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Autore: Akiko chan    01/08/2011    1 recensioni
Indugiò ancora un attimo, perso in quel mare glauco, assaporando quell’emozione sconosciuta che lei sola sapeva trasmettergli… Un attimo ancora prima di entrare in lei. E fu in quell’attimo che lo percepì per la prima volta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I giorni di campionato si susseguirono veloci, alternati da sfide più o meno avvincenti. Tutti e quattro i Blade-breakers si qualificarono imbattuti alle semifinali, insieme a Mister X, Jessie, Mistero Nero e Zeo, anch’essi imbattuti.
 
Anche se Mister X e Jessie combatterono con audacia, Kei e Rei vinsero l’incontro, accedendo meritatamente alla finale. Dopo essersi stretti sportivamente la mano, i quattro ragazzi smisero di essere avversari e tornarono ad essere i leali amici di sempre. Senza rancore né rimorso, si sistemarono sugli spalti assieme a Mariam, Dunga, Hilary ed il Professor Kappa, in trepidante attesa dell’incontro decisivo tra Zeo e Takao.
 
-Ci siamo …- borbottò tra sé e sé Zeo, gettandosi la pesante treccia dietro le spalle -Non dici niente? Siamo in squadra da due settimane, viviamo sotto lo stesso tetto e, oltre a non avere la più pallida idea di quale sia la tua faccia, mi avrai rivolto la parola meno di tre volte!- sbottò furioso.
 
-Invece di perdere tempo in chiacchiere, scendi in campo. Il tuo avversario è già pronto- lo mise gelidamente a tacere Mistero Nero.
 
Zeo guardò sbalordito il blader a bordo campo-Cosa?!? Ma io voglio affrontare Takao!-
 
-E invece affronterai Max-
-Ma le estrazioni mi hanno abbinato a Takao!-
 
-E allora? Non lo hai letto il regolamento? Dalle semifinali in poi, puoi scegliere quale blader della coppia affrontare…e io ho scelto Takao-
 
-No!- obiettò incollerito Zeo sollevando in aria i pugni.
 
-Taci Zeo! Non sei in grado di battere Takao-
 
Una smorfia arrogante piegò le labbra carnose del blader -E tu sì? Credi di essere più forte di me, sbruffone mascherato?-
 
-Non ti scaldare. Non è una questione di forza, solo che sei troppo coinvolto…non so per quale motivo, ma tu non desideri affatto battere quel blader-
 
Zeo sbatté le palpebre allibito -Che vuoi dire? Tu sei pazzo!- ringhiò, osservando sempre più arrabbiato il compagno placidamente seduto sulla panca di legno.
 
-Ho ragione e lo sai…Max ti sta aspettando…-
 
Zeo si voltò a guardare il ragazzo biondo già in posizione accanto alla stadio. Guardò poi Takao, seduto in panchina con i pugni chiusi in grembo, teso ed attento…il suo amico Takao…eh no, così non andava proprio … -Zowel…Zowel dammi la forza di arrivare sino in fondo…- Accidenti! Aveva maledettamente ragione Mistero Nero! Non era nelle condizioni psicologiche per affrontare Takao!
 
Il ragazzo abbassò il capo sconfitto, sospirò rassegnato -E va bene, farò come vuoi tu. Ma bada bene: se non batterai Takao, per te saranno guai seri! Io ti ho avvertito!- disse minaccioso allacciandosi i guanti di ruvido cuoio e avviandosi rabbiosamente verso il campo.
 
-Cosa?!? Zeo si batterà con Max? Ma io credevo che volesse sfidare Takao!- esclamò Hilary stupefatta.
 
-Già è molto strano- confermò il Professor Kappa, reimpostando velocemente i dati sul suo computer.
 
Max si voltò a guardare il compagno di squadra, che ricambiò il suo sguardo perplesso, allargando le braccia stupito. Poi, come in preda ad un’idea improvvisa, Takao saltò in piedi urlando -Sei un verme Zeo! Non hai il coraggio di guardarmi in faccia!-
 
-Non è così Takao-pensò Zeo, posizionando il suo Zerovix sul dispositivo di lancio con apparente noncuranza.
 
-E comunque non credere di farla franca! Max non vale meno di me e ora ti darà una bella lezione, traditore!- continuò ad urlare Takao inferocito.
 
Zeo incassò il colpo sbiancando –No, questo non lo devi dire! Non è così! Amico mio…-
 
-Blader in posizione…Tre…due…uno…lancio!-
 
Draciel schizzò veloce, posizionandosi immediatamente al centro dello stadio, mentre Zerovix gli vorticava intorno a debita distanza. I due bey si studiarono per un po’, saggiando le loro reciproche potenzialità, i ruoli si alternavano velocemente: ora attaccava uno, ora l’altro, le forze si equivalevano alla perfezione.
 
-Zeo perché?- chiese Max mentre Draciel si difendeva da un attacco veloce dell’avversario.
 
-Taci!-
 
-Perché questo voltafaccia?-
 
-Taci ti ho detto!- urlò inferocito più dalla confusione che aveva nel cuore che dalla lecita richiesta del blader -Cerberoooooo- chiamò in soccorso il suo Bit Power, sciogliendo nell’aurea potente della sua Creatura quel sentimento strisciante che non riusciva a sopprimere.
 
Il Bit Power si alzò in aria reso ancor più potente dal desiderio di proteggere il suo padrone da quel pericolo che lo scombussolava e di cui lui ignorava l’origine. Max non poté far altro che chiamare la sua Tartaruga -E va bene, l’hai voluto tu! Io non sarei mai arrivato a tanto Zeo…non avrò pietà per chi tradisce gli amici ed infanga l’amicizia. Tu non sei più nostro amico….Tartaruga attacca senza riserveee!-
 
-Cerbero di fuoco distruggiiiiiiiiiii!- contrattaccò Zeo, cercando di soffocare nel combattimento le parole di Max che, come tante dolorose stilettate, gli trapassavano la mente.
 
Draciel incassò l’attacco con maestria, ma vacillò paurosamente sull’orlo del campo di gioco.
 
-Max non cedere! Siamo con te- urlò Takao a squarciagola incitando l’amico con tutta l’energia possibile.
 
-Che sciocco! A cosa vi serve lo spirito di squadra?- chiese Zeo tentando di nascondere il suo dolore, dietro un velo di gratuita cattiveria.
 
-Che vuoi dire?- chiese Max perplesso, non capendo il senso della frase dell’avversario.
 
-Semplicemente che ora mi prenderò la tua Tartaruga e nessuno dei tuoi compagni ti potrà aiutare. Sei solo Max…solo… come lo sono io…Cerberoooooo!!!!!!! Catene infernali catturate la Tartaruga!-
 
Con un’abile mossa il bey di Zeo invertì improvvisamente la direzione, prendendo totalmente alla sprovvista Draciel, già in precario equilibrio sul bordo estremo dello stadio. Draciel barcollò e, per un caso sfortunato, inceppò in un solco del campo scavato dai loro bey nello scontro di poco prima. Max perse il controllo di Draciel solo per una frazione di secondo, ma una imperfezione comunque sufficiente a determinare l’esito della sfida. Zeo approfittò spietatamente dell’attimo di difficoltà dell’avversario, sferrò il suo attacco con precisione millimetrica, gettando Draciel lontano, fuori dal campo.
 
Max aveva perso e la Tartaruga si dibatteva inutilmente tra le spire violacee di Cerbero che la stringevano crudelmente alla gola impedendole di riprendere posto dentro Draciel.
 
-Tartarugaaaaa….Nooooooooooo- urlò Max disperato ed incredulo di fronte al gesto del loro ex amico.
 
-È inutile tanta patetica disperazione: ho vinto e questo è il prezzo che devi pagare, lo sapevi sin dall’inizio!- infierì Zeo trionfante mentre Cerbero tornava nel bey trascinandosi dietro la povera Tartaruga.
 
-Perché Zeo- Max crollò in ginocchio -Perché?- ripeté con un fil di voce mentre le lacrime cominciavano ad inumidirgli gli occhi sgranati.
 
Zeo non si curò del dolore del ragazzo, non si degnò neppure di rispondere, limitandosi a richiamare il suo bey che racchiudeva in sé il prezioso bottino poi con spietata freddezza voltò le spalle all’avversario affranto per la perdita della fedele compagna.
 
-Il vincitore è Zeo!- annunciò lo speaker entusiasta, ma la notizia venne accolta dal pubblico con un freddo applauso: era evidente che tutto lo stadio tifava per i Blade-breakers -Solo alcuni secondi di pazienza… ecco, il campo viene sostituito da questo, nuovo di zecca. I nostri blader si sono battuti con tale furia che hanno distrutto il campo di gioco… Comunque ricapitoliamo: a sorpresa il campione Max è stato battuto da questa coppia rivelazione. Non c’é che dire! Veramente dei blader straordinari che sembrano avere tutte le carte in regola per strappare la fascia di campioni ai Blade-breakers… Ma ecco lo stadio è pronto…prego invito la seconda coppia a prendere posizione…-
 
Mistero Nero si sollevò con decisione, facendo ondeggiare attorno a sé il lungo mantello informe.
 
-Ricordati che devi vincere altrimenti farai i conti con me- sibilò Zeo tra i denti incrociando il compagno a pochi passi dalla panchina. Mistero Nero increspò le labbra in una smorfia cattiva, ma la maschera impediva a chiunque di vedere quell’espressione risoluta: se Zeo l’avesse vista, non avrebbe avuto alcun dubbio sull’esito di quello scontro.
 
Pat voleva vincere. Doveva vincere. La posta in palio era elevatissima…il suo riscatto…il riscatto di un amore tradito…
 
Si posizionò con calma, concentrandosi sulla pozione dei piedi sulla pedana di solido metallo, evitando, con quello stratagemma, di incrociare lo sguardo del suo avversario, che sentiva arderle addosso con odio…che senso aveva guardare in faccia una persona di cui non le importava niente? Non aveva nulla contro Takao, non le importava nulla del suo Bit Power, era solo inconsapevolmente incappato sulla sua strada e, purtroppo per lui, andava eliminato.
 
-Pronti ragazzi. Tre, due, uno…lancio- ripeté per l’ennesima volta lo speaker.
 
Dragoon non perse tempo ed attaccò immediatamente, come era nel suo stile. Takao era pervaso da un’incontrollabile rabbia che esigeva di essere scaricata in fretta, prima di fargli perdere la ragione. Nessuno avrebbe toccato il suo Drago Azzurro e in men che non si dica si sarebbe ripreso anche la Tartaruga di Max…povero amico…sì…sarebbe andato tutto bene….doveva andare bene…
 
-Dragoonnnnn- il Drago Azzurro rispose immediatamente al richiamo impellente del padrone ed esplose nell’aria, provocando un rumore simile al tuono estivo che squarcia il cielo in una notte di tempesta.
 
-Non ho mai visto Takao così arrabbiato…- constatò Hilary perplessa sbirciando incredula il bagliore insolitamente accecante del Bit Power del suo amico.
 
-Neanch’io. Dragoon è al massimo della potenza…ma è pericoloso, non può sostenere a lungo quella potenza, potrebbe avere un cedimento…ahi…MIstero Nero sta aumentando la sua rotazione…ragazzi sta liberando il Bit- annunciò il Professor Kappa un attimo prima che un raggio sinistro, di cupo color cobalto, fuoriuscisse dal bey di Mistero Nero.
 
Kei e Rei si alzarono in piedi, sporgendosi dal parapetto, per osservare meglio il terribile Demonio che si dispiegava nell’aria, aprendo le sue imponenti ali di pipistrello ed azzannando, con un balzo improvviso ed incredibilmente veloce, il collo flessuoso di Dragoon, che sembrava doversi spezzare da un momento all’altro, tra le terribili fauci acuminate dell’avversario.
 
-Maledetto…non ce la farai...non mi farò mai battere da un vigliacco che non ha neanche il coraggio di mostrare la propria brutta faccia!- urlò Takao mentre Dragoon si liberava con abilità dai denti aguzzi di Demonio.
 
-Attento a quello che dici…- lo avvertì l’avversario, guardandolo intensamente.
 
-Io dico ciò che mi pare e piace! Sei un vigliacco e la maschera che porti in volto ne è la prova tangibile. Ti annienterò senza pietà…non avrai mai il mio Drago-
 
-Illuso!-
 
-Attacco Tornadooooooooo- fu la repentina risposta di Takao.
 
Dragoon cominciò a roteare freneticamente, provocando un vuoto d’aria che sollevò il bey di Mistero, facendolo dondolare nell’aria come fosse un’inconsistente piuma. Pat tentò di opporsi a quel vortice d’energia con tutta la determinazione del suo spirito, ma non poté resistere alla furia di Takao e venne sbalzata in malo modo a terra. Atterrò con un doloroso tonfo sulla schiena mentre davanti ai suoi occhi spalancati, il suo bey girava a vuoto completamente in balia dell’avversario.
 
-E ora il colpo di grazia…mi spiace per te Mistero Nero ma hai perso…anzi non mi spiace affatto- rettificò Takao assaporando la vittoria che percepiva vicina.
 
Il bey di Pat continuava ad essere sballottato senza sosta nel vortice violento creato da Dragoon, e Demonio seguiva irrimediabilmente le sorti del bey, soccombendo tra le zanne azzurrognole del Drago Azzurro.
 
Volse il capo piena di vergogna, accettando quella sconfitta che non aveva previsto. E fu allora che lo vide. In piedi sugli spalti a poca distanza tra i suoi amici, la solita maschera imperscrutabile nonostante la tensione del momento, quella maschera che lei un tempo credeva di avergli tolto…credeva… non stava affatto badando a lei ma fissava immobile i Bit Power in aria. Qualcosa in lei ruggì, un’onda di inaudita violenza si riversò nel suo stomaco e salì impetuosa sino a raggiungere ogni cellula del suo corpo. Un tagliente lampo di gelida cattiveria saettò nelle sue iridi color dell’aurora mentre il suo bey iniziava a vibrare, rallentando la sua rotazione sino ad arrestarsi del tutto.
 
-Ho vinto- esultò Takao.
 
La ragazza si sollevò sui gomiti ed alzò in aria un braccio. Takao registrò con orrore il mutamento avvenuto in lei e nel suo Bit ed immediatamente l’esultanza si trasformò in stupore e poi in gelida paura: Demonio, ancora incredibilmente sospeso in aria, aveva ripreso a muoversi, roteando in senso antiorario, creando così un controvortice che gli permise di tornare a terra incolume.
 
-Mi spiace Takao hai esultato troppo presto. Sei forte ma non puoi vincere con me…è impossibile…- disse Mistero Nero rialzandosi con un agile colpo di reni.
 
-Che vuoi dire?- chiese il ragazzo mentre il sangue gli si ghiacciava nelle vene. Una sensazione di intenso freddo si faceva strada in lui, la stessa che aveva sorpreso Dunga.
 
-Tu non puoi battermi-
 
Il blader sbatté gli occhi confuso -Perché?- chiese spaventato da quella miriade di fastidiose sensazioni che non riusciva a decifrare.
 
-Perché non te lo permetterò. Sei l’ultimo ostacolo tra me ed il mio vero obiettivo…non posso cedere proprio ora….Demonio Attacco Finale!-
 
-Cos…Dragoon schiva- con una mossa fulminea Takao evitò lo scontro, allontanandosi da Demonio quanto bastava per riprendere fiato. Le parole di Mistero gli rimbombavano in testa, il messaggio funesto che celavano lo fece tremare, doveva sapere ad ogni costo che cosa intendesse dire quel blader senza scrupoli!
 
-E posso sapere cosa ti spinge a volere il mio Bit Power?- chiese risoluto.
 
-Stupido! Non me ne importa niente del tuo Bit! L’unica cosa che voglio é…..- gli occhi di Pat brillarono di odio puro, sentimento che si trasmise immediatamente al suo animale sacro che improvvisamente si avventò sul Drago Azzurro. La testa del Drago, parte del collo e una zampa scomparvero all’interno delle immense fauci di Demonio, che si serrarono con uno scatto infernale, determinate a non lasciare la presa sino a che il collo del Drago non si fosse spezzato.
 
-Lascialo, lo ucciderai- urlò Takao in preda al panico mentre la sensazione di freddo si faceva sempre più intensa rendendogli difficili i movimenti.
 
-No sta tranquillo, non ho intenzione di ucciderlo, ordinagli di stare buono e non gli accadrà nulla…. Vi è un solo Bit Power che presto ucciderò senza pietà, solo l’Aquila Rossa è destinata a sparire per sempre!- urlò fuori di sé Mistero Nero -E tu di certo non me lo impedirai! Demonio sferra il colpo di grazia!-
 
Il Drago Azzurro smise di dibattersi tra le fauci del suo aguzzino e rimase immobile come un vuoto fantoccio, mentre Dragoon veniva sbalzato fuori dal campo.
 
Un desolato silenzio scese nel bey-blade stadio. Takao fissò incredulo l’inseparabile bey arrestarsi sconfitto ai suoi piedi. Aveva perso! E ora che sarebbe accaduto? Chi avrebbe fermato quel pazzo assetato del sangue dei loro Bit Power?
 
Le ultime parole di Mistero Nero gli attraversarono la mente, istintivamente si voltò verso gli spalti alla ricerca del suo compagno minacciato…Kei…il suo amico aveva udito le parole piene di odio di Mistero Nero? Dalla sua espressione attonita sembrava proprio di sì… E così quel blader sanguinario che voleva distruggere l’Aquila Rossa…perché?
 
Takao vide la luce del Drago Azzurro spegnersi all’interno del bey di Mistero Nero -No Drago azzurro…ritorna qui!- urlò schiacciato dal senso d’impotenza mentre il suo più fedele amico gli veniva strappato.
 
-Stupido non può…rassegnati: non vedrai più il Drago Azzurro- sentenziò spietatamente Mistero Nero recuperando il suo bey e sparendo, subito dopo, nel tunnel seguito da Zeo. 
  
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