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Autore: IceJuliet    22/07/2011    3 recensioni
Nessun Shugo Chara. Nessun Uovo X. Niente Guardians o Easter. Soltanto l'amore di due ragazzi che sboccia dopo diverse disavventure.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love Begins. '
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IKUTO-

 

"Trovati!" Dico ad Amu, intenta a frugare tra gli scaffali della biblioteca. Si volta e guarda i due libri che ho in mano.

"Ehm… sicuro di non aver sbagliato? Insomma, quelli non puoi definirli libri… sono più che altro mattoni!" Sbotta, sconvolta. 

"Ci conviene iniziare a leggerli immediatamente appena arrivati a casa…" Mi volto per uscire dopo aver registrato i libri dalla commessa.

"Hai fatto l'occhiolino alla commessa per avere il prestito più lungo?!" Dice ridendo.

"Mi hai scoperto. Ma grazie al mio fascino ora possiamo tenerli per tre mesi!" Rispondo con un'alzata di spalle.

"Wow, come sei modesto!" Dice, tirando fuori dalla tasca il cellulare. "E' già l'una. Un momento! Papà e Souko sanno che siamo in biblioteca?!"

"Si. Gliel'ho detto io. Loro andavano a fare compere al supermercato per i primi giorni al mare…" Se non ci fossi io…

"Ah, 'key…" Dice sorridendo . "Waaaaah!" La sento gridare e vengo trascinato dietro un bidone della spazzatura da Amu.

"Ehm… se volevi appartarti con me bastava chiedere!" Le sussurro divertito. Lei arrossisce immediatamente.

"Come sei simpatico!" dice sbuffando e voltandosi dall'altra pare.

"Davvero?"

"No." Sorride soddisfatta. "Comunque, guarda chi c'è la!" E mi indica una coppetta. Oh. Ora capisco tutto. Utau e Kukai si tenevano per mano e giravano per le strade affollate del centro.

Amu si alza e si nasconde dietro una colonna. Si, una mini-spia. La guardo divertito e poi mi avvicino a lei.

"Hey, non vorrai spiarli!" Le dico.

"Certo che no!  Voglio controllarli!" Si spiega…

"Ah, allora è completamente diverso!" Le dico. "Lo sai che se ci becca tortura me e poi stacca la testa a te…?"

"Perché sono io quella che deve perdere la testa come un tacchino il giorno del Ringraziamento americano?" Ok, basta! Ci rinuncio. Facciamo come vuole.

"Ok. Ok. Ok. Allora controlliamoli!" Mi sorride soddisfatta, come se avesse appena vinto alla lotteria.

"Bene!" E detto ciò mi prende la mano per poi andare a nascondersi dietro una colonna, sotto lo sguardo curioso di tutti i passanti. Sorrido nel vederla così intenta nella sua missione. Non riesco mai a capirla. Un momento sembra molto più adulta di quel che è, e un momento dopo si mette a giocare a una sorta di nascondino! 

"Ikuto, mi hai sentito?" Mi dice nervosa.

"Cosa?"

"Eh, buongiorno!" Sbuffa lasciandomi la mano che aveva tenuto stretta per tutto il giro, per poi incrociare le braccia al petto e guardarmi con aria sconsolata. "Sono scompariti!" 

"Ehm… si dice scomparsi…" La correggo divertito.

"Dettagli…"

"No… è grammatica… teoricamente" 

"Praticamente il punto è che non ci sono più!"" Dice lei, mettendosi una mano tra i capelli sorridendo. La imito ricordandomi il gioco di parole del "teoria-pratica" di qualche giorno prima, Il mio cuore batte all'impazzata… ecco, tra poco esplodo. Un gesto. Un semplice gesto che mi da alla testa! Possibile?

"E ora che si fa?" Le chiedo, dopo essere riuscito a respirare regolarmente. Lei si guarda in giro… Un luccichio le illumina gli occhi. Poi si volta e mi indica con il dito una bancarella. "E con questo vorresti dire che…?"

"Non si capisce? Voglio un taiyaki!" Dice contenta trascinandomi per la manica della camicia. Rido, contagiato dal suo momento di infantilità. 

"Ehm… due taiyaki al cioccolato!" Dice, senza chiedermi niente… ma come…?

"Come fai a sapere che mi piacciono i taiyaki al cioccolato?!" Le chiedo mentre pago.

"Intuito!" Dice, poi mi guarda e scoppia a ridere… "Souko mi ha detto che gli adori!" 

"Oh. Ora capisco tutto!" Bene. Ero in forte minoranza. Quattro donne (Si, ok, tra cui una bambina…) e due uomini in casa… sono in netto vantaggio. Devo al più presto schierarmi con Tsumugu! 

La seguo mentre corre a sedersi su una panchina.

"Waaaah!" Sbotta. O no… e adesso?!

"E ora che c'è?" Le chiedo esasperato. 

"Non ho ancora preparato le valige! E devo fare anche quelle di Utau!" Ah, è solo quello… che fortuna!

"Ma tanto partiamo domani, quindi hai tutto il pomeriggio per.. " Mi interrompe

"No! Tu non capisci! Per una ragazza fare la valigia è un dilemma! E inoltre devo portarmi dietro tutto il necessario per una vacanza che dura più di due mesi! Ti rendi conto?!" Cerco di annuire, anche se sento di stare per scoppiare a ridere, mentre la guardo agitarsi sulla panchina. "Devo prendere dietro praticamente tutto! Vestiti, trucchi… vabbè, quelli non sono importantissimi…" Dice riflettendo e contando gli oggetti con le dita. Una ragazza che non è interessata particolarmente ai trucchi? Ecco, ora si che sono certo che non è una ragazza normale "E poi le scarpe e le borse… e i libri! Il cellulare, l'MP3… il foglio con tutti gli insulti rivolti a te!" Dice, terminando la lista.

"Un foglio degli insulti?" Le chiedo. Si, non è assolutamente normale!

"Si! Tutti gli insulti, amichevoli, che ti diremo io e Utau quest'estate!" Sorride soddisfatta. "Bè, non tutti sono amichevoli, però…"

"E quando l'avreste scritta?"

"Ieri pomeriggio, mentre il caro e ingenuo Usui veniva ad origliare di tanto in tanto!" Dice e si volta verso di me. L'aveva scoperto? Ecco, perfetto…

"Si, non è mai stato bravo a nascondersi dietro le porte!" Mi giustifico, rosso di vergogna. Ecco! Come mi sono ridotto?! Arrossisco per una ragazza! 

"Non l'avevamo notato!" Dice ridendo. "Non credo che alla fine ha sentito poi tante cose… anche perché parlavamo piuttosto piano…" No, aveva sentito sufficientemente! Cosa che mi ha dato la possibilità di provarci con Amu.

Improvvisamente si lancia dietro la panchina, trascinandomi con lei. Le cado sopra. Imbarazzante… ma anche piacevole. Si, però in questo momento è prevalentemente imbarazzante. Mi sposto sussurrandole un scusa, mentre dentro di me sorrido come un ebete nel vederla arrossata. Che abbia pensato lo stesso che ho pensato io?

"Perché questa fuga?" Le chiedo.

"Shh! Parla piano, babbuino!" Sussurra lei. 

"Ok… ma perché ci siamo nascosti dietro la panchina?" Le chiedo, sempre sussurrando, divertito dal atmosfera di segretezza che si era calata.

"Perché avevo voglia di lanciarmi!" Sbuffa lei, ma si vede che è divertita almeno quanto me da ciò che stava succedendo. "Secondo te? Per quale motivo mi sarei lanciata qua dietro trascinandoti con me?" Chiede, facendomi segno di guardare verso la bancarella dei taiyaki, dove ci sono Utau e Kukai mano nella mano.

"Ahhh, le vittime della nostra spiata…" Mi guarda, alzando un sopracciglio contrariata. "Ehm, volevo dire, del nostro controllo!" Sussurro e lei scoppia in una sonora risata che non accenna a smettere. Si tiene una mano sul grembo, come se le facesse male a causa del riso incessante. Le blocco la bocca con una mano e la trascino dietro un albero, cercando di non farmi notare da Utau e il suo nuovo fidanzatino.

"Shh! E poi dici a me di parlare piano?!" Le sussurro ridendo. Lei non riesce a smettere e mi contagia. Continuiamo a ridere per un bel po', tentando di aggrapparci all'albero per sostenerci durante quel divertimento. Dio, sembriamo due bambini che si divertono a causa di una battuta stupida ma divertente! Alzo il viso e la guardo, mentre tenta di trattenere le lacrime causate dalla risata. E' così bella… così diversa dalle ragazze che conosco. Lei smette di ridere, tentando di respirare normalmente.

"Non mi divertivo così tanto da quando avevo 15 anni!" Dice sorridente.

"Perché proprio 15 anni?"

"Perché i 15 anni sono i primi anni della tua nuova vita e tutto sembra così bello. Perché quando hai 15 anni e qualcuno ti dice che ti ama, gli crederai. E , che so, sei al tuo primo giorno di liceo e ti prendi una cotta per il capitano della squadra di Kendo e capisci che lui non ti guarderà mai. Poi hai la tua possibilità e sei al primo appuntamento. Tuo padre ti aspetta a casa fino a tardi e tu pensi che il tuo ragazzo sia l'unico che ti ruberà mai il cuore. Giureresti di sposarti con lui un giorno e poi, però, realizzi di aver anche altri sogni oltre a quello di essere desiderata. Ma in quel momento hai 15 anni e il primo bacio ti fa girare la testa… capisci più tardi che nella vita farai cose più importanti che uscire con il capitano della squadra di Kendo! Ma, hai 15 anni. E tutto sembra semplicemente perfetto! Almeno, per me lo era!" Dice sorridente. E' il discorso più lungo che le abbia sentito fare. "E adesso mi sento come se fossi tornata indietro di un paio d'anni! Sono ringiovanita!" Dice ridendo.

"Eh si. Ora sei proprio una vecchia diciassettenne con le rughe!" Rido con lei, quando mi da una gomitata divertita.

 

"Allora, sorellina! Come è andato il tuo appuntamento?" Dico, entrando in camera di Utau, che è spaparanzata sul letto accanto ad Amu che legge una rivista. Come risposta mi arriva un cuscino con l'immagine di un gatto in testa. 

"Tieni a freno la tu morbosa curiosità!" Dice divertita mia sorella. "E comunque, è andato bene!"

"Questo lo sapevamo!" Borbotta Amu. Poi si mette una mano sulla fronte. "Ehm… l'ho detto ad alta voce?" 

"E come fate a…?" Chiede Utau. Nel contempo Amu si alza e mi raggiunge alla porta.

"Ora siamo nei guai!" Le sussurro all'orecchio. Amu sussulta.

"Eh, mi sa che hai ragione!" 

"Voi due! Razza di spioni!" Dice Utau alzandosi, color porpora in viso. La vedo prendere un altro cuscino, mentre Amu mette le mani avanti per tentare di fermarla.

"Tecnicamente stavamo controllando…" Dice Amu, prima di beccarsi una cucinata. La prendo per il braccio e corro via, inseguito da Utau che ci minaccia con un altro cuscino a forma di cuore. Io e Amu riusciamo a chiuderci in camera mia e stanchi di accovacciamo appoggiati alla porta. 

"Bell'idea quella del controllo…" Le dico ridendo.

"Bisognerebbe farlo più spesso!" Dice sorridente lei. Mi alzo e vado verso la scrivania. "'Cidenti! La tua camera è gigante! E poi dicevi della mia?!" Dice saltando in piedi e iniziando a girare per la camera. 

Poi si ferma, guardando la custodia del violino.

"Certo che sei proprio un bacucco!" Mi dice lei sbuffando.

"Oh, hai cambiato insulto?" Le dico ridacchiando. Lei ignora la mia domanda.

"Ti piace suonare il violino?" Mi chiede.

"Certo…"

"Lo suoni adesso?" Si volta, con lo stesso sguardo da cucciolo abbandonato di qualche giorno prima.

"Ecco dove volevi arrivare!" Dico ridendo.

"Dai! Solo una volta! Ti prego, ti prego, ti prego!" Continua lei, avvicinandosi a me con le mani giunte.

"Solo se mi accompagni cantando!" O accetta la condizione, o mi sarei divertito a negargli il suono del violino ancora un po'.

"Ricattatore…" Sbuffa. "Ok. Che devo cantare?" Mi chiede.

"Ma è logico! Quella di stamattina!".

E ricominciamo a sorridere sulle note del mio violino e della sua voce. 

 

"I know that my love for you is real, it’s something true that we do, just something natural that I feel.

 When you walk in the room, when you’re near, I feel my heart skip a beat, the whole world disappears.

And there’s just you and me, Falling head over feet. Let’s take a chance together…"

 

Quella voce.

 

"I know, I know, I know, I know  we’re gonna make it, ‘cause no one else can make me feel the way that you do.
I promise you"

 

Quella che ormai riconoscerei tra mille. 

 

"And I know, I know, I know, I know we’re gonna get there,today, tomorrow and forever we will stay true.
I promise you"

 

Quella che mi fa battere il cuore a mille soltanto quando pronuncia il mio nome. 

 

"They say that we’re just too young to know,but I’m sure, heart and soul, that I am never letting you go.

When it’s right, it’s right, and this is it, ‘cause I’m walking on air every single time that we kiss.

You make the angels sing, You give that songbird wings. You make everything better…"

 

Poi la guardo mentre canta ad occhi chiusi.

 

"I know, I know, I know, I know  we’re gonna make it, ‘cause no one else can make me feel the way that you do.
I promise you"

 

Carina. Così mi è sembrata la prima volta che l'ho vista.

 

"And I know, I know, I know, I know we’re gonna get there,today, tomorrow and forever we will stay true.
I promise you"

 

Bella. Mi sembra adesso. 

 

"I'll never let you down.

I’ll always hear you out,

There is nothing you cannot confide."

 

Adesso che la conosco. Adesso che vorrei conoscerla ancora di più. 

 

"You listen when I speak,

You make my knees go weak.

And I just want you by my side…"

 

Scoprire i suoi interessi strani.

 

"I know, I know, I know, I know  we’re gonna make it, ‘cause no one else can make me feel the way that you do.
I promise you"

 

 Scoprire il perché dei suoi balbettii improvvisi quando mi parla 

 

"And I know, I know, I know, I know we’re gonna get there,today, tomorrow and forever we will stay true.
I promise you"

 

Scoprire perché mi sento terribilmente e irrimediabilmente attratto da lei.


You take a deep breath and walk through the doors. It’s the morning of your very first day.
You say hi to your friends you ain’t seen in a while. Try and stay out of everybody’s way.
It’s your freshmen year and you’re gonna be here for the next four years in this town. Hoping one of those senior boys will wink at you and say you know I haven’t seen you around, before.

Cause when you’re fifteen and somebody tells you that they love you you’re gonna believe them and when you’re fifteen, feeling like there’s nothing to figure out well count to ten, take it in this is life before you know who you’re gonna be fifteen.

You sit in class next to a redhead girl named Abigail and soon enough you’re best friends laughing at the other girls who think they’re so cool. We’ll be out of here as soon as we can and then you’re on you’re way.

First date and he’s got a car and you’re feeling like flying and you’re moma’s waiting up and you’re thinking he’s the one and you’re dancing ’round your room when the night ends…when the night ends.

Cause when you’re fifteen and somebody tells you that they love you you’re gonna believe them and when you’re fifteen, feeling like there’s nothing to figure out well count to ten, take it in this is life before you know who you’re gonna be fifteen.

Cause when you’re fifteen and somebody tells you they love you you’re gonna believe them when you’re fifteen and your first kiss makes your head spin ’round but in your life you’ll do things greater than dating a boy on the football team…but I didn’t know that at fifteen.

When all you wanted was to be wanted wish you could go back and tell yourself what you know now.

Back then I swore I was gonna marry him someday but I realized some bigger dreams of mine and Abigail gave everything she had to a boy who changed his mind and we both cried

Cause when you’re fifteen and somebody tells you that they love you you’re gonna believe them and when you’re fifteen, don’t forget to look before you fall. I’ve found time can heal most anything and you just might find who you’re supposed to be. I didn’t know who I was supposed to be at fifteen.

Your very first day take a deep breath girl take a deep breath as your walk through the doors.

Taylor Swift- Fifteen

 

 

 

Continua…

 

 

  
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