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Autore: SailorDisney    28/07/2011    2 recensioni
Una polverosa e piccola città nel mezzo del deserto. Uno sceriffo sprezzante del pericolo e il suo fido assistente. Cosa potrebbe sconvolgere tutto questo? I personaggi di Toy Story in uno scenario reale e molto lontano dalla stanza di Bonnie :)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Buzz Lightyear, Jessie, Un po' tutti, Woody
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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3.


Il giorno dopo, il sole era alto a Old Bonnie. Buzz arrivò in ufficio e lo trovò vuoto. Dov’era andato a finire Woody? Dopo un po’, la porta si aprì e lo sceriffo entrò sbadigliando.

“Woody! Si può sapere dov’eri? Pensavo che tu dormissi qui in ufficio, nella stanza accanto.”  Esclamò Buzz.

“Ed infatti è così..” mormorò lui.

“Ma allora si può sapere dove sei stato stanott…”

Woody sorrise imbarazzato.

Buzz continuò: “Oh…ehm. Certo. L’appuntamento con la cameriera..beh, mi fa piacere allora che..”

La porta si aprì di colpo. Era Rex, un negoziante della cittadina con il terrore dipinto sul volto. “AIUTO! SCERIFFO, MI AIUTI! HANNO RAPITO I MIEI FIGLI!”

“Che cosa? Di cosa stai parlando, amico?” chiese Buzz alzandosi di scatto.

“Avanti Rex..raccontaci come sono andate le cose.” Disse Woody.

“Dunque, stamani io e mia moglie Trixie siamo dovuti uscire di casa e al nostro ritorno i nostri piccoli tre figli, erano spariti! Sulla porta abbiamo trovato questo..” l’uomo porse allo sceriffo un biglietto.

Abbiamo i tuoi bambini. Porta 10000  bigliettoni al treno abbandonato al tramonto o non rivedrai più i tuoi bisi bisi.
Mr. E Mrs. Potato

 
“Vi prego, dovete aiutarci!” implorò l’uomo.

Buzz e Woody si guardarono e annuirono.

“Stà tranquillo Rex, vedrai che risolveremo la situazione e stasera potrai riabbracciare i tuoi bambini.” Disse Woody.

 
Lo sceriffo e il suo vice parlarono a lungo su ciò che era meglio fare.

“Woody, siamo d’accordo. Andremo noi all’appuntamento e daremo una bella lezione a quei malviventi.” Disse Buzz sicuro di sé.

“Si.. almeno siamo avvantaggiati. Loro non sanno che noi sappiamo, godremo dell’effetto sorpresa.”

Poco prima del tramonto, una figura correva verso l’ufficio dello sceriffo : era Dolly.

Woody si chiuse la porta alle spalle quando fu scaraventato con forza verso di essa. Dolly lo abbracciava forte con le lacrime agli occhi.

“Per favore fa attenzione…” diceva.

Woody sorrise mentre le accarezzava i capelli. “Hey.. sta tranquilla, non vado da nessuna parte. E’ normale routine.. non vorrai fare la mogliettina premurosa?”

Dolly arrossì. “Non sono una mogliettina premurosa!” disse stizzita. “ Ma.. sta attento, ti prego.” Concluse dolcemente.

Woody la prese dal mento e la baciò. “A più tardi, bambolina!”

“..e non chiamarmi, bambolina!” disse lei con le mani sui fianchi guardandolo allontanarsi.


Woody raggiunse Buzz che lo aspettava ed insieme si incamminarono.

Dopo un po’ arrivarono al luogo dell’appuntamento, il sole stava per calare, videro in lontananza la locomotiva abbandonata. Che luogo tetro per il pagamento di un riscatto..

“Hey! Woody! Guarda.. eccoli là.” Buzz tirò l’amico sceriffo da un braccio e si nascosero dietro una roccia, poi gli indicò un punto in lontananza.

Marito e moglie, i coniugi Potato, erano in piedi davanti al vecchio treno abbandonato e a terra legati e imbavagliati c’erano i tre piccoli figli di Rex.

“Hmm… c’è qualcosa che non va, Buzz. Manca la ragazza. Quella che l’altra volta ci stava facendo secchi… credo che faccia parte della banda ma ora non c’è..dove potre…Buzz? Buzz? “ Woody si voltò e vide il suo vice con lo sguardo immerso nel vuoto. “Buzz?! Ma cosa stai guardando?!”

Woody si voltò e vide la ragazza misteriosa di cui stava parlando, era in alto, su una rupe che sorvegliava la zona in modo da evitare brutte sorprese, ma fortunatamente non si era accorta della loro presenza.

I suoi capelli si muovevano armoniosamente col vento, e la luce intensa del sole che stava per tramontare risaltava ancora di più il verde dei suoi occhi, mentre lei stava a braccia conserte con la mano pronta sulla pistola.

Woody guardò torvo Buzz. “Ehm.. non vorrei disturbarti mentre contempli il nostro avversario ma.. E’ UNA FACCENDA SERIA!!! Dobbiamo sbrigarci Buzz!!”

“Ehm..si certo, Woody, sono pronto. Che cosa facciamo?” si risvegliò Buzz dal suo stato di trance.

“Dunque.. dobbiamo eliminare quell’intoppo. Tu, sali sulla montagna e tendi un agguato a quella ragazza. Mentre io me la vedo con i patatini e porto in salvo i bambini. Va bene?”

“I-io? Devo prendere la ragazza?” chiese Buzz esitante.

“Dov’è il problema? Hai fatto di peggio nella tua vita, no?! E adesso andiamo, dobbiamo sbrigarci!” disse Woody allontanandosi quatto.

Buzz era come bloccato. “Ma che diavolo mi prende.. perché sta succedendo tutto questo? Io.. oh cielo! Io sono un protettore della legge! Devo andare a prendere quella ragazza in nome della giustizia e arrestarla! Ma come faccio.. è così bella.. non vorrei farle del male.. Diamine.. devo darmi una mossa. O il piano salterà per colpa mia.”

Buzz scalò silenziosamente la rupe, trovandosi alle spalle della ragazza e le puntò la pistola: “Stai ferma con le mani in alto”.

Lei non si scompose, rimase ferma a guardare l’orizzonte. “Tutto qui? Mi aspettavo una frase un po’ più ad effetto.. è un po’ banale, non credi?”

“Ehm..non sono qui per giocare. Forza, alza le mani e voltati lentamente.” Ripetè lui.

Lei alzò le mani e si voltò. “E ora? Che vuoi fare, arrestarmi?” disse sorridendo beffarda.

Buzz rimase esterrefatto dalla sua bellezza, sudava freddo ma cercava di mantenere la calma.

“Io ora abbasserò la pistola..lentamente. E tu ti farai mettere le manette, hai capito bene? Non accettiamo di buon grado i malviventi qui a Old Bonnie..” disse Buzz tentennante.

“Hm..io non credo proprio.” Lei calciò la pistola dalle mani di Buzz, la fece volare in aria e partì un colpo. Poi gli saltò addosso, Buzz perse l’equilibrio ed insieme cominciarono a scivolare giù per la rupe.

I coniugi Potato sentirono lo sparo e cominciarono ad agitarsi. Woody si accorse che il piano era saltato, corse verso i bambini, li slegò e li caricò sul suo cavallo. Intanto i due malviventi raccattarono le loro cose e scapparono via.

“NO!” Esclamò Woody mentre li vedeva allontanarsi “L’ennesima occasione di catturarli è andata in fumo!”

Mentre si assicurava che i bambini stessero bene, si guardò intorno e vide Buzz a terra coperto di polvere, ai piedi della rupe. Accanto a lui c’era la misteriosa malvivente, esanime.

“Ohi..ohi..che male…” mormorò Buzz toccandosi la testa dolorante.

“Buzz! Buzz! Ma cosa è successo?!” chiese Woody correndogli incontro.

“Io..non so. Mi è saltata addosso e poi..abbiamo cominciato a rotolare giù e…AH!” vide le ragazza accanto a lui svenuta a terra. Subito si inginocchiò accanto a lei e le prese la mano. “No.. per fortuna ha solo perso i sensi. È stata una brutta caduta.”

“Bene, meglio così. Così la porteremo in prigione senza che faccia storie! Ci pensi tu?” chiese Woody.

“Si..” lui la prese in braccio e si incamminarono verso il centro della cittadina.
 
 
 

   
 
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