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Autore: Pilatigirls    28/07/2011    9 recensioni
La Royal Academy è la squadra più forte del paese.
Tutti li temono e li ammirano al tempo stesso.
La Raimon Junior High è la rivelazione dell'anno.
Tutti li sottovalutano e sbagliano.
Due squadre che hanno lo stesso obiettivo: vincere il torneo nazionale, il Football Frontiere.
Ma il Football Frontiere non è una semplice competizione: in gioco ci sono sogni, speranze, trappole, affetti. E non solo...
Genere: Azione, Sovrannaturale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David/Jiro, Jude/Yuuto, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!! Rieccomi qui! Scusate il ritardo, ma avevo anche il capitolo dell'altra fic da scrivere... Ebbene sì, devo pubblicarlo o oggi o domani perchè sabato si parte!
Andrò in montagna e ci starò per tre o quattro settimane, e sarò senza internet per tutto il tempo, quindi non potrò aggiornare... Però mentre sono via, vedrò di scrivere qualche altro capitolo, in modo da andare più spediti a settembre! Vi ringrazio tutti per la pazienza e vi prego di continuare a seguirmi, nono stante la mia incostanza! Grazie a tutti, anche da parte della mia socia Ale!! Ci rivediamo tra un po', con il capitolo che parla dell'inizio del Football Frontiere! Buona lettura
Bea^^
ps: metto ancora il link del video: Universal Team! Grazie a kiara4thebest, che l'ha commentato!



Capitolo 14


-Una partita contro di voi?!- chiese Mark, più che stupito.

-Mark, se continui così ti cadranno gli occhi...- sospirò Jude –Che c’è di male a fare un’amichevole?-

-No, non c’è niente di male...-

-E allora?- fece il capitano della Royal, come se non capisse dove fosse il problema.

-Ma noi... Ecco...-

-Voi?-

-Ehm... A dire il vero non ci sentiamo pronti a giocare contro di voi-

-Oh, ma mica la dobbiamo fare ora! Intendevo quando vi sentirete in grado-

-Ah... Allora va bene! Appena saremo migliorati un po’, giocheremo volentieri!-

-Perfetto. Oh, ma che scemo, dimenticavo di farvi i complimenti per aver raggiunto il Football Frontiere!-

-Non è stata una partita facile, ma grazie alle informazioni che ci avete dato ce la siamo cavata lo stesso. Non oso immaginare come sarebbe andata se non ci aveste detto che davano tutto nel secondo tempo-

-Figurati, è stato un piacere. Il Football Frontiere sarà molto più interessante, se ci sarete voi-

-Allora domani c’è la cerimonia di apertura?-

-Esatto... Sei agitato?-

Mark si colpì il palmo della mano destra con il pugno sinistro e fece uno dei suoi sorrisi a trentadue denti.

-Agitato? Certo, ma sono anche eccitatissimo! Domani ci sarà subito una partita?-

-No, domani presenteranno le squadre partecipanti e si decideranno i prossimi incontri-

-E come le presentano, le squadre?-

-Niente di strano, ogni squadra entra quando viene chiamata nel Frontiere Stadio-

-E c’è tanta gente?-

-Di solito sì-

-Oh, accidenti! Non vedo l’ora di iniziare!-

***

-Ma vieniiii!!! Domani iniziamoo!!-

-Smettila di saltare sul letto, scemo! E poi domani non iniziamo un bel niente, c’è solo la presentazione!-

-No! Non è vero! Dimmi che non è vero!-

-Capitano, diglielo tu...-

-E’ vero, Dem: domani c’è la presentazione delle squadre partecipanti-

-Uffaaaa... Ma allora quando iniziamo il vero torneo?-

-Mercoledì. Le partite sono ogni tre giorni. Ogni squadra fa una partita a settimana-

-Nuuu... Che noia... Io aspettavo domani con trepidazione!-

-Wow: sai il significato di trepidazione?-

-Certo, Hera. Trepidazione: stato d’animo di chi trepida, ovvero di chi ha l’animo pieno di ansia, timore, affanno o, nel mio caso, eccitazione-

Silenzio sconcertato.

-Lo ammetto. L’ho appena letto sul dizionario-

-Ah, ecco. Mi sembrava strano...-

-Tu stai zitto, Aphrodi: sei l’ultimo a cui può sembrare strana una cosa, visto che te ne inventi di tutti i colori!- protestò Dem.

Aphrodi sorrise, divertito –Io ne invento di tutti i colori? Chi ha messo una ranocchia drogata nella borsa della prof di matematica?-

***

La notte scese su Tokio.

Ogni ragazzo appartenente ad una squadra che aveva raggiunto il Football Frontiere era colmo di ansia e felicità: il torneo non era una semplice competizione, era un’occasione per dimostrare il proprio impegno e per divertirsi nel rispetto delle regole.

Nel suo letto, David si girava e si rigirava, in preda a crisi di risate: proprio quella sera, quel matto del porfessor Sawer si era presentato in smoking sotto alla loro finestra e si era messo a cantare una serenata a squarciagola. Quando suo zia Adelahide si era affacciata al balcone per dirgliene quattro, il dialogo era stato pressapoco così:

-Mia amata, luce della mia vita! Perchè sei sparita dalla mia esistenza? Senza di te, tutto è buio!-

-E ci credo: le bollette della luce le pagavo io!-

-Ti prego, ripensaci! Torna da me, mia musa ispiratrice! Il fuoco della speranza mi brucia dentro!-

Adelahide era rientrata velocemente in casa e pochi istanti dopo il professore si era visto arrivare una secchiata d’acqua gelida dal sesto piano.

-Bene, il fuoco è spento- aveva esclamato trionfante la donna –Ed ora vattene, prima che chiami la polizia!-

-No! Rimarrò qui, in paziente attesa, come un tenero germoglio piantato nella terra!-

Due ciabattate sul naso e il germoglio si accasciò.

-Se vuoi ho anche il diserbante!- gridò la zia.

-No, mio unico amore, non fare così! Rimarrò qui fino a c...-

SBOINK!!!

-AAAAAAARGH!-

-Zia, ma che succede?- aveva domandato giustamente David, che all’inizio della discussione era sotto la doccia.guardò giù dal balcone e vide il suo insegnante di canto a terra, con accanto il maxi contenitore di plastica del diserbante.

-Niente, caro. Solo un po’ di fuoco e di erbacce nel cortile-

-Che?-

-Dai, vieni in casa che ti racconto-

-E il professore?-

-Uhm... Lasciamolo lì. Se continua anche stanotte, qualcuno  lo denuncerà per schiamazzi notturni-

***

Jude osservava sua sorella mentre dormiva tranquilla. Visto che era sabato sera, come al solito passava la notte nella casa della famiglia adottiva di Celya, la famiglia Hills.

La ragazza si era addormentata dopo ore e ore di continuo chiacchericcio, nonostante fosse più di mezzanotte quando il signore e la signora Hills li avevano spediti a letto. Celya era agitatissima per il Football Frontiere: lei faceva parte dello staff della squadra della Raimon e quello era il suo primo torneo importante. Certo, non doveva giocare, ma aveva delle responsabilità.

Jude al contrario era molto più calmo di lei. Dopo tutto aveva partecipato al Football Frontiere due volte di seguito e lo aveva sempre vinto con la Royal Academy. Nonostante “l’aiuto” che il signor Dark assicurava alla squadra, Jude era sicuro che avrebbero potuto vincere ogni partita che avevano disputato anche senza utilizzare mezzi subdoli come le minacce o i sabotaggi. Ora però c’erano quelli della Raimon che gli interessavano. Chissà come se la sarebbero cavata al torneo? Mancava poco e l’avrebbe scoperto.

***

Joe lanciò ancora il pallone contro il soffitto, stando sdraiato.

Di nuovo sua madre venne a controllare che fosse nel mondo dei sogni.

Di nuovo lo trovò rannicchiato nel letto, addormentato come un angioletto.

E di nuovo uscì.

Joe lanciò ancora il pallone contro il soffitto, stando sdraiato.

Di nuovo sua madre venne a controllare che fosse nel mondo dei sogni.

Di nuovo lo trovò rannicchiato nel letto, addormentato come un angioletto.

E di nuovo uscì.

Joe ridacchiò: era così semplice fregare gli adulti.

***

Mark si alzò e per l’ennesima volta andò a controllare che tutto fosse a posto: gli scarpini nella sacca, la divisa immacolata, la sua immancabile fascia appoggiata al comodino. Bene, tutto ok.

Tornò a letto, ma dieci minuti dopo si alzò per ripetere l’operazione.

-Oh, insomma: domani c’è solo la presentazione, Mark, calmati!- si disse. Aveva bisogno di parlare con qualcuno. Sua madre? No, dormiva da un pezzo. Ma certo, suo nonno! Acchiappò la foto e si sedette sul materasso.

-Ciao, nonno! So che è tardi e che dovrei già essere a letto, ma davvero non ce la faccio: sono troppo eccitato! Però allo stesso tempo anche in ansia... In cinquant’anni è la prima volta che la squadra della Raimon partecipa al Football Frontiere... Mi sento responsabile, non solo per i miei compagni, ma anche per tutti quei ragazzi che hanno frequentato la mia scuola e che non sono riusciti ad accedere al torneo! Spero di ottenere un buon risultato e di divertirmi! Wow, nonno, ci pensi? Il Football Frontiere...-.

***

Axel proprio non riusciva a dormire. Immagini ed emozioni confuse gli si accavallavano nella mente: la cerimonia d’apertura del Football Frontiere dell’anno prima, le partite, la gioia di essere arrivati in finale, la tensione del giorno prima della prova decisiva, il largo sorriso di sua sorella, pieno di aspettativa. E poi l’incidente, i fari del camion che inghiottivano la figura di Julia, il dolore, le facce deluse dei suoi compagni dopo la finale, persa.

No, questa volta non andrà così!, si disse. Questa volta arriverò fino in fondo, farò del mio meglio per vincere e divertirmi. E’ questo che vuoi, vero, sorellina?

***

-Domani inizia il torneo... Era ora!-

-Almeno la smetterai di rompere, Geco...-

-Uffa, Impressionista! Quanto sei noioso!- Geco fece una linguaccia all’amico, disteso sull'erba con le mani incrociate dietro alla testa. Ovviamente, visto che era notte, non teneva alzato il cappuccio, e i suoi capelli erano sparsi sul prato. Geco si mise accanto a lui e iniziò a giocare con una ciocca.

-Geco, ti dispiace smettere di giocare con i miei capelli?- domandò l’altro, mettendosi seduto. Dal suo tono non si capì se era infastidito o no.

-Sì, mi dispiace, problemi?-

-Sì: tu, di testa-

-Sempre a litigare come marito e moglie, voi due-

Geco fece un gran sorriso –Ciao, Jiles!-, mentre Impressionista si limitò a salutare più compostamente.

-Così vicini e così lontani- commentò il nuovo arrivato, sciogliendosi in una risata argentina, prima che altre sagome comparissero dal nulla, luminose nella notte.



Noticine dell'autrice:
capitolo corto e senza pretese... Devo ingranare la marcia, dopo tutto questo tempo XD
L'ultimo pezzo è importante, attenzione!
  
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