Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
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Autore: Nihal06    04/08/2011    1 recensioni
e se.....e se prima che fosse arrivata Mikan,Natsume avesse conosciuto un'altra ragazza e si fosse interessato a lei....come amico o forse anche di più supponiamo che si fosse innamorato di lei,come si stravolgerebbe la storia....la storia è ambientata pressochè un'anno e mezzo prima dell'arrivo della protagonista dell'anime/manga Mikan....questa ragazza di nome noemi da un potere oscuro e potente tanto da finire nelle abilità pericolose,con un passato misterioso ed un futuro incerto dentro l'accademia...... una storia piccante,misteriosa,romantica,sexy,divertente ed entusiasmante...-leggete e recensite mi raccomando,è la mia prima ff siate buoni-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La mattina le lezioni erano sospese avevo dormito per un giorno intero e mi svegliai presto,mi vestii lasciando i miei lunghissimi capelli sciolti e scesi in cortile senza un motivo preciso mi sentivo a pezzi e volevo riflettere su tutto, andai in un posto isolato e mi misi a sedere sotto un albero. iniziai a pensare, se davvero c’era una via d’uscita una soluzione a questa prigionia qual’era, se quell’uomo aveva detto che c’era un’altra scelta qual’era la giusta per me,qual’era la mia, io la desideravo davvero una famiglia, desideravo davvero essere una ragazza normale come tutte, io non avevo mai avuto delle persone che mi avevano amato là fuori (solo desirè) se dovessi prendere l’altra scelta non vorrei ritornare dalle zie,magari mi avrebbero dato una famiglia e sarei come tutte le altre……. ma che diavolo dico io non sono come tutte le altre lo so bene, e fino a scoprire il mio alice mi sono sempre sentita diversa, non credo che anche avendo una famiglia mi sentirò in pace io sono quella che sono, il mio alice è parte di me non posso rinnegarlo , sentii dei passi e vidi natsume che mi guardava era strano“ciao natsume” la mia voce era cupa ,“che ti succede?”,sospirai “ecco non lo so stavo riflettendo,quell’uomo quello che ho ucciso mi ha detto che c’è un’altra scelta a tutto questo ,tu che faresti? Non ti piacerebbe una famiglia” lui abbassò la testa “namika la famiglia sono le persone che ami è dove ti senti a casa” , “io qua non mi sento a casa natsume” lui sembrò irritarsi dalla mia affermazione e quasi mi gridò contro per rispondermi “eh allora vattene se ci riesci,se credi che in una bella famiglia del mulino bianco ti sentirai a casa, ma ricorda namika che noi siamo ciò che siamo non è cambiando vita che ti sentirai a casa , che ti sentirai bene, ma è accettando te stessa che lo farai stupida mocciosa ” aveva ragione ,mi alzai d’istinto e lo abbracciai anche se era arrabbiato non mi importava “è solo che mi sento sempre costantemente fuori posto anche qui dove tutti sono come me” lui ricambiò la stretta e rimanemmo lì abbracciati. Poi dopo un po’ ci staccammo, ci sedemmo sotto l’albero, ed intavolai una conversazione, che avevo ormai rimandato da troppo tempo “natsume ma io ti piaccio?”lo guardai speranzosa “bha credo di no”la mia faccia era indecifrabile ero delusa sarei scoppiata a piangere e lui rideva come uno scemo, “bhè neanche tu mi piaci”lui praticamente mi saltò addosso e mi ritrovai seduta e spiaccicata tra il suo corpo e l’albero,okkey cervello non te ne andare, resisti ti prego,insieme cervellino mio possiamo farcela”non dire cagate”, certo ero sempre io quella che diceva cagate “e tu non fare cagate” dissi ,lui per tutta risposta non si staccò e incominciò ad accarezzarmi i capelli, dovevo reagire o sarei svenuta da lì a poco , cercai di dire qualsiasi cosa , e l’unica idea che mi venne fu di dire chi mi piaceva“oh non sono cagate vedi io sono innamorata follemente di……” ci pensai chi potevo dire,lui alzò il suo viso che si era posato sul mio collo e ritornò a guardarmi fisso negli occhi, erano così fantasticamente belli i suoi occhi “bhè parla”mi spronò, sorrisi stavo per ridere “sono innamorata pazza del coniglio di ruka,vedi è così bello e soffice….”non finì di parlare che scoppiammo entrambi a ridere come cretini lui si era di nuovo appoggiato con la testa sul mio collo ed io avevo una mano sulla bocca e gli occhi con le lacrime dalle risate “bhè cara namika mi sa che avrei un rivale,sai ruka è un tipo geloso soprattutto del suo unico grande amore”riscoppiammo a ridere stavo letteralmente morendo dalle risate,poi aggiunsi “meno male che non se lo porta in bagno” feci una pausa e pensai “,non si porta il coniglio in bagno” pensai alla mia affermazioni e cercai di consolidarla con un “vero?” lui alzò la testa e ridendo aggiunse “non ne ho idea,mica vado in bagno con lui”io lo guardai “ e io dovrei crederci”, lui mi guardò e disse “certo non sono mica come voi ragazze che andate in bagno per mano a coppia” , io lo guardai e riscoppiai a ridere insieme a lui, restammo per qualche secondo lì ma in un attimo un pensiero mi attraversò la testa ,volevo baciarlo mi mancava, ecco l’avevo detto, stavo diventando mielosa. Lui come se mi avesse letto nel pensiero alzò il suo viso dal mio collo e mi baciò , fu bellissimo sorridevo ancora dal ridere e anche lui sembrava sorridere,mi aggrappai al suo collo e mi spinsi di più verso di lui,lui mi cinse i fianchi , era magnifico stare lì con lui, ma qualcosa ci disturbò. Mi staccai e vidi, Narumi ci guardava con occhi spalancati,io sprofondai letteralmente, sentii natsume ringhiare “ragazzi,ma che pensavate di fare?”chiese quel rompipalle del profe,io lo odiavo letteralmente e anche lui non sembrava avere una grande simpatia né per me né per natsume, sentii natsume rispondergli ironico “bhè adesso che sei arrivato niente”mi misi una mano sulla bocca per non ridere, aveva sempre la risposta pronta, e voltai la testa da un’altra parte ero rossa,ero ancora comunque stretta tra le sue braccia e mi sentivo bene,sentii il professore chiamarmi “namika chen devi venire con me,persona ti vuole vedere ”rabbrividii e guardai in viso natsume era paonazzo dalla rabbia ,”lei non andrà da nessuna parte”mi strinse di più a se e delle fiamme si disegnarono davanti a noi come scudo,sentii la voce sommessa del professore “natsume si coerente cerca di capire sei sempre il solito esagerato”le fiamme si intensificarono e natsume si alzò,stava per colpire il professore con del fuoco che gliera apparso in mano, non glielo permisi non sarebbe finito nei guai un’ altra volta per causa mia, usai il mio alice e lo feci accasciare a terra, cercai di non fargli troppo male,le fiamme cessarono ed io andai via,lasciandolo lì sperai che avrebbe capito che era per il suo bene,prima di andarmene via col professore mi girai a guardarlo era a terra e ansimava “mi dispiace natsume” dissi forse più a me stessa che a lui. arrivai davanti a persona che mi sorrise maligno”narumi puoi andare” eravamo in un piccolo ufficio “bene ti devo spiegare alcune cose del tuo alice signorina , il tuo alice , si tratta di un demone tramandato alla vostra famiglia attraverso un’antica maledizione per generazioni,tu non hai un alice ,questo potere non è altro che il demone che c’è in te,è che c’era in tua madre e via discorrendo, se perdi il controllo il demone può anche impossessarsi di te, devi saperlo controllare ogni volta che lo usi la tua vita si accorcia e a prova di questo ti si formeranno segni neri sul corpo quando ne sarai piena morirai, adesso indossa questo orecchino serve per controllare il demone”mi porse un orecchino con un ciondolo viola e un altro argento e blu , li misi “e tutto puoi andare” me ne andai non ero sconvolta lo sapevo che il mio non era un’alice come gli altri ero sicura che ci fosse qualcosa di strano,l’unica cosa che mi preuccupava erano i segni, quando sarebbero apparsi in posti visibili come li avrei spiegati a natsume o a ruka visto che avevo intenzione di non dirgli niente di tutto questo, sospirai avrei trovato una soluzione anche a questo. I lobi mi facevano male,mi sembrava che stessero friggendo, camminavo massaggiandomi le orecchie, dovevo andare a pranzo avevo una gran fame e poi avevo voglia di stare in compagnia. Quella cosa sul mio alice non mi aveva sconvolta certo però non potevo dire che non mi avesse nemmeno un po’ toccata, dovevo distrarmi e non pensare che da qui a un po’ con tutte quelle missioni mi sarei ritrovata ricoperta di segni neri,tipo tatuaggi e sarei morta ……oh ma che bello proprio questa notizia ci voleva e adesso che ci pensavo avevo intravisto sul mio petto dei segnetti ma non ci avevo fatto caso pensato fosse un effetto che davano gli alice a tutti non che fossero il mio calendario di quanto mi restava da vivere. Sospirai e mi diressi verso la mensa per mettere qualcosa tra i denti. Mi sedetti di fianco a un natsume con le gambe sul tavolo,stava comodo il ragazzo,e a un ruka che imboccava il coniglio, okkey adesso c’era da preoccuparsi, mi appuntai mentalmente che dovevo trovargli una fidanzata, mi sedei, mi salutarono natsume sembrava un po’ preoccupato e ruka bhè ruka era come sempre gli si illuminavano gli occhi e si sbracciava per salutarmi.
  
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