Fanfic su attori > Alex Pettyfer
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Autore: Giorgia_80    26/07/2011    19 recensioni
[Fan fiction su Alex Pettyfer]
La vita di Hailey Monroe procedeva tranquilla, fino a quando non fece l'errore di passare una notte di fuoco con uno sconosciuto.
Quello che Hailey non sa è che quell'uomo è il suo futuro datore di lavoro!
All'inizio il loro rapporto è costituito da un'antipatia reciproca, che nasconde la profonda attrazione che i due provano, Hailey però si innamora di lui e..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazze ^^
Allora, per iniziare ringrazio tutti per le recensioni e vi annuncio un capitolo piuttosto scoppiettante :P
Bhe, buona lettura allora!

Capitolo quinto:

The dinner - Part 2

Era così chiaro che ci fosse stato qualcosa tra di loro? Hailey non poté fare a meno di domandarselo. Era così evidente che lo desiderava da morire?
La ragazza si fermò e prese fiato guardandosi attorno e rendendosi conto di trovarsi parcheggio di fronte alla villa.
< Mi dispiace. > Era Alex.
< Anche a me. > Rispose gelida continuando a dargli le spalle, evidentemente non voleva che la conversazione continuasse.
Hailey sentì una mano posarsi sulla sua spalla quindi si voltò per guardare quegli occhi smeraldo mortificati.
< Non avrebbe dovuto.. Quella vipera! > Sbottò Alex incattivito.
Il viso di Hailey assunse un’espressione confusa. Non aveva messo in conto Che lui trovasse Emma insopportabile, pensava che non volesse incontrarla perché era ancora innamorato di lei..
< Quindi tu non..? > Cominciò a chiedere lei.
< No, non sono innamorato di lei. > La interruppe lui. < Solo che non volevo che accadesse questo! Non volevo che tu dovessi sorbirti una delle cattiverie di quella... Di quella strega! > Aggiunse prendendole il mento tra le dita. < Hailey sei bellissima sta sera, te l’ho già detto? > sussurrò ad un millimetro dalle sue labbra.
Hailey si sentiva annegare nel suo profumo, nei suoi occhi, nel suo fare così protettivo. Sentiva una sorta di groppo alla gola che le impediva di proferir parola, perciò si limitò ad annuire.
Alex passò a fissare le sue labbra, così invitanti, socchiuse quasi in un invito segreto per lui, per fare in modo che lui cedesse e la baciasse. Quelle labbra rosse e succose lo tentavano, come il serpente tentò Eva a mangiare la mela. In un secondo la bocca di Alex si contrappose alle labbra della ragazza, mordicchiandole, facendone il contorno con la lingua per poi cercare la lingua di Hailey che cominciò a rincorrere e a stuzzicare con la propria. Il bacio, pieno di passione fece cedere le gambe a Hailey che si aggrappò con tutte le proprie forze alle spalle di Alex.
Dopo qualche minuto le due bocche si staccarono.
< Hailey, mi dispiace! > Mormorò Alex osservando il viso turbato di Hailey.
Gli occhi di Hailey rivelavano solo una cosa: desiderio. Desiderio carnale, lussuria.
Come risposta Hailey prese coraggio, e sta volta lo baciò lei, con molta dolcezza.
Alex la guidò in macchina.
< Ti porto in un posto carino. > Le disse prima di mettere in moto e andare via con un rombo di motore.
< Ma.. Non avremmo dovuto prima salutare tutti? > Chiese Hailey eccitata all’idea di una sorpresa.
< Chi se ne frega degli altri! > Le disse lui di tutta risposta alzando le spalle intrecciando le proprie dita a quelle della moretta.

Dopo quasi un quarto d’ora i fanali si spensero. Hailey si tolse le scarpe e scese dall’auto toccando, con i piedi nudi, l’erba fresca.
Guardò sopra di se il cielo stellato e sorrise. Passò in rassegna ad Alex e quindi senza badare troppo al vestito si sedette per terra incrociando le gambe come era suo solito fare.
Hailey sentì una risata dietro di se.
< Che succede? > Gli chiese sorridendogli.
< Niente. > Le rispose lui sedendosi vicino a lei, senza giacca.
< Su avanti, sai che sono curiosa.> Lo incitò lei dandogli una pacca sulla spalla.
< E’ solo che di solito non uscivo con ragazze che si siedono per terra, senza neanche fregarsene del vestito, tutto qui. > Le sorrise lui cercando di allentare il papillon che evidentemente lo stringeva troppo.
< Aspetta, faccio io. > Si offrì Hailey.
Gli si avvicinò e senza accorgersene la distanza fra loro divenne pericolosamente minima. Mordicchiandosi un labbro per la concentrazione gli slacciò il papillon. Il suo sguardo si piantò sul petto di Alex, e notò chiaramente il respiro irregolare del ragazzo, risalì fino alle sue labbra e un impeto di desiderio la trafisse.
Alex non riuscendo a resistere al fatto di averla li vicino l’attirò a se, sentì il seno della ragazza premere contro il suo petto e l’abbracciò d’impeto in un gesto folle e disperato. Le sue labbra cercarono quelle della ragazza, che serrò le proprie con difficoltà.
Hailey sentì la lingua di Alex segnare i contorni delle sue labbra, forzandola a baciarlo e con un sospiro si rassegnò alla passione che scorreva vivida fra loro. Gli salì sopra a cavalcioni, e si sfregò contro il suo membro che premeva impetuoso contro la sua intimità, cominciando a gemere sommessamente. La bocca di Alex sembrava voler divorare con voracità quella di Hailey, e da parte sua la ragazza non oppose resistenza.
Alex si staccò per prendere fiato, e passando le mani su tutto il corpo di quella meravigliosa fata in modo febbricitante tracciò con le labbra un misterioso sentiero che passava dal collo al seno, che subito strinse in una mano scoprendo che quella era la misura perfetta, che riempiva completamente la sua mano.
La guardò con gli occhi lucidi, conscio del potere che aveva su di lei in quel momento.
< So che lo vuoi Hailey, lo sento. > Soggiunse con voce roca. < Dimmi che mi vuoi Hailey, dimmelo! Voglio sentirtelo dire. > Disse per poi mordicchiarle un capezzolo facendola gridare.
< Dillo Hailey! > La esortò al massimo dell’eccitazione.
< Si! Oh si Alex! > Ammise in preda alla passione più frenetica che avesse mai provato.
Hailey gli aprì la camicia e depositò sul suo torace dei leggeri baci che fecero tremare Alex.
Alex la spogliò con movimenti lenti, creando una tensione che si sarebbe potuta tagliare con un coltello. Hailey fece lo stesso, e prese in mano il suo membro carezzandolo. Alex inarcò la schiena godendo di quelle coccole, poi la spinse via e diede dei piccoli baci, che partivano dalla caviglia profumata al polpaccio, alla coscia.. E quando finalmente le sue labbra si posarono sulla propria fonte di calore cominciò ad ansimare sempre più forte, scossa da un tremito.
< Basta! > Urlò sconvolta.
Alex tirò su la testa sconvolto. Come basta?
Hailey che avrebbe voluto dirgli di prenderla subito, in quell’istante capì la gravità di ciò che stavano facendo. Lei lo amava accidenti! Lo amava quando sorrideva e quelle meravigliose rughette si formavano attorno alle sue labbra. Lo amava quando faceva l’insopportabile. Lo amava anche adesso che voleva farla sua senza amore. Respinse le lacrime e lo trafisse con uno sguardo freddo e si tirò su come una furia.
< Credevi davvero che avrei ceduto alle tue pressioni? > Gli urlò in preda all’ira.
Era ovvio, quale miglior modo di difendersi e di non far capire che si era innamorata di lui se non incolpandolo di tutto? Se avesse capito che era persa di lui sarebbe stata una catastrofe: avrebbe perso il suo posto, e inevitabilmente avrebbe perso lui. Ovviamente come poteva lui interessarsi a lei, che era una semplice assistente personale, quando gli arrivavano ogni giorno proposte da ragazze sofisticate 300 volte più di lei?
< Non penso di averti forzata! > Le gridò di rimando lui, preso dalla disperazione.
Come accidenti era possibile che proprio in quel momento lei si tirasse indietro? Alex sentiva la frustrazione far strada in lui.
< Oh no, certo che no. Era tutto un piano vero? > Gli rimproverò puntandogli il dito contro. < Farmi abbassare la guardia per poi arrivare dove volevi tu! Non è così? >
Hailey notò l’espressione di Alex cambiare: il suo viso era una maschera di ira e rabbia, ma lei non temette nulla. Chissà per quale motivo, era certa che lui non le avrebbe mai fatto nulla del male.
Lui le si avvicinò afferrandole e stringendole i polsi controllandosi a fatica.
Questo era davvero troppo, perché diavolo era andato ad infangarsi con una testarda del genere?
< Ascoltami bene, non ho mai costretto nessuno e di certo non comincerò con te. Sembrava quasi che avessi fatto pratica, è così? Sei stata con molti piccola Hailey? > le risposte sprezzante con i tratti del viso irrigiditi. La fissò negli occhi per qualche minuto, e prese fiato. < Sai che c’è però? Pensa quel diavolo che vuoi! > Se non si fosse fidata da sola, non sarebbe certo spettato a lui tentare di convincerla!
Hailey si staccò da lui sconvolta. Non gli importava nulla di lei.
< Portami a casa. > Comandò rivestendosi velocemente.
Il viaggio fu troppo lungo per i gusti di Hailey, segnato da un insopportabile silenzio. Scese dall’abitacolo e senza salutare si fiondò ad aprire la porta del condominio. Una volta richiusa la porta dietro di sé, Hailey esplose in un pianto implacabile.
  
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