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Autore: Elettra28    20/07/2011    9 recensioni
Storia che si svilupperà sul rapporto in modo particolare tra Heather Morris (Brittany) e Naya Rivera (Santana) Aiutate da un nuovo personaggio di mia invenzione
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritorna a scrivere Stefano !! sei portato per mettere la tua anima in note…”
Quella frase della lettera mi rimbombava nella testa dal momento in cui la lessi per l’ultima volta, prima di strapparla con rabbia, aveva aperto delle ferite che pensavo rimarginate…. Avevo avuto una reazione strana dopo che Federico era andato via in quel modo….. in effetti non doveva stupirmi più di tanto, era il suo modo….era il  “Metodo Federico”:
Arrivo – ti stravolgo la vita- e poi decido di andare via, lasciandoti senza parole.
Semplice…. chiaro come il sole…. Ma questa volta avevo reagito diversamente, dopo alcuni giorni di dolore, avevo deciso che dovevo prendere in mano la mia vita, fino in fondo, e non lasciarmi più condizionare dai fantasmi del passato… è vero, il mio cuore era di nuovo lacerato, ma pulsava ancora e decisi di prendere in parola, uno dei consigli che mi aveva dato, in fondo quello di andare via dall’Italia era  stato un buon consiglio, non avrei potuto fare questa vita che mi ha salvato, e sopratutto non avrei potuto conoscere le persone meravigliose, che ora sono la mia famiglia…. Quindi, un giorno, mi alzai e decisi di buttare la mia rabbia sui tasti di quel piano, mi misi a comporre e scoprì che era una cosa veramente liberatoria e curativa, perchè era come se abbandonassi quello che avevo dentro l’anima, e lo lasciassi nello spartito ,e nel momento di riprenderlo, per suonarlo e cantarlo, non era più mio ed il mio approccio diventava distaccato nei suoi confronti. Sputavo la mia rabbia sui versi, vomitavo il mio dolore sulle note.
Giorni e giorni sul piano, non curavo nemmeno più gli arrangiamenti delle canzoni per le puntate, c’era una pausa di un mese, dopo la puntata di Sexy, quindi avevo tutto il tempo di prendermela comoda. Mi fermavano solo i crampi alle mani o Zach ,che mi prelevava di peso ,per uscire o fare qualcos’altro. Non mi aveva mai lasciato, aveva rispettato quel mio stato, aveva capito che, era come se, mi stessi purificando e liberando da tutto il dolore che avevo dentro.
In 10 giorni avevo scritto 20 canzoni, con musica e testo…. Ci poteva venire fuori un album.
Avevo cambiato anche il mio modo di suonare, non avevo più quella postura composta che ,appunto, il mio carnefice, mi aveva insegnato: schiena dritta, spalle rilassate…. Trovavo più liberatorio far muovere il mio corpo, come si sentiva di fare e spesso mi ritrovavo gobbo, con la faccia vicinissima alla tastiera del piano.
 
Ero intento a suonare una delle mie 20 canzoni e con rabbia cantavo:

What have I done? 
I wish I could run, 
away from this ship going under 
just trying to help out everyone else 
now I feel the weight of the world is on my shoulders 

what can you do when your good isn't good enough 
and all that you touch tumbles down? 
cause my best intentions 
keep making a mess of things, 
I just wanna fix it somehow 
but how many times will it take? 
oh, how many times will it take for me to get it right, to get it right?
 

Mi resi conto che picchiavo, sempre più forte, sul piano, ed il mio corpo si faceva sempre più una cosa sola con lui. Mi fermai, perchè respiravo a fatica. Mi misi una mano in fronte, per provare a rilassarmi e controllare il respiro, mi accorsi che qualcuno avanzava dietro di me, pensai fosse Zach, ma man mano che si avvicinava, riconobbi il profumo inconfondibile. Chiusi gli occhi, sentì le sue braccia avvolgermi e stringermi forte. Istintivamente strinsi quelle braccia e poggiai il mio viso sull’incavo dei suoi gomiti, per respirare profondamente, le sue ciocche bionde mi caddero tra le spalle. Regolammo i nostri respiri in un sincrono perfetto.

“non voglio sentire te l’avevo detto o avevo ragione io per…..”
“sssshhhhhhhh per favore Brò” fui interrotto immediatamente ,mentre mi cullava dolcemente. Volevo resistere, ma mi scese una lacrima, e sentivo che anche lei piangeva, anche se non potevo vedere la sua faccia.
Si spostò e si sistemò con le gambe accavallate, sul sedile del pianoforte, mi girai anche io nella stessa posizione, per mettermi di fronte a lei, mi asciugò le lacrime e mi disse:
“l’hai scritta tu?”
“si” risposi
“musica e parole?”
Annuì
“non mi piacciono le parole….” Mi disse seria, guardandomi dritta negli occhi
“perché?” chiesi
“perché, per quanto ne so, hai sempre fatto la cosa giusta, o per lo meno che credevi fosse giusta, e non te ne devi fare una colpa” mentre incrociavamo le nostre mani, lei me le accarezzò, scrutando i calli ancora più accentuati nelle mie dita
“mai giudicare un testo, solo dalla prima strofa! Ora ti stupirò” dissi, con un sorriso soddisfatto
Mi girai verso il piano e suonai l’inciso cantando:

so I throw up my fists, throw a punch in the air, 
and accept the truth that sometimes life isn't fair! 
yeah, I'll send down a wish and I'll send up a prayer 
and finally someone will see how much I care 



mi girai verso di lei e la vidi sorridere:
“cosi’ và meglio” mi disse
“E’ sempre sul depresso andante però…. Vero?” la anticipai.
“mmmm si un po’!” mi diede una carezza.
Sentii di abbracciarla di nuovo, e quindi le dissi:
“vieni qui scricciolo!” non se lo fece ripetere due volte e rimanemmo così, abbracciati, per qualche minuto.
“và bene….. potremo anche iniziare a diventare gelosi però così!” una voce conosciuta, interruppe il nostro abbraccio. Mi girai e vidi Naya, che si avvicinò un po’ tesa, ma con un sorriso splendido. Dietro c’era Zach che sorrideva della battuta, appena detta dalla mora.
“oddio davanti a me c’è Naya Rivera? La ragazza delle imprese impossibili? Quella che ha fatto cambiare idea, alla terribile strega cattiva Morris?” spalancai le braccia, per richiamare il suo abbraccio, sembrava non aspettasse altro ,e mi venne incontro per stringermi forte.
“che scemo che sei!” mi disse, affondando il viso sul mio petto.
“quanto è coraggioso il mio amore? Eh? quanto?” la bionda si avvicinò, per fare naso naso con la ragazza.
“ok mi sento di troppo…. Vado a pulire la cucina…” disse Zach ,sapendo che ,a quell’affermazione, ci sarebbe stata una rivolta, infatti tutti e tre ci mettemmo a correre verso di lui, per abbracciarlo con talmente tanta foga, che lo buttammo a terra.
Io esclamai:
“E’ questa la mia famiglia!” con un urlo liberatorio, per poi prendere il viso di Zach e baciarlo ardentemente
“hey hey hey….. “ HeMo ci staccò, con faccia contrariata
“non state girando un video porno gay… che schifo, per favore! “ si mise a ridere
“ma che vuoi?” gli dissi, spingendola….
Si mise davanti a me e ,con le mani giunte, mentre dondolava come una bimba, mi disse:
“un altro abbraccio?” facendo gli occhi dolci.
La strinsi di nuovo fortissimo e le diedi un bacio sulla nuca.
“domani ti rapisco tutto il giorno!” mi disse
“eh? E perché mai?” chiesi
“perché si…. passiamo una giornata assieme, mi manchi e ,con tutti questi casini, non stiamo mai assieme, ho chiesto il permesso a Zach e Naya” si rivolse verso di loro. Vidi che tutti e due annuirono.
“bè se hai il permesso di Zach e Naya allora….. “ si misero tutti a ridere.
“ok… chi vuole delle fantastiche crepes, con dentro tutto quello che ci và?” urlò Zach!

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“non passavamo così tanto tempo insieme da quanto? Un’eternità!” aveva la testa poggiata sulle mie gambe e carezzavo i suoi capelli biondissimi e morbidi. Ero letteralmente distrutto dalla giornata, aveva voluto fare di tutto: dallo shopping compulsivo alla classica fermata da Starbucks, per poi andare a pranzo in uno dei ristoranti vicino al mare, avevamo passeggiato in riva al mare e mi ero beccato acqua gelata, perchè avevamo deciso di giocare a schizzarci come due bambini. Ed ora ci stavamo rilassando sulla spiaggia.
“e meno male…. Mi hai ucciso oggi, sono distrutto” risi, prendendola in giro.
Si alzò e si posizionò con la sua schiena davanti a me, mi prese le braccia e se le mise attorno alla vita
“ho freddo” mi disse
“ci credo, sei praticamente caduta in acqua…. Vuoi che torniamo a casa?”  le chiesi, stringendola per farle sentire meno freddo.
“assolutamente no, stò così bene qui…”
“potremmo essere un bell’obbiettivo ora, per i nostri amici fotografi!” dissi, sorridendo.
“che si fottano, ormai stò con tutti e poi il metodo confusione di Ryan, funziona abbastanza bene!” mi disse, tirando la testa indietro, verso la mia clavicola.
Mentre sentivo i suoi morbidi capelli sulle mie labbra, pensavo a quanto le volevo bene, e se, qualche anno fa, ci fosse stato qualcuno ,che mi avesse detto che, in così poco tempo ,era possibile volere un bene così profondo ad una persona, non ci avrei creduto. Mi venne in mente la prima volta che l’avevo incontrata. Mi misi a ridere.
“che ridi?” mi disse
“mi è venuta in mente la prima volta che ci siamo incontrati!” risposi
“Oddio… Ryan era euforico, ci aveva prelevato dal set e portato da te, Naya era terrorizzata…. Io semplicemente, ho pensato che fossi uno di quegli sfigati tutto casa e musica. “
“che meraviglia… grazie tesoro!” dissi, con sarcasmo.
Si mise a ridere e io continuai
“io invece pensai da subito che fossi una persona piena di talento!”
Si girò per guardarmi:
“sul serio?” chiese
“certo, poi quando ti sei presentata con Immagine e Wannabe ,ho cambiato idea e lì ho capito quanto fossi folle!”
“è la prima impressione quella che conta!” mi disse, quasi offesa
Ci ritrovammo a sospirare tutte e due, con una punta di malinconia. HeMo ruppe il silenzio
“quante ne abbiamo passate da quel giorno? E quanto ci siamo legati?” mi strinse la mano
“già…. Ne abbiamo passate tante e più ne passavamo e più ci legavamo” dissi, spostandole la fronte indietro, per darle un bacio.
Sgattaiolò dalle mie braccia, per mettersi davanti a me, con le gambe incrociate, mi adattai e mi misi nella sua esatta posizione anche io, con una mano sul mento, pronto a sentire cosa avesse da dirmi.
“sei diventato una delle persone più importanti della mia vita!” quei suoi occhi così azzurri, brillavano, mentre mi guardavano. Serrai gli occhi, in un’espressione di gioia, e risposi:
“anche tu!” mettendole una ciocca dei capelli dietro le orecchie, guardai l’orizzonte, scrutando il mare e mi venne da dirle:
“Glee prima o poi finirà… “ 
“smettila non è il momento… stai rovinando tutto!!!” mi interruppe
“aspetta! “ le dissi, guardandola per rassicurarla
“dicevo… prima o poi finirà, ed inevitabilmente i nostri lavori ci porteranno lontano, tu diventerai una Star e girerai l’America ed il mondo, a ballare e a recitare…. chissà… “
“oh magari, la finirò ad insegnare danza, nella palestra vicino a casa mia” mi disse, sconsolata
“non credo… ma comunque, io non ti lascerò mai, anche se saremo lontani, lontanissimi…. tu sarai sempre con me, hai un pezzo del mio cuore e, quindi, dove andrò io ,ci sarai anche tu, e se ci mancheremo così tanto, dobbiamo solo fermarci, ed ascoltare il battito del cuore, perchè troveremo anche quello dell’altro…. Non voglio che ci siano distanze che affievoliscano il nostro rapporto… ok?” dissi con fermezza, mentre lei mi guardava con gli occhi umidi.
Annuì e disse: “Ok”
Ci abbracciammo e decidemmo di andare a prendere le due persone che amavamo, per condividere, anche con loro, un po’  di tempo.

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Il mese di pausa passò in fretta, ed, improvvisamente, mi ritrovai con una mole di lavoro arretrato da portare avanti, aspettavo Ryan, per programmare i tagli di alcune canzoni, per la puntata delle regionali. Sentii suonare con insistenza il campanello, e poteva essere solo lui. Lo andai ad accogliere e ci mettemmo subito a lavoro, mentre cercava l’ispirazione per una scena, notò che sul pianoforte c’era uno spartito, incuriosito, si avvicinò e mi disse:
“questo? Cos’è?”
“e’ una canzone che ho scritto” risposi imbarazzato
“la voglio sentire!” mi disse serio
“dai Ryan non è niente di importante, ho scritto un po’ di pezzi in questa pausa… ero ispirato” sorrisi, grattandomi la testa, non volevo fargli perdere tempo.
“avanti Stefano…. Fammi sentire questa…. “get it right” “ disse, leggendo di nuovo il titolo.
Iniziai a suonarla e a cantarla, mi accorsi che assunse quello sguardo pensieroso ed impassibile, tipico suo, dove non capisci mai cosa gli passa per la testa. Suonai l’ultima nota e mi girai verso di lui dicendo:
“ecco… contento?”
“è la canzone di Rachel questa….” Disse guardandomi
“n-no… nel senso… non mi sembra di aver copiato da nessuno… che io sappia… è una canzone originale!” dissi perplesso… avevo il dubbio, che avesse sentito la somiglianza, con qualche altra canzone, che voleva far cantare a Lea.
“ecco… bravo! Sei un genio!” mi disse
Continuavo a non capire, si accorse del mio sguardo perplesso
“Canzoni originali Stefano!!! Questa è la canzone perfetta, per come si sente Rachel ora! Tu hai scritto, involontariamente, una canzone originale, raccontando Rachel” disse velocemente, come era suo uso.
“ma… veramente, l’ho scritta per come mi sentivo io…” ribattei ,un po’ in imbarazzo
“vabbè è un dettaglio, vuol dire che, tu e Rachel, siete in sintonia, in questo momento” rispose frettoloso
In realtà, non sentivo proprio ,che la mia situazione, fosse simile a quella di un’adolescente che voleva diventare una star della canzone ed ambisse ad avere, Finn  Hudson, come amore della sua vita…. Però tenni per me questa osservazione.
Ryan volle sentire altre canzoni e ne scelse alcune…. Per le puntate…. Era talmente gasato, che ne scrivemmo una insieme, per tutto il Glee Club, l’idea era partita da me, perchè ero stufo di sentirmi chiamare sfigato da HeMo, e così nacque Loser Like Me, con il suo contributo.

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“perchè non la fai dal vivo mentre registrate?” mi trovavo con Naya, in studio di registrazione, dovevamo incidere una canzone importante, forse la più importante per lei, perchè doveva cantarla ,senza cori e solo accompagnata al pianoforte, ma soprattutto la doveva cantare a Brittany, in una situazione molto intima.
“perchè non ce la faccio a reggere l’emozione… è troppo.” Mi disse.
“secondo me sarebbe molto più bello e più vero se la facessi così, e saresti perfettamente in grado di fare bene tutte e due le cose” la rassicurai.
“non lo so… intanto proviamola.” Mi rispose
Non ci fù bisogno di provarla più di tanto, perchè Naya era perfetta, la sua voce migliorava sempre più. Per me Naya Rivera era l’alunna modello, ogni consiglio che le davo, lo metteva subito in pratica alla lettera, ed arrivava sempre preparatissima in studio. Si percepiva, da come cantava ,la passione che aveva per la musica, per questo mi sentii di dirle:
“dio Naya la tua voce è migliorata così tanto…. Hai costruito un timbro stupendo e raro”
Mi sorrise e diventò rossa per il complimento
“Questo è merito tuo” mi disse
“no, è solo merito della passione che ci metti e del tuo talento!” gli risposi
“ho un buon maestro, per quanto riguarda la passione nel fare le cose!” si avvicinò e mi abbracciò, non avevo ancora parlato con Naya, di quello che era successo con Federico, la sua solita e bellissima discrezione, l’avevano portata a rispettarmi, ma io l’ho sempre sentita vicina, attraverso sorrisi ed abbracci silenziosi.
“mi piacerebbe cantassi dei miei pezzi un giorno, magari potremo lavorare insieme ad un album” le dissi
“sarebbe un onore per me!” mi rispose commossa…
 

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“fammi sentire solo un accenno… daiiiii!” HeMo cercava di sentire, dall’ipod di Naya, la canzone che, Santana, avrebbe dovuto dedicarle…. Come suo solito ,Naya, non faceva mai sentire a nessuno, a parte Stefano con il quale studiava, le canzoni che incideva per le puntate, era diventata una cosa quasi scaramantica per lei e poi, in quel caso, non voleva rovinare l’effetto sorpresa ad HeMo.
“no amore, voglio che la senti in diretta, come la ascolterebbe Britt…. Perderesti la spontaneità altrimenti” le tenne la mano, con la quale provava a prendere una cuffia dal suo’orecchio. Erano a letto, pronte per andare a dormire e Naya voleva sentire, ancora una volta la canzone, per fare un playback perfetto.
“uff…. sono triste…. Come un triste panda…” disse la bionda, ripetendo un pezzo che aveva appena studiato dal copione, e che doveva dire l’indomani sul set….
Naya si mise a ridere, soprattutto per la faccia che aveva fatto Heather
“amore…. se tu domani, mi fai quella faccia, io non ti canto la canzone…. Ma ti sbrano Britt!” si buttò sulla ragazza, abbandonando l’ipod e facendole il solletico. HeMo era completamente inerme davanti al solletico, non poteva competere, perdeva tutte le forze, usò la sua solita tattica
“aspetta aspetta aspetta….. ti prego!!!” Naya ovviamente si fermò
“sono triste…. Come un triste panda….” Fece la faccia ancora più triste, ma le scappò da ridere…. “così và meglio?” chiese la bionda
“oh si come no?” e si ributtò sopra di lei, per farle il solletico. HeMo riuscì a bloccarle le mani e rimasero per qualche secondo a scrutarsi reciprocamente…. Naya non resisteva allo splendere degli occhi azzurri di HeMo, era come rimanere ipnotizzati, quell’azzurro cristallino, la attirava inevitabilmente verso la ragazza.
Si avvicinò lentamente e la baciò, la bionda ricambiò il bacio e piano piano lasciò le braccia di Naya, capendo che il momento del gioco era finito, per lasciare spazio ad un altro, più appassionato. Naya, avendo le mani libere, prese con una mano la testa di HeMo, per annullare definitivamente le distanze tra i loro visi, si staccò dalle sue labbra, per navigare con le sue labbra attraverso il collo e la clavicola della ragazza. La bionda si rilassò, sotto i baci delicati della ragazza, la abbracciò, per stringerla forte a sé e perchè i loro corpi diventassero una cosa sola.
Prese tra le mani il viso di Naya, che ancora presa dalla foga e perplessa, la guardò, HeMo sentì l’impulso fortissimo di dirle:
“ti prego, non lasciarmi andare mai” non capiva perchè le era venuta fuori quella frase, ed in quel momento particolare, ma aveva sentito di dirla e l’aveva fatto. Anche Naya rimase perplessa a quella richiesta, ma per tranquillizzarla rispose:
“non ci penso nemmeno, amore mio” sorridendole e riprendendo a baciarla.

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Mi recai di corsa agli studi, perchè Ryan mi aveva chiesto di andare per suonare Songbird, voleva che Naya la eseguisse Live. Mi feci convincere, solo perchè mi aveva assicurato, che non mi avrebbero ripreso mentre suonavo, conosceva perfettamente la mia allergia alle telecamere. 
Appena ,le due mie amiche ,mi videro rimasero stupite, eravamo rimasti che non sarei andato a seguire quelle riprese, perchè avevo da fare.
“Hey non hai resistito vero?” HeMo si avvicinò felice, era splendida, aveva i capelli mossi biondissimi, che cadevano sulle sue spalle, ed un viso pulito, reso ancora più splendente da un vestito rosso. Le sorrisi abbracciandola e le dissi:
“veramente sono stato costretto a venire!”
“perchè?” mi chiese, in quel momento si avvicinò anche Naya
“Ryan non ve l’ha detto?” domandai
“detto cosa?” chiese Naya, già con lo sguardo terrorizzato
In quel momento, quasi come se avesse sentito il mio panico, si avvicinò Ryan che disse:
“la esegui dal vivo và bene?” si rivolse a Naya, non era la prima volta che eseguivano canzoni dal vivo, era già successo con gli altri attori, ma c’erano sempre le basi e mai in scene così importanti.
“oh no Ryan ti prego!” la mora era entrata in panico, HeMo le prese subito la mano, come per tranquillizzarla.
“Naya… Naya.. Naya…” il regista si avvicinò e le prese il viso tra le mani “ancora non ti fidi di me? e soprattutto di te stessa… stiamo registrando, proviamoci, se và male, ma non andrà male sicuramente, c’è sempre la base” le disse con sicurezza.
Naya si convinse e rispose:
“ok…. Ci provo!”
HeMo la guardò fiera e le sorrise.
Ci misero tutti in posizione e Ryan mi chiese se poteva filmarmi almeno le mani mentre suonavo, risposi che non c’era problema. Fece fare la scena iniziale a Brad, che si beccò un bel complimento come elemento da arredamento da parte di Santana. Cambiammo scena e, prima che iniziassimo a girare, mi avvicinai a Zach e gli sussurrai:
“la suonerò solo per te!”
Mi sorrise e ,non potendo fare altro, mi guardò dritto negli occhi ed annuì.
Era una strana sensazione stare dentro la scena, avevo sempre visto tutto dal di fuori ,ed era completamente diverso. Ryan fece uscire tutti quelli che non erano indispensabili, per girare la scena ,e nonostante tutto, c’erano una quindicina di persone all’interno. Si avvicinò a Naya e le disse che non le avrebbe dato nessuna indicazione, avrebbe sentito lei se e quando avvicinarsi a Brittany.
 Ad HeMo disse :
“è arrivato anche il tuo momento Brittany, non deludermi!” le diede una carezza sulla guancia, e la accompagnò nella sedia, dove doveva stare per l’inquadratura.
C’era una strana atmosfera, ed io mi sentivo molto emozionato, conoscevo bene la canzone e non era difficile da suonare, ma mi venne la pura di sbagliare. Poco prima di dare il ciack ,mi ritrovai a sorridere a Naya per tranquillizzarla, vidi che chiuse gli occhi e fece un bel respiro. Iniziai a suonare e, la voce calda della ragazza ,si sparse per il silenzio della sala, stava cantando divinamente, potevo vedere solo HeMo dalla mia posizione e ,proprio in quel momento, mi accorsi, vedendo il suo viso commosso, che era Naya che cantava ad HeMo “I love you like a never before” , quell’amore che si stavano promettendo, e che si erano sempre promesse, lo stavano mettendo in musica, ed il pensiero che stessi contribuendo, con la musica, mi fece emozionare.
Naya si avvicinò sempre più ad HeMo e la situazione diventava sempre più intensa, anche il mio suonare sentivo che era diverso, rispetto alle prove. Finì di suonare l’ultima nota, e mi accorsi che HeMo si alzò dalla sedia e fece uno scatto in avanti verso Naya ,le prese il viso tra le mani, e la baciò intensamente, vidi che Naya non si tirò indietro… io ero pietrificato ed a bocca aperta, incrociai lo sguardo di Zach che, con una mano davanti alla bocca, sorrise incredulo. Mi accorsi che Ryan non chiamò lo stop e continuavano a girare, lo staff era concentrato e non si scompose. Le due si staccarono e tornarono alla realtà, sorridendo,  con ancora la fronte incollata.
Ryan urlò lo stop e ci fù un silenzio imbarazzante in tutto il set, alcuni tecnici si avvicinarono al regista per chiedere se aveva cambiato qualcosa, mentre le due, non riuscivano a staccare il contatto visivo ed erano isolate da tutto il casino che c’era intorno a loro. Mi avvicinai di corsa e dissi:
“Hey…. Hey? Sono qui…” muovendo la mano, vidi che HeMo staccò, per un momento, lo sguardo da Naya e si rivolse a me
“che c’è?” tornando sugli occhi della ragazza
“ma… ma il bacio era previsto scusa?”
“no…” mi rispose, mentre sorrise alla ragazza
“oh cazzo!” affermai grattandomi la testa preoccupato della reazione di Ryan.
“è stato bellissimo” affermò Naya ,non curandosi della mia affermazione, ma sempre con lo sguardo fisso su HeMo
“si, hai cantato divinamente” le disse la bionda
“e tu mi hai baciato divinamente!” rispose Naya
Mi arresi, perchè non c’era proprio possibilità di entrare in quel cerchio amoroso, mi diressi verso Ryan e vidi che cercava di tranquillizzare tutti i tecnici agitati, ad un certo punto perse la pazienza ed urlò:
“Ok signori silenzio per favore!!” solo in quel momento, vidi che le due tornarono alla realtà e si girarono preoccupate.
“So che il bacio non era nel copione, ma ho detto io ad Heather, poco prima di girare, di farlo, quindi signori tranquilli è solo pura improvvisazione… esiste anche questo!” affermò, sorridendo verso le due, che vidi si rilassarono.
“giriamo solo gli ultimi minuti come da copione, poi deciderò io che taglio fare alla scena!” si avvicinò alle due e sentì che disse:
“era perfetta…. Rivera consideralo un premio ,per esserti fidata di me” poi si rivolse ad Heather dicendo:
“HeMo complimenti, hai un bel bacio molto scenico!”
“grazie Ryan!” rispose fiera la ragazza.
 
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“sbaglio o la seconda serie è stata più faticosa?” ero sdraiato sulle gambe di Zach, dopo aver mandato via tutto il cast, per la rituale festa finale della seconda serie.
“già… ma anche più bella, ne abbiamo passate tante!” mi accarezzava i capelli, mentre mi sorrideva
Io giocavo con l’altra sua mano, la intrecciavo con la mia.
“ora ci aspetta un tour massacrante!” dissi
“vedrai che ci divertiremo anche…” mi diede un bacio
Lo guardai e gli dissi:
“sai… io penso che tu sia un angelo, che è stato creato apposta per me…. per stare al mio fianco…. Per farmi felice!”
Mi guardò perplesso, per quella frase detta così all’improvviso, e mi disse:
“amore mio, credo che siamo stati creati entrambi, per stare assieme, l’ho capito nell’istante in cui ti ho baciato per la prima volta, mi sembrava di aver cercato quelle labbra da sempre”
Mi feci cullare da quelle parole, mentre baciavo l’anima più bella che avessi potuto mai incontrare nella mia vita.


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Non devo mica dirvi da dove arriva la canzone “get it right” vero?  Comunque canzone originale cantata da Rachel alle regionali. ;)
Grazie ancora a chi ha recensito e letto lo scorso capitolo, mi date tanta carica.
Songbird …..ci voleva troppo il bacio, infatti mentre guardavo la scena, con gli occhi a cuore, mi aspettavo che, da un momento all’altro, HeMo o Naya prendessero l’iniziativa, così come anche nella scena del Prom… vabbè ci hanno illuso più volte.
Spero vi procuri emozioni anche quest’altro capitolo.
Grazie ancora
E.
  
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