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Autore: yolima90    10/08/2011    0 recensioni
:D spero che vi piaccia, aspetto le vostre recensioni positive o negative :)
" Il genere Umano non c'è più , spazzato via dall'Ira di Dio che stufo dal comportamento degli esseri umani ha deciso di mettere la parola Fine. Ma non tutti gli angeli sono d'accordo a questo gesto folle e tra questi c'è un angelo guardia : Percival che abbandonerà i suoi simili e si ribellerà contro il suo Signore causando così l'ira di tutti , tra cui Gabriele il suo migliore amico che deluso dalla scelta s'incaricherà personalmente di dargli la caccia ma Percival non è solo sul pianeta solo che questa cosa lui non lo sà ancora.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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..e mentre il nostro Percival partecipava al ricco banchetto che si stava svolgendo sotto terra con umani e Demoni , in paradiso non c'era più pace quando il nostro protagonista se ne era andato, Gabriele aveva lasciato che qualcun'altra che non fosse lui desse l'allarme e in pochi minuti un'esercito di angeli erano scesi sulla terra per iniziare a "dare la caccia " al traditore.

Gabriele era nella stanza del suo ex migliore amico , la camera come sempre era super ordinata, il letto al centro dalle lenzuola blu notte rifatto con cura con una coperta in fondo ai piedi per le notti più fredde e gelide, l'armadio contro la parete mezz'aperto che faceva intravedere il mantello degli angeli guardia color rosso sangue e lo stemma del paradiso, per terra accanto al letto c'era un piccolo tappeto indiano del novecento, e per finire uno specchio ovale vicino all'armadio. L'Arcangelo si lasciò cadere sul letto sconsolato e deluso da tutti. Ormai erano giorni che non parlava con nessuno..neanche con Lui. Se lo cercava o lo chiamava a sé,lui scappava e trovava un nascondiglio per non farsi trovare o si inventava una balla per non presentarsi. Sapeva di essere in colpa in quanto non aveva fatto nulla per fermare Percival. Ma nessuno e neanche Lui sapevano come erano andate le cose quella notte. Se non fosse stato il suo migliore amico, Gabriele sarebbe stato già in viaggio e forse a quest'ora l'aveva già trovato e punito con la morte. Invece aveva lasciato che il tempo scorresse, gli aveva donato una chance e sperò con tutto il suo cuore di angelo che nessuno al di fuori di lui lo trovasse e lo uccidesse.

Si sdraiò nel letto e ci rimase , immerso nei suoi pensieri.

"Percival!"

si voltò e vide che era Shila, i tavoli erano spariti , c'era chi passeggiava nel giardino arabo e chi se ne stava sull'arca di Noè

" Shila.." disse lui voltandosi , era seduto che stava leggendo un fumetto prestatogli da un bambino

" Ora gli angeli si mettono a leggere i fumetti ?" domandò lei sorridendoli dolcemente, lui si strinse nelle spalle e ritornò alla sua lettura

" Che fai oggi? "

" Non vedi? Sono super impegnato" disse lui indifferente

" Bè..ti va di portare il tuo culone santo fuori da qua? Dik e gli altri portano la gente di qui in superficie a gruppi, sai..dopo un po' si diventa pazzi "

Percival mise via il giornalino, si alzò e si stirò.

" Va bene, ti accompagno volentieri..sento già la mancanza del sole ." mentre Shila annuiva soddisfatta.

Fecero mettere la gente in fila per due e poi insieme si avviarono verso la superficie, pian piano che ripercorrevano il tunnel di prima Percival sentii sulla sua pelle l'aria fresca che arrivava da fuori, la gente chiacchierava allegramente scambiando battute anche tra demoni che rispondevano vivacemente, Shila era accanto a lui quando misero il naso fuori , il sole era alto e l'aria fresca . Si dovettero portare una mano davanti agli occhi, ormai gli umani di quel posto non erano più così abituati come prima alla luce del sole. Dik lo superò e si unii ad altri suoi simili e si misero a chiacchierare in una lingua sconosciuta a lui

" Non chiedermi di tradurti quello che stanno dicendo perché neanch'io so di cosa stanno parlando " disse all'improvviso Shila

" Non sapevo che esistessero lingue diverse tra demoni" replicò lui perplesso

" Eccome!!! Ti stupiresti se venissi a conoscenza di quante lingue conosciamo Angelo"

Percival si sedette sù un sasso e guardò la gente che se ne andava in giro per l'isola come se niente fosse. Avevano un'ora mezza di uscita e poi tutti sarebbero ritornati dentro per far posto al prossimo gruppo, alzò lo sguardo verso il cielo e si domandò tra di sé se Lui li vedesse...se lo vedesse e cosa pensasse sù di lui. Aveva tanta voglia di volare ma facendo così forse avrebbe messo in pericolo il resto del gruppo facendosi scoprire da chi gli stava dando la caccia . Si alzò e andò a nascondersi sotto l'ulivo che al suo arrivo gli aveva dato ospitalità, ma venne fermato da due ragazze .

"Ciao! Noi siamo Hip e Hop" esclamarono insieme ,Percival le guardò . Avevano i capelli dello stesso colore : viola e gli occhi celesti, erano identiche ,pensò che fossero gemelle .

"Chi è Hip e chi è Hop?"

una delle due ragazze fece un passo avanti e gonfiando il petto disse

" Io sono Hop e lei è Hip" indicò l'altra sorella dietro a lei che gli sorrideva ,noto che al braccio portavano due bracciali dal colore diverso per far si ché la gente non li scambiasse tra di loro.

" Vieni a giocare a palla con noi?" domandò una delle due ragazze

" A palla?" chiese lui

Hop si voltò e indicò delle persone che si erano messe in cerchio e si lanciavano la palla tra di loro, Percival pensò che si stessero divertendo molto perché ridevano e urlavano.

" Che gioco è?"

Hip lo prese per la mano e lo portò verso di loro per poi trovarsi dopo poco a far volare una palla in alto cielo per poi riprenderla dandole una leggera manata verso un'altra persona e così via. Aveva sentito che quel gioco assai strano si chiamava : Pallavolo .

La Pallavolo era un sport che era quasi sempre esistito sulla terra. Si giocava in squadre con un pallone e sù un terreno di gioco rettangolare diviso da una rete. E vinceva chi riusciva a fare più punti . Percival si trovò quasi subito a suo agio ,passava con grazia la palla che volava alta alta nel cielo perdendosi nel sole per poi ricadere giù e finire tra le dita di qualche persona che la rilanciava ad un'altra persona e così via. Durante quell'ora mezza Percival non giocò solo a Pallavolo ma venne anche a conoscenza di un'altro sport : Il Calcio 

Questa volta non si usavano le mani per scacciare la palla ma bensì i piedi e anche lì vinceva chi faceva più punti,che prendevano nome di Goal. 

L'angelo correva da un campo all'altro ridendo insieme agli altri con le sue ali gigantesche richiuse dietro alla schiena che lo rendevano ancora più buffo visto che agli occhi degli umani sembrava un mezzo gigante e ad ogni suo spostamento spostava quantità di polvere da creare all'improvviso una fitta nebbia  dove ci si poteva perdere seriamente e non trovare più la via di casa. L'ora mezza di libertà passò veloce e si ritrovò a "marciare" per ritornare nel loro nascondiglio. Ritornati tutti nella sala grande dove vi era l'immensa Arca di Noè in legno bianco con disegnati la storia di quei giorni , Percival si sedette sù una sedia accanto a degli uomini che si erano messi intorno a un tavolo a giocare a poker. Guardandosi intorno vide alcune donne prendere dei cestoni e avviarsi fuori ma passando da un'altra strada che vi era nascosta dietro l'Arca. L'angelo senza farselo ripetere due volte ,spinto dalla curiosità le seguì pensando che lo faceva anche perché non era sicuro che delle donne da sole se ne uscivano  così senza avere almeno una guardia del corpo che le proteggesse in caso di pericolo. Quel posto era tutto un tunnel pensò l'angelo mentre lo percorreva, non passò molto tempo  che intravide delle scale illuminate dal sole per poi trovarsi di nuovo fuori vicino a  una cascata immersa nella natura più completa. Percival si guardò intorno stupito  da tanta bellezza che lo circondava mentre le donne si avviavano verso la cascata canticchiando una canzone dei tempi andati. Ma non c'erano solo le donne che lavavano i panni ma c'erano anche donne e uomini che un po' più in là facevano il bagno completamente nudi ridendo tra di loro mentre bambini si rincorrevano spensierati.

" Benvenuto nel nostro nuovo Paradiso" disse una voce dietro a lui

"Nuovo Paradiso?" domandò lui voltandosi, Lucifero gli era comparso dietro alle spalle e lui non l'aveva sentito arrivare.

" A te che sembra? L'inferno?" rise " è un bel posto non credi? " si guardarono intorno "  La Terra è sempre stata un bel pianeta , non credi? Dico che per una volta ha fatto una cosa bella per non parlare poi del genere Umano così misterioso e allo stesso tempo così semplice. " continuò osservando gli uomini dentro alla cascata " ..Mi hanno sempre affascinato gli umani , e tu? Che ne pensi? Ti hanno affascinato quanto me? "

Percival rivolse il suo sguardo verso le donne chine a lavorare i panni sporchi

" Si mi hanno sempre incuriosito . " disse soltanto prima di avviarsi verso le donne , aveva deciso di aiutarle mentre Lucifero lo guardava senza agire . Lo lasciò fare.

" Posso darvi una mano...signore?" domandò chinandosi verso di loro , una donna dai capelli biondi e dal volto magro lo guardò e gli sorrise mentre le altre continuavano il loro lavoro senza degnarlo di uno sguardo

" ..Un'Angelo " mormorò " Certo! Sei il benvenuto . Purtroppo tutte siamo a corto di lavatrici " si strinse la donna prima di passargli un cestone con tutti i panni sporchi e un saponetta , Percival si mise in ginocchio e piegò la schiena come facevano loro sotto il sole che passava tra gli alberi iniziò a lavare i panni usando le mani senza ricorrere a nessuno dei suoi poteri. Per una volta voleva fare l'umano e non l'Angelo Ribelle.

"  è proprio diverso dai suoi simili " disse Shila accanto a Lucifero il quale gli fece un sorrisino

" Si è messo in testa di salvarli tutti sti uomini " replicò lui " Mi chiedo solo chi salverà lui?" Shila lo guardò e poi ritornò a guardare l'Angelo che stava lavando gli stracci insieme a un gruppo di donne di ogni età, lo trovò buffo e pensò che quella scena meritava di essere immortalata in una foto , non era da tutti giorni vedere un Angelo di quel genere che lavava i panni al fiume mescolandosi in mezzo agli uomini e giocandosi il suo rispetto e orgoglio angelico. Si Percival non era un angelo del paradiso qualsiasi , era un 'Angelo speciale che presto li avrebbe stupiti tutti per quello che avrebbe fatto.

   
 
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