C'erano una volta tre fratelli

che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole

~

Il maggiore chiese una bacchetta più potente di qualsiasi altra al mondo,

Così la morte gliene fece una da un albero si sambuco e gliela offrì

La tomba bianca si spezzò, la punta della bacchetta di tasso rivolta verso il marmo.
Albus Silente giaceva disteso e inerme con le dita intrecciate attorno alla Bacchetta di Sambuco. Cinque dita lunghe come zampe di ragno si avvicinarono lentamente all'impugnatura.
Quando la pelle così bianca da sembrare vitrea si strinse attorno al legno della Stecca del Destino alcune scintille guizzarono dalla punta di quest'ultima sugli occhi chiusi del suo precedente proprietario.

Inebriato dal potere che la bacchetta di Sambuco gli aveva dato, si vantò della sua invincibilità

ma quella notte un altro mago rubò la bacchetta e per buona misura gli tagliò la gola

Fu un lampo: la bacchetta vibrò per qualche secondo nelle mani del signore oscuro e poi sgusciò alta nel cielo, verso il ragazzo.
La maledizione appena scagliata si rifiutò di colpire il padrone della morte, che afferrò al volo il suo legittimo dono.
Il lampo di luce verde si diresse verso le pupille rosse spalancate dallo stupore di Lord Voldemort.
Lentamente, il corpo cadde scomposto a terra.

E così la morte chiamò a se il primo fratello

~

Il secondo fratello decise di voler umiliare la morte ancora di più

e chiese il potere di richiamare i propri cari dalla tomba,

così la morte raccolse una pietra dal fiume e gliela offrì

Un uomo con il naso adunco e i capelli neri untuosi era in ginocchio difronte all'etereo Albus Silente.
Severus Piton nascondeva il proprio volto solcato dalle lacrime fra le mani, ma non riusciva a trattenere i singhiozzi.
< Se l'amavi davvero, allora la tua strada è tracciata >.

Il secondo fratello tornò a casa, tirò fuori la pietra, la girò tre volte nella mano.

Con sua gioia la ragazza che aveva sperato di sposare prima della di lei morte prematura,

gli apparve.

Ma presto ella divenne triste e fredda perché non apparteneva al mondo dei mortali.

Reso folle dal suo desiderio il secondo fratello si tolse la vita per unirsi a lei

I ricordi sgorgavano da ogni angolo del volto insanguinato.
Un ragazzo con gli occhi di un verde smeraldo intenso e profondo cercava di impossessarsene con una fiala.
D'un tratto le mani dell'ultimo preside di Hogwarts lo afferrarono per la tempia.
< Guar... da... mi... >

E così la morte si prese il secondo fratello

~

Infine la morte si rivolse al terzo fratello, un uomo umile,

lui chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene da quel posto senza essere seguito dalla morte

e così la morte con riluttanza gli consegnò il proprio mantello del invisibilità

“Tuo padre me lo aveva affidato prima di morire, è giusto che ti sia restituito”
Harry Potter osservò per qualche secondo quel biglietto scritto in una calligrafia stretta e sghemba e poi si decise ad aprire il pacco.
Un vecchio mantello di velluto gli ricadde fra le braccia.
< E' una specie di mantello... > Mormorò confuso all'amico che sedeva davanti a lui.
< Vediamo come ti sta, mettitelo! >.
Harry eseguì e con stupore si ritrovo a fissare il suo corpo invisibile.
Ignorando i versi d'incredulità di Ron, tornò a guardare il biglietto.
“Fanne buon uso”.

Riguardo al terzo fratello, la morte lo cercò per molti anni ma non fu mai in grado di trovarlo.

Solo quando ebbe raggiunto una veneranda età,

il fratello più giovane si tolse il mantello dell'invisibilità e lo donò a suo figlio

Chiuse gli occhi. Sentì scivolargli dalle mani la pietra della resurrezione. Non fece nessuno sforzo per riprenderla: lui doveva morire, era questo il suo compito.
Prima di dare il definitivo addio ad Hogwarts aprì di nuovo gli occhi: i suoi cari erano scomparsi, il serpente lo fissava sibilando e Voldemort aveva la bacchetta tesa davanti a lui, il volto scheletrico illuminato dal falò.
< Avada Kedevra >.

Poi salutò la morte come una vecchia amica e andò lieto con lei,

congedandosi da questa vita da pari a pari.



 

Devo dirlo, per una volta sono soddisfattissimo del mio lavoro. Avevo in mente questo paragone da un sacco di tempo e quando qualche giorno fa ho scoperto che non ero l'unico a pensarla così ho deciso di scrivere questo. Per quanto riguarda il mantello so di aver fatto uso del Movieverse, ma mi tornava meglio così che rispettare l'eccellente versione del libro. Infine Devo dire che non sapevo né cosa scrivere nella presentazione né che genere mettere... quindi perdonatemi se non ho rispettato le vostre aspettative ç_ç