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Autore: ellacowgirl in Madame_Butterfly    22/08/2011    3 recensioni
Dediata a Hikari93!!! ^.^
Eccomi tornata con IL SEQUEL DI "LA FIDANZATA DEL RAIKAGE!"
Dato che era così piaciuta, ho deciso di regalarvi un piccolo continuo!
In questa parte il nostro Raikage sarà alle prese con il suo futuro matrimonio, ma che dire della moglie?! Sicuramente non avrà vita facile a riguardo, preparazioni ed inconvegnenti compresi!
Che dire, spero vi piaccia ^.^
Bye
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Raikage, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Controversie d'amore del Raikage'
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Ed ecco l'ultimo capitolo!! ^.^
Chiedo immensamente scusa per i ritardi, ma tra i viaggi e l'hard disk che ormai mi fa prendere un infarto perché non funzionava più, riesco ad aggiornare solo oggi...
sono indecisa sul fare o meno un terzo sequel, vedrò!
Nel frattempo ringrazio tutti coloro che mi hanno seguita! Hikari in particolare ^.^
byeee



Il sole era ormai sorto e si innalzava nel cielo con tanta maestria da illuminare le terre ninja di una tiepida luce, piacevole al tocco di qualsiasi creatura vi fosse esistita.
Un raggio luminoso si diresse sulle due figure sdraiate su di un manto erboso e appena accarezzato dalla brezza, infastidendo gli occhi di quella più grande che ancora teneva tra le braccia il corpo prosperoso di una donna ancora abbandonata ad un sonno piacevole e rilassato.
 
Il Raikage scosse il capo con disapprovazione e fu costretto ad aprire gli occhi a causa di quel sole fastidioso e stava ormai per riprendere ad imprecare quando si accorse che l’Hokage affianco a lui ancora dormiva beatamente: lasciò che un sorriso gli delineasse il viso mentre il suo sguardo si posava con delicatezza sulle forme perfette della donna che lui tanto amava e detestava allo stesso tempo.
Rimase leggermente stupito nel notare il suo abbigliamento, ben poco consono alla sua carica e fece una smorfia di disapprovazione, come a non tollerare per nulla quel modo così libertino della donna di comportarsi ma ancora una volta la sua rabbia venne placata dal viso limpido e perfetto di Tsunade, ancora avvolto in un sonno piacevole: le labbra erano leggermente dischiuse e la sua pelle liscia e bianca illuminata da quel sole mattutino tanto da farla sembrare un qualcosa di divino.
 
A. non poté che restarne incantato e con un gesto quasi naturale si tolse la giacca bianca e la pose sopra il corpo quasi nudo dell’amata, coprendola per impedire che potesse ammalarsi a causa della freschezza mattutina, rivolgendo poi lo sguardo altrove.
 
Soltanto dopo qualche minuto si ricordò di quale importante giorno fosse quello: il giorno del suo matrimonio, e lui era beatamente sdraiato sull’erba di un campo a lui sconosciuto, mezzo svestito e assolutamente impresentabile ad un evento simile!
Si alzò immediatamente seduto e già irritato per quel ritardo, tanto che dovette sforzarsi nel svegliare con delicatezza la donna accanto a lui che non sembrava minimamente preoccupata dalla cosa.
 
- Principessa… Svegliati…-
 
Ma nonostante le sue carezze la donna rispose soltanto con un mugugnio di lamento e continuò il suo dolce sonno, nonostante si fosse svegliata.
A questo punto il Raikage perse la pazienza ed alzò la voce con più enfasi.
 
- Insomma Tsunade, vuoi darmi ascolto?!-
 
A questo punto una vena di nervosismo comparve sul bel volto della donna e questa si voltò verso l’uomo, lanciandogli uno sguardo piuttosto irritato e contrariato, sforzandosi di tenere gli occhi ambrati aperti nonostante la luce mattutina.
 
- Lo sai che svegliare bruscamente una donna durante un piacevole sonno può essere alquanto pericoloso?!-
 
Disse con fare scocciato che tuttavia nascondeva in sé un briciolo di maliziosità ma il Raikage non sembrò tenere in considerazione quelle parole.
 
- Diamine, lo sai che giorno è oggi?!-
 
Le disse furente, come se si fosse quasi offeso del fatto che non si ricordasse quel giorno: Tsunade restò pensierosa per qualche attimo, dopodiché affermò con fare indifferente.
 
- No e non mi interessa.-
 
E detto questo si voltò dall’altra parte, tentando di riprendere sonno e sorridendo maliziosamente per aver fatto infuriare il suo uomo, mentre era perfettamente consapevole dell’importanza di quella giornata.
Il Raikage andò su tutte le furie e prese a sbraitare così forte che tutti gli uccellini appostati sul ramo di un albero poco distante volarono via senza ripensamenti.
 
- Oggi è il giorno delle nostre nozze! Ci dobbiamo sposare, ne capisci l’importanza almeno?!-
 
 
Era diventato totalmente rosso paonazzo e la maliziosa Principessa delle Lumache decise che si era divertita abbastanza, così tornò a voltarsi verso di lui e con un gesto rapido lo attirò velocemente a sé, con una presa tanto salda da impedirgli qualsiasi movimento e a questo punto lui si trovò disarmato da quel gesto così inaspettato: lei aveva lo sguardo ammaliatore mentre lui più stupefatto che mai.
No, quella donna non l’avrebbe mai capita.
 
- E tu sei consapevole che non arriveremo mai in tempo utile per la cerimonia, vero?-
 
Il Raikage fece una smorfia di disappunto, come se comprendesse la veridicità di quelle parole ma non volesse ammettere che fosse realmente così: doveva essere il giorno più importante della sua vita, e come se niente fosse si era addormentato a chissà quanti chilometri di distanza dal luogo della cerimonia senza preparazione né tantomeno l’abito adatto.
L’unica cosa che aveva con sé era la sua futura sposa, che tutto sommato non gli dispiaceva stringere ancora fra le braccia…
 
- Ma come la risolviamo questa faccenda? Dovevamo sposarci oggi!-
- E così faremo, mio caro.-
 
Rispose lei con tono malizioso e sicuro di sé, come fosse certa di avere la risposta a quella domanda e questo non poté che disorientare ulteriormente il Raikage, il quale continuava a fissarla con stupore e sforzandosi di non rimanere ammaliato da quello sguardo incantatore e da quel corpo dalle forme perfette.
 
- Mi vuoi spiegare cosa cavolo hai in mente? Sembra che tu abbia già previsto ogni cosa.-
 
Disse quasi come fosse un lamento: non sopportava i segreti, soprattutto tra lui e la sua futura moglie e tutta quella segretezza lo irritava, mentre lei non faceva che divertirsi come una bambina a cui è stato regalato un leccalecca: le piaceva l’idea di avere tutto sotto controllo, fidanzato compreso, così decise di rendere il tutto ancora più piccante e si avvicinò ulteriormente all’uomo, posando le proprie morbide mani sul petto muscoloso e possente di lui.
 
- Certo che ho previsto ogni cosa… Ma ci sono cose molto più piacevoli di una cerimonia tutta apparenza e poca sostanza…-
 
A questo punto nessuno dei due riuscì più a trattenersi e le loro labbra si incontrarono in un bacio appassionato, mentre le loro mani andavano intrecciandosi ed il sole illuminava i loro profili che si univano sempre di più.
 
Continuarono quel bacio appassionato per qualche minuto, fin quando non si lasciarono per pochi istanti e si fissarono con quanta più intensità avevano in corpo: A. si perse in quegli occhi ambrati che brillavano alle prime luci dell’alba e gli conferivano quella pace e quel piacere che lui aveva sempre desiderato, arrivando quasi a disarmarlo completamente ma lui riuscì a reagirvi e con un gesto rapido la bloccò stesa a terra, cogliendola di sorpresa a sua volta, e mostrandosi più determinato benché il suo tono di voce fosse ancora piuttosto ironico.
 
- Concordo, cara Hokage, ma vede il nostro matrimonio mi preme particolarmente… Per cui sarebbe così gentile da spiegarmi il suo piano a riguardo?-
 
Tsunade comprese che il suo gioco fosse durato abbastanza, così si lasciò immobilizzare a terra dalle quelle braccia possenti e con un sorriso tanto ironico quanto malizioso prese a spiegare il proprio piano elaborato in precedenza al suo futuro marito.
 
*****
 
Il palazzo del Raikage era addobbato a festa, le tende dipinte di bianco si muovevano leggermente lasciando penetrare dalle grandi ed alte finestre una tenue luce mattutina, quel che bastava per illuminare l’immenso salone in marmo bianco che era stato allestito appositamente per quell’importante cerimonia.
 
Una serie di poltrone disposte su varie file erano collocate per tutto l’ampio stanzone e su di esse erano sedute le più importanti ed alte cariche delle cinque terre ninja con ambasciatori da tutti i paesi, pronti ad assistere a quell’evento che avrebbe sicuramente segnato la storia di ogni singola terra e che caratterizzava il secolo tra i più importanti mai trascorsi.
Il matrimonio tra due kage non era certamente una notizia frivola e priva di significato, tanto che un numero consistente di ANBU e ninja specializzati circondavano il palazzo e ne sorvegliavano ogni singolo angolo, per impedire che qualcuno potesse intervenire e rovinare ogni cosa.
 
I kage degli altri tre regni erano seduti in prima fila con le relative guardie del corpo: la Mizukage di Kiri era comodamente appoggiata allo schienale e sorrideva graziosamente, come a dimostrare la sua gioia in quell’unione mentre al suo fianco l’anziano Onoki digrignava i denti e si rodeva dentro per il fatto che avesse sicuramente favorito ad un matrimonio così importante che avrebbe non solo portato stima e gloria al paese del fuoco e del fulmine, ma avrebbe anche costruito un’alleanza solida tra due pesi piuttosto forti.
Soltanto il Kazekage sembrava rimanere impassibile di fronte a quell’evento ed osservava il ninja vestito con un lungo camice posizionarsi sull’altare, pronto a maritare i due fortunati.
 
Gli ultimi fiori furono posizionati dinnanzi alle numerose colonnine bianche poste nel perimetro del grande salone a quel punto un coro di voci angeliche cominciò ad intonare una canzone dolce ed allegra, mentre ogni fortunato invitato a quella cerimonia attendeva fremente l’arrivo dei due sposi.
 
Il portone alle loro spalle si aprì con garbo e si fece avanti un uomo vestito con abito elegante, bianco e rifiniture in azzurro mentre portava nella tasca più alta laterale della giacca un fiore delicato di un colore tendente all’azzurro, perfettamente abbinato con l’abito.
L’unico indumento che lasciò tutti un attimo stupiti fu un cappello stile anni settanta, bianco anch’esso, che copriva quasi interamente il viso dell’uomo e ne lasciava intravedere soltanto la tipica barbetta bionda del Raikage.
La figura imponente e muscolosa fece la sua passerella sino all’altare e lì si fermò, salutando con un cenno il ninja che l’avrebbe reso l’uomo più felice del mondo.
 
A questo punto il coro intonò una differente canzone e tutti i presenti si voltarono nuovamente verso quel grande portone in attesa di vedere la sposa, sicuramente bella e raggiante come ogni volta.
Questa non tardò ovviamente a mostrarsi ed una figura snella e dal passo elegante fece il suo ingresso sul tappeto rosso che era stato steso per quell’occasione ed avanzò anch’ella fino a posizionarsi di fronte al suo sposo: indossava un lungo abito bianco, leggermente largo e la cosa che stupì tutti (e deluse gli uomini, Onoki in particolare)  era che l’ampio seno fosse completamente coperto dal vestito, ma nessuno ebbe dubbi date le proporzioni.
I capelli biondi erano raccolti sulla nuca ed un velo scendeva all’indietro creando una ampio strascico di un bianco brillantato ed una piccola reticella copriva il viso della donna, come a volerne ancora celare la bellezza.
 
Tutti erano ansiosi di assistere a quella cerimonia e non appena gli sposi furono uno di fronte all’altro, silenziosi ed immobili, il ninja in tunica prese a parlare recitando le tipiche formule di matrimonio e per una buona mezz’ora gli invitati dovettero attendere il momento che tutti aspettavano, ovvero quello del bacio d’unione.
 
- … Ora potete darvi il bacio che vi unirà per il resto dei vostri giorni!-
 
E a quelle parole, chi fino a quel momento se l’era dormita beatamente si ridestò e tutti gli occhi furono puntati sulle due figure in bianco, le quali restarono immobili ed in silenzio ancora per qualche minuto.
Dopodiché, mentre nella sala regnava il mutismo più totale, entrambi gli sposi si tolsero l’uno il cappello e l’altro il velo con un gesto quasi di sincronia e non appena i loro volti furono ben visibili a tutti i presenti, si alzò un vociare assordante nel grande salone nel notare chi fossero in realtà i due “sposi”: Killer Bee e la povera Shizune, abilmente vestiti e mascherati dai loro relativi maestri e kage.
 
Le espressioni dei presenti furono delle più svariate di fronte a quell’evidente beffa: il ninja in tunica restò a bocca aperta, il Kazekage si limitò a sgranare gli occhi, la Mizukage cominciò a ridere di gusto mentre Onoki, preso da un raptus d’ira dovuto all’età, balzò giù dalla propria poltrona e dopo aver trattenuto un grido di dolore dovuto alla sua schiena malridotta, cominciò a sbraitare contro i due falsi kage, arrabbiato nero.
 
- Cosa significa questo?! Dove sono l’Hokage ed il Raikage?!-
 
Shizune era diventata completamente rossa, paonazza per non dire di più mentre Bee era completamente a proprio agio e rispose a quelle domande/accuse senza esitazione.
 
- Non volevan troppe cerimonie, non hanno mica delle paranoie!-
 
Disse il biondo in rima, con tutta l’allegria che aveva in corpo mentre Shizune nel vederlo reagire in quel modo prese un poco di coraggio e, al pensiero che la sua amata maestra fosse in realtà in posti molto più piacevoli, sorrise dolcemente e con cortesia rispose alle imprecazioni dello Tsuchikage, assolutamente indignato.
 
- Ci hanno presi in giro! Mi ritengo offeso!-
- La prego Tsuchikage, cerchi di capire… Loro si sono trovati costretti ad organizzare questa cerimonia ma tutto ciò che volevano era sposarsi per il loro amore, non per un qualcosa da rendere pubblico e apparire così su ogni rivista come pura propaganda personale e politica del proprio paese! Per questo sono fuggiti altrove, ma vi garantisco che non appena si saranno sposati torneranno immediatamente e vi risponderanno direttamente.-
 
Nonostante quello scherzetto non fosse gradito a molti dei presenti, ognuno di loro in cuor proprio comprese le ragioni dei due kage ed in un certo senso le approvò, tanto che nessuno riuscì ad obiettare alle parole veritiere della dolce Shizune: tutti tranne Onoki, naturalmente, che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di mettere a repentaglio la reputazione di quei due kage che si erano presi gioco di lui in ogni modo possibile.
 
- Io non lo tollero!! Io non-
- Suvvia, Tsuchikage, non si dimostri così insensibile! Dopotutto è del loro amore che si sta parlando, non della loro carica politica.-
 
Affermò la Mizukage con gentilezza, nel tentativo di quietare l’uomo ma questo si rivolse bruscamente verso di lei.
 
- Lei stia zitta! E’ troppo giovane per capire certe cose e tutto ciò è inammissibile!!-
- Io trovo invece che la Mizukage abbia ragione: l’amore è qualcosa che va vissuta internamente in ognuno di noi e non necessita di essere manifestato in questo modo così futile ed apparente.-
 
L’intervento freddo del Kazekage non fece che alterare ulteriormente Onoki, il quale lasciò rapidamente la sala sibilando un “non ci sono più i giovani di una volta” tra i denti stretti ed imprecando contro Tsunade ed A. per ciò che avevano osato fare, mentre il resto degli invitati alla cerimonia veniva accompagnato nel grande salone affianco dove era allestito un rinfresco, come era stato promesso: con la differenza che gli sposi non fossero presenti.
 
Mentre si parlava del più e del meno, la Mizukage si avvicinò alla povera Shizune che invano tentava di togliersi quella parrucca bionda e con voce docile ma che non ammetteva repliche le domandò.
 
- Salve, Shizune.-
- Salve Mizukage, ha bisogno di qualcosa?-
- Sì, vorrei sapere dove si trovano l’Hokage ed il Raikage, di grazia.-
- Ecco vede, loro…-
 
******
 
- Vi dichiaro marito e moglie, potete darvi il bacio d’unione.-
 
Il biondo da possenti pettorali ancora scoperti avvicinò le proprie labbra a quelle della donna di fronte a lui ed entrambi si abbandonarono a quel bacio casto ma colmo di un amore vero e puro: nessuno dei due aveva avuto mai intenzione di sposarsi in pubblico, non avevano necessità di rendere il proprio amore un qualcosa di superficiale e di pura apparenza.
Loro si amavano, dopo tanto tempo avevano trovato finalmente una persona di cui fidarsi ciecamente e non potevano desiderare altro al di fuori di ciò: al diavolo la politica, al diavolo la carica di kage!
Per un giorno avevano scelto di essere semplicemente un uomo ed una donna felicemente innamorati.
 
Ringraziarono il ninja incontrato casualmente in mezzo alla campagna per averli sposati e si allontanarono da quel ruscello con la mani incrociate: lui a petto nudo con i pantaloni ancora sporchi di verde dell’erba e lei con il reggicalze in evidenza e coperta solamente dalla camicia bianca prestatole dal suo ormai marito.
Sorridevano dolcemente, sereni e felici, e non parlarono per parecchi minuti per potersi così godere quel momento magico: ora erano sposati, erano marito e moglie, erano due cuori uniti in una sola anima e questa consapevolezza bastava a riempire ogni cosa.
 
Mentre il sole di mezzogiorno illuminava le loro figure, loro avanzavano lungo la distesa di erba verde, nella speranza di ritrovare qualche punto di riferimento per poter tornare nei propri villaggi, anche se le loro intenzioni sarebbero state volentieri altre…
 
- Il tuo piano ha funzionato perfettamente, comincio a temere per averti sposata, Tsunade…-
- Noi donne abbiamo sempre qualche asso nella manica! E comunque dovremo imparare a tenerci testa a vicenda, se vogliamo sopravvivere, caro maritino…-
 
Gli lanciò uno sguardo malizioso ed il Raikage non fece nemmeno lo sforzo di trattenersi, così la bacio nuovamente con tanto ardore che furono costretti a fermarsi e lasciare che i loro corpi si avvicinassero ulteriormente senza alcun tipo di ritegno.
 
Solo dopo qualche minuto quel focoso bacio ebbe fine e seppur restando a pochi millimetri di distanza, la loro teorica discussione riprese con toni più delicati ed ammaliatori da entrambe le parti.
 
- Non saremo stati un po’ troppo crudeli con Bee e la tua assistente, dopo tutto quello che gli abbiamo fatto fare per questo matrimonio?-
 
- Mmm non credo proprio, in fondo si saranno divertiti anche loro! E poi io non ce lo vedevo tuo fratello a farti da testimone tutto agghindato e pronto a dialogare in modo normale con le persone più illustri.-
- Hai ragione, forse così si sarà divertito di più!-
 
Fecero una piccola risata al pensiero dei loro due più fidati compagni che si spacciavano per Hokage e Raikage e vestiti da sposini, mentre loro due erano chissà dove in una fuga d’amore degna di nota con tanto di beffa all’intero mondo.
Terminate le risate, A. si lasciò andare dalla tenerezza del momento e accarezzò con dolcezza il volto perfetto di quella che era sua moglie, compiacendosi di ciò e sorridendo come non gli era mai capitato di fare.
 
- Tu hai sempre, maledettamente, ragione… Ma è per questo che ti amo.-
 
Anche Tsunade decise che, per una volta, non avrebbe rovinato un momento tanto magico con la sua maliziosità e tendenza alla supremazia, così ricambiò quella carezza piena d’affetto e di amore e parlò con tono dolce e premuroso, come se per la prima volta dopo tanto tempo si stesse realmente abbandonando all’amore.
 
- Anch’io ti amo…-
  

  
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