Anime & Manga > Vampire Knight
Segui la storia  |       
Autore: IAmWillyWonka    10/08/2011    1 recensioni
Nella misteriosa Venezia una giovane viene considerata da tutti l'ambasciatrice della morte, a Zero spetta il compito di trovarla e condurla al cospetto dell'associazione hunter, ma quali sono i motivi che spingono 'associazione a cercare quella giovane.
La mia nuova FF dall'atmosfera e trama gotica.
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap.4 "l'arte dell'anima e della vita"
 
 
 

This is me for forever,
One of the lost ones.  
The without a name,
 Without an honest heart as compass.
 Oh how I wish for soothing rain.
All I wish is to dream again,
My loving heart lost in the dark, oh how I wish forever more
 

Zero era rimasto ad osservare il fuoco del camino per un tempo lunghissimo, mentre ancora rimuginava su ciò che doveva fare e sul motivo che lo aveva obbligato a partire, non sapeva nemmeno chi dovesse cercare, aveva a stento letto i documenti che gli erano stati dati, se la memoria non lo, ingannava dovevano esserci anche delle foto del suo obbiettivo, ma non le aveva guardate nemmeno per errore, quindi si trovava in un punto morto.
- tra tanta gente perché proprio io? -
Poco dopo rientrò l'uomo dai capelli corvini, fece un leggero inchino e poi si avvicino ad un grande tavolo iniziando a riunire una grande quantità di fogli in un unico bocco.
- my Lady non imparerà mai il significato della parola ordine - disse sbuffando l'uomo.
- se è per questo non imparerà nemmeno il significato della parola educazione - ribatté Zero alludendo al comportamento che l'albina aveva avuto pocanzi nei suoi confronti.
L'uomo continuò a sistemare i vari fogli con molta precisione, poi scoppio in una leggera risatina che attirò l'attenzione di Zero, il quale si alzò dalla poltrona dirigendosi verso l'uomo.
- sembra che a mia signora apprezzi il vostro aspetto -
- eh? -
Il moro passò un foglio al ragazzo mostrando un disegno che lo ritraeva durante il sonno, improvvisamente Zero perse le staffe iniziando a guardare un blocco intero di fogli, metà di esso era ricoperto di bozzetti o ritratti di lui.
- ma che diavolo significa?! Cos'è quella donna una maniaca?! -
- my Lady ama ciò che rappresenta la bellezza, anche se personalmente mi sembra strano che abbia scelto un soggetto come voi, poiché vi è un abisso tra voi ed il concetto di bellezza - affermò ironico il moro.
- dove cavolo è quella pazza?! -
- se si riferisce a Lady Artemide è nel suo studio -
Zero prese con sé il blocco di disegni e cominciò a vagare per tutta a casa in cerca dell'albina, ma di lei nessuna traccia, fin che vide uno specchio incorniciato tra due grandi tende blu notte, ma la cosa strana era che lo specchio sembrava in parte distaccato dal muro come se non vi fosse appeso, si avvicinò a esso scostò una delle tende e lentamente spostò il cornicione d'argento che circondava lo specchio appena lo mosse un po’ capì che quello non era un semplice specchio ma ben si una porta camuffata.

"a questo punto ci manca solo un coniglio bianco parlante e posso veramente dire di essere finito nel paese delle meraviglie, o meglio degli orrori..."
Aprì la porta a specchio e l'attraversò ritrovandosi in uno studio dalla struttura circolare e dall'aspetto antichissimo le pareti erano quasi tutte ricoperte da scaffali ricolmi di libri, il soffitto sembrava interminabile, due grandi finestre dai vetri colorati s'innalzavano dando ancora più senso di slancio alla stanza, al centro di essa era posto un cavalletto con un quadro coperto da un telo bianco, Zero si avvicinò ad esso fece per tendere una mano ma qualcuno lo bloccò...
- non sapete che osservare un opera incompiuta è un offesa per un'artista? -
Alle spalle di Zero comparve la figura di Artemide elegante e leggiadra, mentre si avvicinava a lui con passo felpato leggero, non si riusciva a percepire nemmeno il rumore dei passi, questo rendeva Zero ancora più inquieto di quanto non fosse...
- e tu non sai che molestare la gente è un reato? -
- molestare? -
Artemide rimase allibita da quella frase non capiva cosa avesse innervosito così tanto il suo ospite, lo osservò ad occhi sbarrati con uno sguardo interrogativo
- non fare la finta tonta con me! questi disegni sono la prova della tua perversione!-
Zero mostro all'albina il blocco di fogli che lo ritraevano, appena Artemide lo vide scoppiò in una sonora risata ce echeggiò in tutto lo studio, e continuò per un tempo lunghissimo, fin che non fu costretta a sedersi su una poltrona, mentre Zero la osservava ancora più sconvolto da quella reazione.
- ahahah... vi chiedo perdono... non sapevo fosse un tipo tanto timido -
- timido? ma cosa dici?! non è questo il problema... -
- ah no? allora quale sarebbe? -
- tu hai abusato di me! ecco il problema! -
L'albina scoppiò nuovamente a ridere di gusto fin che sulla coda dei suoi occhi cominciò a crescere una lacrima dovuta alle forti risate poi lentamente si rialzò dalla poltrona con molta difficoltà le doleva il ventre per le forti risate
- questo per voi è un abuso... allora se vi dicessi che sono stata io a medicare le vostre ferite e a cambiarvi? -
- allora lo ammetti che sei una maniaca! - 
La ragazza continuava ininterrottamente a riedere, mentre Zero era sempre più irritato dalla situazione, improvvisamente le sue gote divennero rosse andando a mostrare l'imbarazzo di quel momento.
All'improvviso lo sguardo di Artemide mutò e dalle sue labbra non fuoriuscirono più risate ma respiri affannati che diventavano sempre più irregolari, anche Zero se ne accorse, la raggiunse lentamente, ma quando furono ad una determinata distanza l'albina sembrò innervosirsi.
- state lontano! -
- tutto bene? hai bisogno... -
- andate via! -
Pochi istanti dopo irruppe nella stanza Jean, mentre Artemide svenne improvvisamente.
- my Lady! -
Entrambi gli uomini si precipitarono verso la giovane ormai priva di sensi, il moro la sollevò lentamente da terra poi si voltò dando le spalle a Zero, mentre la giovane albina tra le braccia dell'uomo sembrava infinitamente piccola, tremava come una foglia il respiro affannato risuonava nella stanza.
Jean la poggiò delicatamente su un piccolo divano in velluto bianco, poi sistemò die cuscini di morbida seta nera sotto il capo dell'albina.
- cosa le prende? - chiese Zero con un tono stranamente preoccupato.
- signore la prego di ritirarsi nella sua stanza, attualmente my Lady ho bisogno di riposarsi -
Improvvisamente la ragazza sbarrò gli occhi terrorizzata, tentò d sollevarsi ma il moro la afferrò all'istante facendola mettere nuovamente sdraiata.
- Jean ti… ti prego chiamalo... non posso resistere oltre - supplicò la giovane in preda ad degli spasmi che le rendevano sempre più faticoso il respiro.
- d'accordo my Lady -
Il moro si voltò verso Zero e lo invitò per l'ennesima volta ad andarsene.
- non vorrei sembrare scortese ma my Lady ora ha bisogno di riposare -
- si si ho capito! - disse Zero con tono scocciato, uscì dalla stanza e ritornò verso la stanza dove si era svegliato
- maledizione ma dove diavolo mi hanno mandato questa volta quelli dell'associazione... -
continuò a borbottare per tutto il tragitto, quella situazione lo infastidiva parecchio, già era innervosito dal fatto che l'associazione l'aveva praticamente obbligato a fare quel viaggio per fungere da corriere, poi ci mancava solo quella stana ragazza albina, più la guardava più si convinceva che in lei qualcosa non quadrava, già a prima vista era una strana creatura ma il suo atteggiamento la rendeva ancora più "strana".
Fu come un bagliore, decine… Centinaia di luci avevano iniziato a circondare il giardino adiacente al balcone del lungo corridoio. La loro lucente e sferica forma aleggiava morbida raccogliendo le visioni sferiformi in una fluttuante e muta danza.  Non se la sentì di aprire le fini vetrate che conducevano all’esterno ma su di esse vi poggiò una mano mentre con lo sguardo incredulo scrutava lo strano fenomeno che si stava manifestando in quel preciso istante dinanzi ai suoi occhi. Trasse un profondo e tremante sospiro. Batté le palpebre ripetutamente.
“magari solo sintomi di stanchezza…” pensò cercando di trovare una ragione logica. Cosa alquanto impossibile. In quella casa in quel posto non esisteva logica, come nel paese delle meraviglie. Un luogo senza un minimo criterio di sistematicità.
 
Ciao a tutti! Chi non muore si rivede!!! Pensavate di esservi liberati di me e invece NO! Muahahahah! La pazza è sempre in giro!
Ok dopo questa ridicola dichiarazione vorrei porgere le mie scuse a tutte le persone che ho fatto attendere sorry sorry sorry! E ringrazio tutti oloro che hanno atteso e commenteranno il mio nuovo capitolo!  Grazie a tutti un bacione! <3
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vampire Knight / Vai alla pagina dell'autore: IAmWillyWonka