Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: daisy05    24/03/2006    17 recensioni
Ogni capitale europea è accomunata all'altra da una particolare catena di caffetterie; gli Starbucks...è in uno di questi punti ristoro che trova inizio e fine la nostra storia...o, per meglio dire, la loro storia...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Starbucks*

                                                           *Starbucks*

 

Londra; metropoli a misura d’uomo.

 

Chilometri d’asfalto che si snodano, tra parchi naturali e laghetti artificiali, ricoperti da chewing-gum rinsecchiti.

 

La città dove è possibile vedere contemporaneamente, sedute al tavolo di una caffetteria, aitanti settantenni che sorseggiano il the in eleganti tazze di ceramica, consultando l’orologio da taschino, ligie alla regola che vuole la cerimonia del the come il rito a chiusura di una giornata di lavoro-o, nel loro caso, di chiacchiere interminabili davanti all’uncinetto- e inappuntabili working girl che si godono un aperitivo alla luce del tramonto, a braccetto con i loro corteggiatori, rigorosamente in giacca Burberry.

 

Londra; la città in cui innovazione si scontra con abitudini che si perdono nell’Inghilterra elisabettiana.

 

Semplicemente Londra; indefinibile proprio perché in costante movimento…indefinibile perché unica.

 

Ma c’è un elemento che assimila questa fantastica città alle altre metropoli europee; gli Starbucks.

 

S-t-a-r-b-u-c-k-s.

 

Ennesimo simbolo della globalizzazione, e piaga dei movimenti alternativi, sta di fatto che questa rinomata catena di caffetterie costituisce la mia unica salvezza; o dovrei dire la nostra unica salvezza.

 

Bè…cercate di mettervi nei nostri panni; eletti da qualche mese paladini del mondo magico, la popolarità si fa sentire, cosa credete…non dico che non sia piacevole…

 

Solo che, alla lunga, inizia a pesarti il fatto che tu non ti possa concedere una passeggiata a Diagon Alley, senza essere assalita da frotte di bambini urlanti che sgomitano, pur di avere un tuo autografo; neanche fossi della nazionale di Quidditch, diamine!

 

Ma quando, due settimane fa, in una pausa dal turno di pattuglia, mi hanno rovesciato l’ennesimo caffè sulla divisa-solo per avere una ciocca dei suoi capelli…se me lo dicevate prima, facevo la ceretta a Grattastinchi, e credetemi che nessuno avrebbe capito che erano peli quelli che distribuivo in giro-, mi sono ripromessa di darci un taglio.

 

“Ti va se domani ti porto alla scoperta della Londra babbana, Ron?”; e, che ci crediate o no, lui ha accettato di sottrarsi ai suoi quotidiani bagni di folla; e credo che questo basti a darvi un’idea di quanto siamo esauriti…

 

Ed eccoci qui, a distanza di due settimane, pronti a concederci un caffè ristoratore in un’anonima caffetteria, a due passi da Covent Garden.

 

Ron, con passo rapido e sicuro, spinge la porta d’ingresso e, regalandomi uno dei suoi sorrisi, fa un mezzo inchino.

 

“Dopo di lei, Madame…”; ecco…ci scommetto che sono arrossita…mi chiedo se lui sa l’effetto che mi fa quel dannato sorriso.

 

Mi siedo al tavolino e tento di coprirmi le gambe; queste gonne le fanno sempre più corte, cavolo…getto uno sguardo al bancone e saluto, con un cenno, Ethan, il cameriere.

 

“Allora, Ethan, cosa offre la casa, oggi?”, chiede Ron, afferrando al volo due bustine di zucchero…fruttosio per me, bianco per lui.

 

Ethan scuote la testa e ride a quel gesto, ormai diventato un’abitudine per entrambi.

 

“Allora, capo, oggi, proprio perché sei tu, grande offerta…un cappuccino e una barretta di cioccolato di quelle che ti piacciono tanto alla modica cifra di tre pounds!”; Ron alza un sopraciglio, divertito e, dopo essersi accarezzato la pancia, annuisce lentamente.

 

“Ah…oggi ci diamo alla pazza gioia, eh, Ron? E’ perché hai fatto più addominali durante l’allenamento?”, esordisco, schermandomi la bocca con una mano…non mi va che capisca quanto mi diverto stano con lui, durante le pattuglie...

 

Fa una mezza piroetta su se stesso e pianta i suoi occhi cobalto nei miei, per poi sorridermi, prima di raccogliere la mia provocazione.

 

“Sai, ‘Mione…per compensare la tua acidità devo dare fondo a tutti i miei zuccheri…dovrò pur recuperarli, in qualche modo, no?!”; lancio un’occhiata ad Ethan e, dopo qualche secondo, scoppiamo a ridere tutti e tre.

 

“Anche per te il cioccolato, Hermione?”; io odio il cioccolato…

 

“No, grazie, Ethan…il solito cappuccino, ma in bicchiere, visto che abbiamo i tempi contati…”; Ethan annuisce e si mette a trafficare con la macchina del caffè, mentre Ron si siede nella sedia accanto alla mia.

 

“Tu non sei normale…”, dice, addentando la sua tavoletta di cioccolato al latte.

 

Piego la testa da un lato ed inizio a giocherellare con le bustine che ha portato.

 

“Come non si può amare il cioccolato?”, continua, imperterrito, portandosi l’indice sulle labbra e ricacciando in bocca un pezzo di cioccolata scappato al suo controllo.

 

“E’ perché non è come si presenta.”, dico, afferrando il Times; ogni tanto è utile dare un’occhiata alle notizie babbane.

 

“Non è come si presenta? E che vuol dire, scusa?”.

 

Alzo gli occhi al cielo…sapevo che era meglio se me ne stavo zitta.

 

“Di solito pensi che le cose chiare siano dolci e quelle scure amare, giusto?”; annuisce, spostandosi il colletto della divisa color melma dalla guancia e calandosi il berretto sulla fronte.”Il cioccolato è marrone, giusto?”.

 

Annuisce ancora.

 

“Allora uno, quando lo mangia, si aspetta che sia amaro…e invece, no! E’ dolce…talmente tanto dolce da farti venire la nausea…non è come si presenta…è falso.”.

 

Mi guarda per un secondo interdetto e scoppia a ridere.

 

“Questa è bella…ma allora, qualche volta, spari cazzate anche tu!”; mi liscio la gonna e respiro profondamente…non vale la pena di arrabbiarsi, non vale la pensa di arrabbiarsi, non vale la pena di arrabbiarsi, non vale la…

 

“Ma scusa, quindi ti piace il cioccolato bianco perché è come si presenta…leale, talmente leale che ti salva la linea?”, dice, con un sorriso malizioso.

 

“Non che lei ne abbia bisogno, capo…”, interviene Ethan, appoggiando i bicchieri di cappuccino sul tavolo, insieme allo scontrino.

 

Ron si acciglia a quelle parole e squadra male Ethan.

 

“Grazie, Ethan…ecco, capitano Weasley, impari le buone maniere da ragazzi così a modo!”.

 

“Capitano Granger, se il ragazzo in questione passasse dodici ore al giorno con lei, perderebbe qualsiasi buona maniera…”; sospira e si porta il bicchiere di cartone alle labbra, sorseggiando lentamente il cappuccino.

 

Come vorrei essere al posto di quel bicchiere…contegno, Granger, contegno!

 

“Che hai? Sei arrossita!”, dice lui, passandomi l’indice sul naso.

 

Ma, un improvviso scampanellio alla porta mi salva dal dovergli rispondere.

 

Istintivamente, porto il mio sguardo all’ingresso e, dal nulla, emerge, eterea nella sua sfavillante bellezza, Magdalene.

 

“Len!Che ci fai da queste parti?”, esclama Ron, alzandosi e raggiungendola.

 

Magdalene scuote i suoi vaporosi capelli biondi e, avanza verso di lui, stretta nella sua minigonna.

 

Magdalene; la segretaria del ufficio Auror…se pensavo di aver visto il peggio con Lavanda Brown, dopo cinque minuti di conversazione con quella, ho dovuto ricredermi…in confronto, la Brown è la McGranitt.

 

“Ron!Ma che piascere vederti qui!E io che pensavo di essere l’unica ad omore il caffè babbano…”, dice, con accento francese, sbattendo le ciglia, e passando l’indice sul petto, medagliato, di Ron.

 

In genere sono contro i movimenti nazionalistici; ora come ora, però, vi assicuro che capisco appieno la rivalità che c’è tra la Francia e l’Inghilterra…non solo; l’appoggio pure!

 

Dov’è che devo firmare per l’espulsione dei francesi dal suolo della nostra amata Inghilterra? Guardate che sono pure disposta a comprare le spilline, eh!

 

Ethan mi scocca un’occhiata inquisitoria.

 

“Caffè babbano? Cos’è, un nuovo modo di dire?”; è ufficiale…è un’idiota patentata quella, altroché...parlare così davanti ad un babbano!

 

Poi, all’improvviso, la straniera sembra accorgersi anche di me.

 

 

“Oh…cosetta!Sci sei anche tu!”; getta un’occhiata al tavolo ed intercetta l’involucro della barretta di cioccolato.

 

Rabbrividisce, inorridita, e sembra volersi mangiare le unghie per lo shock; ma non si può certo sacrificare delle unghie lunghe tre cm e laccate fucsia solo per me, no?

 

Corre- si fa per dire, visto che neanche una top come lei può correre su degli stiletti tacco dodici- verso il tavolino ed afferra con malagrazia la carta.

“Tu hai mansciato questo?Hiiiiiii!Sono scirca scentoscinquanta calorie!”; però…sa leggere!

 

Se c’è una cosa che una donna può dire ad un'altra donna per farla incazzare è rinfacciarle di aver mangiato qualcosa di pesante o, ancora peggio, di aver mangiato più di lei…ti fa sentire una merda, scusatemi il termine.

 

Ron scoppia  a ridere- ridi, ridi, che la mamma ha fatto gli gnocchi…aspetta solo che la straniera sia evaporata e vedi cosa ti aspetta- e si avvicina a Magdalene, strusciandosi, casualmente, ovviamente, contro il suo fianco.

 

“Ma no, Len! La nostra ‘Mione odia il cioccolato…”; Magdalene mi guarda, ostentando un sorrisetto che, generalmente, preannuncia l’arrivo di una frecciatina niente male.

 

“Menomale…sai, cosetta, ultimamente sei ingrassata un po’…”; touchè…dopo questa l’autostima è salita alle stelle.

 

Mi mordo le labbra; avete presente quando si ha voglia di rispondere per le rime ma ci si trattiene, nella consapevolezza che se ci si lascia andare si fa una strage? Ecco, l’avete presente; allora avete anche presente quanto è frustrante trattenersi…molto frustrante.

 

“Sai, Ron…”…Dio, ma come l’ha detto??!!!Tesoro, a questo punto, era meglio se non mettevo zucchero nel caffè…la glicemia, dopo questa, è al massimo…”Dicono che il scioccolato è un potente afrodisiaco…effetivamonte cosetta non sombra una molto focosà!”

 

Hai capito…balenottera e per niente focosà! Ok, com’è il Tamigi, che credo sia ora che mi faccia una nuotatina fuori stagione?

 

Ethan torna la bancone, e si mette a pulire i bicchieri, annusando nell’aria tempesta…bravo ragazzo, ha capito tutto della vita.

 

“Ron…hai saputo che questo sabato danno un ballo in mascherà al quartier scenerale?”, dice lei, con voce roca, allacciando le braccia al collo di Ron e accarezzando il suo polpaccio con il suo piede.

 

Lo vedo arrossire in zona orecchie…dì la verità, ragazzo, andate a decantare le lodi di quella come lei, ma alla fine, venite sempre da noi…bè, tu ancora no, ma magari un giorno di questi ti svegli, no?

 

Altro scampanellio e, di nuovo, gli occhi di tutti i presenti, corrono alla porta.

 

“Eccovi qui!”; è Luke…il capitano Luke Wilson, un ragazzo della nostra età dai capelli biondi e gli occhi grigi, molto simpatico…a me, non certo a Ron, ma certe cose è persino inutile specificarle.

 

“Hermione!Ti ho cercato in lungo e in largo…ma non dovevate essere a Trafalgar Square, per il turno delle dodici e mezzo?”; eh…dovevamo, dovevamo, Luke…ma un paio di gambe toniche e abbronzate hanno rallentato un po’ i piani…

 

Luke si avvicina al tavolo e afferra la sedia dove era seduto Ron, un attimo prima.

 

“Ron!”, lo saluta, facendo il saluto militare…Ron risponde con un grugnito…e l’uomo delle caverne sia con te!

 

“Hermione…sabato danno un ballo…ti va di venirci con me?”, dice Luke, prendendomi la mani tra le sue…al di là della sue spalla, posso vedere Ron abbracciato a Magdalene, dalla cui minigonna spuntano un bel paio di mutandine di pizzo rosa…bene, mi sembra di non avere grandi scelte….sperando che, prima o poi, il bradipo si svegli…

 

“…Perché no?”.

 

                                                         *****************

 

Ma ciaooooo! Dite la verità, non ne potete più di me, vero?

Che volete farci, stanotte ho dormito pochissimo e, nel dormiveglia, mi è venuta fuori questa ficcina che, presumibilmente, non andrà oltre i quattro chappy…è una sorta di esperimento, visto che è la prima che scrivo di questo genere…dai, è rilassante, niente a che vedere con la trama ingarbugliata di TS&D (---->ma sì, un po’ di pubblicità occulta non fa mai male!^^!!!)…che dire, se non….la vedete quella scritta in basso in blu? Ecco, quella aspetta solo di essere ciccata…lasciatemi una recensione, ragasssi !<-----che fa tanto Gollum, signore degli anelli…^^!

  
Leggi le 17 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: daisy05