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Autore: IceJuliet    21/07/2011    2 recensioni
Nessun Shugo Chara. Nessun Uovo X. Niente Guardians o Easter. Soltanto l'amore di due ragazzi che sboccia dopo diverse disavventure.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love Begins. '
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IKUTO-

 

"Senti, Ikuto! Qui dobbiamo fare qualcosa! Non ti ho mai visto scervellarti in quel modo per una ragazza! E' una cosa seria…" Continua a dirmi Usui da più di un'ora mentre corre in camera mia. Ma che ci posso fare se è un tipo frenetico? 

Amu è nella stanza di mia sorella da quando siamo tornati a casa, e non accenna ad uscire. In compenso io mando Usui in ricognizione ogni 10 minuti per origliare la loro lunga conversazione.

"Ma lei non è una ragazza. Lei è Amu!" Dico. Possibile che provi qualcosa per lei? 

"Ikuto! Hai avuto molte ragazze, eppure perché solo con lei i comporti così? Non sarà perché è l'unica che ti abbia rubato il cuore?" Mi dice, con un sorriso e gli occhi che prendono la forma di cuoricini come nei cartoni animati. E' ufficiale. Sono terrorizzato da lui.

"Ma non dire cavolate!"

"Sto semplicemente dicendo la verità, che tu, caro mio, ti ostini a negare!" Sbuffa. 

"Io non nego assolutamente niente!"

"Però l'hai detto tu stesso: lei non è una ragazza. Lei è Amu!" Dice, imitando il tono della mia voce. "E ciò fa capire che tieni particolarmente a lei. Non come a quelle con con cui uscivi una volta e poi chi si è visto, s'è visto!" 

"Ma lei è la mia sorellastra…" Tento di dire.

"E allora? Mica siete fratelli di sangue, e di conseguenza non sarebbe sbagliato o illegale." Salta su con il tono da saputello.

"Si, però…"

"Però un corno, Ikuto! Ammettilo una buona volta. Amu ti piace!" Dice, sedendosi sulla sedia della scrivania.

"E se, per caso, l' ammettessi?" Chiedo titubante. Non si può mai sapere cosa passa per la testa di Usui.

"In tal caso…" mi dice, sorridendo come un ebete. "Devi fare di tutto per conquistarla!" Oh, mamma.

"Usui, comincio a pensare che tu non sia normale… nessun ragazzo, sano di mente per lo meno, direbbe una cosa del genere." 

"Bè, vedi, io sono unico al mondo!" Si, e anche il più modesto. "E poi, lei ha il diritto di essere amata veramente Ikuto…"

"Cioè?" Gli chiedo.

"Vedi, dopo Ryan penso che meriti un ragazzo come te…"

"Come me in che senso?" Sono curioso di vedere dove vuole arrivare.

"Ikuto, tu sei una brava persona… a volte… e penso che la renderesti felice… non so se quello che provi per lei è amore, ma devi tentare. Lei vuole solo essere felice…" Continua in un sussurro.

"E questo…?" Sono sconcertato.

"Bè, ti ho semplicemente ripetuto quello che stavano dicendo le ragazze di là!" Salta su pimpante. Amu. Utau. Parlavano di me? E se...

"E allora cosa proponi di fare?" Chiedo.

"Bene!" Dice solennemente. Poi sale sul MIO letto. "Piano A: Indossi una parrucca, ti trasferisci e cambi la tua identità. Poi fra un paio d'anni torni, la incontri e la fai innamorare di te fingendoti un altro." 

Lo guardo. Dice sul serio?

"Ok, piano B: ti fai investire da un camion e mentre sei in coma lei verrà a parlarti. Capirà di essere innamorata di te e ti bacerà. Tu ti risveglierai e…" Gli feci cenno di non continuare.

"E allora piano C: va da lei e dille che l'ami!"  Certo. Contaci.

"Ehm. Non ti sembra un po affrettato?!" dico sbuffando. "Sono finiti i tuoi piani?"

"Credi davvero che non abbia più idee? Se il piano A fallisce, ho il piano B. Se fallisce anche quello c'è il C. In caso di fallimento del C ce n'è uno D, e… conosci tutto l'alfabeto, giusto?" Mi dice.

"Per la miseria…" Borbotto.

"Allora: il piano D consiste nel…" Lo fermo.

"Riesci a spiegarmi gli altri piani senza dire le parole: scimmia, Las Vegas, macchina sportiva e bungee jumping?" Gli chiedo.

"Ehm, ma quelle erano le parti fondamentali del resto dei miei piani!" dice mugugnando.

"Sono nei casini… chiedere aiuto a te è più complicato del previsto!"

"Bè, ma ora tocca a te farti avanti!" Esce di corsa dalla camera. Certo! Prima mi spiega piani assurdi, poi se ne va!

Sbuffo e vado in salotto. Inutile continuare a scervellarmi, meglio sorbirmi un bel film horror. 

 

"Ne Ikuto!" Sobbalzo di scatto e mi volto, guardando arrabbiato il viso divertito di Amu. "Non dirmi che ti sei spaventato!"

"Assolutamente no!" Ribatto, osservandola attentamente. Indossa un vecchio paio di short scoloriti e una maglietta bianca, come la sera prima. Arrossisco lievemente mentre ci ripenso. Accidenti a lei. Le bastavano jeans e maglietta per renderla meravigliosa. Almeno ai miei occhi… Ok, basta pensare a queste cose, Ikuto! Ricomponiti un momento.

"Certo, certo…" dice, mentre si stende sul tappeto dopo avermi preso dalle mani un pacchetto di popcorn. Borbotto un "Hey" per il furto subito, poi mi stendo anche io accanto a lei in modo da mangiare i popcorn. Non me starle vicino, no, no.

"Hanno già ucciso qualcuno?" Mi chiede, continuando a fissare il televisore.

"No. I vampiri non hanno ancora dissanguato gli altri attori…" Mi volto a guardarla.

"Ah, allora non è iniziato il divertimento! " Sorride. Non.Ci.Credo. Una ragazza che guarda tranquillamente un horror. Ok, non tutte hanno la testa bacata e guardano film con biondissime attrici figgete che si innamorano del capitano della squadra di football, però non ce ne sono molte che non vedono l'ora di vedere dissanguamenti e budella in giro per la stanza. Ecco. Mi sono preso una cotta per una sadica! Sorrido a questo pensiero. No, non riesco a vederla in quel modo. 

Il film continua, seguito dalle risate di Amu durante la morte dei protagonisti principali e i suoi incitamenti, sul come ridurre a brandelli un essere umano,rivolti ai vampiri. Improvvisamente mi da una gomitata.

"Sai, questo film fa veramente schifo." Dice ridendo.

"Non hai tutti i torti. Mai visto un flop simile! Cosa proponi?" Le chiedo.

"Idea!" Si alza e cerca qualcosa tra l'ammasso di DVD e CD affianco al televisore. Alza il braccio trionfante, con in mano un DVD. "Dracula di Bram Stocker. Un classico!" Poi lo sostituisce all'altro DVD, e torna a stendersi accanto a me.

"Altro che vampiri-zombie alla ricerca di sangue…"

"Questo si che è un film!" Conclude lei la mia frase. 

Andiamo avanti così per un paio d'ore, finchè non finisce il film.

"Sai, adoro questo film! L'avrò visto centinaia di volte, eppure mi fa sempre angosciare…" Dice lei. Strano. Non la credevo capace. Vabbè, è pur sempre una ragazza. (Pensiero assolutamente maschilista -.-) 

Mi avvicino a lei.

"La fatina verde che vive nell'assenzio vuole la vostra anima…" le cito. La vedo rabbrividire e ridacchio.

"Idiota!" Dice. Ma non c'è cattiveria nella sua voce, anzi. La vedo prendere un ultimo popcorn e tirarmelo in fronte.

"Me lo sono meritato." Dico, per poi mangiarmi il popcorn. "Dov'è Utau?" Le chiedo.

"E' ancora in camera sua…" Mi dice lei vaga, sorridendo. Vorrei sapere cosa le passa per la testa. Quali sono i suoi pensieri. Perché la fanno sorridere… 

Siamo entrati in un silenzio stampa.

"Wah!" Mi ritrovo Amu tra le braccia. Che guarda davanti a se.

"Ami! Sei impazzita?! Mi hai fatto prendere un infarto!" Urla, rivolta alla sorella che ridacchia nel vederla spaventata.

"Suvvia Amu… non eri tu quella che non aveva paura di niente?" Dico, guardandola mentre è ancora stretta me.

"Suvvia Ikuto… come si può avere paura di vampiri succhiasangue?" Dice, imitando il mio tono di voce. 

"Suvvia Amu… ti sei spaventata per tua sorella…" continuo.

"Suvvia Ikuto… mi è apparsa accanto all'improvviso!!" Si giustifica lei.

"Shuvvia ragazzi, shmettetela di parlare coshi!"  S'intromette Ami.

Amu si alza, staccandosi da me. 

"Dove vai?" Le chiedo. Ok, detta così sembra strano… certo che stavo bene con lei tra le braccia. Basta Ikuto. Stop. Pensa ad altro….

"Ehm… io v-vado  ehm… si, vado da Utau!" Dice balbettando.

"Amu? Da quand'è che tu e Utau siete diventate amiche?" Le chiedo dubbioso.

"Teoricamente dal giorno del matrimonio, praticamente da questo pomeriggio…" Dice, salendo le scale.

"Teoricamente dovrei esserne felice, praticamente sono sconvolto da questa scoperta…" borbotto, andando in cucina.

"Ikuto, possho farti una domanda?" Mi volto e vedo Ami tutta sorridente seduta sul tavolo. Quella bambina è una forza della natura. Probabilmente ha seguito le orme della sorella.

"Spara!" 

"Bam!" Dice.

"Si, divertente…" Ecco, ora ne sono sicuro: ha preso l'umorismo dalla sorella maggiore. "Cosa volevi dirmi?" Dico, prendendo del Bourbon dalla credenza. Amu mi aveva contagiato… come fa quella ragazza a bere una cosa del genere proprio non me lo spiego. Insomma, va bene che non è molto forte e lo beve raramente, però... (Per chi non lo sapesse il Bourbon è un whiskey.)

"Ma tu e la mia shorellona shtate inshieme?"  Sputo il Bourbon. Si, Amu mi aveva letteralmente contagiato.

"Come sei arrivata a questa conclusione, Ami?" Dico, ripulendo.

"Shiete shempre insieme! Quindi siete fidanzati! E poi ho shentito Utau e Amu che parlavo di te prima!" 

"E cosa dicevano?" Le chiedo. Magari Ami mi darà le informazioni necessarie…

"Col cappero che te lo dico!" Come non detto. Ma col cappero? Meglio sorvolare.

 

"Ragazze, io e Tsumugu abbiamo una sorpresa per voi!" Dice trionfante mia madre mentre stiamo cenando.

"La sorpresa sarebbe che sono diventato una ragazza anche io?!" Sbotto. Insomma, è da un mese che quando ci volevano parlare dicevano ragazze, al posto di ragazzi.

"Ikuto, non fare lo spiritoso!" Mi rimprovera mia madre, sotto lo sguardo divertito di Amu e Utau. 

"Qual'è la shorpresha?" Chiede Ami.

"Dopodomani partiamo per la casa al mare!"

"Abbiamo una casa al mare?" Chiede Amu alzandosi, stranita.

"Si, è una villa!" Le dice il padre.

"Abbiamo una villa?!" Continua lei. "E perché io non ne sapevo niente?!"

"Perché l'abbiamo appena comprata, come la casa in montagna!"

"Abbiamo una casa in montagna?!" Chiede lei. "Ma si può sapere dove vivo per non sapere queste cose?!" Poi si risiede.

"In un mondo tutto tuo, Amu…" Le dico, sorridente. Poi mi rivolgo alla mamma "Quanto tempo stiamo via?"

"Bah, più o meno fino alla fine delle vacanze estive!"

"Miseriaccia!" Dice Amu. "Questa si che sarà un'estate da urlo!" 

"Amu! Ti rendi conto?! Io come faccio ad uscire con Kukai?" Le chiede Utau. Ma come?! Si è innamorata di un tipo e ci deve pure uscire? E questo tipo non sono io? Strano.

"Escici domani! Io ti preparo le valige nel frattempo se mi scrivi un biglietto con le cose che ci vuoi mettere dentro!"

"Tutto! Mettici dentro tutto quello trovi nel mio armadio!" Dice Utau ridendo.

"La mia bambina esce con un ragazzo!" Sbotta il padre di Amu. Lui ed Utau sembravano sul serio padre e figlia, ed Utau era contenta di avere accanto a se una figura paterna.

"Papà, Utau ha 17 anni…" Prova Amu.

"Ma…"

"Ma un corno papà! Utau è grande abbastanza per uscire di casa ed avere un ragazzo. E che cavolo! Non era un problema quando uscivo con Ryan, ed avevo 15 anni inizialmente, quindi non fare scenate!" Dice Amu.

Poi si alza e prende Utau sotto braccio "Adesso noi due scegliamo un vestito carino da metterti domani!" 

 
 
 
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