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Autore: Eledhel    25/07/2011    6 recensioni
Rimasi in silenzio e immobile dietro la colonna, non riuscivo a credere che lì, a pochi passi da me, ci fosse una delle creature che hanno dimorato nei miei sogni fin da bambina.
Sarà una storia d'amore un po' contorta... o almeno spero di riuscire a renderne l'idea.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un grande saluto a tutti i miei lettori! Volevo ringraziare ancora tanto chi ha speso un po' del suo tempo per leggere i primi due capitoli e soprattutto chi ne ha speso un po' di più per recensirli, non pensavo potesse riscuotere così tanto successo! Ne sono felicissima!
Ecco qua il terzo capiolo, è un po' più scarno e corto, ma spero continuiate ad essere buoni con me, anche perchè mi rifarò di sicuro con il quarto... heheheheh... ma pazientate ancora fino a domani... BUONA LETTURA!



Capitolo 3

 
Il sole sorgeva già e i neonati raggi fecero brillare le vaste pianure di Rohan quando m’incamminai verso le stalle. C’era un gran fermento in città a causa dell’imminente partenza per il Fosso di Helm, dissero che lì saremmo stati al sicuro e girava voce che Gandalf fosse partito presto, ma non si sapeva per dove.
Quella mattina mi risvegliai stranamente riposata, come se qualcuno avesse vegliato il mio sonno.
Entrai nella stalla del mio cavallo, si chiamava Brado ed aveva il manto nero come la notte. Lì vicino trovai Eowyn che preparava il proprio, andai da lei.
“Buongiorno Eowyn, sei riuscita a dormire questa notte?”
“Oh! Buongiorno a te! Sinceramente no, il mio sonno è stato irrequieto. Le preoccupazioni del giorno non mi abbandonano neanche la notte. E tu?”
“Stranamente sì, ho dormito bene. Ho fatto un sogno strano però. Era notte e stavo parlando con l’elfo biondo. Mi accarezzò il viso mentre mi portava in braccio nella mia stanza…”
Il volto di Eowyn diventò sognante e disse:
“Magari avessi fatto un sogno del genere anche io questa notte…” e il suo sguardo andò a cercare Aragorn, non c’era bisogno di un indovino per capire che nutriva un certo interesse per lui. Le sorrisi e i suoi occhi tornarono su di me, sorpresi.
“Siete riuscita a riposare giovane fanciulla dal nome elfico?”. Una voce alle mie spalle mi irrigidì, il cuore iniziò a correre e il mio volto arrossì quando Eowyn mimò con le labbra: “Allora non è stato un sogno!”.
Mi voltai e cercai di accennare un sorriso per sembrare il più normale possibile, intanto la mia amica si allontanava lentamente.
“Oh… sì… grazie! Siete stato molto gentile.” Dissi abbassando lo sguardo.
“Non avrei mai potuto lasciarvi dormire all’aperto senza alcuna protezione.” Disse l’elfo con occhi gentili, intanto Aragorn stava assistendo alla scena da lontano, sembrava pensieroso e un po’ preoccupato.
Sorrisi a Legolas e, prendendo coraggio, chiesi:
“Scusate se ve lo chiedo… ma… avete vegliato sul mio sonno questa notte?”
L’elfo, con un’espressione di scusa, fu lui questa volta ad abbassare lo sguardo.
“Vi chiedo scusa se ho rubato la vostra intimità, ma avevate un’aria molto triste e preoccupata e qualcosa mi ha detto di rimanere per un po’, per cercare di rendere più sereno il vostro riposo.”
Sgranai gli occhi, non riuscii a credere a quanto ebbi sentito. Era rimasto con me per buona parte della notte, allora non era stato un sogno.
“Se non vorrete più rivolgermi la parola vi capirò. Non…” lo interruppi, non volevo sentirgli dire nulla di quel tipo.
“Non ditelo neanche per scherzo… vi ringrazio enormemente.” Mi avvicinai di più a lui, avrei voluto dargli un piccolo bacio sulla guancia, ma mi bloccai imbarazzata. Il suo viso era sorpreso, indietreggiai sorridendogli, presi il mio cavallo e lo portai fuori dalla stalla. Feci il giro, mi appoggiai pesantemente al muro di legno per cercare di calmare il mio respiro. Alzai gli occhi al cielo e sorrisi con gioia.
   
Era già passata qualche ora dalla nostra partenza ed il cammino iniziò a farsi pesante.
Avanzai verso la mia amica che distava pochi metri da me, stava chiacchierando con il nano, Gimli, la vedevo sorridere e ne ero contenta. Poco più avanti c’era anche Aragorn che ogni tanto diceva qualche battuta, a bassa voce, sulle femmine dei nani e sulla loro presunta barba. Improvvisamente il cavallo di Gimli s’imbizzarrì e disarcionò il nano che fece finta d’averlo fatto apposta per cercare di non fare brutta figura. Ridemmo di gusto ma senza farci notare molto, non volevamo ricevere nessun colpo dalla sua ascia. Davanti a noi, una sagoma bionda camminava un po’ più distaccata dal gruppo, ma sono sicura che anche lui stesse ridendo di quelle battute.
Aragorn seguì il mio sguardo e capì a chi era diretto, diventò serio ed andò verso Legolas. Rimasi al fianco di Eowyn, ma ogni tanto guardavo nella loro direzione, stavano parlando, ma le loro parole non si capivano… era elfico.
“Ti sei innamorata.” era Eowyn che cercava di farmi dire quello che non avrei mai voluto.
“Ma cosa dici!!” arrossii di colpo.
“Ma come Eledhel! Diventi rossa quando ti guarda, il tuo sguardo cade sempre su di lui, balbetti quando gli parli… che cos’è tutto questo?” disse a bassa voce ma con tono alto.
“Potrei dire la stessa cosa di te quando guardi Aragorn!” dissi con il suo stesso tono. “E poi, lui è un elfo, non penserebbe mai ad una donna come… compagna…” il mio viso si rabbuiò un poco.
“Oh, Eledhel! Non dire sciocchezze lo sai anch…” Eowyn s’interruppe quando d’un tratto sentimmo un leggero colpo di tosse alle nostre spalle, ci girammo insieme e… cavoli! Gimli aveva sentito tutto, ma stava facendo finta di niente. Ci voltammo di nuovo e continuammo a camminare in silenzio.
   
 
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