«Mi piacciono le storie».
Si presentò così, semplicemente, come se un suo particolare interesse fosse un’informazione decisamente più rilevante del proprio nome di battesimo.
Eppure, ripensandoci adesso col senno di poi, quell’insolita presentazione rimase impressa nella mia memoria probabilmente più di quanto lo sarebbe stata un “mi chiamo Chiara” o un “piacere, il mio nome è Francesca”.