5.
Qualche tempo dopo, Andy andò al college. E dopo mille peripezie all’asilo Sunnyside , una  visita poco gradevole alla discarica e dopo uno straziante addio al loro bambino che avevano visto crescere, tutti i giocattoli si ritrovarono amici di una nuova padroncina, Bonnie, una deliziosa bimba spigliata e sbarazzina.

Era passato qualche giorno, e tutti loro avevano da poco fatto conoscenza con i nuovi giocattoli.

Una mattina come le altre Bonnie andò all’asilo con la mamma e i giocattoli ripresero vita in quella nuova stanza.

Dolly si diresse verso Woody e gli diede una pacca sulla spalla. “Allora cowboy! Come vi trovate qui? Pensi che starete bene?”

Woody rispose intimidito. “Eh si.. Bonnie è davvero grandiosa. Ma toglimi una curiosità, ho visto un’altra stanza: quanti sono in famiglia?”

“Beh, avrai notato che non sono proprio nuova di zecca.. Ebbene si, sono passata dalle mani della sorella più grande a quelle della più piccola.” Disse lei sorridendo.

“Dici sul serio?! Bonnie ha una sorella più grande?!Wow! E chi è? Dov’è adesso?!” chiese lui entusiasta.

“Beh.. ora è diventata grande, proprio una bella ragazza, l’anno scorso è partita per il college, si chiama Lily!”

Il cuore di Woody si fermò per un attimo. Non riusciva a focalizzare ciò che gli stava intorno. Quel nome.. non poteva nemmeno sentirlo.

“Hey, sceriffo! Ti senti bene?” chiese la bambola.

“..L-Lily hai detto?” chiese lui bianco come un lenzuolo.

“Si..perchè? la sua stanza è proprio accanto a questa ma..che ti prende Woody?!” domandò Dolly.

Woody corse via fuori dalla stanza, non si faceva illusioni ma doveva togliersi assolutamente questo dubbio.

Jessie e Buzz stavano sistemando quando videro Woody sfrecciare via.

“Ma..per la barba di Lincoln! Che cosa combina Woody??” chiese Jessie.

“Hmm.. non lo so ma forse è meglio andare a vedere, vieni Jess!” rispose Buzz. E corsero dietro all’amico cowboy.
 
Woody entrò nella stanza con la targhetta “Lily” appesa sulla porta. Nella stanza entrava una forte luce dalla finestra, tutto era illuminato. Ma di lei nemmeno l’ombra.. Lui si gettò con le ginocchia a terra.

“Che stupido che sono..pensare che Bo potesse essere qui. L’amore gioca proprio brutti scherzi..”

Buzz e Jessie si avvicinarono a lui. Si chinarono accanto a lui con le facce tristi e gli misero entrambi una mano sulla spalla.

“Woody?” disse una voce alle loro spalle.

I tre si girarono di scatto.

Bo era davanti a loro, proprio lei, completa del suo abitino rosa, della sua cuffietta e i suoi occhi azzurri splendevano ancora circondati da quei boccoli biondi.

Woody rimase fermo a guardarla. Le lacrime cominciarono a riempire i suoi occhi.

“B..Bo…” rantolò. “BO!!BO!!BO!!”gridò con tutta la voce che aveva in gola.

Si alzò e corse verso di lei stringendola forte. Bo lo strinse al collo ed entrambi cominciarono a piangere.

“WOODY! IO NON HO MAI SMESSO DI PENSARTI, NEANCHE UN ATTIMO! MI SEI MANCATO COSI’ TANTO!” gridò lei piangendo mentre lo abbracciava.

“Sssh..Non devi dirmi niente, abbracciami e basta..non posso credere che tu sia nuovamente qui fra le mie braccia..” rispose lui.

“Ti prego Woody non abbandonarmi mai più..mai più..” disse lei in lacrime.

“No no..te lo prometto.. nessuno ti porterà più via da me..” disse lui stringendola ancora più forte.

Quell’abbraccio durò a lungo, sotto gli occhi commossi di Jessie e Buzz.

 
Quel giorno, Woody non lasciò la mano di Bo nemmeno per un attimo e dopo che lei salutò i vecchi amici di una vita, il suo cowboy le raccontò tutte le avventure di quelli anni, cercando di non tralasciare nemmeno un dettaglio.

Improvvisamente una musica spagnola aleggiò per la stanza.

“E questa..cos’è Woody?” chiese Bo.

“Beh..non te l’ho detto ma.. Buzz è un provetto ballerino! E.. mi ha dato qualche lezione. Vuoi concedermi questo ballo?” gli chiese sorridendo.

“Per tutta la vita, mio cowboy!” rispose lei.
 
I due cominciarono a volteggiare e Jessie commentò:

“Pfui.. e quello lo chiamano ballare? Buuuzz…..” chiamò lo Space ranger con tono suadente.

“Ehm..mi hai chiamato Jess?” chiese timido.

“Pensavo.. ti andrebbe di fare vedere a quei due come si balla veramente?” disse sorridendo maliziosa.

“Non chiedo di meglio.” Rispose Buzz con un sorriso furbo.

Fine