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Autore: yolima90    27/07/2011    0 recensioni
buona lettura...
P.S: ho scelto come "volto" di Alan, Alan Rickman si lo so' direte voi" wow che fantasia nel nome" ma la scelta e' stata fatta in questi giorni mentre il racconto è di 5 mesi fa...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce entrò piano piano nella camera dove i due nuovi amici stavano ancora dormendo, Leo si nascose sotto le coperte di Alice, la quale imitò l'animale, Matt si girò dall'altra parte e continuò a dormire tranquillamente, vedendo che non disturbava nessuno la luce allora entrò e fece sua tutta la stanza e ci rimase, facendo brillare tutto quello che incontrava sulla sua strada.

Quel giorno faceva molto ma molto caldo, così tanto caldo che i due amici andavano in giro in canottiera e pantaloncini corti, Leo era sempre continuamente alla ricerca di posti freschi della casa, ma era dura...

Alice mise due aranciate nel frigo e tirò fuori del gelato al limone insieme a quello al cioccolato fondente, con cura lo mise nelle apposite tazze da gelato e lo porse all'amico che lo accettò con gioia.

Un'altra cosa che mise ancora più dubbi alla ragazza sù chi fosse veramente Matt, fu quando le disse che non aveva mai e poi mai mangiato del gelato in vita sua, una cosa veramente strana, visto che i bambini amano il gelato, per esempio lei lo adorava, se fosse stata per lei lo avrebbe mangiato tutto l'anno.

Dedicarono il pomeriggio all'ozio puro, sdraiati sul divano guardando la tv accesa e facendo poco movimento, massimo allungavano la mano per versarsi l'aranciata fresca nei bicchieri di vetro.

Alice aveva una grandissima voglia di andare in piscina, il Direttore ogni estate organizzava gite alla piscina comunale di Londra, e come si divertivano! Adorava tuffarsi e sentire l'acqua gelida che s'impadroniva del suo corpo caldo e tutto sudato che si muoveva per prendere una palla ad un amico e così via. In piscina aveva organizzato i migliori scherzi che potessero esistere sulla terra, si lasciò andare a un sorriso a quei giorni che ora sembravano così lontani..

La tranquillità di quel posto venne di nuovo interrotta una notte, faceva così tanto caldo che i due amici avevano deciso di lasciare la finestra aperta , per far passare un pò d'aria fresca se ne esisteva e se ne era rimasta dopo tutto questo caldo che regnava su Londra , ormai più da una settimana. 

Gli abitanti dell'edificio "Le piume rosse" stavano dormendo, persi nei loro sogni , quando qualcosa gli svegliò di colpo.

"Hai sentito?"

domandò Matt che spalancò gli occhi di colpo e ora seduto sul letto si stava guardando intorno

"Sarà Leo, che avrà fatto cadere qualcosa" disse Alice e si rigirò nel letto, ma Matt rimase con gli occhi spalancati e sforzò il suo orecchio per sentire ogni minimo rumore di quell posto, ma poi vedendo che la sua amica si era rimessa a dormire, la imitò, ma non riuscì ad addormentarsi, c'era qualcuno..non erano soli e Alice lo doveva sapere. 

Si chiese come faceva a dormire così tranquillamente, mentre lui si sentiva l'adrenalina scorrere come una matta nelle sue vene, e il cuore battere forte come non mai, girò la testa verso la porta chiusa, c'era qualcuno , ne era pienamente convinto e senza accorgersene , si trovò in piedi accanto al letto.

Fece un grosso sospirone e piano andò alla porta, si volse e vide che Alice stava ancora dormendo tranquillamente, sospirò e scosse la testa, in quel momento avrebbe voluto avere il suo orsacchiotto Tom, gli avrebbe dato coraggio.

Aprì piano la porta e si trovò nel freddo corridoio, pensò che quel corridoio così lungo di notte non era così bello e interessante, prima di intraprendere il viaggio nell'istituto si guardò i piedi, la sua nuova amica gli aveva dato delle pantofole di paperino che gli erano immediatamente piaciute quando le aveva viste.

Ci fu un'altro sospiro prima di avventurarsi in quel luogo così terribilmente silenzioso, da mettere i brividi. Avrebbe voluto affianco a sè Alice, ma lei stava dormendo beatamente, ignora di quello che stava succedendo al suo amico Matt.

Scese le scale, si preparò ad affrontare il buio e i suoi rumori che lo avevano svegliato.

Alice si svegliò per andare in bagno, vide che il letto di Matt era vuoto, si strinse nelle spalle, "sarà andato anche lui in bagno" , così pensò. Chiuse la finestra piano e si avviò per il bagno a piedi nudi, le piaceva andare a piedi nudi e sentire tutto quel fresco dei pavimenti, era una vera goduria con questo caldo.

Arrivata in bagno, si guardò allo specchio..sembrava uno zombie e aveva bisogno di una doccia, fece pipì e poi si bagnò il viso e il collo, poi fece ritorno in camera sua.

Il bambino non era ancora ritornato, lei non se ne preoccupò e si rimise sotto le coperte e si riaddormentò come se non fosse nulla.

 

Matt si trovava in cucina, stava seguendo i rumori, era sicuro che ci fosse qualcuno in cucina, ma quando vi era arrivato non aveva trovato nessuno.

Però quei rumori continuavano ad esserci, per sicurezza aveva messo anche la testa fuori dalla finestra per vedere se provenivano dalla strada, ma no..erano lì dentro.

E così si era rimesso a cercare quei benedetti rumori, era incavolato con Alice che non si era per niente interessata alla sua ricerca, sicuramente era ancora sotto le coperte a sognare, mentre lui era in piedi a dare alla caccia a qualcosa che aveva solo sentito.

Per un attimo ripensò di scappare sù e nascondersi sotto le coperte all'ennesimo rumore sinistro che arrivò alle sue povere orecchie, ma poi scosse la testa e riprese a cercare.

Doveva essere tardi quando Alice si svegliò,perchè in strada c'era già parecchio casino, si passò una mano fra i capelli e si tirò sù..Matt non era nel suo letto.

Che fosse a fare colazione? 

Scese dal letto scalza e si lasciò andare a un grosso sbadiglio. Con aria ancora addormentata cercò i vestiti e si diresse in bagno per il lavaggio dei denti.

Quando fu pronta scese e andò a prepararsi la colazione,ma non trovò Matt ad aspettarla, e la cucina era ancora troppo pulita per aver ospitato quel pasticcione del suo amico. Tirò fuori la Nutella e tagliò due fette di pane, prese il coltello e iniziò a spargere sulla fetta, ne mise tanta, e poi l'addentò. Era una cosa fuori dal comune, era come se ti trovassi in paradiso, questo era quello che pensava la ragazza quando la nutella toccò la sua bocca.

Alice si domandò ancora di nuovo dove fosse finito il suo amico, ritornò in camera, forse era ritornato a dormire, ma niente, lui non era lì..si sentì triste quando non lo vide, la sua compagnia gli aveva fatto bene, aveva scacciato quella paura che c'era stata nei giorni precedenti, la paura della solitudina...la paura di sentirsi questa volta davvero abbandonata.

Spalancò la finestra e lasciò che la luce entrasse, si mise a guardare la gente che passava di sotto, c'era Philip con la sua bancarella di cialde calde anche d'estate che strillava ai passanti, Alice sorrise quando lo vide inseguire con lo sguardo una bella ragazza straniera con pantaloncini super corti o quando provò a vendere delle cialde a dei innocenti turisti cinesi che se la diedero a gambe il più fretta possibile, poi alzò lo sguardo e la vide, la salutò e la invitò ad assaggiare una cialda e lei disse di sì.

Corse giù per le scale, con movimento veloce aprì il portone e fu fuori.

   
 
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