Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: _Dolphin_    17/07/2011    3 recensioni
Carol è una ragazza romena che viene violentata dal padre per diversi anni e poi finisce in Italia a lavorare. Carol è felice di andarsene da casa, ma in Italia cosa l'aspetta?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Epilogo

Epilogo

Sono le tre e mezza del mattino, mi sono appena svegliata, come sempre e non riesco a dormire, perciò come ogni notte vado nella stanza di Luca.
Non ha il sonno profondo, ma nemmeno leggero, non si accorge mai quando entro in camera sua e mi siedo per terra, mentre lo guardo dormire. Non so nemmeno io perchè lo faccio, però mentre lo guardo dormire mi rilasso. Lui è tranquillo, forse sta sognando e io rimango a fissarlo, mentre una bimba di nome Sarah, dentro di me scalcia.
Si, alla fine è una bimba e non ho avuto dubbi su come chiamarla, ormai sono arrivata all'ottavo mese e sono enorme, sembro una balena. Luca si diverte sempre a prendermi in giro, ma in realtà lui non vede l'ora che nasca la piccola. Ha comprato tutto quello che può servire, dalla culla, alle tutine, ai biberon, non ha fatto mancare proprio niente.
Luca si gira nel letto e mormora il mio nome.
-Carol-
Non so se si sia svegliato o se sta dormendo, ma anche se si è svegliato se me ne vado domani mattina nemmeno si ricorderà di avermi vista qui.
Mi alzo e apro la porta della stanza, ma lui mi chiama di nuovo. Eh no, si è svegliato davvero.
-Vieni qui- dice mentre mi fa posto nel suo letto. Mi fa cenno di sdraiarmi.
Obbedisco, ma sto in silenzio.
-Che ci fai qui?- chiede con la voce impastata dal sonno.
-Non riuscivo a dormire- ammetto.
Dalla finestra entra la luce fiocca della luna e vedo una ruga profonda nella fronte di Luca, tipico segno di quando è preoccupato.
-Ancora brutti sogni? Non mi sembra che andare dallo psicologo ti stia aiutando- commenta dubbioso.
Dopo essere andata a vivere con Luca, pensavo di stare bene, ma mi sono accorta che appena mettevo piede fuori casa mi prendeva il panico, avevo la costante sensazione che qualcuno mi stesse seguendo, all'inizio non ci ho fatto caso, pensando che prima o poi mi sarebbe passato, ma quando sono iniziati gli incubi, dei sogni senza un senso preciso, solo delle ombre, qualche persona che mi seguisse e che cercasse di prendermi, ogni notte mi alzavo tutta sudata e non riuscivo più a dormire. Perciò ho capito che avevo bisogno di aiuto, da qualcuno di esperto.
I sogni non sono passati, ma adesso riesco a uscire di casa con più tranquillità, per me è già qualcosa, non mi aspetto che tutto questo passi da un giorno all'altro, perchè per quanto possano passare i sogni e la paura di uscire da casa, resteranno sempre delle ferite indelebili nel mio cuore, ci sono e ci saranno per sempre, forse un giorno smetteranno di farmi male, ma resteranno lì fino alla fine dei miei giorni. Non basterà un medico o dei farmaci a mandarle via, niente potrà farle sparire.
-Potevi svegliarmi-dice Luca, interrompendo i miei pensieri.
-Non avevo un motivo per farlo- rispondo e lo vedo sorridere sotto la luce della luna, si aspettava una risposta del genere.
Restiamo in silenzio per qualche minuto e spero si addormenti, così posso tornare in camera mia, ma dopo qualche minuto lo sento sussurrare.
-Carol devo dirti una cosa- dice estremamente serio.
-Dimmi- dico un po' preoccupata da quello che mi vuole dire.
Attende qualche istante e cerca di restare serio, ma sento dalla voce che sta per scoppiare a ridere.
-Certo che, ogni giorno che passa diventi sempre più enorme-
E alla fine scoppia a ridere ed io non posso fare a meno di ridere insieme a lui, mentre gli tiro una cuscino in faccia.
Mi abbraccia e mi attira a sé.
-Vieni qui piccoletta- dice mentre mi abbraccia. -Cerca di dormire adesso, che devi alzarti presto-
Giusto, domani dovevo andare a fare l'ecografia.
Luca mi accarezza i capelli e sento le palpebre diventare sempre più pesanti.
Sospiro e mi chiedo se è questa la felicità. Non so se sono felice, ma sono certa che senza di Luca non so come avrei fatto. Ho avuto la fortuna di incontrarlo e piano piano è diventato parte fondamentale della mia vita, perchè non importa se ho passato dei giorni infernali, non importa se sono rimasta incinta a diciassette anni, non importa se mia figlia non avrà un padre, perchè so che Luca ci sarà, per me e per lei, farebbe qualunque cosa per noi. E' come se fosse lui mio padre, non mi fa mancare niente ed è sempre attento a me.
Non so che fine abbiano fatto le altre ragazze dopo l'arresto di Sandro e dell'autista di nome Adam, sono rimasta in contatto solo con una ragazza: Alis. Io e lei ci sentiamo spesso e ci vediamo di frequente, perchè lei è stata adottata da una famiglia qui in zona.
Non so se le altre ragazze siano tornate in Romania e se siano riuscite a riacquistare il sorriso.
So, però, che le ragazze che stavano con me durante il mio lungo viaggio, e che adesso sono tornate a casa, sono soltanto una minima parte delle ragazze che purtroppo stanno ancora per strada, da qualche parte nel mondo. Io non posso fare più di tanto, posso solo sperare che anche loro un giorno possano uscire da quel tunnel infernale e spero che possano vedere la luce e la bellezza del mondo. Spero che anche loro possano trovare un angelo, che io ho avuto la fortuna di incontrare, e mi sento terribilmente egoista, perchè io si e loro no, ma anche se mi allontanassi da Luca, le cose non cambierebbero e non so se cambieranno mai.
Auguro a tutte le ragazze che hanno passato e stanno passando quello che ho passato di trovare la forza e il coraggio di andare avanti, perchè se ce l'ho fatta io, ce la possono fare anche loro.


E siamo giunti alla fine di questa breve storia.. Ho scritto questa storia con tanta fatica, ma anche con tanta voglia di scriverla, non perchè scrivendo questa storia avrei cambiato le cose, assolutamente no, questa storia non servirà a far cambiare niente, ma forse aiuterà a capire e ci aiuterà a riflettere. Noi, molto spesso, siamo sempre pronti a puntare un dito e giudicare, ma quanti di noi si fermano a pensare? Penso pochissimi di noi, e credo che la colpa di questo sia anche dei mass media che molto spesso ci fanno vedere una realtà totalmente diversa da quello che effettivamente è. Ci riempiono la testa di fesserie, ci presentano la nuova coppia dell'anno o il nuovo concorrente del Grande Fratello, ma a me di vedere queste cose, che me ne frega?
Perchè invece non evitiamo queste cazzate e ci occupiamo di cose più importanti, basterebbero anche solo cinque minuti, ma no, che dico, in cinque minuti non si può raccontare il dolore e la sofferenza delle persone, che molto spesso sono costrette a subire violenze. Ma che ne sappiamo noi, delle ragazze che molto spesso, passando in macchina, le vediamo per strada e la prima cosa che ci viene da dire è:"Guarda un pu**ana".
Ci sono tantissime persone come Carol nel mondo, che riescono a farcela grazie all'aiuto delle persone come Luca e poi ci sono le persone come Sarah, che non sono abbastanza forti e coraggiose.
Si dovrebbe affrontare il tema della violenza e della prostituzione molto più frequentemente, ma soprattutto si dovrebbe operare davvero e sono tantissime le persone che si danno da fare per aiutare queste ragazze, perciò un grazie va detto a tutte le forze dell'ordine, che fanno davvero il possibile, ma neanche loro possono fare i miracoli.
Penso che non importi se questa storia non abbia 40 capitoli, ma solo 13, penso che sia il concetto e le parole quelle che contano. E la cosa che mi dispiace è che purtroppo, non posso dire che questa storia è frutto della mia fantasia, questa è la realtà, non c'è niente di inventato, solo i nomi dei personaggi sono inventati, tutto il resto è reale. Mi ritengo una persona fortunata, perchè io ho una famiglia che mi vuole bene, ho un motivo per alzarmi dal letto la mattina, ho qualcuno che si prende cura di me.
Vi ringrazio per aver letto questa storia, e sinceramente sono contenta che sia finita, perchè è stata una fatica immensa scriverla, eppure io ho provato soltanto a immaginare quello che può provare una ragazza che è costretta a subire violenze da tutti..
Ringrazio chi ha letto questa storia, chi l'ha commentata, chi ci è solo passato a dare un'occhiata, chi l'ha messa nelle seguite, nelle preferite. Grazie mille a tutti.
Giada.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: _Dolphin_