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Autore: LeAliDelCigno    20/08/2011    2 recensioni
Ciao a tutti cari lettori,
questa è la mia prima fanfiction,
che era iniziata come una one short che più avanti si è evoluta a ciò.
Essa è basata inizialmente sul silenzio e sulla routine. Ma più avanti ci sarà un avvenimento che spezzerà questa monotonia e renderà la vita del nostro giovane protagonista qualcosa di speciale.
Il personaggio principale è un ragazzo di sedici anni di nome Stefano e attraverso lui e i suoi occhi si narra questa storia (ora potete capire il significato del titolo).
Vi prego vivamente di recensire così potrò capire cosa ne pernsate e se ci sono cose che non vi piacciono o dove posso migliorarmi, dopotutto sono qui per questo :). Spero solo che questa storia sia di vosto gradimento; detto ciò vi auguro una buona lettura.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 11- Alle porte dell’infinito

 
 
Erano passati parecchi giorni da quel magico ma doloroso capodanno e Stefano non aveva ancora trovato il coraggio di parlare con Rose di ciò che era successo.
L’inizio del secondo quadrimestre era alle porte, ma la cosa peggiore era che la ragazza e la sua famiglia erano andati in vacanza senza dire a nessuno né la destinazione del viaggio né quando sarebbero tornati.
Ogni giorno che passava le domande paranoiche di Stefano diventavano sempre più insistenti e, dato che non riusciva a trovare una risposta che le placasse, una sensazione di vuoto e solitudine crescevano sempre di più in lui.
 
“ Come ho potuto essere così ingenuo?”si chiese
“ Io ti avevo avvisato…” disse la voce rocca nella sua testa
“ No! Non può essere! Non può essere finita in questo modo!” pensò il ragazzo prendendosi la testa tra le mani cercando di far scomparire quel fastidioso rumore.
 
In quell’istante una lacrima gli rigò il viso, quel volto dolce, delicato veniva segnato ancora una volta da una goccia di tristezza creata dai suoi occhi smeraldo che in questo ultimo periodo erano diventati, ora più che mai, lo specchio della sua anima.
In quest’ultimo periodo il suo mondo era stato molto duro, il suo cuore era pieno di cicatrici che continuavano a riaprirsi, i suoi occhi avevano reimparato a piangere e i suoi sentimenti erano ritornati a far parte della sua vita anche se a caro prezzo.
Era per questo che Stefano preferiva non provare sentimenti, non gli avevano mai portato nulla di buono e, come sempre, alla fine si trovava lì, da solo nel suo dolore, col suo cuore in mano senza sapere che fare. Nel passato questo era il momento in cui, dopo aver analizzato la sua situazione e tutto quello che era successo, rendeva impossibile far uscire i suoi sentimenti.
 
Questa volta però le cose stavano diversamente.
“ Perché preferisci soffrire?! Perché non vuoi tornare alla normalità?!” chiese con tono irritato la voce rocca e sottolineando il termine normalità
“ Perché non voglio più restare solo!!”urlò nella sua testa Stefano
“ Non dire cazzate ragazzo! Tu stai bene da solo! Non ti servono gli altri! Preferisci essere trattato come hanno fatto in passato?!” domandò severamente la voce
“ E’ meglio soffrire per qualcuno che ami che non provare sentimenti perché sono proprio questi a farmi sentire vivo!!” rispose “ Vivrò per le persone che mi vogliono bene e che sono mie amiche mettendo me in discussione!! Solo così potrò crescere e maturare sia da solo sia assieme agli altri!!”
Dopo aver detto ciò un silenzio apparentemente infinito calò in Stefano che si accorse solo ora di aver pianto.
 
Cosa doveva fare? Da chi doveva andare ora?
Domande apparentemente semplici, ma alle quali non era capace a dare una risposta e per quanto i suoi occhi parlassero al suo posto nemmeno loro sapevano dare una risposta.
Il tempo passava, ma non l’umore di Stefano che decise di andare in ospedale per stare un po’ con Ilaria: ne sentiva il bisogno.
Una volta d’avanti al corpo inerme della ragazza il silenzio regnò ancora una volta facendo sentire la sua pesantezza in modo peggiore del solito, facendo provare un dolore che conosceva fin troppo bene le urla e le lacrime del cuore, del suo cuore.
 
“ E ora? Cosa pensi di ottenere venendo qui da una ragazza in coma?” chiese la voce rocca, ma Stefano la ignorò e dopo aver preso la mano di Ilaria si mise a raccontare tutto quello che gli era successo a capodanno nei minimi dettagli.
Più di una si dovette fermare per prendere fiato dato che i suoi singhiozzi e le sue lacrime gli impedivano di parlare normalmente.
Per quanto cercava di dire tutto per sfogarsi non riusciva a provare la stessa situazione che aveva provato con Rose, ma, nonostante tutto ciò, Stefano continuò a parlare e quando, con molto fatica, concluse tutto sentì la mano di Ilaria stringersi alla sua.
 
« Allora adesso stanno così le cose? » disse la ragazza alzando la testa lievemente dal letto
« I… Ilaria? » balbettò con la voce spezzata
« Sì, sono ancora viva » disse con ironia lei
Sentendo quelle parole delle lacrime di gioia riempirono il volto di Stefano che dopo averla abbracciata disse: « Grazie a Dio! Pensavo che non avrei più rivisto quello sguardo su di me, quel tuo sorriso e risentito la tua voce! »
Ilaria rise a fatica e disse: « Bè, con tutti i casini che ti trovi non posso certo abbandonarti; cosa pensi di fare ora? »
« Non lo so, non ne ho proprio idea… » rispose sinceramente
« Sai che dovrai affrontare lei e la discussione di petto? » chiese lei per metterlo in guardia
« Quella, purtroppo, è l’unica cosa di cui sono certo » ammise amaramente lui.
 
A quella risposta Ilaria si zittì e, mentre guardava il soffitto, si mise a pensare.
« Che ti succede? » chiese il ragazzo preoccupato
« Niente » rispose girando il volto verso Stefano mostrando così i suoi occhi lucidi « pensavo solo al fatto che tu orma hai fatto la tua scelta… »
« Mi dispiace… » disse interrompendo il loro contatto visivo
« Tranquillo… » disse lei con tono pacato « Un po’ me lo aspettavo… »
 
Ancora una volta nessuno aveva il coraggio di dire qualcosa, un silenzio imbarazzante si era creato tra i due: Stefano aveva paura di dire qualcosa di sbagliato e Ilaria non riusciva a creare un nuovo discorso per colpa di quella orribile stanza d’ospedale che rendeva impossibile avere ispirazioni decente.
Nessun rumore al di fuori dell’elettrocardiogramma era presente in quella stanza e nelle menti dei ragazzi.
 
Improvvisamente Stefano prese la mano dell’amica e con quegli occhi smeraldo che ora avevano paura della solitudine chiese: « Resterai affianco a me? »
Ilaria sorrise e con un magico luccichio alle iridi rispose: « Fino alla fine! »
 
 
 

Note:

 
Eccomi qui lettori!! :)
Ho spostato le note in fondo alla storia perché mi sembravano più carine (e anche perché non sapevo più che colori usare per le note xD) , voi che ne dite?
Siamo nel pieno della vicenda e ho in mente tantissime cose intriganti per proseguire *_*
 
Bè, vi è piaciuto il nuovo capitolo? Allora recensite ^_^
Un po’ corto lo so, ma secondo me il finale di questo capitolo è perfetto così poi posso sbagliarmi, ma io penso che vada bene… Voi che dite?
Leggere le vostre recensioni sono sempre un ottimo stimolo per farmi continuare a scrivere ( questo non vuol dire che mi fermerò se non commentate xD )
 
A parte questo: voglio scusarmi se alcune volte aggiorno in  ritardo la storia, cercherò di essere sempre puntuale :)
Per il resto ho tante altre storie in mente ( che mi fanno tanta confusione, quando cerco di scrivere capitoli nuovo xD ) di genere fantasy.
 
Al prossimo capitolo, un saluto
Kevs   ;)
  
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