Squarci di vita.

♫ Cuz when I’m kissing you my senses come alive
Almost like the puzzle piece I’ve been trying to find
Falls right into place you’re all that it takes
My doubts fade away when I’m kissing you ♫
Miranda Cosgrove.
 

- Zitto Black! – una voce femminile risuonò per il corridoio di Hogwarts. Sembrava che qualcuno avesse lanciato una caccabomba nei paraggi. Gli studendi inermi, cercavano ripari nelle sole aule disponibili, mentre alcuni professori cercavano invece di placare gli animi senza successo.
- Come hai osat.. ? – sempre la stessa voce più acuta che mai, risuonò nuovamente. Apparteneva ad una dolce ragazza dai capelli scuri, 6 anno Corvonero. Margareth Bones non era certo famosa per il suo animo tranquillo, a differenza dei compagni di Casata infatti, cercava a tutti i costi di trasgredire alle regole, quando non ci riusciva aspettava che fossero le avventure a capitare da lei. Era ciò che aveva notato un giovane Sirius Black, che ora tenendo una mano sulla sua bocca l’aveva strattonata via, portandola dietro la statua di “Orcus il Grasso”.  La folla che qualche minuto prima aveva riempito tutto il terzo piano ora stava man mano scemando. Sirius teneva ancora la mano sulla Corvonero delicatamente, cercando di non farle alcun male. La ragazza dopo qualche momento d’esitazione si era lasciata travolgere dalla furia del Grifone con non poco timore. Solo il diavolo poteva sapere cosa avesse in testa Black, era come un gigantesco enigma, con nessuno capace di decifrare quel codice di malsana follia.
Quando tutto fu più tranquillo, il caro ragazzo liberò dalla presa la giovane studentessa, per sua sfortuna la donna riuscì a liberarsi ancor prima puntando quegli enormi dentoni sulla sua mano.
- Porco Merlino! Cos'hai al posto dei canini?-
La ragazza soddisfatta lo guardava con aria di sfida, per nulla preoccupata dal danno alla mano.
Il furbetto simulò un duro colpo, iniziò a contorcersi dal dolore senza emettere grida. Margareth preoccupata si accasciò, raccogliendo il suo volto tra le mani. Sirius scoppiò a ridere poco dopo.
- Dovevo saperlo che era un’altra delle tue, quando crescerai?-  disse lei indignata.
- Quando il tuo volto smetterà di brillare milady- imitò buffamente un inchino. La Corvetta fece per andarsene, stufa delle continue beffe, Sirius però riuscì a prenderla per un braccio riportandola nella posizione precedente. Le teneva i polsi contro il muro, freddo e inanimato, le gambe incrociavano le sue. Poteva contare i respiri.
- Perchè ? Perchè sei così maledettamente perfetto ?-
- Finalmente l’hai capito- un sorriso perfido gli si accese in volto, era tipico dei Black vantarsi del proprio acume.
- Scemo – rise, accompagnando questo con un bacio.
 
D’improvviso una figura alta e snella fece un’entrata frettolosa sulla scena, era James Potter.
- Ohi, voi! La smettete di tubare lì sotto ?- disse lui incrociando le braccia, la divisa da Quidditch era più sporca che mai.
- Non avevi impegni con Lily ? – aggiunse Sirius, tenendo ancor ben stretta Margareth.
La ragazza intanto fissava imbarazzata la scena, non riusciendo però a staccarsi dall’amante. Era così terribilmente sexy, così disgustosamente bello.
-Non parlarmene, in periodo d’esami diventa irritabile-
La verità su James Potter era che lo studio non faceva parte dei suoi piani, mai lo aveva fatto. Lily sembrava così diversa da lui, prima di tutto non si sarebbe mai sognata di perdere del tempo a giocare a Quidditch, passava il tempo a leggere o a studiare, oppure ancora peggio passava del tempo con “Mocciosus” e la cosa non andava giù a Potter.
Margareth si staccò da Sirius con la stessa rapidità con la quale vi si era avvinghiata poco prima.
- Io avrei delle cose da fare ragazzi, meglio raggiungere Lilli – diede un colpetto sulla spalla al cercatore e fece l’occhiolino a Black, poi si allontanò.
 
James vide l’ombra della Corvetta sparire dietro la colonna poi si voltò verso l’amico fidato.
- La ami?- chiese, mentre ancora fissava il punto dov’era sparita.
- Più di ogni altra cosa- rispose lui fissando lo stesso identico punto.
 

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♥LILY EVANS E JAMES POTTER ♥
~ SONO LIETI DI ANNUNCIARVI LE LORO NOZZE ~
 

 
Margareth infilò un altro spillone nei capelli, poi si voltò verso la sua migliore amica estasiata. Grande era la commozione, in quel giorno si sarebbero unite due anime eteree, due metà perfette ed univoche.
- Sei così bella Lilli. Sembra di vedere ancora quelle due bambine giocare con le bambole – rise, mentre una lacrima le scendeva impertinente.  La sposa vestista di un candido abito bianco, si voltò verso lo specchio mentre la mora le cingeva le spalle.
- Tua madre è  fiera di te, così come lo sarà sicuramente tua sorella-
- Petunia non verrà, così come non verrà mio padre- aggiunse con tono malinconico.
-Mi dispiace. Sai che per me sei come una sorella vero?- con una mano le sfiorò il viso portandolo verso di se.
- Lo so Mergie- poggiò la testa sulla sua spalla.
 
In Sala intanto, James non poteva fare a meno che camminare alla svelta per il vestibolo, tra le mani la partecipazione sembrava essere diventata carta straccia.
-Non essere in ansia, hai forse paura che la tua bella ti lascì quì da solo? Beh ... se così fosse ti consolo io – disse facendogli l’occhiolino in maniera veramente poco ortodossa.
James rise –Ho paura di ciò che sta accadendo Sirius. Ho paura del futuro e  di ciò che potremo dare ad un possibile figlio-
Le parole colpirono al cuore come lame taglienti. Sirius da fratello qual’era, poggiò una mano sulla sua spalla confortante.
- Sarai un ottimo padre, sarai un ottimo marito così come sei un ottimo amico per me. Non aver paura del futuro, non sarai mai solo e nemmeno Lily-
James fece quel che non aveva mai fatto forse, si lasciò andare in un pianto.
Poggiò la testa sulla spalla dell’amico.
Quando fu pronto, rialzò il capo e si rivolse a Sirius
- Voglio che tu sia il padrino di mio figlio-
-Non potrei esserne più onorato-
Dopo poco, James scoppiò a ridere.
Sirius lo riprese schioccando le dita, non riuscendo a capire
-Sai a cosa stavo pensando?- disse lui
-A cosa?-
- Al Quinto anno, quando fosti beccato con Margareth nei bagni femminili-
Ramoso tornò a ridere, spensierato. Felpato ci pensò su, per poi scoppiare anch’egli in una sonora risata.
 
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Gioccioloni di pioggia cadevano senza sosta. Remus Lupin non riusciva a dormire, c’era un pensiero che lo tormentava da mesi. Margareth Bones. Come poteva essersi innamorato della fidanzata del suo migliore amico?
Leiaveva scelto lui, avevano deciso di sposarsi e Remus ne era rimasto tagliato fuori, come sempre d’altronde. Ma non biasimava nessuno dei due, si amavano e l’amore è il sentimento più potente di tutti. Ciò che più tormentava le sue notti, era il rimorso. Il rimorso di non aver lottato abbastanza forse, o di non aver detto tutto ciò che provava. Margareth era morta, lasciando un vuoto incolmabile, lasciando solo cenere. Decise di scrivere qualcosa, così come faceva quando non aveva nulla da dire o quando non aveva il coraggio per farlo. Quella volta la sua interlocutrice l’avrebbe ascoltato dall’alto.
 
Cara Margareth,
non chiedermi il perchè di questa missiva, nemmeno io lo conosco. Mi sono svegliato nel cuore della notte come mio solito, questa volta però non è stata la luna piena a destare il mio sonno, ma qualcosa di più dolce e mellifluo. Il suono della tua voce. Nei miei sogni eri tu che chiamandomi mi chiedevi di raggiungerti. Sono passati anni da quella volta in biblioteca. Ero raggomitolato in un angolo a leggere i miei libri e tu, tu mi sei venuta incontro senza paura, non come tutte le altre che hanno sempre temuto che potessi divorarle da un momento all’altro. Tu non hai mai esitato.  Ricordo il primo anno, quando ti si ruppe la ricordella, piangevi. Era un ricordo di tua madre, non avresti mai voluto che se ne andasse, non ero lì con te, non ero lì per consolarti ed ora quello stupido sbaglio mi ferisce enormemente. Sono sempre stato felice che tu e Sirius vi siate trovati, un pò perchè lui è come un fratello e ai fratelli si perdona tutto, un pò perchè avrei voluto che se non fosse stato con me sarebbe stato con uno di cui mi fidavo. Mi dispiace. Mi dispiace perchè non ho potuto salvarti. C’ero anche io quella notte, avevo promesso a Sirius di proteggerti. Non l’ho fatto, e questo forse è il più grande rimorso della mia inutile esistenza. Ti amo. Non te l’ho mai detto, forse non ho mai voluto o forse non ho potuto. Sei stata tanto amata. Lily non avrebbe mai voluto ti succedesse niente di male, era come una sorella per te e James, ricordo quando combinasti il loro appuntamento, eri brava in queste cose. Perchè proprio te? A volte mi chiedo, perchè non io? Perchè una persona così straordinaria, così piena di vita. Sono un povero mannaro, sono un nullafacente, respiro perchè devo. Ma tu, tu eri speciale.  Il tempo allieverà il dolore, così dicono; quel che so è che non riuscirò mai a dimenticarti, farai sempre parte di me in un modo o nell’altro. Non leggerai mai questa lettera, ma ho deciso di tenerla quì nel mio cassetto, così da poter tenere con me i miei sentimenti. Non sarò più lo stesso ... Sirius non sarà più lo stesso ... Hogwarts non sarà più la stessa senza il tuo sorriso a rendere tutto più dolce.
Sempre tuo,
Lunastorta innamorato

Angolo dell'autore
La storia si divide in 3 grosse sezioni. Nella prima è descritto il rapporto Margareth/Sirius, per chi non lo sapesse Margareth è stata citata anche nella fanfic "Bleeding Love" ed è un personaggio interamente inventato da me. Ho sempre pensato che Sirius debba aver avuto una splendida ragazza (divisa per giunta tra Sirius e Lupin, che alla fine abbia scelto Sirius) e che costei Corvonero abbia fatto breccia nel cuore del Black. Margareth è morta pochi mesi dopo la dipartita dei coniugi Potter, era una grande amica di Lily e James. Ditemi cosa ne pensate =3