12. Match
Jude
sospirò, osservando il figlio schiacciare con violenza la
palla oltre
la rete.
Si guardò intorno cercando di non farsi notare. Era mai
possibile che ci
fossero solamente mamme ad assistere alla partita?
Dio santo, voleva Rob. In quel momento esatto.
Tornò a concentrarsi su Anthony, tenendo comunque la coda
dell’occhio puntata
su tutte quelle donne che lo fissavano lascivamente. Gli venne
istintivo
stringersi, come a voler sparire.
Provò terrore puro quando una bionda particolarmente
provocante a poca distanza
da lui scivolò sulla gradinata, avvicinandosi. La tenne
fugacemente d’occhio,
fingendosi concentrato sulla partita, fino a quando lei non ebbe
l’ardore di
toccargli il braccio.
Rabbrividì. E dire che era Jude Law, rinomato playboy e
giudicato tra gli
attori più sexy al mondo. Eppure da quando aveva Robert gli
sembrava che la sua
orbita si fosse concentrata improvvisamente intorno a lui, facendogli
perdere
qualunque altra pulsione verso il resto del mondo maschile e femminile,
sia
sessuale che anche solo di lontano interesse. Vedeva solo Rob, non
poteva farci
nulla.
Quando la bionda lo sfiorò di nuovo, fu costretto a voltarsi
come imponeva la
buona educazione.
“Salve, signora.”
“Signorina, prego.” Sbattè
civettuolamente le lunghe ciglia.
Jude ridacchiò nervosamente, sudando come se fosse in un
forno ed appellandosi
a tutti i santi che conosceva. Anche alla Regina Madre, ormai che
c’era.
Fortunatamente in suo soccorso arrivò qualcosa di meglio.
“Giù gli artigli, gattina, è il mio
uomo.” Si rilassò anche solo con il suono
della sua voce. “E quello è il mio
posto.”
Robert gli si parò davanti, sorridendo affettatamente alla
donna. Quel sorriso
che a Jude sapeva terribilmente di presa per il culo e che
probabilmente lo era
davvero, visti i soggetti. La bionda fissò l’altro
con astio, battendo in
ritirata di qualche metro ed osservandoli truce.
“Eccomi, amore.”
Disse Robert a voce
fin troppo alta, calcando particolarmente sul nomignolo e lasciandogli
un bacio
a fior di labbra. In cambio si guadagnò un pizzicotto su un
fianco.
“Grazie a Dio. Era ora.” Fu la risposta che
ricevette, prima di un secondo
bacio.
***
“La
prossima volta ti accompagno io, altrimenti
finisce che tuo padre viene impalmato davvero da uno di quei pappagalli
con gli
stivali.” Avvisò il figlio Robert, lanciando
contemporaneamente un’occhiataccia
ad una donna che a suo dire fissava suo marito troppo insistentemente.
Gli
passò un braccio attorno alla vita, tirandoselo addosso e
rivendicandone la
proprietà, gongolando soddisfatto come un bambino quando la
suddetta signora si
voltò contrariata.
Anthony si strinse nelle spalle, abituato ai modi di fare del suo Papi,
mentre
Jude semplicemente si risistemava nella nuova posizione.
“Anzi, ancora meglio, d’ora in poi veniamo
entrambi, e chissenefrega delle
riunioni di lavoro. Tutte arpie, qui dentro, preferisco tenerti
sott’occhio costantemente.”
Jude si strinse tra le sue braccia, lasciandogli un bacio sul collo.
“Come
vuoi.”
“Ehilàààà!”
Tony saltellò davanti a loro, in cerca
dell’attenzione dovutagli,
ottenendo solo di arrivare all’altezza del petto del suo
Papi. L’altezza l’aveva
presa da lui, in effetti, era piuttosto basso per la sua
età. “E la mia
partita?”
Robert si chinò alla sua altezza, sorridendo a
trecentocinquanta denti e
tirandosi inevitabilmente dietro anche l’altro, stretto a
lui.
Jude si guardò attorno. Strano, nessun morto
d’infarto per quel sorriso. Si
strinse nelle spalle, tornando al figlio.
“Sei stato bravissimo.” Rob scompigliò i
capelli al bambino, mentre Jude lo
tirò per un braccio, sorridendogli e facendolo incastrare
tra di loro.
Tony ridacchiò, costretto nell’abbraccio tra il
suo Papà ed il suo Papi,
respirando i loro profumi così familiari. E chissenefregava
di quel bambino
dell’altra classe che continuava a ripetere che i suoi due
papà erano finti perché
era impossibile che due uomini si amassero, l’avrebbe presto
zittito.
Robert si sporse a lasciare un bacio tra i capelli di entrambi.
La sua famiglia.
Lollolandia:
Ci voleva un po’ di sano fluff, suvvia ù_ù
E poi sono così carini che non si poteva non metterlo *si scioglie* Incredibilmente il capitolo mi piace, ho avuto l’ispirazione ieri sera in macchina mentre andavo a prendere il gelato con i miei ed ovviamente non avevo dietro il cellulare – quando serve non c’è mai o non ha soldi, Irlandese inutile ù_ù (si, se ve lo state chiedendo si chiama proprio Irlandese, perché attaccato c’è un folletto con un ferro di cavallo che mi ha portato mia sorella da Dublino *^*) -, perciò ho scritto su quello di mia madre e mi sono spedita i messaggi (solo nove, avevo scritto solo un pezzettino, quello dell’attacco della bionda, tanto per capirci ù_ù Dio benedica i messaggi gratis verso Wind o mia madre mi avrebbe staccato la testa). Stasera poi mi sono decisa – avevo voglia di scrivere ma BOBD non ne vuole sapere di uscire DD: - ed ho ricopiato da brava ù_ù
Ora.
L’idea è stata di Michela, alias la nostra carissima (<3) Scaramouche, che ringrazierò sempre e per sempre per avermi sbloccata ed a cui dedico ovviamente il capitolo. Tutto tuo, cara <3
Poi le dovute precisazioni (di questo passo le note saranno più lunghe del capitolo ._.):
- Tony gioca a pallavolo, come immagino avrete capito subito. C’ho giocato anche io per qualche anno, amo la pallavolo e mi sembrava lo sport più ‘femminile’ (chiariamo subito, non sono sessista per gli sport, anche perché guardate la nostra Nazionale maschile di pallavolo e ditemi se non sono bravissimi e terribilmente gnocchi *ç*) da inserire per giustificare la presenza delle mamme.
- Come avrete notato Rob e Jude sono rispettivamente Papi e Papà, per Tony. L’idea me l’ha data un video di Neil Patrick Harris (che spero conosciate, se non lo conoscete andate a vergognarvi in un angolino e poi informatevi è______é), che poco tempo fa, ospite ad un programma, ha rivelato che per i suoi due gemelli, lui e David (il suo compagno), sono rispettivamente Papa e Daddy, che ho cercato di rendere in italiano con Papà e Papi. Anche perché, diciamocelo, chi non se lo immagina Robert che, in cerca di una soluzione, propone di farsi chiamare lui Papi? *w*
Bene, direi che ho chiuso, andate in pace ù_ù
- G