4.
Gli anni continuavano ad avanzare, e il tempo non faceva che fortificare quel grande amore nato in una stanza di un bambino.

Finchè..un giorno. Un terribile giorno,  Andy tornò a casa con una sua amichetta.

“Lily! Ti va di vedere i miei giocattoli?!” gridò Andy trascinandola.

“Si, ma certo! Andiamo in camera tua!” rispose lei.

I due salirono in fretta le scale e Lily vide subito qualcosa che la interessava.

“Oh..Andy ma è bellissima questa bambola…” disse stringendo Bo Peep nelle piccole mani.

“Ehm…si ma non si tocca, è di mia sorella.” Rispose lui.

“Andy… non potresti regalarmela? Perfavore… ti darò in cambio il mio nuovo videogioco!” disse lei.

“Ehm..no mi dispiace, proprio non posso.” Disse Andy, prendendo Bo e rimettendola a posto sul comodino, lontano dalla bambina desiderosa.

“ANDY!! VENITE! ANDIAMO ALLO ZOO!” gridò la mamma di Andy dal piano di sotto.

“Arriviamo Mamma! Su..andiamo Lily?” disse Andy.

“Arrivo subito Andy, mi allaccio le scarpe e ti raggiungo!” disse lei.

Ma la verità era che le sue scarpe erano a strappo. Andy uscì dalla porta, e lei, con la mentalità di una bimba capricciosa prese Bo Peep e la infilò nel suo zainetto. Dopo uscì dalla stanza, corse di sotto ed entrambi salirono in macchina.

Woody cominciò a correre verso la porta con tutte le sue forze.

“NOOOO! NOOO! BO!!!” gridò il cowboy. Scese subito al piano di sotto, arrivò fino alla porta, uscì dalla porticina del cane e vide la macchina partire.

“No…no… non può essere.” Disse con una flebile voce.

Buzz e gli altri si precipitarono di sotto ma capirono che era troppo tardi.

“Woody…” Buzz si avvicinò al suo amico.

“No Buzz..adesso no.” Woody si allontanò e uscì fuori in giardino.

Buzz guardò Jessie che aveva gli occhi pieni di lacrime e la abbracciò.

Gli sguardi di tutti erano pieni di tristezza. Avevano perso una cara amica e non se ne riuscivano a capacitare.


Nei giorni seguenti, Woody cercò in tutti i modi di avere delle informazioni su quella bambina, era deciso più che mai a ritrovare la sua Bo. Ma purtroppo quella bimba era scomparsa nel nulla.. Dopo quel pomeriggio, Andy non la invitò più a casa e di lei si sapeva solo il nome, Lily, nulla più.

Passava il tempo e Woody dopo qualche tempo riuscì a recuperare il suo sorriso. Ma ogni volta Jessie notava che nello sguardo del suo amico c’era un profondo velo di tristezza.

Un pomeriggio, Andy era uscito con la madre a comprare i libri per l’ultimo anno di scuola. Eh si..era proprio cresciuto, era un uomo adesso.

Jessie si avvicinò a Woody che , seduto sulla finestra, guardava la pioggia scendere sui vetri.

“Hey Woody!” disse lei sorridente. “A che pensi?”

“Jessie.. sei l’unica insieme a Buzz che in questi duri anni è riuscita a farmi sorridere.. sai bene che il mio pensiero è sempre rivolto a lei..”

“Oh…amico mio.. non sei riuscito a dimenticarla in nessun modo, eh?”

“No..” la voce si fermò in gola mentre le lacrime affioravano dai suoi occhi marroni. “Io.. non ho potuto fare niente. Lei era tutto il mio mondo, e in pochi secondi è..svanita. Nel nulla. Non è giusto Jessie..non è giusto. Il nostro amore era così..così profondo ed io..” Woody si mise la testa fra le mani.

Intanto arrivò Buzz e vedendo la scena, capì al volo di cosa stavano parlando.

Jessie guardò lo space ranger e scosse la testa, poi abbracciò Woody posando la testa sulla sua spalla. Buzz si unì all’abbraccio e insieme i tre si trasmisero una forza profonda. Tanto potente che Woody sorrise.

“Ragazzi..grazie. Tutti dovrebbero avere degli amici come voi.. grazie.”

“Woody, per te questo ed altro. E ricordati che lei vivrà sempre nel tuo cuore e nella tua memoria. E non cesserà mai di esistere. E scommetto che anche lei ti pensa allo stesso modo!” disse Buzz con tono rassicurante.

“Buzz ha ragione, Woody! Hmm che ne pensi se adesso ci intrufoliamo di nuovo nel computer di Andy?! Non sappiamo com’è finita la discussione con quella ragazza! Andiamo a leggere la conversazione!”

Woody rise. “No Jessie! Basta, smettila! Non sono affari che ci riguardano! Sono cose private di Andy!” rispose serio.

“Hmm..ah si? E allora perché non mi fermi?!” e cominciò a correre facendo la linguaccia.

“Buzz! Dammi una mano! Fermiamo quella cowgirl dispettosa!” gridò Woody all’amico.

“Ahah ci penso io Woody! Non la farà franca!” rispose Buzz sorridendo.

I tre cominciarono a rincorrersi ridendo e rendendosi conto che  l’amicizia è l’unica cosa capace di reggere il confronto con l’amore e i suoi dolori.