto, no? Quando mi prende che devo scrivere, scrivo, cascasse il mondo. Non aspettatevi niente di che. Nota: può esserci un po' di confusione per quanto riguarda l'età, non preoccupatevi è colpa mia lol. E' un AU, quindi mi sono presa la libertà di gestirmi come meglio credevo, chiedo perdono se qualcosa è poco chiaro! Commenti & recensioni sempre accetti, al solito! E al prossimo capitolo della mia long <3

- - -

Stupido.

Spalancò le braccia ed urlò, con tutto il fiato che aveva in corpo. Poi prese un respiro profondo, inalando l’aria salmastra. La spiaggia era deserta. Si guardò un po’ intorno, buttò per terra la camicia che avrebbe dovuto indossare per la cerimonia dei diplomi e ci appoggiò la testa, sdraiandosi sulla sabbia. Chiuse gli occhi e cercò di calmarsi, ma era impossibile. Aveva di proposito evitato di andare a scuola perché non lo voleva assolutamente vedere: gli avrebbe fatto troppo male. Tutto quello che avevano passato insieme, le litigate, le paci fatte, i baci e le carezze. Gli sarebbe mancato tutto di lui: l’odore della sua pelle, il colore degli occhi e le sue mani, abbastanza grandi per tenergli il viso ogni volta che lo baciava.

Non si sarebbero più rivisti, o almeno così aveva deciso lui di sana pianta. L’aveva lasciato una settimana prima degli esami finali, via messaggio. Da codardo, proprio, ma non si era pentito. Dirgli tutto quello che gli aveva detto per scritto dal vivo sarebbe stato impossibile. Non era un ragazzo particolarmente coraggioso, lui. Per niente.

Jonghyun sospirò, tirando su col naso. Maledetto raffreddore che non da pace nemmeno d’estate.

Improvvisamente qualcosa – o meglio qualcuno – gli fece ombra. Jonghyun aprì piano gli occhi, per poi trovarsi sopra di sé Minho. Scattò a sedere, facendo la classica faccia da idiota che gli veniva quando rimaneva stupito e sorpreso.

Nessuno dei due disse niente, Minho stava fermo in piedi con addosso l’uniforme e Jonghyun seduto sulla sua camicia stropicciata.

“Ehi!” disse Minho.

“Vattene via.” Rispose l’altro, cercando di darsi un tono.

“Perché non sei venuto alla cerimonia? Mi avrebbe fatto piacere vederti prim-“

“Ho detto di andartene. Te l’ho già spiegato no? E’ finita, perché ti ostini a cercarmi?”

“Jonghyun-Hyung… Aish, fammi sedere.” Minho buttò per terra lo zaino, si sfilò la giacca e la mise sulla sabbia, sedendosi.

“Cos- che diamine fai? Mi capisci?” urlò l’altro, cercando di allontanare Minho, spingendolo. “Via, sciò, non voglio avere a che fare mai più con t-“

Prima che potesse terminare la frase, il più giovane gli aveva preso il viso fra le mani e lo teneva, fermo, fissandolo dritto negli occhi. Quelle, quelle erano le mani che Jonghyun amava tanto. Tantissimo.

“Cosa. Hai. Intenzione. Di. Fare.”

“Tu cosa vorresti che facessi, Hyung?”

Jonghyun fece una smorfia, quella del tipo “Vorrei che tu sparissi dalla faccia della terra proprio in questo momento, ma non prima di avermi baciato per l’ultima volta.” Minho sorrise, divertito dalla buffa espressione dell’amico.

“Te l’ho già detto, Minho. E’ finita, non può andare avanti, non andrà avanti, è sbagliato!”

“Mh? Io non penso sia sbagliato.” Detto questo avvicinò il suo viso a quello dell’altro e lo baciò, piano. Poi staccò le labbra e sorrise. Jonghyun sentì il cuore sciogliersi, come un ghiacciolo al sole. Non avrebbe mai dovuto scrivergli quelle cose, perché nemmeno le pensava. Non era vero che non lo amava, non era vero che lo odiava né che non voleva vederlo più. Si era innamorato di lui, perdutamente. Jonghyun non l’avrebbe mai ammesso, perché era troppo cocciuto per farlo. Ma Minho lo sapeva, perché in quell’anno in cui erano stati insieme aveva imparato a conoscerlo.

Kim Jonghyun era ripetente, aveva cambiato scuola tante – troppe - volte ed era leggermente convinto d’essere il migliore sulla terra. Testardo e presuntuoso, dall’alto del suo metro e settantatrè era convinto d’avere sempre ragione. Minho, da parte sua, era l’esatto contrario. Riflessivo, calmo.E veramente alto, uno e ottantadue. O almeno così aveva detto il dottore all'ultima visita medica. Magari era pure cresciuto. Ma infondo gli opposti si attraggono, no?

Jonghyun ridacchiò, perché si sentiva veramente deficiente in quel momento. Lui e un altro ragazzo, quello, tecnicamente, che aveva lasciato, sdraiati sulla sabbia in una spiaggia deserta, ad abbracciarsi e baciarsi come dei dodicenni innamorati al primo appuntamento.

“Mi sento idiota, sappilo.”

“Tu sei idiota.” Rispose Minho, guardandolo.

“Ah beh, grazie mille!” Di tutta risposta Jonghyun gli tirò una botta sul braccio.

“Oooh, che dolore!” Lo canzonò l’altro.

Minho appoggiò la testa sulla spalla di Jonghyun, chiudendo gli occhi. L’altro, imbarazzato, arrossì leggermente. Dopo tanto tempo non si era ancora abituato a sentirlo così vicino a sé.

“Sai Minho… Non intendevo dire veramente quelle cose l’altra notte. E’ stato un momento di stress, credo possa essere definito così.”

“Tranquillo Jonghyun, lo so che sei stupido, ma non così tanto da mandare all’aria tutta una storia così importante.”

“G-grazie per il complimento, eh!” rispose l'altro, sbuffando.

Entrambi rimasero in silenzio per qualche minuto, ognuno pensando ai fatti propri. Jonghyun pensava che avrebbe dovuto dire qualcosa, qualunque cosa, per rompere quel silenzio fin troppo imbarazzante. Ebbe un lampo di genio.

“Minho io… Ti am-“ prima che potesse finire la frase, il più giovane lo baciò di nuovo. Poi Minho sorrise, avvicinandosi all’orecchio del più anziano e sussurrandogli:

Stupido, anche io t-i a-m-o.” scandì bene tutte le lettere, in modo che l'altro fosse in grado di capire perfettamente quello che gli stava dicendo. 

Jonghyun diventò rosso fino alle orecchie. Sì, era decisamente uno stupido, ma si sentiva mille volte più leggero. Era riuscito a dire, o quasi, quello che teneva dentro da mesi e che non gli dava pace. E l'altro lo ricambiava, ancora! Nonostante tutto, Minho lo amava.

Il più giovane appoggiò nuovamente la testa sulla spalla dell’amico, guardando il mare. Jonghyun si rilassò, respirando nuovamente l’aria salmastra e pensò avrebbe voluto rimanere così per sempre. 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: sehunssi_