Anime & Manga > Naruto
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Autore: topolinodelburro    11/08/2011    3 recensioni
E poi biascicò "Io lo odio" e pestolava sulle lenzuola, aggrappandosi alle spalle del compagno "Lo odio, lo odio, lo odio".
"Adesso non credi di star esagerando un po'?".
"No, io non lo sopporto. 'Tachi, non ce lo voglio vedere tuo fratello in casa nostra"
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'raccolta senzasperanza'
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P.S. Ho modificato questo capitolo, buona lettura!



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And you're still probably working


And you're still probably working at nine to five pace
I wonder how bad that tastes


E tu probabilmente stai ancora lavorando a pieno ritmo dalle nove alle cinque
Mi chiedo quanto brutto possa essere

Naruto aveva smontato da mezz'ora e adesso scendeva stanco ma confortato dalla sua auto fiammante. Si avviò al pianerottolo -il fiato gli usciva pesante dalle labbra ma questo non impedì l'incresparsi di un sorriso- aveva le spalle intorpidite e mugolò nell'infilare la chiave nella serratura.
Il sole pomeridiano gli batteva sulla nuca ricreando la sua ombra lungo il corridoio, entrando esalò con un prolungato sospiro quieto.

-Sono a casa-

Dentro c'era della penombra, non si stupì del fatto di non udire alcun suono -i suoi Uchiha erano in casa entrambi, ma di norma non producevano più rumore dei muri- Itachi aveva giorno libero e l'altro Uchiha doveva preparare un esame alla sua facoltà -se avevano mangiato, l'avevano fatto sulle loro scartoffie da leggere- sul tavolo in cucina trovò una scatoletta vuota di cibo per cani.
Era provato Naruto, ed aveva una lunga giornata di lavoro alle spalle, non era un cuoco, ma sarebbe bastata una parola da parte del suo ragazzo per convincerlo a preparare tutte le mattine il pranzo da mettere in caldo. Tra le poche cose che Itachi poteva tollerare nella sua alimentazione il riso era incluso, e se i suoi Uchiha non erano in grado di mettere una pentola a bollire sul fuoco, bhè, lui era ancora in grado di farlo.

-'Tachi, Sas'ke?-

Chiamò, nessuno rispose. Posò la sua sacca sul tavolo, squadrando infastidito il cibo per cani, arricciando il naso sentendone l'odore pungente -non sarebbe stato lui a ripulire-. Poco più in là di quella roba ci stava anche un sacchetto di crocchette al pollo e verdure: no, 'Tachi non avrebbe mai mangiato croccantini di carne, al massimo Sasuke -immaginarsi la sua bocca piena e unta di cibo per cani gli illuminò la giornata- o forse avrebbe potuto selezionare le crocchette alle verdure -quelle verdi e arancioni- e lasciare le altre al fratello. Tutti-i-Kami, era quasi plausibile, poteva già sentirlo mentre diceva è ecologico e l'ambiente non viene inquinato dal cibo-spazzatura degli esseri umani.
Stava per mettersi a sedere quando un latrare uggioloso raschiò contro la porta d'ingresso e delle unghie stridettero sulla superficie liscia del legno, poi un abbaiare profondo, ed i capelli gli si rizzarono sulla nuca. Era un cane. Fece appena in tempo a formularne il concetto, a sentire alcune voci a lui familiari che quel segugio gli era addosso ringhiando e mostrandogli i canini -al che Naruto fece lo stesso e gli fece vedere i suoi- gli occhi cioccolato del cane si assottigliarono rabbiosi.
Sasuke lo teneva a guinzaglio cercando -non troppo convinto- di allontanarlo da Naruto, Itachi dietro di lui si precipitò a trattenerlo per il collare. Il cane aveva afferrato i pantaloni di Namikaze e tirava sbatacchiando forsennatamente la testa, il ragazzo biondo cadde a terra e pose le mani avanti sbraitando insulti.
Il mostro lo seguì e sbilanciò anche Itachi in avanti -cadde su di lui, la colata dei suoi capelli neri gli invase la faccia- Naruto soffocò un grido a sentirne tutto il peso sulle sue costole scricchiolanti -intanto quel demonio di cane lacerava le sue scarpe e tirava i suoi calzini-.
Sasuke era riuscito ad allontanare quell'abominio, Naruto sputacchiò qualche capello di Itachi mentre questo gli posava un bacio leggero sulla fronte e si metteva in ginocchio su di lui.

-Ben tornato a casa, amore-

Eh, la faceva facile così.
Sondò i suoi occhi tenebramente neri e ci vide una luce sul fondo.

-No, 'Tachi-

Ruggì lamentoso.

-Sasuke ed io abbiamo deciso di fare della villa padronale un canile, ma questo ci si è affezionato. Starà con noi-

Sembrava felice -e troppo convinto- e sbirciando Sasuke potè vedere che anche lui aveva in faccia una specie di sorriso.
Kami, quando era stato così cattivo da meritare tutto quello?
Sbattè sconfitto la testa all'indietro sul pavimento ed il cane abbaiò.

   
 
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