Anime & Manga > Majin Tantei Nougami Neuro
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Autore: BlackroseDemonia    20/08/2011    2 recensioni
"Non avrei mai pensato di trovare un essere come te"
"E io non avrei mai pensato di commettere lo stesso errore di mia madre"
"E quale sarebbe?" disse lui avvicinandosi, schiacciandomi con il peso del suo corpo al letto
"Inamorarmi di un demone..."- dissi io mentre con stupore lui mi stringeva a sè mentre mi baciava...
(Nuovo personaggio X Neuro)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 7

 

Atterro delicatamente sul tetto della scuola per poi far sparire le ali e incamminarmi verso la porta.

Appena tocco la maniglia della porta, sento le mani tremarmi.

“Se incontro un demone, non sarà come con Neuro. Per quanto sia rude e crudele, lui non potrebbe mai farmi del male, questo invece potrebbe non avere pietà ad uccidermi su due piedi” –

 penso mentalmente per poi farmi coraggio, abbassarla ed addentrarmi nella scuola. Appena richiudo la porta mi ritrovo nel buio più totale, ma fortunatamente grazie ai poteri demoniaci riesco a vedere. A volte certi poteri facevano proprio comodo, unico difetto era che cambiavo colore degli occhi; quindi in pubblico erano vivamente sconsigliati.

Inizio a scendere lentamente gli scalini uno dopo l’altro,  diretta verso la sala principale.

 

 

 

Punto di vista di Neuro

Arrivo all’entrata della scuola e come previsto è chiusa. Passo al maniero abbandonato. Io e Martina c’eravamo incontrati lì per la prima volta.

Appena entro vedo il motorino di Martina parcheggiato; come avevo immaginato quella stupida era stata attirata nella trappola, solo per risolvere quel mistero, solo per vincere quella stupida scommessa.

“Cosa aspetti?Muoviamoci”- dice quel ragno demoniaco. Assomigliava dannatamente alla sua padrona nei modi strafottenti di rivolgersi nei miei confronti. Lascio perdere, ora ho altro a cui pensare. Prendo il cellulare e compongo il numero del commissario.

“Pronto, sono l’aiutante della detective Martina, disturbo?”-

“N..no, io sono ancora in commissariato. Avevi bisogno di qualcosa”-

dice il commissario con una voce stanca

“Si, abbiamo scovato il colpevole, la prego di venire qui con dei rinforzi. Ci troverà all’uscita”-

Dico per poi chiudere la comunicazione. Mi dirigo verso il retro del maniero, e trovo la giacca di Martina, bene era arrivata alla scuola in volo.

Trasformo nuovamente le mie braccia in ali e mi dirigo verso la scuola in tutta fretta, dovevo sbrigarmi!

 

 

Sono arrivata nel salone principale. Le luci sono accese ma sembra non ci sia nessuno; ma il mio sesto senso mi dice di stare in guardia.

“Oh, Martina come mai sei qui?”-

Dice sorridendomi il bidello.

“Il colpevole … sei tu!” dico puntandogli contro il dito, mentre lui si rabbuia per poi scoppiare in una sonora risata

“Come hai potuto uccidere tuo fratello?”-

Dico allontanandomi di un passo.

“Oh, così l’hai capito?Sei davvero promettente. Sai quello ad essere scelto dall’associazione fu mio fratello,capsici?”-

Sento il sangue gelarmi nelle vene, quindi … ecco perché mi aveva sempre aiutata …

“Peccato che poi si è affezionato a te, sai hai la strana capacità di farti voler bene da tutti. Per te ha deciso di mollare tutto, gettando la vergogna sulla nostra famiglia”

Dice muovendo istericamente le mani sul manico della scopa.

“Così per non rovinare il nome di famiglia, hai deciso di servirli tu!”

“Esatto, ho ucciso mio fratello, simulando un massacro da parte di una setta. E ora non mi resta che consegnarti”-

Dice mentre la sua testa ruota sul busto, e  dalla schiena spuntano delle  strane ossa. Indietreggio ulteriormente, mi guardo intorno, l’unica via di fuga era la porta principale e per arrivarci in fretta l’unico metodo era volando.

“Non è possibile … il demone … è lui?”-

mi domando mentalmente, eppure io ero da sempre in grado di vedere le creature sovrannaturali,  perché mi era sfuggito?

“Coraggio lasciati prendere con le buone, non puoi battere un demone d’ombra”-

Dice mentre la sua faccia si tramuta in un teschio ribaltato, mentre  dei tentacoli con diversi occhi escono dall’incavo oculare.

In un attimo si lancia verso di me, istintivamente libero le ali e mi alzo in volo per poi dirigermi verso la porta d’uscita.

In un attimo il demone mi insegue e inizia a lanciarmi sfere d’energia; velocemente le schivo, ma appena faccio per girare l’angolo un ultima mi colpisce all’ala destra e io finisco contro un armadietto del corridoio.

“E’ un peccato consegnarti ora che sei ancora grezza, ma gli ordini non si discutono”

Dice avvicinandosi, a passo svelto

“E ora, cerca di non scappare tanto come hai visto è inutile”

L’ala sinistra mi duole, e del sangue cola lungo la ferita che mi si era creata. Istintivamente avvolgo in un ultimo sforzo le ali per proteggermi.

Sono stata una folle a pensare di poterlo sconfiggere, quanto odio essere debole …

Sento un tonfo, e il rumore di un armadietto che si rompe, riapro gli occhi e sposto lievemente le ali, con mio grande stupore, Neuro tiene per il collo l’altro demone.

“ Lei è mia e ti consiglio di non allungare su di lei le tue sudice mani”-

La voce di Neuro e roca e profonda, tipica di quando si arrabbiava. Gli occhi sono due specchi verdi che si illuminano ad intermittenza

“Martina!!”-

In un attimo Drakonian mi piomba addosso e crea una ragnatela per proteggermi

“Sei venuto anche tu, piccolino”-

Dico accarezzandogli la testa

“Sei solo uno stupido umano posseduto da un demone. Servire altri per ottenere dei poteri che cosa umiliante …”

Dice Neuro, aumentando la presa intorno al collo del demone, che minuto dopo minuto sfonda ulteriormente la lamiera dell’armadietto

“Co..sa sei?”- domando con una voce squillante

“Il tuo peggiore incubo.

“Il tuo peggiore incubo”

Dice Neuro con un sorriso sadico stampato in faccia.

“Ma non preoccuparti ora ti riporterò al tuo stato naturale.  777 Strumenti del mondo demoniaco, Evil Soul Extraction” –

Dice mentre in mano gli compare uno strano casco con degli artigli, che perforano il teschio del nemico.Egli si dimena e urla disperato, mentre un ingente quantità di sangue esce dal cranio e gli occhi scoppiano, mentre lentamente il corpo torna alle sembianze originali.

“E ora, conviene pranzare. Itadakimasu”-

Dice per poi trasformarsi in Demone e nutrirsi del mistero, mentre il bidello sviene.

“Bene, ora tolgo la ragnatela”-

Dice Drakonian distruggendola, per poi ciondolare dal soffitto, mentre Neuro si avvicina, io mi alzo lentamente.

“Grazie per essere intervenuto”

“Non credevo potessi essere tanto stupida, per una scommessa” dice lui guardandomi da capo a piedi per poi soffermarsi sull’ala destra che gocciolava.

“Mi ha colpito con una sfera d’energia”

“fa vedere vah”

Dice Neuro per poi abbassarsi e aprirmi l’ala, trattengo un urlo per il dolore.

“Hai un buco nell’ala e qui hai un taglio che sanguina, non mi resta che una cosa da fare…”

Dice per poi avvicinarsi e leccarmi le ferite, che al tocco con la sua saliva lentamente si rimarginano.

“Ma dimmi te cosa mi tocca fare, per colpa della tua stupidità”-

“Scusa tanto se temevo che fossi tornato a scuola, visto che dalle due che sei sparito!!”-

Dico arrossendo come un peperone, si ero preoccupata per lui non ero di certo andata per la scommessa, dannato zuccone, tanto intelligente  per i misteri ma zero spaccato a capire la psiche umana!!

“Preoccupati ancora per me e ti uccido con le mie mani”-

Dice per poi rimettersi dritto e spettinarmi i capelli.

“AH, lasciami stare i capelli!!”-

 dico lanciando via la sua mano.

“ Su, muoviamoci ora, la polizia sarà qui fuori ormai”- dice Neuro per poi incamminarsi vicino al bidello ,che giace svenuto per terra; per poi prenderlo per la testa e trascinarlo via.

“Ah, comunque, sai che hai perso la sfida?-

Dice lui voltandosi per sorridermi beffardo .

“Cosa???Ma ho capito chi era il colpevole!!!”-

Dico leggermente infastidita.

“Si, ma non hai capito che era un demone”

“E questo cosa c’entra eh?”

In un attimo lascia per terra il bidello per poi penzolare a testa in giù dal soffitto, mentre il suo viso sorridente è distanziato dal mio per due centimetri. I suoi occhi sono verde iridescente e sembra che la luce dentro di essi ruoti.

“C’entra … che hai perso”-

Dice lui allargando ulteriormente il suo sorriso, mostrando i denti aguzzi.

“Ah no carino, mi spiace ma non ci sto, che per una stupidata vinci tu!”

Dico alzando il tono di otto ottave

“E’ inutile che ti arrabbi accetta la sconfitta, non vedo l’ora di fart …”

Ma io li metto una mano sulla bocca

“Shh, mettiamola così ti ubbidirò per metà giornata e per la restante, ovviamente tu … farai quello che voglio io”- 

dico sorridendo beffarda, di certo non mi sarei fatta fregare da quel demone!

“Uh, va bene. Ma preparati non sarò per niente gentile “- dice ridendo divertito.

Chissà cosa diamine frullava per quella sua testa folle, sadica e psicotica. E quel suo sorriso, non prometteva niente di buono … ma anche io avevo in serbo qualcosa di molto speciale per lui …

“Perché ci sei stata?”- dice Drakonian

“Perché non ho colto una parte del mistero. Ed è giusto così e poi non ho di certo paura di questo demone pennuto”- Dico sadicamente sapendo che Neuro si sarebbe arrabbiato.

“Bene, questo si aggiunge alla lista di cose che ho da farti pagare. E ovviamente a modo mio”- dice emettendo una risata folle. Ok, questo si che non prometteva niente di buono, dannazione a me e alla mia boccaccia!!

Neuro scende dal soffitto, mentre il bidello cerca di scappare.

“Ah, dove pensi di andare misero insetto?”-

Dice rivolgendogli uno sguardo folle per poi incamminarsi trascinandolo

“Ne arriveranno altri dopo di me per avere la ragazza e i suoi poteri”- dice tossicchiando il bidello, ma Neuro tira un pugno tramortendolo.

“Parlava troppo né Sensei?”- dice Neuro sorridendomi.

“Cosa sai Neuro?Perchè mi vuole quell’associazione?”- dico seria.

 Se l’aveva zittito voleva dire che mi nascondeva qualcosa, ormai conoscevo fin troppo Neuro per non capirlo, almeno sul piano psicologico.

“Non so perché ti vogliano sinceramente, almeno non ne sono sicuro. E poi bisogna vedere se ti trasformerai in demone o meno”-

“Neuro, sai benissimo che lentamente i miei poteri si rafforzano, fino a qualche tempo fa non sarei nemmeno riuscita a volare e … nemmeno a leggere nella mente”

Neuro si gira quasi meravigliato e … spaventato?No forse era la mia immaginazione!

“Da quando puoi farlo?”- domanda lui cupo.

“Da qualche settimana, ma la tua per me è un mistero. Ho tentato ma mi è venuto subito mal di testa.”

“Oh, la cosa si fa interessante …”

“Neuro, riusciresti a trasformarmi completamente?”

“Cos’è ora questa idea folle?”

“Sai sarà folle, ma io mi sento meglio con te che con gli umani”

“Uh, vedremo. Se  sarà davvero la parte demoniaca a prevalere, ti trasformerò.”

Io sorrido e affianco Neuro che guarda dritto davanti a sé ,mentre camminiamo verso l’uscita della scuola, dove ci attendono i poliziotti.

“Come al solito devo ringraziarvi per lo splendido lavoro”-

 dice l’agente Stuart stringendoci la mano.

Poi ammanetta il bidello e lo mettono in macchina. Ci salutano con un ultimo cenno e se ne vanno, lasciando me e Neuro nuovamente soli. Finalmente anche Drakonian può comparire.

“Ehi, piccolo devo tornare in motorino, ma qui in borsa ci stai”-

“ok!!”

“Su, recuperiamo le cose che sono al maniero”- dice Neuro incamminandosi.

Così dopo essere arrivati al maniero abbandonato, e dopo aver recuperato le mie cose ci prepariamo a tornare a casa.

“Guido io, dai dammi la borsa che la tengo fra le gambe e tu attaccati dietro”- dice Neuro dandomi il casco

“Ma hai la patente?”-

Lui mi guarda con la faccia inebetita …

“No ma non importa, su sali o ti mollo qui!”-

Sospiro, allaccio il casco e salgo dietro, attaccandomi a Neuro.  Così partiamo diretti a casa.

“Sei caldo e profumi d’ebano”- dico appoggiandomi con la testa alla schiena del “mio”demone.

Lui sopprime una risata e continua a guidare …

 

Punto di vista di Neuro

Avevo salvato appena in tempo Martina. Incredibile che fosse stata tanto stupida per una scommessa. Lei alle mie parole si infuria dicendomi che invece era preoccupata per me?Ma si è forse dimenticata che sono immortale e che sono il demone che ha risolto tutti i misteri dell’inferno? Ma non importa, ora devo pensare alle sue ferite. L’ala destra ha un buco e sanguina, non mi resta che curarla con la mia saliva. Le apro l’ala e sembra soffrire, lentamente passo la lingua sui graffi e sul buco che lentamente si rimargina.

Appena bevo una goccia del suo sangue, sento come una scarica elettrica percorrermi il corpo, lentamente mi stacco e la tiro a me spettinandola.

“Preoccupati ancora per me e ti uccido con le mie mani”- dico cercando di sdrammatizzare e di staccarmi da folli pensieri. Per poi spettinarle i capelli, mentre lei stizzita sposta via la mia mano.

Io mi allontano e prendo per la testa quell’insulso essere umano che aveva attaccato Martina, ho una voglia immensa di spaccargli la testa, ma mi trattengo.

Improvvisamente mi viene in mente una cosa … Martina aveva perso la scommessa!

“Ah, comunque, sai che hai perso la sfida?-

Dico girando appena la testa, mentre dentro di me ridevo come un matto, oh si … per un giorno lei alla mia mercè …

“Cosa???Ma ho capito chi era il colpevole!!!”-

Dice lei alzando la voce, segno che era arrabbiata.

“Si, ma non hai capito che era un demone”

Dico io sorridendo beffardo, dovevo trovare anche una piccola virgola sgarrata, desideravo troppo sottometterla alle mie torture …

“E questo cosa c’entra eh?”

In un attimo lascio per terra il bidello per poi penzolare a testa in giù dal soffitto, mentre distanzio il mio viso sorridente dal suo  per due centimetri.

“C’entra … che hai perso”-

Dico  allargando ulteriormente il mio sorriso, mostrando i denti aguzzi.

“Ah no carino, mi spiace ma non ci sto, che per una stupidata vinci tu!”

Dice alzando il tono almeno di otto ottave, quanto mi dava fastidio quando faceva così …

“E’ inutile che ti arrabbi accetta la sconfitta, non vedo l’ora di fart …”

Ma non mi fa finire perché mi mette una mano sulla bocca

“Shh, mettiamola così ti ubbidirò per metà giornata e per la restante, ovviamente tu … farai quello che voglio io”-   

dice sorridendomi beffarda.

“Uh, va bene. Ma preparati non sarò per niente gentile “-

Dico per poi ridere divertito. Ho accettato solo per scoprire cosa mi avrebbe mai fatto quella mente stravagante, folle, assurda e complicata di Martina. Di certo ci sarebbe stato da divertirsi … per entrambi.

Poi inizia a parlare con quel suo animaletto demoniaco e mi insulta nuovamente, chiamandomi demone pennuto … quanto odiavo  i soprannomi che mi dedicava. Ma possibile che mi identificava sempre con quegli animali terresti chiamati pappagalli?

“Bene, questo si aggiunge alla lista di cose che ho da farti pagare. E ovviamente a modo mio”-

dico emettendo una risata folle. Certo domani, le avrei fatto pagare tutto …

Appena scendo dal soffitto quell’umano sembra riprendersi e cerca di scappare, povero stolto ma con chi credeva di avere a che fare?Rapidamente lo riprendo e aumento la presa delle mie mani attorno al suo crani. Poi parla, e io appena sento quelle parole gli tiro un pugno che lo tramortisce, era già complicato capire perché diamine volevano Martina ci mancava lui ad aumentare la curiosità e le ansie della ragazza …

“Parlava troppo né Sensei?”-

Dico sorridendo, per poi continuare a camminare …

“Cosa sai Neuro?Perchè mi vuole quell’associazione?”- dice mostrando uno sguardo serio.

Era proprio, particolare, capiva al volo la mia psiche, cosa incredibile per una della sua razza …

“Non so perché ti vogliano sinceramente, almeno non ne sono sicuro. E poi bisogna vedere se ti trasformerai in demone o meno”-

Dico sinceramente, avevo delle buone ipotesi, ma niente di più.

“Neuro, sai benissimo che lentamente i miei poteri si rafforzano, fino a qualche tempo fa non sarei nemmeno riuscita a volare e … nemmeno a leggere nella mente”

Mi giro verso di lei sorpreso e spaventato, quindi lei sapeva? Un attimo io spaventato?Ma stavo impazzendo?

“Da quando puoi farlo?”-

Domando cupo.

“Da qualche settimana, ma la tua per me è un mistero. Ho tentato ma mi è venuto subito mal di testa.”

“Oh, la cosa si fa interessante …”

Dico tirando un sospiro di sollievo, lei non sapeva quello che pensavo di provare per lei, fortunatamente.

“Neuro, riusciresti a trasformarmi completamente?”

“Cos’è ora questa idea folle?”

Che razza di idee passavano per quella mente?Proprio non capivo come funzionava quella sua testolina …

“Sai sarà folle, ma io mi sento meglio con te che con gli umani”

“Uh, vedremo. Se  sarà davvero la parte demoniaca a prevalere, ti trasformerò.”

Sapevo, che trasformandola lei … ma che importa? Tanto no era detto ancora che la sua parte dominante era quella demoniaca.

Camminiamo fino all’uscita dove ci attendono i poliziotti e il commissario. Quest’ultimo ci ringrazia per poi andarsene insieme al colpevole.

Così io e Martina una volta soli, ci dirigiamo verso il maniero, non appena lei recupera le sue cose mi metto sul motorino e lo accendo intimandola di salire, altrimenti l’avrei lasciata lì.

Lei sale e si stringe a me, e con mio grande stupore non mi dispiace, anzi tutt’altro.

“Sei caldo e profumi d’ebano”- mi dice per poi aumentare la presa intorno al mio torace.

Ma chi la capiva era bravo, prima si infuria e mi insulta e poi si mette a fare la carina? Sopprimo una risata e continuo a guidare, lei era un mistero che ancora non riuscivo a comprendere …

   
 
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