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Autore: MissHarvelle    01/08/2011    1 recensioni
Coppia: Elena & Claudio.Questa ff è ambientata 10 anni dopo la fine della prima stagione. Elena vive ancora a Roma, fa la maestra d’ asilo , mentre Claudio è un ricco imprenditore e per affari si è trasferito da 5 anni in Provenza, precisamente nei pressi di Arles…per scoprirne di più non vi resta che leggere!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 CAPITOLO 4

Quella sera stessa, dopo cena, Elena salì in camera per scrivere una email a suo padre.
Sentiva il bisogno di fare qualcosa di normale,che non avesse nessun rapporto con villa Rizzo e i suoi tristi ricordi.
Elena guardava fissa lo schermo del portatile, visto che non sapeva decidersi a cominciare la lettera.
Senza volerlo i suoi pensieri andavano a Claudio,alla sua situazione..sapeva benissimo quanto fosse attaccato al padre,soprattutto dopo la morte del fratello…ora gli restava solo la madre…
Appoggiò la testa sul tavolino e fece uno sforzo per trattenere le lacrime che le bruciavano le palpebre. Non avrebbe dovuto venire. Non avrebbe dovuto lasciarsi persuadere da suo padre che era doveroso farlo per Francesco. Quale bene ne sarebbe derivato, se lei non otteneva alcun risultato?
Se solo fosse andata diversamente,pensava, disperata. Se solo lei e Claudio non si fossero mai lasciati! Senza alcun dubbio l’ esperienza che avevano vissuto insieme era stata importante per lui. Quello che li aveva uniti sembrava così forte.. eppure quel vincolo era stato troncato di colpo! Anche in quel momento lei provava l’ atroce sofferenza della rottura, resa ancora più dolorosa da quello che era successo dopo.
Virginia,la nonna di Claudio, aveva avuto anche lei la sua parte. Li aveva incoraggiati a prendere ciò che loro apparteneva…ma la loro felicità era durata poco…
Elena nascose il viso tra le mani. Com’ era ingiusta la vita! Quando si pensava di essere a pochi millimetri dal paradiso,c’era sempre qualcuno disposto a tirarti giù..verso le fiamme dell’ inferno, con una crudeltà che poteva corrodervi sino all’anima.
Soffocando un singhiozzo,la giovane si alzò e andò alla finestra che dava sul giardino.Il sole stava per tramontare.
D’ improvviso sentì il bisogno di uscire da quell’ albergo.
Aperta la porta, scese le scale e si trovò nella frescura della sera. Portava un vestito molto semplice, viola di cotone.
Davanti all’ albergo esitò.dove poteva andare? I rari passanti sembravano essere in coppie di due o tre,mentre lei era sola. Prese la strada principale, ma ben presto tra la confusione della folla,si ritrovò in un vicolo cieco.
Una macchina passò di lì per caso. Due giovani si sporsero dal finestrino e la chiamarono con un urlo. Le chiesero poi il nome e dove andava e la invitarono a salire. La loro insistenza finì per farla arrossire. Ed ecco che la macchina si fermò e uno dei due scese, andandosi a piantare proprio di fronte a lei.
“ciao bella! Non vuoi fare una bella passeggiata con me e i miei amici?”
“senta..mi vuole far passare per favore?”
“ah..sei italiana…io adoro le italiane !”
Gettò uno sguardo ai suoi amici,uno sguardo pieno di sottintesi,e uno di loro aprì la portiera in segno di invito.
Elena era imbarazzatissima. La strada era deserta e lei temeva che quelli l’ avrebbero fatta salire con la forza. Erano palesemente ubriachi e non responsabili delle loro azioni.
“su, lasciatemi passare!”
Il giovane fece un passo avanti. Gli occhi gli luccicavano.
Elena , impaurita, indietreggiò e andò ad urtare contro un corpo muscoloso d’ uomo. Immediatamente si sentì presa dal panico e cominciò a tempestarlo di pugni. Ma l’ uomo non faceva parte del gruppo e non manifestava nessun desiderio amoroso. Era alto,magro e violento.
Afferrò per la giacca il giovane che aveva importunato Elena e lo lanciò contro la macchina con tale impeto che il poveretto sbattè la testa contro il parabrezza. Il ragazzo,impaurito, dopo essersi rialzato in qualche modo,fece partire la macchina a tutta velocità.
A Elena cedettero quasi le ginocchia quando riconobbe il suo soccorritore.
Claudio la guardò per qualche istante con aria di disprezzo,poi disse:”Smettila adesso. È tutto apposto..mi piacerebbe sapere cosa ci fai in giro a quest’ora tutta sola”.
Elena faceva fatica a riprendersi.
“io..io facevo una passeggiata..ecco tutto. Non ho forse il diritto di farmi quattro passi senza farmi prendere in giro?” e dicendo questo alzò una mano per aggiustarsi i capelli con un gesto inconsapevolmente provocante.”grazie..grazie per prima comunque”.
“non è niente..ma mi chiedo cosa sarebbe successo se non fossi stato qui..”…la guardava quasi con odio..” Cicerino…non sei a casa tua e il tuo modo di camminare…”
Non finì la frase, cambiando improvvisamente argomento. “vieni..ho bisogno di parlarti”.
Elena lo guardò con un certo timore.
“Valerio,ovviamente, ti ha detto che sono venuta a cercarti.”
Lui fece di sì con la testa.
“cosa ci trovi di strano? È il mio migliore amico. Piuttosto perché non sei venuta fino alla villa???”
Elena si strinse nelle spalle.
“come avrei potuto?”
Claudio studiò per qualche istante il pallido volto che aveva davanti,dopo di che si girò e cominciò ad allontanarsi a grandi passi.Elena non potè fare altro che seguirlo finchè non arrivarono all’ auto dell’uomo, una bella e lussuosa macchina sportiva di un nero metalizzato. Claudio aprì la portiera invitandola un po’ rudemente a salire. Elena non si fece pregare due volte.
Claudio passò dall’ altra parte e si sedette accanto a lei. Elena lo guardò di sottecchi. Era terribilmente sexy con quei pantaloni scuri e quella camicia chiara un po’ aperta che lasciava intravedere lo splendore del suo corpo. Al collo aveva una catenina con un simbolo che lei conosceva bene..voleva dire “amore eterno”…
Un tempo anche lei aveva portato quella stessa catena al collo. I ricordi e la presenza di Claudio la turbavano. Il cuore le batteva; quella pelle abbronzata…come avrebbe voluto toccarla.
Distolse gli occhi e cercò di trattenere quel desiderio così sensuale..
Il motore si avviò. Elena avrebbe voluto chiedergli dove stavano andando, ma, per il momento,le bastava essere con il suo amore..nient’altro in quel momento aveva importanza…



Note dell' autrice: finalmente ho postato anche questo capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando! A presto (spero).. fabi

  
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