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Autore: MartaAka97    18/08/2011    3 recensioni
-Dimitri, Attento!-urlò Whilliam. Veloce come una saetta corse verso la creatura che stava per uccidere il suo amico. Girò su se stesso e con un solo e secco colpo di spada, tagliò la testa a quell'essere. Guardò il suo Capitano, ma si accorse di una cosa: Dimitri era una bellissima ragazza dai lunghi capelli castani e limpidi occhi color del mare.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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White virgin 4 -Debora... mi dispiace...- iniziò Whilliam.
-E di cosa? Sono stata io a decidere di aiutarti- spiegò lei.
-Ma per colpa mia.. insomma, se io non gli avessi tirato uno schiaffo a quest'ora saremmo ancora tutti e due fuori da questo schifo di posto- si scusò il ragazzo
-No, hai fatto bene- disse la mora.
-Cosa?- fece Whill.
-Hai fatto bene. Non doveva permettersi di dire quelle cose, tantomeno di insultare tua madre.- fece una pausa -Sinceramente, non so come sia andata quel giorno, perchè io dovevo restare sulla nave, ma sono sicura, che se ci fosse stata anche una piccola speranza di salvare chiunque si trovasse in quella casa, Dimitri l'avrebbe presa al volo. Per quanto rude possa sembrare, anche lei ha un cuore- finì Debora.
-Lei?- chiese confuso Whilliam
-Eh?! Ah, no, cioè..  Anche Lui ha un cuore, eh eh...- si corresse la ragazza.

Ci fu un lungo silenzio. I due non sapevano più cosa dire, sia per il fatto che non si conoscevano, sia per l' "errore" che Debora aveva fatto.
La ragazza iniziò a vagare con lo sguardo per la cella: quel posto era davvero sporco, pieno di ragnatele e di alghe e altre piccoli animali che girovagavano liberamente.
-Giuro che quando esco di qui, torno per pulire! E' un scempio! Guarda quanta sporcizia!- fece Debora.
-Ahahaha! Ehi guarda che sono prigioni, non ville di lusso!- rispose scherzoso Whill
-Già hai ragione...-
La ragazza guardò Whilliam: i capelli neri tutti spettinati, un paio di occhi penetranti di un giallo intenso; il viso era quello di un ragazzo che ne aveva passate tante.
Il suo corpo era troppo forte per essere solo un ragazzino.
"Chissà se anche lui...". Debora rabbrividì. Appena sotto l'apertura della camicia, aveva scorto una cicatrice. Lei ne aveva una uguale.
Whilliam si accorse che l'aveva notata e subito la coprì.
-Non chiedermi come me la sono fatta, perchè non saprei risponderti. Posso solo dirti che non è nulla di buono- fece lui con aria triste.
-Mm..- si limitò a rispondere la ragazza.
"Poverino, anche lui..." pensò.



*Gurgleeeee*
Debora si girò di colpo con aria interrogativa
-Scusa, è il mio stomaco, non avevo mangiato niente a colazione.. In realtà è dall'altro ieri che non mangio- rispose Whill.
-Senti Whilliam, io devo chiederti una cosa...- iniziò - Ma devi rispondermi solo se vuoi- disse la ragazza.
Lui annuì semplicemente.
-Tua madre e tuo padre erano i tuoi veri genitori?- chiese lei
-Dove vuoi arrivare?- rispose scocciato Whill.
-Se non vuoi rispondere, non farlo. Non arrabbiarti..- si mortificò lei.
-Dove vuoi arrivare, Debora?- il tono era ancora più aggressivo.
-Ecco, io.. Tu potresti essere!-
-Già sono curioso anch'io a questo punto- li interruppe una voce.
I due sussultarono e guardarono verso l'ingresso delle prigioni: Dimitri si dirigeva verso di loro.
-Lui potrebbe essere?- continuò il Capitano.
-Che vuoi Dimitri?- fece scontroso Whilliam
-Ma guarda! E io che ero venuto per farvi uscire!- disse sarcastico il ragazzo.
Il Capitano guardò fisso negli occhi Whilliam, che sostenne il suo sguardo.
-Hai proprio un bel colore degli occhi. Non lo trovi tutti i giorni uno con gli occhi gialli, vero Deb?- continuò Dimitri.
-Smettila..- disse la ragazza con un filo di voce.
Whilliam guardava la scena senza capire cosa stesse succedendo.
-Forse ho capito cosa volevi dirgli Deb, ma questo non posso permettertelo, mi dispiace- fece un pausa -Non azzardarti a dirgli qualcosa, perchè altrimenti non avrò pietà nemmeno per te. Ci siamo capiti?- e dopo questa frase il Capitano, guardò un'ultima volta Whilliam per poi sparire da dove era venuto.
-Debora...- disse Whill con tono interrogativo.
La ragazza scosse il capo. Si rimise a sedere e trattenne le lacrime.



-Debora... pensi che Dimitri ci farà uscire? Io sto morendo di fame...- disse Whilliam con un po' di timore.
-Non lo so. Di solito quando mette qualcuno in prigione ce lo lascia fino al prossimo porto dove attracchiamo.- disse lei con noncuranza
-Cosa?! Ma se è così moriremo qua dentro!!- strillò preoccupato il moro.
-Già...- finì lei.
Erano già due giorni che erano lì dentro. Dalla visita del Capitano, Debora non aveva più detto nulla e Whilliam era seriamente preoccupato per lei.
-Basta adesso mi sono rotto- disse convinto.
-Cosa vuoi fare?- chiese preoccupata la ragazza. Il suo sguardo era di nuovo vivo.
-Ora lo vedrai-
Il moro si arrampicò sulle sbarre della loro cella e con un coltellino che aveva in tasca (per quello doveva ringraziare Diana) e iniziò a raschiare il ferro.
-Fermo! Dimitri te la farà pagare! Whilliam ti prego!- urlò Debora.
La ragazza lo prese per la vita e lo tirò a sè. Finirono tutti e due a terra.
-Maledizione Whilliam! Vuoi farti uccidere?!- disse arrabbiata. Le lacrime le stavano velando gli occhi.
-Senti. Voglio farci uscire di qui, se lui non vuole dare l'ordine di liberarci lo faremo noi.- finì fiducioso il ragazzo.
Un suono metallico ruppe quel momento.
Davanti alla cella era apparso Dimitri.
-Debora devi venire a cucinare. Abbiamo fame- improvvisò.
La porta si aprì. Debora e Whilliam si diressero verso l'uscita, ma quando toccò a Whill, il Capitano lo bloccò. Gli si avvicinò all'orecchio e poi disse:
-Vedi di starle lontano. Sono geloso delle cose che mi appartengono. Non vorrei doverti dare una lezione. Hai capito bene, Whilliam?-
Poi lo lasciò uscire e richiuse la porta della cella.
Era la prima volta che lo chiamava per nome.


Tornati sul ponte Debora si diresse in cucina e gli altri pirati sottocoperta per prepararsi.
Whilliam fece per seguire i suoi nuovi "compagni" ma Dimitri lo prese per un braccio e lo trascinò vicino alla prua della nave.
-Cos'è vuoi buttarmi di sotto?- scherzò Whilliam
-L'idea è allettante ma purtroppo non posso farlo. In realtà ti ho trascinato qui perchè diamo meno nell'occhio e poi si parla "bene"- iniziò il Capitano
-Senti Whilliam- il tono della sua voce era cambiato -Che ti ha detto Debora, quando eravate in cella? Insomma, qualcosa riguardo alla nave, riguardo lei, il suo passato..?- chiese preoccupato il ragazzo.
Whilliam non aveva ascoltato la domanda. il grande fascino del Capitano l'aveva colpito:
quel viso dolce dai lineamenti soffici, che sembrava indifeso; quei due grandi occhi blu che erano pieni preoccupazione lo facevano sembrare perso.
-Ehi mozzo?- disse il Capitano. Prima che Dimitri potesse aggiungere qualcosa, Whilliam disse:
-Dimitri, se tu fossi una ragazza, sarei innamorato di te-
A quelle parole il Capitano sgranò gli occhi e arrossi bruscamente e senza pensarci due volte tirò un ceffone a Whilliam:
-BRUTTO IDIOTA DI UN MOZZO!!!!! TI E' DATO DI VOLTA IL CERVELLO?!!? IMBECILLE!-
Dimitri si diresse a passo spedito verso la sua camera. Whilliam era rimasto lì a guardare quel Capitano, che avrebbe tanto voluto che fosse una ragazza.
"Ma che diavolo mi prende?" pensò il moro.
  
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