rikki 16 anni, ragazza ribelle. zane 16 anni ragazzo ricco e viziato. i due non si sopportano ma ... se rikki si sene male e nessuono puo ospitarla? e se fosse zane ad ospitarla? cosa succederebbe?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
I ragazzi pranzarono, poi Rikki decise di andare a fare una nuotata.
Zane: xke vai da sola?
Rikki: voglio stare sola …
Zane: ok
Rikki esce di casa
Emma: grr ma cos’ha? Io la vedo lontana.
Cleo: infatti si sta allontanando Emma …
Zane: quella ragazza non è normale, io l’ho sempre detto.
Isabel: ha solo i suoi problemi!
Zane: tu che ne sai!?
Isabel: io a differenza tua che le rispondi male o fai il cretino ci ho parlato con Rikki
Emma: cosa ti ha detto?
Isabel: ecco … io … non credo di potervelo dire.
Emma: non credi Isa? Parla!
Isabel: ma …
Zane: PARLA!!
Isabel: lei … soffre …
Zane: soffre!? E xke?!
Isabel: mm … madre … padre e poi si mette pure il fatto che si è innamorata ance se non credo che questo lei l’abbia già capito
Zane: madre … padre cosa Isa!?
Isabel: e che palle!! Se proprio lo vuoi sapere chiedilo a lei! Io non ho voglia di fare la spia!
Zane: Isabel Rose Bennet! Dove credi di andare!?
Isabel: in camera mia! Ciao!
Zane: grr!!
Emma: aspettate! Ha detto che si tratta della madre giusto?
Zane: si ..
Emma: quanto ne abbiamo oggi?
Cleo: ehm … 24
Emma: cavolo ..
Cleo: oh mamma!
Zane: cosa? Ragazze potete spiegarmi?
Emma: oggi è l’anniversario della … morte della madre e della sorella
Zane: sorella?
Cleo: Rikki aveva una sorella dell’età di Isabel … erano in macchina quando …
Emma: quando … c’è stato un incidente e l’unica sopravvisusuta è stata Rikki. La madre e la sorella sono morte.
Zane: … - non sapeva cosa dire – e … e cosa c’entra il padre?
Isabel: il padre è andato fori per lavoro. Lasciano lei sola proprio nel giorno più triste. – dice scendendo le scale e andandosi a sedere
sl divano –
Zane: poverina …
Isabel: già
Zane: perché non andate da lei?
Emma: ha detto che voleva stare da sola. Gli abbiamo promesso che non aremmo andate e non andremo.
Cleo: le parleremo quando torna. Ora torniamo a casa ci vediamo questa sera.
Zane: ciao!
Le ragazze stavano uscendo, quando aprono la porta rovano Rikki seduta sugli scalini di casa che piangeva.
Emma: Rikki …
Rikki: io … non ci riesco … - dice con le lacrime che le bagnavano il viso -
Cleo: sta calma
Rikki: ho davanti gli occhi le immagini di mia madre e mia sorella. Se io non avessi insistito così tanto … se non andavo a comprare
quel maledetto vestino. Ora loro sarebbero vive … sarebbero qui con me …
Emma: Rikki … loro sono con te … sempre.
Zane era rimasto sotto la porta. Non aveva mai visto Rikki piangere. L’aveva vista sempre come una ragazze forte e ribelle. Il cellulare di
Emma squillò
Isabel: posso venire con voi? Devo andare da Lucy è sulla vostra strada
Emma: ok …
Isabel, Emma e Cleo andarono via. Zane ke era ancora sotto la porta si siede accanto a Rikki. Nessuno dei due proferì parola. Rikki appoggia il capo sulla spalla di Zane che l’abbraccia.
Zane: mi … mi dispiace
Rikki: … mi ira la testa, non so più cosa pensare
Zane: pensa qualcosa di bello …
Rikki: non è semplice Zane
Zane: lo so …
Iniziava a tirare n po’ di venticello, Zane prese Rikki in braccio
Rikki: ehi …
Zane: inizia a fare freddo andiamo dentro
Rikki: ah … ok. Ma avvisa, mi ritrovo tra le tue braccia senza sapere perché
Zane: mm … - alza gli occhi al cielo –
Rikki: e non alzare gli occhi al cielo!
Zane: e perché? Nono i miei occhi. Ci faccio quello che voglio.
Rikki: lasciami
Zane: eh?
Rikki: Zane lasciami
Zane: ah … si
Poggia Rikki sul divano e le si siede affianco.
Rikki: avete del gelato?
Zane: ehm … solo panna
Rikki: bene dov’è?
Zane: nel fizer!?
Rikki: oh … e tu ora lo vai a prendere vero?
Zane: scusa?! No, te lo vai a prendere da sola
Rikki: dai Zane, ti prego … - fa la faccia da cucciolo –
Zane: ti odio quando fai questa faccia!
Rikki: non è vero! Si vede ke ti diverte!
Zane: eccoti il gelato …
Rikki: tu non lo vuoi?
Zane: no … ehi! Ma … com’è possibile!? –il gelato si era sciolto appena lo aveva dato in mano a Rikki -
Rikki: ops …
Zane: ma … è impossibile
Rikki: niente è impossibile Zane. Vabbe vuol dire niente gelato.
Rikki si stese e poggiò il capo sulle gambe di Zane, che le accarezzava i capelli.
Accesero la tv e si misero a guardare un film. Durante il film Zane si esentiva osservato, abbassò lo sguardo, Rikki lo fissava
pensierosa.
Zane: la smetti di fissarmi?
Rikki: … non è colpa mia
Zane: ahahah Rikki se tu mi fissi sei tu che mi fissi e quindi è colpa tua
Rikki:che!? Ma che gioco di parole hai fatto?
Zane: ehm … vabbe hai capito il concetto no?
Rikki: no
Zane: dicevo che se tu mi fissi …
Rikki: se io ti fisso? – gli chiede avvicinando il viso al suo –
Zane: non avevo mai notato i tuoi occhi, sono stupendi …
Rikki: …
Rikki stava tornando a poggiare il capo sulle ginocchia di Zane ma lui la trattiene.
Zane: Rikki … tu … tu sei … tu sei bellissima
Si avvicina al viso di Rikki, sta per baciarla quando bussano alla porta. Rikki si sposta di scatto, si siede per bene sul divano e guarda la
televisione. Zane si alza e va ad aprire, era nate.
N: ciao amico!
Zane: Nate …
Nate: che c’è?
Zane: no .. niente hai un tempismo perfetto.
Nate: ehi mi hai detto tu l’orario, io sono solo puntuale. Non sei ancora pronto?
Zane: in realtà … io … io non posso venire. Giochiamo qui?
Nate: chissà xke … ma mi ero portato il nuovo gioco con me ahahah sei il sotito!
Zane: ti adoro! Andiamo in camera!
Nate entro in casa
Nate: ciao Rikki …
Rikki: ciao nate …
Nate: tutto ok? Hai una faccia sconvlta
Rikki: tutto bene … grazie
Zane: noi due dopo dobbiamo parlare
Rikki: …
Zane: andiamo in camera vieni?
Rikki: vado a sciacquarmi il viso e vengo.
I due ragazzi salirono in camera mentre Rikki andò in bagno a sciacquarsi.
Nate: come mai quella faccia?
Zane: ehm …
Nate: dai Zane sai ke con me puoi parlare!
Zane: ok … io … noi …
Nate: voi?
Zane: noi eravamo sl divano e io … stavo quasi per baciarla … non … non so com’è potuto accadere
Nate: ahahah devi vederti hai una faccia da record
Zane: nate!! Io sto parlando sul serio! Non pensare alla mia faccia!
Nate: Zane mi dici cosa c’è di male? Ti sei preso una cotta allora?
Zane: allora? Io non so che fare!
Nate:provaci …
Zane: e … e se io non gli ppiaccio?
Nate: tu provaci …
Rikki: cosa deve provare? – chiede entrando –
Nate: ehm … no il gioco
Rikki: ah … si certo il gioco – si stende sul letto a pancia in giù, davanti a lei ai piedi del letto seduti sul pavimento c’erano Zane e Nate
con in mano già i joystick. –
Zane: via!
Zane e Nate giocavano a gare di macchine, Rikki li osservava, per precisare osservava Zane. Pochi minuti prima si stavano quasi per
baciare, il cuore al solo pensiero le batteva a mille, cosa le stava capitando? Non si era mica innamorata di Zane? Scosse il capo, non
era possibile.
Zane: ho vinto!! Io sono un genio! Non sono un genio?
Rikki: eh?
Zane: ma ci sei Rikki? Io ho vinto!
Rikki: fantastico! – disse sarcasticamente –
Zane: antipatica
Rikki: Zane è solo un gioco, vincerei anch’io
Zane: no cara, non è così semplice come sembra
Rikki: invece è semplicissimo
Nate: bene! Allora Zane contro Rikki!
Zane: mm … ke ne dici Ri?
Rikki: ok ma … NON CHIAMARMI RI! MI CHIAMO Rikki!
Zane: Ok … calma …
Rikki si siede al posto di Nate e iniziarono la partita. All’inizio Rikki non riusciva nemmeno a ppartire ma quando capì qualo fossero i tasti inizio a correre e quasi a fine gara la sua auto sorpassò quella di Zane.
Rikki: Si!! Che ti avevo detto? Ahahah è semplicissimo!
Zane: ma … non è possibile! Co…come hai fatto?
Rikki: ho giocato come ho fatto Zane!?
Zane: …
Rikki: dai non dirò a nessuno di averti battuto, potrai tenerti il tuo podio ti va bene?
Zane: …
Rikki: pazzo –torna sul letto –
Per un oretta nate e Zane giocarono, Rikki li osservava e pensava.
Nate: ora devo proprio andare … ci vediamo domani
Zane: ok …
Rikki: ciao nate
Nate: ah Zane … provaci … senza esagerare però