Anime & Manga > Ufo Baby
Segui la storia  |       
Autore: pace    17/08/2011    2 recensioni
Kanata. Miyu. No Lou. No Baumiao.
Anche se non c'è il piccolo alieno, non vuol dire che non sia più bello, no? xD
Ma sta a voi decidere, infondo:)
Vorrei davvero sapere cosa ne pensate.
Solo un orgoglioso ragazzo e l'amore di una ragazza.
COME ANDRA' A FINIRE???
E CHISSA' COME SI SVOLGERA' LA COSA!!!
Leggete, no??;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ohhh bene bene, è il mio momento, vi ho fatto aspettare tanto xD
Prima di leggere il chappy, dovete sapere che Kurita ha gli occhiali ma non i fondi di bottiglia come nel manga, okay?
Bene,
ora leggete.
Un bacio. MissP;)


Orgoglio

{Amore guarda non con gli occhi ma con l'anima.
William Shakespeare}

Capitolo 11-Chissà

-Kanata?
-Mmh?
-Ti devo devo dire una cosa...
-Cosa?
-Ecco, ho visto un ufo. In questo momento.
Kanata guardò Santa. Santa guardò il cielo.
Kanata guardò il cielo. Niente ufo.
-Dov'è?
-Lì, vedi!
Gli fece segno il suo amichetto.
-Non vedo nulla.
Disse Kanata indifferente, anche se comunque c'era un disco magico non gli avrebbe importato nulla.
-Vedi bene, è proprio lì, dovremmo andarcene. Se poi ci prende?
-Tu dici che può farlo?
-CERTO!!!
Gridò convinto Santa, ma subito si pentì.
L'altro moro, Kanata, era un bambino di appena 6 anni. L'altro, Santa, aveva anche 6 anni.
Ma erano diversi. Molto diversi, eppure tutti e due si volevano un gran bene.
-Kanata andiamo via...
Disse un po' impaurito, l'amico. Aveva una voce un po' nasale, ma anche il suo tono era ridicolo, tutto di lui lo era. Sprizzava allegria, e forse era questo che Kanata, già a 6 anni, ammirava in lui. La sua spensieratezza. La sua bontà, il suo volergli bene. Cosi com'era.
Il ragazzino più forte, o perlomeno più orgoglioso cosi tanto da non arrendersi, si alzò. Fissò il cielo e sorrise. Camminò un po' più avanti in quel bosco allontanandosi sempre di più. Non stava cercando o inseguendo nulla, solo inseguiva l'istinto. Il suo amichetto era pazzo di ufo, e lui lo accontentava sempre. Questa volta, voleva mostrare a se stesso che non c'era proprio nulla. Ecco perché, era solo un'avventura.
Si spinse avanti e sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla, ma non gridò.
Santa..., pensò. Ma comunque, aveva troppa fifa per accettarsene.
Camminò ancora, più in là. Anche se era buio era capace di ritornare indietro, anche perché per quanto si spingeva lontano non si allontanava mai da non vedere il masso dove prima erano seduti.
Sentì qualcuno tremare. -Kanata...
Si, era Santa. Un Santa impaurito.
-Zitto.
Fermo, rispose Kanata.
Ora che aveva la certezza che quello dietro di lui era il suo amichetto, poteva continuare iperterrito, no?
Poi un rumore.  Una luce.
Si svegliò. I suoi occhi incontrarono il soffitto.
Sbadigliò e poi si alzò dal suo futon. 
Altri ricordi, erano un paio di giorni che non continuava a fare questi sogni.
Andò a mangiare, si lavò e si preparò per scuola.
Tutto pronto.
Miyu.
Ah!
Come un razzo si precipitò in camera della ragazza, aprì la porta.
Miyu nuda.
Ah!
Un grido.
Quello di Miyu.
Un grido.
Quello di Kanata, per riflesso.
Oggetto volante.
Secondo oggetto volante.
Dolore.
AH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

____

-Bussa, prima!!!!!
-Scusami, potresti anche tu evitare di farmi sempre male, chi vuole vedere quel corpo infantile!!
-Non ho un corpo infantile, e poi che ti importa!
-ECCO!!!
Miyu e Kanata erano pronti per la scuola.
Un altro giorno, tipico al tempio Saionij.
Kanata si fermò di colpo lungo il suo percorso, mentre Miyu più inviperita 
che mai e con un "tenero broncio" (a giudicare da ciò che pensava Kanata) , continuava a camminare verso scuola.
Il ragazzo pensò. Mi mancherà tutto questo... lei se ne andrà e io resterò senza lei...
Oggi, non sapeva perché, ma l'aveva rimossa dalla mente. Era come se al suo risveglio non c'era nessuna Miyu.
Era come se non conosceva nessuna Miyu, soprattutto lei. Era come se tutto questo non fosse successo.
Era come un istinto di protezione, che gli faceva dimenticare tutto quello che riguardasse Miyu.
Era come se, un ragazzo innamorato, si proteggeva dal suo amore, dopo aver saputo che questo se ne doveva andare. Da lui. 
Kanata sospirò, mantenendosi forte.
Da domani incominciava la sospensione. Tre giorni.
Era tanto entusiasta, certo.
A scuola andò per il meglio. Kanata e Miyu non si parlarono e andò per il meglio. Le lezioni andarono per il meglio. Nessuna sparlava di Kanata e quindi andava per il meglio, il prof. di ginnastica non c'era e...
-Tutto va' per il meglio.
Disse Kanata aprendo la sua bottiglia d'acqua.
Ora d'intervallo. Seduti sul terazzo Kanata, Santa, Nozomu e Kurita mangiava con tanta fame.
-Beh, mi fa' piacere.... KANATA!!!!
Quest'ultimo, calmo, finita la bevuta, fissò Santa.-Non gridare.
-SEI STATO SOSPESO!!!
-NON GRIDAREEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!
-NON STO GRIDANDO!!!
-STATE GRIDANDO!!!!!
Gridò Nozomu.
Perfetto, si disse Kanata, ora litigano cosi mi lasciano in pace.
E cosi fu, tutti a gridare, mentre Kanata mangiava e beveva. Non pensava a nulla solo a quel buonissimo sushi fatto da lui stesso. E naturalmente a Miyu.
No, non la sto pensando, il fatto che dico che non la penso non vuol dire che la sto pensando perché sto solo dicendo che non la sto pensando visto che è vero... anche se forse dire "non la sto pensando" significa che lo stai facendo... MA DA QUANDO PARLO NELLA MENTE???
-Kanata? Ci sei?
Il ragazzo alzò lo sguardo e vide tutti i suoi amici che lo fissavano.
Kanata era strano nell'ultimo periodo, di solito era sempre composto, attento, fermo, glaciale. Ma da quando la "cugina" Miyu è venuta da lui... è cambiato. Era una cosa buona?? Santa non lo sapeva, ma come suo migliore amico doveva indagare e scoprire cosa stava succedendo e anche alla svelta.
-Sono tre ore che ti chiamiamo.
-Scusa Santa. Che vuoi dirmi?
Kanata si sentì opresso da tutti quei sguardi, sembravano che volessero perforargli l'anima, ma lui era un osso duro, no? Non si faceva scalfire.
Certo, come no. Non da loro, perlomeno.
-Stai pensando?
Il bel ragazzo sorrise. -Dovresti provarlo anche tu Santa.
Quest'ultimo si imbronciò ma poi si ricarcò e partì in quarta. 
-Per caso, stai pensando ad una ragazza bionda, occhi verdi, un po' infantile, carina, tanto dolce, che è tua cugina?
-Dovrei?
-Dovresti?
-Perché?
-Perché dovresti?
-Non ci penso.
-Non ci pensi??!
-Finiscila!!!!!!
Disse in un sussurro Kanata. Di nuovo gelido, come un guscio.
Oh no, non ancora amico, pensò Santa. Perché si comportava cosi? Perchè? Cosa poteva fare lui, era suo amico eppure non riusciva ad aiutarlo.
-Ti piace tua cugina, è strano ma sta accadendo.
L'unico fatto sbagliato era che Miyu non era sua cugina.
-Nozumu, non ti ci mettere pure tu.
-Ti piaceeeeeee!!!!
Il biondino assunse una voce da fantasma, risero tutti, Kanata accennò un sorrissetto, tanto per restare se stesso. Ma tanto era vano, tutti erano convinti che era cambiato, quindi facendo cosi non era più se stesso, ma quello di un tempo, quello sbagliato, quello adorabile ma non innamorato.
-Dai, ammettilo.
-Che a te piace Chris?
Nozumu ci restò secco sul colpo, deglutì e poi tremò. -Non mi piace...
-Certo come no...
Disse Kanata impercettibile.
-Beh, almeno lui comunque non lo nega.
Kanata guardò Santa. -Lo ha appena fatto.
-Non è vero.
-Chi è che nega adesso?
Tutti zitti. Kanata era calmo, apparentemente, sempre con la risposta pronta.
Il ragazzo continuò. -Non dico che mi piace però con questo discorso, sto solo rispondendo. Miyu è mia cugina, le voglio bene come un cugino sa fare con sua cugina. Non mi piace, non mi piacerà mai. E poi se non sbaglio, Kurita prova qualcosa per "la mia cuginetta", no?
Tutti fissarono Kurita. Poi a Santa venne il colpo di genio. Okay, era un colpo basso, ma con Kanata si doveva giocare pesante. E lui lo sapeva.
-Beh, allora vuol dire che dovrete giocarvela.

___

Doveva dirglielo. Ma quando?
Doveva dire che restava, poi telefonare alla madre e dire a Kanata che sarebbe "restato".
Anche se, poi, una domanda sorgeva: alla madre non preoccupava il fatto che due adolescenti abitavano da soli, nella stessa casa, stesso tetto, con tanti ormoni? Probabilmente non le importava più di tanto.
Chissà Kanata come l'avrebbe presa, forse era stato contento quando aveva saputo che lei se ne doveva andare. Forse non vedeva l'ora. E poi come si sarebbe comportata? Lui avrebbe continuato a baciarla? Troppo imbarazzante! E si potevano dire amici? Fidanzati? E se l'avrebbe presa in giro?
E se, e se, e se... bla bla bla.
Non doveva pensarci. Miyu punto i piedi per terra, davanti a tutta la scuola, gridò sicura.
-Devo stare traquilla!!!!!!

____

-Oh, Kanata!
Una ragazzina bassina, capelli corvini e neri, occhi blu profondo tirati, minuta, piuttosto formosa, pelle olivastra si avvicinò a Kanata, il quale era intento ad andare alle lezioni con i suoi amici.
La ragazza era molto agitata, doveva chiedere una cosa importante a Kanata. E chissà lui cosa rispondeva.
L'interpellato fissò la ragazza, le sorrisi gentile. -Dimmi, Mako.
Con voce ferma e suadente. Inconsapevolmente, certo.
Gli amici quasi lo guardarono invidioso, tutte a lui!!!
-Ecco, mi chiedevo,-Mako giocò con una ciocca dei sui capelli- ti va di venire con me dopo scuola, a prendere qualcosa? Qualunque cosa, davvero.
Kanata restò interdetto.
Niente Chris nei paraggi.
Niente Miyu nei paraggi.
Che centra!!, pensò, ribattendo.
Si schiarì la voce, e annuì. -Certo.
La ragazzina diventò rossa poi emise una specie di urletto e scappò via, dalle sue amiche che l'accolsero con un sorriso. -Ce l'hai fatta, brava Mako!
Kanata venne attirato dagli sguardi di tutti. 
Santa era arrabbiato.
Nozomu, quasi geloso.
Kurita felice, ma sorpreso. Se era vero che voleva Miyu, perché aveva accettato?
Voleva essere gentile? Forse...
-Perché hai detto di sì?!!!
-Santa, e non gridare!
-Ma Kanata....
-Uff!
Il moretto carino se ne andò, prendendo lo zaino.
In quel momento vide uno sguardo deluso, due occhi verdi trafiggerli l'anima.
Era delusione, quella negli occhi di Miyu?

____

-Kanata, leggi.
Lui si alzò e lesse.
-She has been shopping, then she went home. She cooked and she ate. She...
Mentre leggeva, con la coda dell'occhio osservava Miyu, infondo conosceva a memoria quel pezzo.
Era incantevole, fissava il suo libro, cercava di seguire ma si vedeva che pensava ad altro.
Sembrava triste, ma era comunque fantastica.
I suoi occhi brillavano, i suoi capelli danzavano e il suo profumo di fragola e vaniglia alegiava nell'aria.
Quanto voleva baciarla ancora...
Ma le era striste, perché? Cosa era successo? Centrava lui?
Oppure no?
Perché? Perchè stava cosi? Che poteva fare?
Perché? Perché la doveva amare cosi tanto? Inconsapevolmente.


Alla prossima:))
Miss;)


 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ufo Baby / Vai alla pagina dell'autore: pace