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Autore: _BlueLady_    14/08/2011    4 recensioni
Raccolta di one-shot inerenti a Twin Princess.
Personaggi: dei più disparati (prevalentemente Blue Moon)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rein, Shade
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mmmh....boh, che dire...
Questa song-fic mi è venuta in mente così dal nulla, e ammetto che non ha molto senso D:
Non credo che capirete molto della trama, ma fare un tentativo non nuoce, per cui la posto, con la speranza che non sia così orripilante com'è.
La canzone a cui è ispirata è "Luna" di Riccardo Cocciante, presa dal musical Notre Dame de Paris.
...Cosa c'entra Notre Dame con Twin Princess?
Provate un pò a pensare al titolo della canzone e ad immaginare chi possa esserne il protagonista...
Le parole della canzone sono, a mio parere, meravigliose.
Beh, con la speranza di non aver fatto un colossale buco nell'acqua, buona lettura.

 

Per un amore non corrisposto

 
È mezzanotte.
Il pianeta è avvolto da una coltre di buio spessa e inscalfibile, i regni sono in rovina.
I sudditi piangono la loro sorte, i sovrani paiono burattini inermi posti sui loro troni per semplice bellezza.
La Luna vaga solitaria in cielo, e tu non puoi fare a meno di pensare al crudele destino a cui lei sta andando incontro.
Lei…
Rein è diretta all’interno del palazzo del suo regno per sconfiggere il più grande nemico che abbia mai dovuto fronteggiare.
Ha fiducia in sé stessa, eppure quell’orribile presagio non cessa di abbandonare gli antri più profondi del suo cuore.
Ogni arto del tuo corpo freme d’impazienza: l’incontro con la tua principessa è vicino, ed improvvisamente ti ritrovi a pensare con estremo piacere quanto sarebbe bello poterla avere al tuo fianco, stringerla in un abbraccio letale che non le permetta mai più di allontanarsi da te.
Il tuo ghigno beffardo si crogiola in pensieri proibiti.
Ti ritrovi a rivolgere preghiere silenziose alla Luna, unica testimone della sorte che capiterà a te e alla tua principessa, Bright al tuo fianco che blocca la sua paura in un sospiro carico d’ansia.
 

 

Luna
Luminosa e sola
Vola
Sopra i tetti vola
Guarda
Come d'amore si muore

 

 

Dall’altra parte del corridoio, una fanciulla sospira.
Si osserva intorno, riconoscendo nel luogo che è diventato la dimora del tiranno la sua vecchia casa.
È spaventata la piccola principessina, eppure sa che oramai non può più tirarsi indietro.
La sorte dell’intero pianeta dipende da lei.
Deglutendo a fatica i suoi ultimi timori, afferra con decisione la maniglia del  grande portone in mogano, i pensieri diretti alla sorella per la quale sta facendo tutto questo.
“Comunque vada, ti sono vicina con il cuore e con la mente.”
Ed improvvisamente si sente forte come non lo è mai stata prima.
Le porte del palazzo si spalancano di fronte ai suoi occhi, un timido raggio di Luna guida il suo sguardo al centro della sala, proprio nel punto in cui è situato un trono dorato, e sopra vi è il nemico.

Lui, con quello sguardo glaciale che ha cancellato ogni traccia di calore dal suo cuore di pietra.
Non riconosci più i suoi occhi, e quello sguardo che un tempo aveva fatto innamorare tua sorella perdutamente di lui.

Il nemico socchiude gli occhi sicuro di sé, accogliendola con un ghigno beffardo stampato in volto.
- Ti stavo aspettando.-
Sentire la sua voce riporta alla mente tanti, troppi ricordi.
 
Viene da domandarsi se quello che stai vivendo è un sogno o è la cruda realtà.
Non potresti mai scontrarti con lui, non ne hai il coraggio.
Ma la tua gemella si, lo avrebbe fatto.
E questo lui lo sa.
 
- Rein, è un piacere riceverti nel mio palazzo, speravo tanto in una tua visita -
 
Al suono di quelle parole sussulti involontariamente.
 
- Shade, spiegami perché stai facendo tutto questo- ti domanda la turchina con tono malleabile, ancora speranzosa di poter giungere a un accordo che non implichi per forza uno scontro diretto.
Tu le sorridi maligno, avvicinandoti lentamente e strascicando a terra il lungo mantello nero che ti porti appresso.
Le poni due dita sotto al mento, alzandole il viso e scontrando i tuoi occhi bui con i cristallini di lei.
Faccio questo per la salvezza di Wonder - rispondi.
Le tue labbra si ritrovano a pochi centimetri di distanza dalle sue, fremi nel tentativo di controllare il tuo pulsante desiderio di farle tue, suggellandole con un bacio.
Rein può quasi avvertire il tuo caldo respiro inondarle le narici.
Improvvisamente ti accorgi di come la gemella blu freme di paura nel comprendere l’intimo contatto che desideri avere con lei.
- Apri gli occhi, Shade, quello che stai facendo alla gente di Wonder non è bene: è male.-
Le parole le escono dalla bocca senza controllo, e ti costringono ad affondare il tuo sguardo in quello di lei.
Quegli occhi che appartengono ad un cielo che da troppo tempo hai cessato di ammirare, chiudendoti negli antri bui del tuo cuore macchiato di colpa.
 
Sei sconcertata quando realizzi che gli occhi con cui ti guarda non sono affatto quelli con i quali guardava Fine.
 
- Non ti rendi conto di ciò che dici, Rein. Io sto purificando Wonder per Milky, per Altezza, per i principi e le principesse degli altri regni… per te - mormori, cercando di esprimerle quei sentimenti per lei che da troppo tempo ti ardono in petto.
 
Quanto male avrebbero fatto a Fine quelle parole.
 
- Fammi vedere dov’è Bright - risponde la turchina liberandosi dalla presa con uno scatto deciso e impulsivo.
Nemmeno ti ha ascoltato.
Le tue parole l’hanno sfiorata, scivolando via come gocce di poggia.
Quel nome torna a rimbombarti nella testa, come il marchio di un antico maleficio che riporta a galla dolori nascosti.
Le sue parole paiono trafiggerti come le lame affilate di un coltello.
Quel damerino tenta sempre di frapporsi tra te e la tua ambita preda.
- Bright?- domandi, accennando una lieve risata.
Hai finito per non tollerarlo più, Bright. Hai finito per odiarlo, Bright.
- Bright sta bene. O quasi…- le rispondi, abbassando velocemente l’angolo del mantello che celava sotto di sé il corpo freddo e martoriato del principe del Gioiello.
Hai finito per ucciderlo, Bright.
- Bright!- strilla lei tra le lacrime, accasciandosi al corpo inerme del ragazzo - Che cosa gli hai fatto?- ti domanda poi, volgendo uno sguardo spaventato verso di te velato dalle lacrime.
Non rispondi, lasciando che siano i fatti a parlare da soli.
La turchina singhiozza, sorreggendo il peso del corpo del biondo ancora percorso da qualche lieve impulso vitale.
Anche ora che hai eliminato l’ultimo ostacolo che pareva separarti da lei la senti lontana da te come lo è sempre stata…
Lei lo amava quell’inutile fantoccio… e tu glielo hai portato via come un ladro.
Vedi il dolore farsi spazio sul suo volto, le lacrime scendere copiose dai suoi occhi vitrei.
Hai voluto tenere per te il gioiello più prezioso di tutta la collezione, e guarda il risultato che hai ottenuto…
Soffre, Rein, soffre come non ha mai sofferto prima d’ora.
E assieme a lei, soffri anche tu.
Ma tu non volevi arrivare a questo, volevi solo che ricambiasse il tuo amore.
Perché l’amore non corrisposto fa male, e tu lo sai bene…
- Perché lo hai fatto?- ti domanda con tono grave che non esclude una nota d’odio nei tuoi confronti – Che bisogno c’era di ucciderlo? Non ti è bastata la morte di Fine a farti ricredere sui peccati che hai commesso?-
Avanzi verso di lei nel tentativo di colmare quel vuoto che vi separa.
È forte, Rein. E' il nemico che hai sempre temuto di fronteggiare.
Non cessi di puntare le tue iridi nelle sue, nella speranza di vederla vacillare di fronte al tuo sguardo magnetico.
Ma lei non fa nulla.
Non avanza, non indietreggia.
Non distoglie lo sguardo dal tuo.
- Non tenti di fuggirmi? Non temi una sorte simile a quella del tuo adorato principe?-
Le sputi in faccia quell’ultima frase con tutto il disprezzo che riesci a trovare in tè stesso.
Lei scuote piano la testa.
- Io non ho paura di te, Shade. Mi hai già ucciso due volte, morire una terza non sarà più doloroso delle precedenti.-
Le sue parole bruciano più di cento dardi avvelenati.
- Non mi credi capace di sentimenti pietosi verso di te, vero?- domandi, quasi sfidandola.
- No - risponde lei cupa.
Una fitta lancinante al petto fa vacillare la tua fermezza per un istante.
- Lo sapevo - mormori in un ringhio sommesso abbassando il volto a terra.
Lei è come tutti gli altri, incapaci di comprendere l’aspra lotta che si sta consumando dentro te stesso.
- Ti sbagli - continua lei, costringendoti a guardarla con una nota di incredulità in volto – Io ho fiducia in te- sussurra piano, accennando un sorriso velato dalle lacrime.
 
Ed improvvisamente, il vuoto tra di voi si colma all’istante. 
 
Un momento di lucidità attraversa la tua mente in un lampo, il Cristallo Nero perde per un istante il controllo che aveva su di te.
Ti rendi conto di come la tua mente sia stata ottenebrata al punto da non riuscire più a farti distinguere ciò che è bene per te da ciò che è bene per lei.
Osservandola piangere tutte le sue lacrime, improvvisamente ti accorgi di quanto hai sbagliato ad agire così.
Abbassi lo sguardo a terra, la mano posata sul cuore che stringe con forza i lembi del mantello come per tentare di rimarginare una ferita che sanguina copiosa.
Avverti le tenebre farsi sempre più vicine nel tentativo di riappannare la tua malleabile mente.
- No…- mormori scuotendo piano la testa.
Solo ora ti rendi conto di quello che hai fatto…
La vista ti si annebbia, cominci a perdere lucidità.
Stai per tornare ad essere un fedele servo del Male, lo sai…
- No…- ripeti indietreggiando.
L’ultima cosa che volevi era far soffrire colei che hai amato più della tua stessa vita.
Colei per la quale sei diventato ciò che sei ora.
Colei che è il centro attorno il quale gravita il tuo universo.
Le tenebre pressano contro di te, tenti disperatamente di liberarti ma catene invisibili ti tengono strettamente legato al Buio…
- No!- esclami terrorizzato, avvertendo un dolore lancinante alla testa.
Stringi le tempie in una morsa ferrea, mentre dai voce a quell’urlo che perfora silenzioso i tuoi timpani.
È un urlo di disperazione, che consuma tutte le tue energie.
Ti accasci affranto a terra, mentre la debole luce della Luna filtra dalla finestra illuminando il tuo volto combattuto tra ostinazione e dolore.
La Luna, così fioca e pallida, la cui luce pare farsi sempre più flebile nel momento in cui un denso nuvolone carico di pioggia la nasconde dietro la sua ombra…
 

 

Fai
Luce solitaria
Finché

Chiaro appare il giorno
Ma adesso
Se sei la luna
di questa terra
Ascolta il grido
Di un uomo
che si è  perso
Perché
Tutto l'universo
Non vale
Il suo amore immenso
Per lei
Che mai l'amerà
Luna

 
 

 

- Shade…-
Rein ti osserva senza sapere cosa fare.
Comprende il tuo dolore, anche se non può immaginare quanto male faccia in realtà.
Muove un passo verso di te, ma tu la allontani prontamente.
Temi di ferirla, stavolta per davvero.
È una battaglia che devi affrontare da solo.
Forse la luce della Luna può rinsanarti dai tuoi peccati, e a lei volgi gli occhi disperato.
Ma la Luna è lontana, e l’unica cosa che può fare è far luce sulla tua pazzia.
Fuori si scatena un temporale, scrosciano le gocce di pioggia su vetri del castello, e violenti scrosciano i pensieri nella tua mente.
La Luna non è più visibile ai tuoi occhi.

 
Luna
Come sei lontana
Così

Silenziosa e vana
Ma qui
Ruggisce il cuore
della bestia umana
Non vedi che
Quell’uomo è pazzo
Non senti
I tormenti e il pianto
il canto
Che violento va
Lassù
Dove in cielo
ci sei tu
Luna



 

Resistere agli impulsi pare quasi impossibile.
Sai che da un momento all’altro potresti uccidere colei per la quale daresti la vita.
Non vuoi, ma è il Cristallo che ti ordina di farlo.
 
“Io ho fiducia in te ”
 
Improvvisamente comprendi cosa devi fare.
È l’unica scappatoia, l’unica via d’uscita.
La sua salvezza dipende da quel tuo unico gesto.
Con mano tremante afferri il pugnale che tieni nascosto sotto il mantello, le tempie che ancora ti bruciano e gridano vendetta.
Senti Rein sussultare alle tue spalle.
- Cos’hai intenzione di fare?- ti domanda terrorizzata.
Senza risponderle, lo fai.
Un’ondata di calore ti pervade l’addome.
Guardi in basso: il sangue scorre copioso colando a terra in una pozza densa e scura.
 
Ti senti finalmente in pace con te stesso.
 
- Shade!- strilla la turchina tra le lacrime, accasciandosi a fianco del tuo corpo.
Ti volti verso di lei sorridendo.
Lei sussulta.
Quello dipinto sul tuo volto non è una smorfia, e non è nemmeno un ghigno.
È un sorriso sincero come non lo facevi da molto tempo.
 
Improvvisamente comprende che sei tornato.
 
Le sue lacrime ti bagnano le guance.
La vita ti sta pian piano abbandonando, ma per te è come rinascere.
Rein ti scosta qualche ciuffo sudato dalla fronte, stringendoti forte la mano insanguinata e sciogliendo le tue dita dal pugnale che tieni ancora stretto.
Si strappa un lembo del vestito, tentando di rimarginare la ferita che ti sei fatto con le tue stesse mani.
- C’era bisogno di arrivare a tanto per liberarti dalla maledizione del cristallo?- singhiozza, buttando a terra il lembo insanguinato e coprendo la ferita con un altro tampone.
Sorridi: non ti ha mai rivolto così tanta premura come adesso.
Dovevi per forza ucciderti per poter sperare in un gesto di affetto sincero da parte sua?
- Era necessario per il bene di tutti…- mormori con il poco fiato che ti resta in gola.
Le ti osserva contrariata, pulendo il sangue che ti esce dalla bocca.
- Credevi di poter sistemare tutto uccidendoti?- ti domanda.
Sorridi.
- Credevo solamente di poter pareggiare i conti.-
Un colpo di tosse è il campanello d’allarme che la porta ad avvicinare ancora di più il tuo petto al suo.
- Non permetterò anche a te di lasciarmi! - mormora tra i singhiozzi.
Disperatamente si aggrappa ai lembi della tua camicia, sentendo il tuo respiro farsi sempre più debole, come per trattenere la vita che pian piano sta scivolando via dalle tue membra.
È tutto inutile, ormai.
 

 

Sei
Sopra un mondo perso
Che lancia
Le sue voci in cielo

 

 

Senti che ormai è arrivata la tua ora.
- Rein?- la chiami debolmente, la tua voce è quasi un soffio di vento.
- Si?-
- Mi odi?- domandi, i tremiti del tuo corpo che si fanno sempre più violenti.
Il suo sorriso è velato dalle lacrime.
- Come potrei odiarti?- risponde.
Le sue parole ti levano un grande peso dal cuore, alleviando tutte le tue colpe.
Lo conosce anche lei il motivo per cui sei arrivato a tanto.
Le dedichi un ultimo sorriso, mentre con le ultime forze che ti restano raccogli una lacrima che sgorga dai suoi occhi.
- E’ già qualcosa…- mormori sollevato, mentre gli occhi ti si chiudono lentamente.
 
Finalmente sei libero.
Il tuo ultimo sospiro si leva alto nel cielo, assieme ai lamenti di Rein. 
Ti duole abbandonarla, ma sai che in fondo è meglio così.
I tuoi occhi vitrei volgono in alto, il tuo sguardo si ricongiunge con la Luna che ora brilla vigorosa in cielo assieme alle altre stelle.
La tempesta è finita anche per lei.
 

 

Luna
Mezza luna o piena
Serena
Passi e te ne vai
Guarda
Con che pena si muore
D'amore 

Quaggiù
 
 

 

- Perché non ho potuto amarti?- mormora Rein al tuo volto, come se tu potessi ancora risponderle -Sarebbe stato tutto più semplice, allora…-
Non è giusto che si faccia carico di colpe che non le appartengono.
Un soffio di vento spazza via le sue ultime lacrime: il tuo ultimo saluto per donare anche a lei la libertà che disperatamente hai cercato anche tu.
La Luna brilla ancora in cielo, incurante di ciò che si è consumato sotto il suo sguardo vigile e attento.
È tempo anche per lei di cambiare aria. 

  
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