Anime & Manga > Majin Tantei Nougami Neuro
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Autore: BlackroseDemonia    10/08/2011    2 recensioni
"Non avrei mai pensato di trovare un essere come te"
"E io non avrei mai pensato di commettere lo stesso errore di mia madre"
"E quale sarebbe?" disse lui avvicinandosi, schiacciandomi con il peso del suo corpo al letto
"Inamorarmi di un demone..."- dissi io mentre con stupore lui mi stringeva a sè mentre mi baciava...
(Nuovo personaggio X Neuro)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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majintantei4

Il corpo del preside pende da soffitto, inchiodato con le mani ad un pezzo di legno, mentre un cappio si avvolge strettamente al collo. Gli arti inferiori risultano mutilati, e sono per terra, avvolti da una pozza di sangue, ormai rinsecchito. Mentre quello che una volta era il viso, ora risulta essere una maschera deforme, probabilmente sciolto da qualche acido. Le finestre erano aperte, ma si può percepire ancora un leggero odore pungente, come da me presupposto di un acido.

 “Come avete trovato la porta?”-domando avvicinandomi

“La porta era chiusa dall’interno, e siamo riusciti ad aprirla solo grazie al pass”-dice il professore mostrandomelo

“Secondo la detective non si tratta di suicidio”-

dice Neuro

Io mi giro e lo osservo, grande deduzione … anche senza il suo aiuto l’avevo capito, forse solo un idiota avrebbe pensato alla prima ipotesi.

“Grazie…Neuro posso parlare anche da sola”-

dico infastidita, odiavo essere trattata come una marionetta, forse a Yako, andava bene, ma io … odiavo essere comandata, specialmente da mister pappagallo spennato egocentrico.

Lui mi guarda con occhi pieni di rabbia per poi ritornare calmo e sorridere

“Scusate, devo parlare un secondo con la detective”- 

dice mentre mi tira a sé per poi allontanarsi leggermente

“Sei dannatamente seccante”-

dice lui sottovoce

“Senti da che punto la predica”-

dico sorridendo beffarda. Inutile noi due eravamo sempre in competizione.

“ Senti Neuro, che ne dici di una sfida?”-

“Oh, che stupida umana che sei; pensi davvero di battermi?”-

Dice lui mostrando il suo solito sorriso

“Già carino”-

Lui mi guarda socchiudendo gli occhi per poi ridere

“Sfida accettata … ma se perdi … per un girono farai tutto quello che ti dico senza fiatare o controbattere”-

Dice lui illuminando leggermente i suoi occhi

Ci rigiriamo e torniamo dagli altri, ok ero stata veramente un idiota a sfidarlo, lui ha dei vantaggi che io non ho … come le tecniche demoniache. Ma anche io ho un piccolo asso nella manica .. che lui non consce minimamente …

“Ehm, intanto sta arrivando anche la polizia”- dice un bidello

“Mi raccomando, non fate entrare nessuno nella stanza, potrebbe compromettere le prove”

Dice Neuro educatamente. Che faccia tosta che aveva in pubblico …

“Scusate, se non vi dispiace avrei bisogno di guanti di lattice e di sacchetti di plastica”- dico al bidello

“ Tieni le chiavi dello stanzino”-

 dice lui porgendomele con delicatezza. Ormai sià per i casi risolti da Neuro che senza il suo aiuto ero diventata famosa, e anche a scuola  ora godevo di un certo prestigio, anche se a cosa non mi piaceva, stavolta sarei ricorsa a tutte le mie armi per battere Neuro; volevo fargli vedere quanto valevo.

“Grazie mille”-

 dico per poi corre in direzione del ripostiglio.

Appena arrivo infilo la chiave nella toppa e faccio per aprire la porta quando Neuro la blocca con una mano.

“Sei ancora in tempo per ritirarti”

“Non sono un incapace come pensi tu, odioso, egocentrico demone, pappagallo spennacchiato!!”-

dico furente per poi spingerlo via con forza ed entrare e prendere dei sacchetti di plastica.  Quando mi ritrovo contro il muro mentre Neuro mi tiene per le spalle

“Come mi hai chiamato?”- dice lui furente. Io deglutisco, ecco come al solito mi ero fatta prendere dall’ira e avevo parlato troppo. Alzo lo sguardo e i miei occhi si rispecchiano nei suoi, ma distolgo subito lo sguardo, sentivo calore sulle guancie, evidentemente ero arrossita. Inutile per quanto mi arrabbiassi per i suoi odiosi modi, lui mi piaceva.

Poi vedo che si abbassa fino ad arrivare all’altezza del mio collo, mi sposta i capelli e avvicina le sue labbra al mio orecchio

“ Se perdi, ricordati, per un giorno sarai alla mia mercè” – dice lui ridendo per poi spostarsi, mentre i suoi occhi sono due specchi verdi fosforescenti

Sento dei passi e tiro Neuro per la cravatta, per porlo alla mia altezza e poi metto una mano sul viso di Neuro in corrispondenza degli occhi, per poi spingerlo nello stanzino.

“Che diamine fai?”- dice lui spostando la mia mano

“Shh, sta arrivando qualcuno”- dico con un filo di voce

Quel posto era veramente, angusto e le dimensioni di Neuro non aiutavano di certo la scomoda e imbarazzante situazione. Avevo caldo e faticavo a respirare.

“777 strumenti del mondo demoniaco – Evil Friday”- dice lui mentre  mi finiscono in testa i soliti occhi zampettanti

“Grr… l’hai fatto apposta, a tirarmi quei cosi in testa”- dico leggermente schifata

“No, non ho altro spazio come vedi”- dice con la solita espressione inebetita, segno che mentiva …

I passi cessano e la porta del ripostiglio si chiude, e dopo poco chiunque fosse entrato, esce dato che i passi si allontanano

“Ora possiamo uscire”- dice Neuro sorridendo beffardo per poi spingere contro la porta

“Ehi, no aspett..”- ma non faccio in tempo a finire la frase che cado per  terra, mentre Neuro mi finisce addosso

“Razza di…”- ma mi blocco, il suo viso e il mio sono a due centimetri.

Sento il cuore battere a mille e il respiro accelerare. Osservo Neuro e con mia grande sorpresa, avverto dei leggeri cambiamenti del respiro anche in lui, è… più veloce o… è la mia immaginazione? Osservo gli occhi che si illuminano immediatamente. Poi si rialza ed esce dalla stanza rapidamente, allontandosi. Che li era preso?

 

Punto di Vista di Neuro

Che ragazzina, una sfida contro di me? Era forse impazzita? Che dannato carattere che aveva, testarda e.. impulsiva. Ma in fondo era quello di lei che mi piaceva. No un attimo a che diamine penso? Ok, ero ufficialmente impazzito. Mi riprendo dai miei pensieri, e con un ghigno accetto la sua sfida, ma ovviamente alla condizione che lei, per un giorno sarebbe stata alla mi Mercè, mi sarei veramente divertito.

Lei accetta, con sua grande stupidità. Per quanto sia intelligente non dispone dei miei poteri, e avrei fatto di tutto per vincere e averla docile, e servizievole per un giorno …

La seguo verso il ripostiglio, e appena fa per aprire la porta la blocco e le offro di ritrattare la sfida, e lei si arrabbia e mi insulta, dicendomi: “Non sono un incapace come pensi tu, odioso, egocentrico demone, pappagallo spennacchiato!!”. Come mi aveva chiamato?Pappagallo spennacchiato … la prendo e la blocco contro il muro. Alza il suo sguardo verso di me furente ma, poi arrossisce e lo distoglie immediatamente. Abbozzo un sorriso e mi abbasso fino all’altezza del suo collo, le sposto i capelli e avvicino le mie labbra al suo orecchio: “ Se perdi, ricordati, per un giorno sarai alla mia mercè” – dico mostrando il mio sorriso compiaciuto.

Sento dei passi avvicinarsi, ma prima che possa fare qualcosa, Martina mi tira per la cravatta, costringendomi ad abbassarmi, poi mi mette non so per quale motivo una mano sul viso in corrispondenza degli occhi e mi spinge nello sgabuzzino, stretto e angusto.

Appena mi lascia alzo la testa, ma sono costretto a restare piegato, il soffitto era troppo basso, dannazione, sono decisamente troppo vicino a lei, che idea balzana entrare qui dentro, non vedo l’ora di uscire …

In quel momento avevo un vantaggio su di lei, i miei poteri demoniaci … uso l’evil Friday, e lascio cadere le spie demoniache sulla testa di lei, tanto per fargliela pagare per l’offesa nei mie confronti, tanto per farle capire chi comanda.

Appena l’individuo esce, apro la porta per uscire, ma siccome Martina era appoggiata alla porta, cadiamo entrambi per terra.

Sono sopra di lei, il suo respiro è incrementato incredibilmente, il mio battito aumenta, così come il respiro; perché mi provocava quelle reazioni lei? Vedo nei suo occhi i mie illuminarsi di verde, cosa che accadeva solo per i misteri. Scioccato mi rialzo rapidamente e mi allontano da lei, dovevo stargli lontano per un po’, dovevo recuperare un po’ della mia buona e sana lucidità mentale…

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Angolo autrice

Un grossimo ringraziamento a voi che leggete e commentate la mia fanfiction, il vostro interesse mi aiuta enormente e mi da una gra energia e volgia di continuare a scrivere! Grazie di cuore a tutti ^_^
   
 
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