Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Akiko chan    02/08/2011    1 recensioni
Indugiò ancora un attimo, perso in quel mare glauco, assaporando quell’emozione sconosciuta che lei sola sapeva trasmettergli… Un attimo ancora prima di entrare in lei. E fu in quell’attimo che lo percepì per la prima volta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Ben fatto ragazzi…sono fiero di voi- esclamò Zagart esultante, osservando il Drago Azzurro e la Tartaruga agitarsi inutilmente all’interno di due grossi cilindri di vetro infrangibile, in una stanza di massima sicurezza nei sotterranei della villa -E domani la fine dell’opera! Tu Zeo prenderai la Tigre Bianca e tu Mistero…beh farai ciò che vorrai dell’Aquila…-
 
-Questi sono i patti, Zagart. Buonanotte- tagliò corto il blader chiamato in causa abbandonando in fretta la stanza, irritato dalla compiaciuta esaltazione dell’uomo. Non era certo fiera di quello che aveva fatto. In fondo provava una genuina simpatia per quelle creature misteriose e vederle soffrire in gabbia, non le procurava alcun piacere, anzi... D’altronde quello faceva parte del gioco, quel gioco che lei stessa aveva voluto e di cui aveva chiare le regole fin dall’inizio. Non ci poteva fare niente, la vita era ingiusta con tutti prima o poi…
 
Perché? Perché Mistero Nero voleva uccidere l’Aquila Rossa? Era ormai notte fonda, ma Zeo continuava a girarsi e rigirarsi nel letto arrovellandosi sempre su quella spinosa domanda, non riuscendo a trovarvi alcuna risposta plausibile… E non l’avrebbe certo trovata da solo! Aveva un’unica via d’uscita: obbligare il suo misterioso compagno a dirgli la verità! Ma come poteva fare? Quel tipo era così sfuggente, restio a qualsiasi spiegazione. Un lampo combattivo attraversò le iridi smeraldo del ragazzo mentre mandava all’aria le coperte del suo letto. Al Diavolo! Lo avrebbe obbligato con le buone o con le cattive! Catturare era una cosa, distruggere un’altra! E lui non voleva in alcun modo assecondare i piani di quel folle blader! O almeno, se era costretto a partecipare ad un atto così ignobile, riteneva perlomeno di avere il diritto di saperne il motivo! Infilò in fretta le ciabatte ed uscì dalla sua stanza avviandosi nell’ala della villa riservata agli ospiti, dove da settimane vi alloggiava Mistero Nero. Bussò alla porta ma non ottenne alcuna risposta. Cautamente abbassò la maniglia, constatando, con stupore e piacere, che non era chiusa a chiave -Mistero ci sei? Sono Zeo, posso entrare?-
 
Niente, nessuna risposta. Il ragazzo, entrò nella stanza chiudendosi la porta alla spalle. Si guardò attorno e notò il mantello e la maschera del compagno abbandonati su una sedia. Solo allora si accorse dello scroscio dell’acqua provenire dal bagno, quindi Mistero era sotto la doccia, senza maschera…ebbene quale migliore occasione per scoprire che cosa nascondeva, con tanta cura, il suo terribile compagno? Si sedette su una poltrona per nulla tranquillo, ma ormai risoluto ad andare sino in fondo a quell’assurda faccenda. Certo, era pienamente consapevole che Mistero Nero non avrebbe affatto gradito quella sua intrusione, che forse lo avrebbe anche picchiato, e soprattutto, cosa che temeva più di tutte, sarebbe andato su tutte le furie, e che questo poteva essere molto pericoloso per lui ed il suo bey…ma ormai la curiosità era più forte di qualsiasi prudenza… ed inoltre in palio c’era la vita dell’Aquila Rossa di Kei…
 
Però … una doccia a quell’ora della notte, probabilmente neanche il suo compagno era così tranquillo come voleva far credere, forse il rimorso toglieva il sonno pure a lui.
 
L’acqua si fermò. Zeò trattenne il respiro, ancora pochi istanti e si sarebbe ritrovato faccia a faccia con MIstero. Si agitò nervosamente sulla poltrona, non osando però alzarsi, anzi tentava sempre più di affondare contro lo schienale, sperando di diventare in qualche modo invisibile… decisamente se la stava facendo sotto dalla paura! Ciò nonostante, mille domande frullavano nella sua testa, smaniose di una risposta: perché si nascondeva da capo a piedi dietro ad una maschera? Quali deformità tentava di nascondere? Perché quell’odio e quell’accanimento contro i Blade-breakers? Perché uccidere un Bit Power? Perché? Perché… No… inutile tormentarsi, ancora pochi istanti e avrebbe avuto tutte le risposte che cercava…
 
Una figura sottile uscì dalla porta del bagno, avvolta in un morbido accappatoio di spugna color lillà, intenta a sfregarsi i lunghissimi capelli biondi che le ricadevano in ciocche disordinate sul petto rigonfio. Zeo trattenne il fiato scioccato…accidenti! Questo non se lo era proprio aspettato: una donna! Mistero Nero era una donna! E ora come gliela spiegava la sua presenza lì?
 
-Ehm…- gli sfuggì un suono gutturale, strozzato che bloccò la ragazza con le braccia a mezz’aria. Pat si voltò di colpo, lasciandosi sfuggire dalle mani l’asciugamano che stava usando per asciugarsi i capelli. Il soffice panno si adagiò silenzioso ai suoi piedi mentre lei senza fiatare tentava di mettere a fuoco la sagoma celata nell’ombra della sua stanza.
 
-Scusa io non potevo sapere….-iniziò Zeo imbarazzatissimo, alzandosi ed uscendo dall’angolo buio che ancora lo nascondeva agli occhi della ragazza.
 
-Zeo!?!? Che ci fai qui? Come ti sei permesso di intrufolarti in camera mia?!?!- sibilò la ragazza tra i denti, stringendo con forza la cintura dell’accappatoio, assicurandosi che nascondesse a dovere tutte le sue nudità.
 
-Io…mi spiace…ma come facevo a sapere che eri una donna?-
 
-Che c’entra? Accidenti a me che mi sono dimenticata di chiudere a chiave! Al diavolo!Che fai lì imbambolato? Ti decidi ad uscire?-
-Sì…certo…scusa…- balbettò rosso come un peperone, avvicinandosi di corsa alla porta. Ma prima di spalancarla, venne bloccato dalla voce irata di lei, che perentoriamente gli ordinò - Dimmi perché sei qui!-
 
Zeo istintivamente fece per voltarsi.
 
-Non ti voltare! Se non lo avessi capito sono praticamente nuda!- sbuffò incollerita.
 
-Scusa…- disse arrossendo per l’ennesima volta il ragazzo -Io…ehm…vo…volevo chiederti perché vuoi uccidere l’Aquila Rossa-
 
Silenzio.
 
-Mistero?- chiese Zeo continuando a fissare il legno della porta e sentendosi un perfetto imbecille.
 
-Tu perché vuoi i Bit Power dei tuoi… amici?-
 
-Come fai a sapere che sono miei amici?-
 
-L’ho capito…perché?-
 
-Per mio fratello-
 
-Cosa c’entra tuo fratello?!? Ti puoi girare sono vestita ora-
 
Zeo si volse e rimase impietrito ad osservarla. Era splendida, altro che il mostro informe che si era immaginato! La semplice tuta bianca che indossava ora, la faceva assomigliare ad un innocuo angioletto… certo non al demonio con cui aveva immaginato di convivere nelle ultime settimane…
-Allora Zeo?- lo incalzò aspra sedendosi sul bordo del letto e ricominciando a strofinarsi i capelli ancora gocciolanti.
 
-Mio fratello… Zowel… è morto quattro anni fa…o almeno io lo credevo morto…in realtà mio padre lo ha ibernato…non mi guardare così, è la verità… l’ho visto con i miei occhi in una cella frigorifera in una stanza segreta della villa-
 
Pat lo osservò attenta, quella storia era talmente assurda, eppure l’espressione del ragazzo non le lasciarono dubbi sul fatto che fosse la verità -Continuo a non capire che c’entrino i Bit Power…- chiese perplessa.
 
-Secondo mio padre il potere delle quattro creature può riportare Zowel in vita…-
 
-Ma è assurdo non é possibile…tu non puoi credere che…-
 
-Mio padre è un grande scienziato, se dice che è possibile io gli credo!- affermò risoluto. Doveva essere così! Doveva! Altrimenti che altro avrebbe potuto giustificare il suo meschino tradimento?
 
-Bene…- accondiscese la ragazza.
 
-E ora tu…perché vuoi uccidere l’Aquila Rossa?-
 
Pat non rispose, apparentemente concentrata a districare i nodi nelle lunghe ciocche bagnate.
 
-Io ho risposto sinceramente alle tue domande, ora tocca a te. Ti avverto che non me ne andrò sino a che non mi avrai detto tutto ciò che voglio sapere- insistette Zeo facendo qualche passo avanti ma mantenendosi sempre ad una certa distanza di sicurezza: nonostante le apparenze, tutt’altro che pericolose, non aveva affatto dimenticato che quello era in realtà il blader che aveva sconfitto Takao!
 
-Odio il blader che la possiede- la ragazza si alzò, dirigendosi lentamente verso la finestra e sbirciando oltre le tremolanti luci della metropoli nipponica. La sua voce era stata poco più di un sussurro, ma i sensi di Zeo erano troppo attenti, per non captarlo -Perché?- chiese piano.
 
La bocca di lei si incurvò all’ingiù in un’espressione amara -L’odio ha forse bisogno di una ragione?-
 
-Certo che ce l’ha! Non puoi odiare una persona senza motivo!-
 
-Uhm…un motivo ci sarà anche stato ma… è passato talmente tanto tempo che l’ho scordato…ho dimenticato tutto, tranne l’odio che ho nel cuore e che domani avrà finalmente vendetta- gli occhi di Pat brillarono di una luce glaciale che fece arretrare Zeo di un passo. Aveva ancora tante domande da farle, ma quegli occhi gli facevano troppa paura… aveva solo intravisto il rancore che covava nel cuore quella creatura dalle sembianze angeliche ma dall’anima diabolica, e gli era bastato. Un intenso senso di freddo lo investì, facendogli correre un brivido lungo la schiena. Senza chiedere altro, uscì in fretta da quella stanza improvvisamente gelida.
 
Zeo finì di chiudere la sicura dei suoi guanti di cuoio, sbirciando di sottecchi i suoi avversari Rei e Kei, che parlavano tra di loro dall’altra parte del bey stadio. Sospirò mentre scioglieva le articolazioni delle dita una ad una… aveva passato una notte infernale e ora era un fascio di nervi tesi. Aveva faticato ad addormentarsi, tormentato dallo sguardo omicida della sua compagna, e quando finalmente aveva preso sonno, gli occhi di lei, avevano continuato a perseguitarlo, insieme ai volti di Takao, Rei, Max e Kei. Per tutta la notte, nei suoi incubi, l’Aquila Rossa era stata fatta in minuscoli pezzettini da Demonio, mentre Kei urlava disperatamente il suo dolore, senza riuscire però a placare la crudeltà di Mistero Nero che, non ancora soddisfatto, desiderava uccidere anche il povero blader. Sempre nel sogno, Takao e Max tentavano disperatamente di difendere il loro amico, ma non erano in grado di farlo, ormai privi dei loro Bit Power e la Tigre Bianca non ce la faceva da sola…ci provava in tutti i modi ma ormai era esausta…
 
Si era svegliato urlando, annegato in una pozza di sudore.
 
Ora le tempie gli pulsavano dolorosamente, gli dava fastidio tutto, anche la voce insistente dello speaker che blaterava qualcosa sull’importanza di combattere lealmente… Lealmente?!?! Ma che vi era di leale in tutto quello?
 
-Zeo insomma! Che fai dormi?- il richiamo tagliente di Mistero Nero, interruppe bruscamente i suoi pensieri.
 
-Cosa?- chiese confuso, osservando la maschera nera a pochi passi da lui, sotto la quale ora gli sembrava di veder luccicare due occhi viola colmi d’odio.
 
-Rei è già in campo…ti stanno chiamando!- proseguì Mistero, riaccomodandosi in panchina ed incrociando le braccia al petto nella posa che ormai gli era abituale.
 
Zeo si avviò lentamente verso il campo e prese posizione. Non aveva alcuna voglia di combattere.
 
-Finalmente!- esclamò Rei guardandolo torvo -I tuoi trucchetti non mi faranno perdere la concentrazione. Preparati Zeo, perché ho intenzione di vendicare i miei amici-
 
-Vedremo- rispose il ragazzo, ma la sua voce aveva perso la sicurezza del giorno prima e anche Rei sembrò notarlo, soffermandosi a scrutarlo con sospetto.
 
-Bene blader in posizione…Tre due uno…lancio!!!!!!! Signori ecco l’inizio di questa attesissima finale. All’angolo blu Zeo con Cerbero. Il suo attacco è diretto, veloce, preciso…all’angolo rosso il campione in carica Rei con Draiger…-
 
Zeo seguiva i movimenti dei due bey senza vederli realmente.
 
“E necessario un motivo per odiare qualcuno?”
 
Certo che ci doveva essere!
 
“L’ho dimenticato…ho dimenticato tutto tranne l’odio”
 
Odio?
 
Mistero Nero combatteva per odio.
 
Ma lui?
 
Per amore…
 
Per amore fraterno…per riavere chi non c’era più…per annullare la morte e ridonare la vita…
 
-Che fai Zeo? Mi sottovaluti al punto da credere di potermi battere pensando ai fatti tuoi?-
 
La voce di Rei fece sussultare Zeo. Ma che stava combinando? Cerbero stava per finire fuori dal campo!
 
-Ma come posso togliervi anche la Tigre Bianca? Chi difenderà l’Aquila Rossa?-
 
Zeo guardò oltre le spalle di Rei e osservò Kei seduto in panchina, teso ed immobile, in paziente attesa della sua imminente, crudele sfida.
 
Zowel...
 
“Stai sbagliando tutto amico!”
 
Takao!
 
“Che fai amico? Zeo tu sei dei nostri!”
 
Perdonami Takao, io lo faccio per Zowel…
 
“Ma hai chiesto a Zowel se è quello che vuole?”
 
Veramente …io…no!
 
“E allora fallo…La morte è solo un’altra dimensione della vita e lui magari lì sta benissimo…è in pace…e tu invece? Stai ripudiando i tuoi amici, il rimorso per ciò che stai facendo non ti permetterà di trovare la pace, mai più!”
 
-NOOOOOO! Non è così- urlò Zeo.
 
-Ma che ti prende? Sei impazzito?- chiese Rei guardandolo preoccupato -Zeo stai male? Che ti succede?-
 
-Trema Rei perché la Tigre Bianca verrà via con me! Cerbero di fuocoooooooo- rispose il ragazzo mentre le lacrime cominciavano a scorrere lungo le sue gote senza che lui potesse fare assolutamente nulla per trattenerle.
 
Si può odiare qualcuno senza motivo?
 
Sì si può…
 
No, no ,no…non si può!
 
“Zeo io sono morto…é andata così…quello che vuole fare nostro padre è un follia, non ha senso e lui stesso lo sa. Ti ha imbrogliato, sta usando l’amore che provi per me per manovrarti ed aiutarlo a realizzare i suoi folli progetti…non catturare la Tigre Bianca…Zeo fratello mio …ascoltami ti prego!”
 
Zowel…sei certo?
 
Sì…
 
-Fratello…-
 
Sono sempre con te Zeo…vivo in te…in ciò che sei… in ciò che fai…
 
-Incredibile signori! Cerbero si è inspiegabilmente fermato! Il vincitore del match è Rei!-la voce dello speaker riportò Zeo alla realtà. Era proprio vero. Il suo imbattibile bey era immobile al centro dello stadio e gli applausi scroscianti erano tutti per Rei. Raccolse Cerbero, evitando di incontrare lo sguardo interrogativo dell’avversario: chiedeva delle spiegazioni che lui non era in grado di dare neanche a se stesso.
 
-Zeo ho vinto ridammi il Drago e la Tartaruga!- lo bloccò Rei mentre si allontanava.
 
-Non ce li ho….e comunque non avete ancora vinto…Kei deve battere Mistero Nero…- rispose abbassando lo sguardo per celare il turbamento che quelle parole gli provocarono. Ripensò allo sguardo glaciale della compagna e un senso di vertigine lo fece incespicare.
.
-E se lo batto ci ridarete i Bit Power?- chiese Kei sopraggiungendo.
 
-Il problema non si pone. Non mi batterai mai- replicò Mistero Nero, prendendo il posto di Zeo sulla pedana di lancio.
 
Eccolo lì. Il momento era giunto quindi. Dopo tanto tempo poteva di nuovo confrontarsi con quegli occhi scuri come la notte. Pat si concesse tutto il tempo necessario per riabituarsi a quel volto, a quegli occhi, ben protetta dietro alla sua maschera inespressiva.
 
-Illuso! Io non posso perdere. Non ti permetterò di distruggere la mia fedele compagna e riavrò i Bit dei miei amici-
 
Un impeto d’ira divampò in lei, la sua voce gli era quanto mai sgradita -Amici? Fedele compagna? Attento, le tue parole non fanno altro che aumentare la mia furia… Sei un ipocrita….amicizia e fedeltà…blah… in bocca tua certi concetti fanno schifo…-
 
-Come osi pagliaccio mascherato?-
 
-Ragazzi silenzio…Prego Zeo e Rei fuori dal campo… Blader in posizione…Tre…due …uno…lancio!-
 
-Ma cos…- Zeo fissò incredulo il bey di Mistero che sfrecciò in campo lasciando dietro di sé una scia bianca luminescente. Non era Demonio! Che bey stava adoperando?
 
-Ma ha cambiato bey!- esclamò esterrefatto il Professor Kappa riavviando il programma di sintonizzazione in modo da registrare i dati del nuovo bey che girava veloce in campo sotto di loro.
 
-Cosa?!?- urlarono all’unisono Max e Takao, fissando apprensivi lo schermo del portatile del loro amico e vedendo apparire i dati relativi al bey che il computer stava velocemente registrando.
 
-Non é Demonio…guardate…- disse il ragazzo indicando dei valori su una finestra aperta in alto a destra dello schermo.
 
-L’avrà modificato- azzardò Hilary.
 
Il Professor Kappa scosse il capo deciso -No è completamente diverso… l’angolo di rotazione, la velocità, il peso specifico…e…non è possibile!- disse il giovane scienziato, stringendo convulsamente, tra le mani il suo fedele mezzo.
 
-Che c’è?- chiese Takao preoccupato- Professore parla!-
 
Il ragazzo stava digitando freneticamente sulla tastiera alcuni complicati codici-Un attimo…sto verificando…-
 
-Allora Professore?- incalzò Takao impaziente.
 
-Incredibile…stessa rotazione…stessa velocità…stesso angolo…oh mio Dio!-
 
-Professor Kappa hai tre secondi per dirmi che cosa sta succedendo!- lo minacciò Takao che ormai aveva perso tutta la sua inesistente pazienza.
 
-Il bey di Mistero Nero si muove come Dranzen…è come se fossero…lo stesso bey!-
 
-Ma com’è possibile una cosa del genere!?!?- chiese Max osservando inebetito il bey di Mistero Nero che si sovrapponeva alla perfezione a Dranzen nella simulazione a computer.
-L’unica spiegazione plausibile che mi viene in mente è che quel blader misterioso conosca sin nei minimi dettagli la tecnica di Kei…come se – il ragazzo deglutì spaventato - …Kei stesso gliela avesse insegnata!-
 
-Impossibile…un blader non insegna la sua tecnica a nessuno, tanto meno ad un avversario- dichiarò Max convinto, osservando critico il maxi schermo che mostrava un ingrandimento dei due bey in campo che continuavano a rincorrersi in perfetta sintonia.
 
-Forse un tempo Mistero Nero e Kei non erano avversari…- azzardò Hiary guardando dubbiosa gli amici.
 
-Accidenti- urlò Takao scavalcando la barriera che separava il pubblico dall’area dove vi erano i blader in gara.
 
-Takao che fai!- esclamò la ragazza nel vano tentativo di bloccarlo.
 
-Kei deve sapere che non ha a che fare con uno sconosciuto! Potrebbe aiutarlo a vincere…- urlò di rimando il ragazzo, fiondandosi verso la zona dove i due blader si stavano fronteggiando minacciosi.
 
-Hai cambiato bey! Ma questo non ti servirà a disorientarmi…- sorrise sprezzante Kei, schivando un attacco dell’avversario.
 
-Non é mia intenzione disorientarti…voglio che tu sia pienamente cosciente quando la tua Aquila morirà proprio davanti a te…-
 
-Sei un mostro…che diavolo ti ha fatto la mia Aquila? Chi sei maledizione? Ti conosco?-
 
-No…ora non mi conosci più-
 
-Che vuoi dir…-
 
-Kei!- chiamò Takao aggrappandosi alla rete metallica che impediva a chiunque di avvicinarsi al campo dove roteavano i due bey.
 
-Che vuoi Takao?- chiese Kei infastidito dall’interferenza dell’amico.
 
-Kei quel blader ti conosce! Conosce alla perfezione la tua tecnica, come se tu gliela avessi insegnata…-
 
-Cosa!?!?!Takao sei pazzo…- borbottò il ragazzo fissando intensamente il suo avversario. Ma chi era? Non vedeva assolutamente niente oltre quella maschera nera totalmente inespressiva e un bey bianco… BIANCO!
 
-No!-
 
-Chi sei?- chiese ancora, non volendo neanche dare forma a quell’assurda idea che gli era balenata in testa per un istante, come una folgorazione.
 
-Nessuno…io non sono più nessuno…ma qualcuno ha molta voglia di dirti due cosette…-
 
-Chi?-
 
-Chi Kei? Chi mi chiedi? Colei che annienterà l’unica parte di te che abbia un qualche valore…colei che ti toglierà per sempre il tuo Bit Power, colei che sconfiggerà l’Aquila Rossa!-
 
Una cerea luce accecante uscì dal bey di Pat, tutte le sofferenze patite dalla ragazza durante quel terribile anno, si trasmisero al suo bey che roteò con una potenza inaudita, liberando nell’aria il suo magico Bit Power.
 
Kei sentì uno strappo dentro il petto, un lancinante dolore gli attraversò le membra come se un organo vitale gli fosse stato tolto con un colpo netto, e la percezione di un tagliente soffio gelido, proveniente da chissà dove, aumentò a dismisura il suo disorientamento. Scioccato, schiacciato da quell’orribile sensazione, ancor prima di comprendere che cosa stesse facendo, chiamò in soccorso la sua Aquila. Il suo Bit si sollevò nell’aria mentre il ragazzo veniva schiacciato da una potente energia che lo spingeva sempre più in basso, costringendolo ben presto in ginocchio.
 
Da dove veniva tutta quella energia? Il Bit Power di Mistero! Ma dov’era? Si schermì gli occhi con la mano ma c’era davvero troppa luce per poter vedere con chiarezza.
 
-Finalmente l’Aquila…- disse Mistero con un tono indecifrabile che fece tremare Kei dalla testa ai piedi mentre il freddo di poco prima scompariva improvviso come era apparso.
 
-Maledetto…sì l’Aquila è pronta a difendersi…anche contro un Bit che non riesco a vedere- affermò rialzandosi e scrollando il capo con forza per togliersi di dosso quella sensazione di gelo.
 
-Come? Non vedi il mio Bit? Eppure è lì proprio sopra la tua Aquila!-
 
-Dove? Ma quella é…- le parole gli morirono in gola.
 
-Sì è la Fenice Bianca, Kei-
 
-Tu…no…-
 
-Preparati perché ti sto per distruggere…Fenice Bianca ….Attacco Killer!-
 
-Pat…-mormorò Kei mentre un brivido gli fece accapponare la pelle.
 
-Pat…Pat…Pat…dopo tanto tempo di nuovo quel nome sulle mie labbra… quel nome che per un anno ho avuto paura anche solo pensare…il dolore che mi procura è atroce, dare consistenza a questo mio caro ricordo è più di quanto io possa sopportare… eppure ha sempre il solito, indefinibile sapore…-
 
Si accorse appena dell’ossigeno che cominciava a mancare, del respiro sempre più faticoso sino a diventare un rantolare doloroso. Un silenzio lugubre scese nello stadio mentre l’aria veniva completamente risucchiata dalla Fenice.
 
-Aiuto…soffoc…- ansimò Hilary prima di svenire tra le braccia di Max.
 
-Ma che fa quel blader? È impazzito? Ci sta uccidendo tutti!- urlò il giovane americano osservando il Professor Kappa divenire paonazzo e piegarsi in due assieme a molte altre persone tra il pubblico, che crollavano a terra le une dopo le altre. Era terribile…sarebbero morti tutti soffocati…anche la sua mente si stava annebbiando…
 
Poi l’aria tornò investendo i polmoni svuotati con un doloroso contraccolpo. Max tossì ripetutamente prima di poter respirare di nuovo regolarmente.
 
La Feniceaveva raccolto tutta l’energia disponibile e ora si preparava a scagliarsi contro l’Aquila.
 
Kei osservava paralizzato la figura tetra dell’avversario, ritta dinnanzi a lui. No non era Pat…non capiva come la Fenice fosse finita nelle mani di quel blader, ma non era certo la sua Pat.
 
-Che fai non tenti neanche di difenderti? Beh…in effetti sarebbe inutile! Fenice finiscilo!-
 
Come folgorato da una scarica elettrica, Kei reagì. La sua mente era completamente ottenebrata, ma una cosa gli era ben chiara in mezzo a tutto quel casino: quella non era Pat! Quella certezza gli ridiede un po’ di coraggio. Qualcuno si era impossessato del suo Bit Power e ora approfittava di quella sua debolezza per disorientarlo. Come avessero fatto a scoprire, che l’unico Bit Power che non avrebbe mai potuto affrontare, fosse la Fenice Bianca, proprio non se lo spiegava. Eppure lo avevano scoperto, l’avevano cercata, trovata, strappata alla proprietaria ed affidata a quel blader sanguinario! Maledetti! Ma non l’avrebbero certo passata liscia!
 
-Aquila Rossa contrattacca! Eruzione vulcanicaaaaaaaa!-
 
I due Bit Power si scagliarono uno contro l’altro. Chi nello stadio si era ripreso dal principio di soffocamento, causato dalla Fenice, attendeva con il fiato sospeso lo scontro micidiale che stava per avvenire.
 
-Oh mio dio…-esclamò Takao ancora caparbiamente aggrappato alla rete.
 
-Signore proteggi Kei…- pregò Max stringendo Hilary ancora svenuta tra le sue braccia.
 
-Kei amico mio….- lo chiamò disperatamente Rei sporgendosi dal parapetto.
 
-Kei, devi farcela…-ansimò il Professor Kappa riprendendo i sensi.
 
Una saetta bianca circondata da un alone malefico, guidata da una mano ricolma di odio puro, si scagliò contro un infinito spazio rosso diviso tra un lancinante dubbio e la voglia di eliminare per sempre quella minaccia senza volto.
 
Ma lo scontro, che tutti attendevano e temevano, non avvenne.
 
La Fenice dribblò l’Aquila, volteggiandole attorno. L’Aquila la lasciò fare consenziente e ben presto i colori delle due creature sacre si mescolarono, formando un tranquillo mare bianco striato di placide onde rosse.
 
-Fenice che diavolo combini! Attacca! Feniceeeeeeeee!- invocò Pat allibita, ma il suo Bit la ignorò, librandosi mansueta, ancora strettamente allacciata all’Aquila Rossa.
 
-Ma allora sei proprio tu…Pat!- esclamò Kei incredulo.
 
La diga si infranse…il dolore uscì impetuoso…rigurgitò l’odio accumulato su quel campo di sconfitta… la Fenice l’aveva tradita…dopo Kei anche il suo Bit Power l’aveva abbandonata…no! Un anno di duri allenamenti non poteva essere gettato al vento così. No! Non poteva rinunciare alla sua vendetta ad un passo dalla meta. Aveva vissuto in funzione di quel momento…
 
-Pat…-
 
-Basta! Smettila di chiamarmi! Non sopporto il mio nome sulle tue labbra… non hai più alcun diritto di chiamarmi…non lo fare mai più…mi fai male…non ti è bastato tutto quello che mi hai fatto in passato?-
 
-Fenice attacca!- implorò ancora una volta mentre il suo cuore già piangeva straziato.
 
-Non ti ascolta…non può attaccarmi-
 
-Sì che può!-
 
-Pat…-
 
-Basta! Fenix qui- il Bit Power ritornò velocemente nel bey che schizzò nella mano inguantata di Mistero. Questi si volse e si allontanò velocemente in un silenzio quasi irreale.
 
Lo speaker si riprese dallo shock e dichiarò il vincitore: Kei.
 
-Signori ci troviamo in una situazione prevista dal regolamento. Due campioni, Takao e Max sono stati sconfitti dalla coppia Zeo, Mistero Nero, a loro volta battuti da altri due campioni, Rei e Kei. Ora siccome i quattro Blade-breakers formano in realtà una squadra unica, che si è divisa solo per esigenze di questo torneo nazionale, secondo il regolamento, risulta che le due squadre sono in perfetta parità! Ora gli sfidanti, ovvero Zeo e Mistero Nero, potranno scegliere domani chi dei quattro Blade-breakers preferiscono sfidare. Possono anche non rispettare le coppie, ad esempio scegliere Takao e Kei…sarà solo la scelta degli sfidanti a dirci chi domani si affronterà su questo campo…e anche la modalità può essere scelta dagli sfidanti, ovvero uno scontro a quattro oppure a coppie…a domani quindi signori per la conclusione di questo appassionante torneo nazionale! Non mancate perché le sorprese saranno ancora molte!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Akiko chan