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Autore: IceJuliet    28/07/2011    6 recensioni
Nessun Shugo Chara. Nessun Uovo X. Niente Guardians o Easter. Soltanto l'amore di due ragazzi che sboccia dopo diverse disavventure.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Love Begins. '
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IKUTO-

 

"Quando torni a trovarci?" Le chiede Amu. La vedo trattenere le lacrime, impazienti di uscire.

"Non lo so ancora… ma ti chiamerò tutti i giorni!" Le dice. Lo vedo. Lo vedo che sei triste anche tu, Utau.Poi si avvicina a me beffarda "Anche perché voglio sapere come riuscirai a conquistare la mia Amu!" Sussurra in modo che Amu non senta.

"Vedrai, la farò cadere ai miei piedi!" Sussurro ridendo. Missione impossibile. Non so come, ma era successo l'esatto contrario. 

"Ora devo andare…" Dice in un sussurro. La abbraccio. Utau è diventata la persona più simile ad una migliore amica che ha Amu. E ora parte per l'audizione. Non voglio che si senta triste.

"Mi mancherai tanto! Fatti viva, mi raccomando!" La lascio. Saluta anche Amu ed esce dalla porta seguita dai nostra madre e Tsumugu. 

"Ciao…" Sussurra Amu, alla porta chiusa. Ami spunta dietro di noi e abbraccia la sorella.

"Non esshere trishte shorellona. Tanto Utau torna! Vero, Ikuto?" Dice, voltandosi verso di me.

"Certo che torna." Dico. Mi fa male vederla così. No, non deve essere triste. Mi avvicino e le metto una mano sulla spalla.  "Dai, andiamo a fare un giro in spiaggia, mentre aspettiamo Tsumugu e Souko." Le sorrido.

"Va bene…" Dice, sorridendo a sua volta. Bene. Un sorriso. Un buon inizio!  "Vado a prepararmi" Dice, prendendo per mano la sorella e sale in camera.

Vado in camera mia. Mentre mi cambio una cosa attira la mia attenzione. Sul tappeto c'è ancora la valigia di madre. L'avrà lasciata lì prima di accompagnare Utau a casa. A quanto sbadataggine non la batte nessuno! Nemmeno Amu. E dire che ce ne vuole… La prendo e faccio per portarla in camera sua, ma mi blocco quando ne esce una lettera. La prendo in mano.

 

Ikuto,

Io e Tsumugu non possiamo lasciare Utau sola.

Per questo abbiamo deciso di restare a Tokyo con lei per qualche tempo. 

Prenditi cura di Amu e di Ami.

P.S. Loro non sanno niente. 

Mamma.

 

Ma siamo impazziti?!  

"Amu!" Urlo. "Vieni qui! Immediatamente!" Continuo. La porta si apre di scatto, lasciandomi intravedere una Amu preoccupata. Poi mi guarda, arrossisce di colpo e urla.

"Ma ti vuoi vestire?!"  E richiude la porta. Ah. Mi guardo. Si, non ci avevo fatto caso. Ero in boxer. Mi so un colpetto in testa. Possibile?! Dai! Neanche in un film! Mi vesto.

"Ora puoi entrare!" Dico. Lei entra sbuffando.

"Sei proprio un soggetto! Prima mi chiami e poi ti presenti mezzo nudo!" Bofonchia.

"Lasciami parlare un secondo: siamo periodicamente soli in casa!" Dico e le porgo la lettera sotto il suo sguardo interrogatorio. La legge velocemente.

"Porca miseria…" Sussurra. "E ora che si fa?" Mi chiede, ridandomi la lettera.

"Per prima cosa: chiamiamo quei due! Non possono essere partiti sul serio! Non possono lasciarci qui con una bambina che va in prima elementare!" Dico, quasi sbraitando. Ma che gli era preso?! Insomma! Lasciarci qui senza dirci niente?

"Vado a chiamare mio padre!" Dice Amu, correndo fuori dalla porta.

Mi siedo sul letto. Impossibile. Mi hanno lasciato solo con due mini-uragano. Bè, alcuni lati positivi ci sono. Sorrido al pensiero di essere solo con Amu. Dai, è il mio momento. Ho una  possibilità.

Sento dei passi. Amu è di nuovo in camera mia. Due volte in un giorno. Sorrido di nuovo. Ebete. Si, sto diventando un ebete.

"Quei due si sono letteralmente rincretiniti!" Bisbiglia, arrabbiata.

"Questo già me l'aspettavo. Ma perché stiamo bisbigliando?" Le chiedo, guardandola divertito.

"Perché Ami si è addormentata…" 

"Ma che bisogno c'è di parlare piano? La sua camera è dall'altra parte della casa!" Dico, sempre in un sussurro.

"Oh." Dice, normalmente, questa volta "Hai ragione anche tu…" 

"Che ti ha detto?" 

"Che dobbiamo accettarlo!" Sbotta, furibonda. "Per questo ti ho detto che si sono rincretiniti!" 

 

"Adessho cosha facciamo?" Chiede Ami, mentre andiamo verso la spiaggia. Domanda interessante.

"Bè…" Inizia Amu."Ehm.." Poi si volta verso di me." Non lo so."

"Per ora andiamo in spiaggia." Dico io.

Drìn  (Suoneria del telefono… molto interessante…)

"Utau!" Grida Amu, contenta. "Dove sei?… Ah, stai ancora viaggiando in treno… Si, è qui… Ok, te lo passo… Ciao!" Poi mi da il telefono.

"Hey fratellino! Ti sei già dichiarato?"

"Ancora con questa storia, Utau! Siete andati via da un paio d'ore!" Ribatto. Possibile che fosse così stressante?

"Ma datti una mossa!" Urla. Poi sospira. "Non farla aspettare. Anche perché penserebbe di essere invisibile ai tuoi occhi!"  Invisibile?!

"Ok, ok. Tsumugu e la mamma sono li con te?" Le chiedo. Non riesco ancora a crederci.

"Si. Bella trovata, vero?"  Mi chiede lei.

"Certo. Gentile da parte vostra lasciarci qui!" Le rispondo sarcastico.

"Infatti! Hai più possibilità con Amu!" Ecco dove voleva arrivare. La mamma sarà stata al gioco sicuramente.

"Utau!" "Sbraito.

"Forse era meglio se veniva anche Ami…" Continua malziosa.

"Utau!"

"Eh, ma poi vi sareste spinti troppo oltre…" Questa è la goccia che fa traboccare il vaso.

"Utau! Stai un po' zitta!" Sbotto, rosso come un peperone.

"Mmm, ok, ok."

"Ora ti saluto…" Le dico.

"Perché vai da Amu…"

"Utau!"

"Ciao, e datti una mossa!" Sbuffa, per poi spegnere il telefono.

Alzo lo sguardo. Ecco. Ci mancava solo il biondino dell'altro giorno.

"Hey, Amu!" Dice, sorridendole. Calma Ikuto. Non vorrai uccidere qualcuno? 

"Tadase!" Dice, ricambiando il sorriso. Si, ho voglia di ucciderlo.

"Ciao, Ikuto." Mi dice.

"Tadase…" Non aggiungo altro. Ami mi da una gomitata.

"Prova ad esshere gentile… almeno un po'…" sussurra Ami. Faccio una smorfia. Proprio non lo sopporto quel damerino.

"E questa bella bambina chi è?" Chiede ad Amu. Ami s'intromette.

"Shenti, biondino! Io mi chiamo Ami, e shono la shorella di Amu, e la cognata di Ikuto!" Dice tutta fiera. Amu arrossisce fino alla punta dei capelli. Non posso crederci. L'ha detto davvero.

"Sta scherzando!" Ci giustifichiamo io e Amu. Eh…magari fosse vero…

"Ah, va bene." Dice Tadase, infastidito da questa situazione.

"E tu non mi shtai comunque shimpatico… Ikuto è molto meglio!" Dice, girandosi, lasciandolo parlare con Amu. La bambina ha una faccia tosta da far paura...

"Prova ad essere gentile… parole tue" Dico, divertito. Non che mi dispiaccia il fatto che una bambina di circa 6 anni, ha fatto il culo a quel bamboccio…

Li guardo. Lei ogni tanto arrossisce ai complimenti del biondo. Come mi sta antipatico. 

"Amu, dobbiamo andare!" dico, prendendola per un braccio come qualche giorno prima. "Addio damerino!" Dico. No, ho perso la mia gentilezza.

Mentre la porto via, lei esplode.

"Ikuto! Ma la smetti di comportarti così con Tadase?!" Si libera dalla mia presa.

"Mi dici che cosa ci trovi in lui?!" Non le rispondo

"Non ci trovo niente! Lui mi ha solo fatto dei complimenti! Si può sapere che ti prende?!"

"Niente! Non mi prende niente! Semplicemente mi danno fastidio le sue attenzioni rivolte a te!" 

"Ma che fastidio ti danno? Io non sono niente per te, giusto?!"

"Giusto…" Bugiardo. Bugiardo. Bugiardo. Alzo lo sguardo. Sta trattenendo le lacrime. L'ho ferita. Di nuovo.

"Bene! Mi sono stancata di litigare con te"Dice, e prendendo per mano la sorella torna a casa. 

Stupido. Stupido idiota. Possibile che ero capace solo di farla soffrire? Idiota.

Torno a casa anche io buttandomi sul letto. Chiudo gli occhi.

 

Posso sentire tutto qua intorno. Nel silenzio sento il suono dei tuoi passi sul terreno.

E il mio cuore rallenta .Così ora... 

Sto aspettando la luce della luna ,così posso trovarti in questo sogno perfetto.

Non pensare che puoi nascondersi nelle ombre…

Ragazza non sei invisibile.

Tu sei tutto quello che posso vedere.

Qualcosa sta cambiando nel profondo .Tutte le mie speranze si stanno avverando, come stiamo svanendo nella notte 

Posso vedere i tuoi occhi. Quindi continuo a…

Sto aspettando la luce della luna, così posso trovarti in questo sogno perfetto. 

Non pensare che puoi nascondersi nelle ombre. 

Ragazza non sei invisibile… 

Tu sei tutto quello che posso 

Vedere nel buio,

Crediamo di poter fare tutto quello che volevamo.

Possiamo stare qui per sempre ,perché siamo insieme 

Bloccati in una fantasia. 

Non voglio andarmene. 

E resterò in attesa del chiaro di luna, 

Così posso trovarti in questo sogno perfetto.

Non pensare che puoi nascondersi nelle ombre .

Ragazza non sei invisibile… 

Sei tutto ciò che posso vedere.

E il mio cuore rallenta

Mi sveglio. Ho sbagliato tutto. Non posso perderla. Non posso.

Corro in camera sua. Non busso, ma la apro di scatto. Amu è seduta sul letto. Mi guarda. E' ancora arrabbiata. Mi meraviglierei del contrario…

"Sono il tuo affezionatissimo amico Ikuto Tsukiyomi!"

"Che vuoi?" Mi dice acida. 

"Volevo… volevo chiederti scusa…" Dico, avvicinandomi.

"Sei un idiota, lo sai?!" Dice.

"Si, lo so. Mi dispiace." La abbraccio.

 

I'm waiting for the Moonlight, so I can find you in this perfect Dream. Don't think that you can hide there in the shadows. Girl, you're not invisible. You're all that I can see.

 

Continua…

 

Tadase… si, mi sta sempre più antipatico...

  
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