Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
Segui la storia  |       
Autore: BellDarkoNovak    21/07/2011    1 recensioni
Questa e' la mia prima ff, siate clementi. Racconta di una ragazza, stranamente somigliante a me, che va nell'Alice Academy prima di Mikan, qualche mese di anticipo, e che vive una sua avventura piena di emozioni e ricordi. Non dico altro, altrimenti rovino tutto.
Genere: Malinconico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

scusate il ritardo, ma quando il blocco dello scrittore ci si mette ...
Il Seguito


 

 Passarono i giorni ed io potei alzarmi da quel letto che odorava di disinfettante e dirigermi in classe. Arrivata davanti alla porta, mi fermai ricordando ciò che Persona mi aveva detto qualche giorno prima: “Il tuo alice è molto pericoloso, sia per te che per gli altri”.
Entrata in aula fui sommersa da ragazzini che chiedevano come stavo, << sto bene >> rispondevo scocciata. Menomale che in quel momento entrò il professor Narumi che ci mandò a posto. << Sara, come stai oggi? >> e no eh, pure lui no! << Sto bene professore, sto bene >> mica tanto, ho un’irrefrenabile voglia di picchiare qualcuno. Mi sedetti al mio banco e salutai con un cenno del capo Natsume e il suo amico … che sbadata, non sapevo nemmeno il suo nome. Glielo avrei chiesto più tardi. Passata la prima, la seconda e la terza ora a fare niente poiché a Corbara ( in provincia di Salerno: Campania ndA u.u ) avevo già fatto tutto quello che spiegavano. Le due settimane successive furono normali per me: stavo sempre da sola a leggere romanzi horror. Un giorno Yukon, l’amica che possiede l’alice della levitazione, mi avvertì di una gita a Central Town. Mi raccontò di tutto quello che c’era al suo interno: dai negozi di cibo alle svendite di vestiti, dai mercati in piazza agli spettacolini che si potevano trovare all’interno di esse e mentre raccontava le brillavano gli occhi. Non mi convinse molto, in fondo c’erano troppe persone che andavano e troppi individui equivalgono a troppo rumore. << No, non vengo >> << ma perchèèèè? >> misi una mano sulla fronte e alzai gli occhi al cielo … << Sara >> riconobbi subito quella voce alle mie spalle. Mi voltai e vidi Youchi guardarmi con gli occhi più teneri che io abbia mai visto … doveva chiedermi qualcosa che non mi sarebbe piaciuto, << accompagni me e Natsume a Central Town? >> Solo ora mi accorsi che alle sue spalle, poco più in là, c’era Natsume che ci guardava. << E va bene. Certo Youchi che ti, volevo dire vi accompagno >>.
Arrivati alla fermata dell’autobus, mi ritirai nei sedili in fondo, mi sedetti mentre guardavo Youchi parlare con Natsume e a volte girava lo sguardo in dietro e mi salutava. Accanto a me si sedette una bambina della mia età << Ciao, sono Hotaru. Sei quella nuova, vero? >> mi voltai (non faccio la descrizione perché la conoscete già ndA) << Ciao, si sono quella nuova >> breve pausa, notai che mangiava qualcosa << Cervello di granchio eh >> << sì, ne vuoi un po’? >> disse mentre mi porgeva il barattolo. Feci di no con la testa. Dopo cinque o dieci minuti si avvicinò a noi una ragazza che mostrò un distintivo, falso o fatto in casa, con scritto ‘presidentessa fan club NatsumeRuka’ e poco più in basso ‘Sumire’ << parli troppo con Natsume, te lo proibisco! >> tutti i passeggeri si voltarono ad eccezione di Natsume e Youchi << non puoi dirmi quello che devo fare >> pronunciai con calma io, quasi da far paura. Lei, appunto, rabbrividì per un secondo e ribatté << Tu sei nuova, non hai ancora nessuna stella, non puoi parlare così a una studentessa con due stelle! >> rabbia, in quel momento provavo solo collera, ira. Non risposi e lei scese dal bus, soddisfatta. Ringhiai piano e Youchi se ne rese conto. Mi corse in contro e cercò di calmarmi, sapeva che da un momento all’altro sarei esplosa. E non sono molto carina quando la rabbia prevale!
Scesi e mi guardai intorno, era davvero un bel quel posto. C’erano molti negozi che Youchi visitava con un piccolo sorriso sulle labbra. Come moneta si usavano i Conigli o altrimenti detti Rt (rabbit). Solo in questo momento mi resi conto che non avevo nemmeno un Rt in tasca. Dopo qualche minuto mi decisi di rompere quel silenzio, mi girai indietro per guardare Natsume << Allora, Natsume, non compri nulla? >> non rispose << Ok … come non detto >> silenzio, almeno potevo avere quello … si fa per dire, con il chiasso che veniva da fuori. << Cosa ti ha detto Persona, quando ti è venuto a trovare? >> finalmente la sua voce << nulla, mi ha parlato del mio alice: che è molto pericoloso >> dopo qualche secondo mi chiese se almeno sapevo che alice avevo e la mia risposta fu un semplice e gelido ‘no’ seguito da un occhiata per terra. Da quel momento in poi l’unico a parlare era stato Youchi che ci chiedeva cosa doveva comprare se era indeciso su qualcosa.
Dopo un certo periodo mi accorsi di essere seguita o osservata, spesso mi guardavo alle spalle a controllare, ma non c’era nessuno che
osava(mi)cagarmi(guardava)(questa l’ho scritta per ridere un po’ ndA). Natsume se n’era accorto e mi chiese << C’è qualcosa che non va? >> mi girai di nuovo << no, è solo che mi sento perennemente seguita >>.
A un tratto un uomo si avvicinò in fretta e mi afferrò per il braccio, aveva un passamontagna. Gridai, attirando l’attenzione di tutti i passanti. << sta zitta! Sara >> non ci posso credere, anche lui conosceva il mio nome << si Sara, ti conosco. Voi dell’accademia non siete gli unici ad avere gli Alice … non sai cosa dire, eh! >>. In quel momento vidi avvicinarsi Natsume con Narumi e Persona. Natsume provò a usare l’alice del fuoco ma l’uomo alzò una barriera ridendo. << No, non so’ cosa dire. >> lui interruppe la risata, pausa a effetto << ma so cosa fare >> l’ultima frase la dissi con un sorrisetto sulle labbra e liberandomi facilmente dalla presa, lo sconosciuto indietreggiò di qualche passo. Tirai su la testa che finora ammirava le piastrelle della piazzetta e lo guardai in faccia: leggevo la paura che aveva nei suoi occhi. All’inizio non capii il perché ma lo intesi quando qualcuno, in mezzo alla folla, gridò “guardate, la ragazza ha gli occhi rossi!”. Alzai il braccio e diedi un pugno in faccia all’aggressore, non controllavo le mie azioni … e questo mi piaceva. Lo afferrai per un braccio e lo sbattei contro un albero, senza fatica, quell’uomo doveva pesare si e no una settantina di chili. Ero anche diventata più forte. Una volta ripreso, lo guardai intensamente allargando il sorriso, lui iniziò a gridare premendo le mani sulla testa. Ero io a fargli sentire quel dolore. Gli assestai calci e pugni nello stomaco e in volto. Quando iniziò a sanguinare dalla bocca, interferirono Persona e Narumi che erano rimasti ad osservare stupiti e spaventati ( solo Narumi era spaventato ): Persona si mise davanti a me e Narumi andò a soccorrere l’individuo. << Sara, calmati. Non sei in te! Calmati! >> Persona cercava di calmarmi scuotendomi e gridandomi nelle orecchie, cavolo anche se ha una voce bassa sa gridare molto bene. Scrollai leggermente la testa e gli occhi rossi sparirono, lasciando spazio alle mie normali iridi grigie. << Cos’è successo? >> chiesi e poi notando l’uomo a terra sanguinante rammentai ogni minimo dettaglio. << Sono s-stata i-io? >> domandai prima che le forze iniziarono ad abbandonarmi. Barcollai e caddi a terra ma qualcuno mi prese al volo, era Persona. Mi portò all’ospedale, di nuovo, e lì svenni sul serio.

 


 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice / Vai alla pagina dell'autore: BellDarkoNovak