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Autore: Diana Abigail    23/07/2011    2 recensioni
Raccolta di one-shot sul primo anno dei nostri piccoli (e nuovi) amici. Ci saranno tutti, o quasi, ma si concentrerà principalmente sul Rose e Albus, con nuovi e vecchi personaggi.
Rose e Albus salgono sul treno per Hogwarts, pronti per iniziare una nuova avventura, impauriti per come potrebbero andare le cose. Il loro primo anno raccontato in piccoli pezzi di vita.
Incompleta.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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Nuova Generazione: primo anno.


1. Quella è una cioccorana, genio.


«Ciao Al!» salutò Jasper Corner, il figlio di Michel.
«Ehy, Jas. Siediti qui.» salutò il piccolo Potter, con le mani che gli tremavano.
«Non siete su di giri? Io non vedo l'ora di arrivare ad Hogwarts. Spero che il cappello parlante mi smisti in Corvonero, come mio padre. Oppure Tassorosso, come mia madre. Però, in effetti, anche Grifondoro sarebbe una bella Casa a cui appartenere.» iniziò a raccontare Jasper, incapace di fermarsi.
Rose Weasley, con la sua coda ramata, entrò nello scompartimento in assoluto silenzio, rivolgendo un timido saluto ai suoi cugini, Al e James.
«Ehy, Rose! Questo è Jasper Corner, vi conoscete già?» chiese il cugino più piccolo, indicando il suo amico.
«No, non ci conosciamo! Piacere, io sono Jasper. Sicuramente un futuro Corvonero o un Tassorosso. Di certo non un Serpeverde, perciò tranquilla, puoi fidarti di me!» iniziò a sproloquiare il giovane Corner.
Rose non era abituata ad intraprendere grandi conversazioni con gli sconosciuti, perciò si limitò a un misero “piacere”, senza considerare più di tanto il ragazzo logorroico.
«Guardate, una cioccorana!» disse James, indicando una ranocchia interamente fatta di cioccolato.
«È entrata dalla finestra?» chiese Rose, incredula.
«Sì! Questa sì che è una bella fortuna. Non era mai successo prima, dobbiamo ritenerci fortunati. Sarà un grande anno.» disse James, visionario.
«Non credi di essere un po' esagerato, James? In fondo è solo una cioccorana.» gli disse Amita, la figlia di Calì Patil.
«È davvero un buon segno. Me l'ha detto mio padre!» si giustificò lui.
Albus Severus rise per le parole del fratello, ma soprattutto per la faccia poco convinta di Rose, che a sua volta nutriva un forte dubbio per le parole di James. Non aveva letto nulla riguardo le cioccorane e il buon auspicio.
«Rose, tu dove vorresti essere smistata?» chiese Corner, cambiando argomento, sperando di tornare a dire la sua.
«Grifondoro.» rispose Rose, cupa.
La sua paura di non diventare una Grifondoro era pari a quella del cugino. In effetti la sua paura non era legata alla casata di Serpeverde, sapeva bene di non avere niente a che fare con loro, più che altro aveva paura di essere smistata nei Corvonero.
Legata com'era ai libri, era convinta che la sua intelligenza sarebbe potuta passare in primo piano, rispetto al suo coraggio, così da risultare più acuta che coraggiosa e la cosa le dava piuttosto fastidio.
Non era facile essere una Weasley, rischiavi spesso di perderti tra questo o quel cugino, risultando anonima, o non risultando affatto.
Non sopportava l'idea di non avere abbastanza carattere, di non riuscire a difendersi.
Di certo Lily, nonostante i nove anni, la sapeva più lunga di lei.
«Grifondoro, oppure? Corvonero, ad esempio, sarebbe una bella casata, non credi?» chiese Corner, con un sorriso a trentadue denti.
Rose incenerì con lo sguardo il povero Corner, mentre Albus iniziava a ridere per le parole dell'amico.
«Questa proprio non dovevi dirla, Jas.» disse Albus, sghignazzando.
Jasper rivolse uno sguardo interrogativo all'amico e lo spostò immediatamente verso Rose, che cercava di mantenere la calma.
«Diciamo che Corvonero non fa decisamente per me.» rispose lei, ripetendosi che Corner non poteva sapere cosa le passava per la testa.
Albus, invece, sapeva tutto. Così come lei conosceva ogni paura del cugino.
Era il suo migliore amico, il suo confidente, il suo compagno di giochi e l'unico, tra i cugini, che l'avesse mai capita e conosciuta davvero.
Non che gli altri Potter o gli altri Weasley fossero cattivi, per carità, ma vivevano in un'altra lunghezza d'onda, molto più concentrati su cose come il Quidditch, la divinazione, trovare marito in età prematura, i vestiti, i capelli, i dolci di Mielandia e altre cose che non varrebbe neanche la pena elencare.
Non che Albus e Rose fossero uguali, ma entrambi erano abbastanza chiusi, entrambi volevano cose diverse rispetto agli altri e per questo si erano trovati bene uno nella compagnia dell'altra e viceversa.
«Capisco. Oh, beh, cosa avete fatto quest'estate?» chiese ancora Corner.
Si sentiva solo la sua voce nello scompartimento, Rose non era dell'umore per parlare dei fatti suoi e Albus rispondeva a monosillabi o comunque senza spiegare più di tanto.
Iniziò improvvisamente a piovere, e pian piano i vetri si bagnarono, impedendo di vedere alcun ché.
La cioccorana, stranamente, non si mosse. Rose era convinta che saltassero qua e là, quella invece era lì fin dall'inizio.
«Siamo passati dalla Francia, la Provenza è un bellissimo posto...» Corner aveva ripreso a parlare, stavolta delle sue di vacanze.
All'esterno si sentivano risate e schiamazzi, quando improvvisamente comparve una testa bionda di fronte a loro.
Quello era Malfoy, Rose lo sapeva perché glielo aveva indicato suo padre proprio prima di partire. Le aveva anche detto di non innamorarsene e di batterlo in tutte le materie.
«Che cos'è quello?» chiese il biondino, mezzo spaventato, indicando la rana.
«Quella è una cioccorana, genio.» esclamò Rose, guardando il giovane Malfoy.
Lui la guardò accigliato, non si aspettava una risposta così acida.
«Pensavo che le cioccorane saltassero di qua e di là. Perché è ferma?» chiese il ragazzo, ignorando il tono della ragazza.
«Lo pensavo anche io...» disse la ragazza, prima di arrossire di botto.
«Oh, beh, non ne ho idea di perché si comporti così, ma secondo James è un buon segno che sia qui con noi. Dice che 'sarà un buon anno'.» affermò Corner, guardando Malfoy come fosse un ragazzo qualunque.
Scorpius guardò prima Albus e poi James, incuriosito.
«Chi di voi è Potter?» chiese, rivolgendosi a loro.
«Lo siamo entrambi. Lui è mio fratello James, io sono Albus Severus.» disse Al, alzandosi e porgendo la mano al biondo.
Malfoy lo guardò sorpreso, di certo non si aspettava cordialità dai figli di Harry Potter, visto che i loro padri si erano tanto odiati.
«Scorpius Hyperion Malfoy, piacere.» disse lui, stringendo la mano di Albus.
«Hai già uno scompartimento? Qui c'è un posto libero, se ti interessa.» gli disse Al, mentre si risedeva.
Malfoy sembrò prendesse tempo. Era per caso diviso tra due fuochi interiori? Si chiese Rose.
«In realtà stavo cercando mio cugino, però ancora non l'ho trovato.» disse lui, leggermente imbarazzato.
Era abituato alle persone fredde, a quel minimo di emozione che era l'orgoglio di suo padre e l'amore che sua madre nutriva in modo naturale per lui. Nessuno zio o qualche altro parente gli aveva mai dimostrato alcunché.
«Se per caso non lo trovassi, sappi che qui c'è un posto libero.» gli disse Albus.
«Grazie.» rispose Scorpius, prima di andarsene.
Rose e Albus si scambiarono uno sguardo di intesa, poco prima che James iniziasse a spintonare suo fratello.
«Ma sei scemo? Quello era Scorpius Malfoy, il figlio di Draco Malfoy. Ti dice niente questo? Ha provato ad uccidere i nostri genitori!» disse James, cercando di non urlare.
«Se papà ha deciso di salvare la vita di Draco Malfoy, un motivo ci sarà. Non iniziare con i pregiudizi. Se finissi tra i Serpeverde smetteresti di considerarti mio fratello?» gli chiese Albus, infastidito.
«Non dirlo neanche per scherzo.» rispose James, tornando a parlare con Amita, anche lei al secondo anno.
Le cose erano iniziate bene, questo era vero, ma era ancora tutto da decidere. Rose non si capacitava dell'incontro con Scorpius Malfoy, non era come se lo era immaginato. Albus era preoccupato per lo smistamento. Mai come in quel momento aveva avuto paura di quello che gli avrebbe riserbato il futuro.
Se fosse diventato un Grifondoro, tutto sarebbe andato bene. Ma se, per caso, il cappello l'avesse smistato in Serpeverde, cosa avrebbe perso?

Angolo autrice.

Ciao a tutti :) spero davvero che la prima one shot sia stata di vostro gradimento. L'ho messa come "Raccolta" perché a parte i primi capitoli, i successivi non saranno legati come si conviene ad una long fic, perciò leggerete "pezzi di vita" dei vari personaggi. Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo ed eventualmente dell'idea in generale^^ non ho letto nulla di simile, fino ad adesso, ma non escludo il fatto che possa esserci qualcosa del genere in EFP. Se così fosse (ma soprattutto se questo causasse disturbo) vi prego di segnalarmelo^^.

Grazie ancora, Erika :)

   
 
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