Serie TV > I liceali
Segui la storia  |       
Autore: MissHarvelle    23/08/2011    1 recensioni
Coppia: Elena & Claudio.Questa ff è ambientata 10 anni dopo la fine della prima stagione. Elena vive ancora a Roma, fa la maestra d’ asilo , mentre Claudio è un ricco imprenditore e per affari si è trasferito da 5 anni in Provenza, precisamente nei pressi di Arles…per scoprirne di più non vi resta che leggere!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

CAPITOLO 9

Arrivati alla villa, entrarono subito in salotto.
Ad attenderli c’ era la signora Rizzo,un’ espressione irata sul volto.
“L’ hai portata qui!!!”
Claudio ebbe un gesto di fastidio. “come vedi,si!”
La signora Rizzo,lo sguardo pieno di sfida,si avvicinò ad Elena.
“Perché sei ritornata qui ?” chiese brutalmente.
“Lo sai benissimo mamma” rispose Claudio per lei con voce ferma.
“oh,si..so perché la signorina é venuta qui alla villa, ma sono completamente all’oscuro sul motivo per cui sia venuta in città! Voglio sapere perché, con la scusa che una volta é stata la tua amante,adesso crede di avere il diritto di..”
“ Taci!!” gridò Claudio con voce dura.
Sua madre si rifugiò in un silenzio carico di rancore.
“Dov’ é Jacqueline ?” riprese lui”sta ancora riposando ?”
Sulle prime sembrò che la signora Rizzo non volesse rispondere, ma l’ espressione del figlio le fece cambiare idea.
“ si,sta riposando…lo sai benissimo che dopo pranzo fa sempre un riposino.. ti aspettavamo più presto, lo sai vero ?”.
Claudio si diresse con indifferenza alla porta.
“ Andiamo a trovare la nonna” disse con una rapida occhiata a Elena, che era impallidita.
“ Fa come vuoi..” rispose la madre.
Elena deglutì a fatica. La madre di Claudio non era cambiata. La detestava come e più di prima, ma lei faceva più fatica a sopportarla, adesso , perché aveva i nervi tesi e ogni istante passato in quella casa accresceva il suo malessere. Guardò Claudio per tentare di capire cosa pensasse. A parte un muscolo della mascella che vibrava,però, lui sembrava indifferente all’ atmosfera tesa della stanza.
“ Vieni!” le disse.
Lei lo seguì con un passo un po’ incerto,felice di togliersi dalla vista di quella arpia.
Nello stretto corridoio,l’ uomo si diresse verso una altra porta. Elena lo afferrò improvvisamente per la manica.
“ Claudio,per favore,non costringermi ad andare avanti !”
“ Perché!? Cosa ti aspettavi da mia madre ? Speravi di essere accolta a braccia aperte ?”
“ Certo che no! Ma non vedi che mi odia? Tutti qui mi odiano!!”
Claudio non trovò nulla da ridire a questa affermazione.. fermo davanti alla porta, Claudio bussò leggermente. Una voce sottile rispose” entrate!”.
Claudio spinse il battente ed entrò nella stanza.Il suo viso si era trasformato.
Elena sentì la voce familiare ,ma affievolita,che diceva: “ah, sei tu caro.Mi hai portato Elena ?”.
“ é qui. Entra Elena.”
Elena non se lo fece ripetere due volte. La stanza di Virginia era come se la ricordava, pulita e confortevole; la donna invece era molto invecchiata,nonostante fossero passati solo tre anni.
Poiché lei stava sulla soglia incerta, gli occhi della vecchia signora girarono verso di lei con impazienza. Con un gesto le fece segno di avvicinarsi. Elena ubbidì timidamente.
“Buongiorno Virginia!! Come stai ?” chiese con voce un po’ tremante.
Per qualche istante la vecchia signora si accontentò di scrutarla, mentre lei, imbarazzata,si agitava nervosamente. Poi chiese al nipote di lasciarle sole.
“ma..” cominciò Elena.
Uno sguardo degli occhi verdi,e Claudio la fece tacere.
Poi con passo svelto uscì dalla stanza.
Elena fissò la pesante porta richiudersi alle sue spalle. Poi si voltò verso Virginia.
“Vieni qui..siediti sul letto vicino a me..e ora..”una leggera carezza le sfiorava le guance “così sei tornata..” le disse.
Elena fece un impercettibile movimento con le spalle.
“ Per poco tempo”.
“ Per vedere Claudio ?”
“ Si” rispose Elena, senza alzare gli occhi.
“ Perché??” chiese Virginia,che come Claudio voleva andare a fondo di ogni cosa.
“ Ho bisogno di soldi” rispose francamente Elena.
Era inutile tergiversare con Virginia. Prima o poi,con lei, la verità saltava sempre fuori.
“ Capisco.. e perché venire da Claudio?? Dopo tutto quello che c’ é stato…credo che lui sia proprio l’ ultima persona a cui chiedere aiuto.”
“ Non avevo nessun altro”sospirò Elena.
“ E ti sembra normale chiedere a Claudio??”
“ Non lo so” rispose lei,alzando le spalle.
“ Perché hai bisogno di soldi ? Hai problemi economici ?”
“ No..non proprio.. mi dispiace, Virginia..è una cosa tra me e Claudio. Le chiedo scusa,ma é così. Se lui pensa che portandomi qui..da lei..potrà..”
Virginia la interruppe con collera.
“ Sono stata io a volere che ti portasse qui. Quando Valerio mi ha detto che eri qui ad Arles…”
“ è stato Valerio a dirglielo ?”
“ Naturalmente! Non avrai creduto che fosse stato Claudio?  Tu lo conosci bene, Elena. In ogni caso dovresti..”
Elena si sentiva le guance bruciare. Si alzò di scatto e andò verso la finestra a passo lento.
“ Mi dispiace per suo figlio!” disse, tentando di cambiare discorso.
“ Vittorio?” disse Virginia con una smorfia che la fece assomigliare al nipote. “ lo sai che io e lui non abbiamo mai avuto nulla in comune. Come potrei poi andare d’ accordo con la sua vedova? Quella donna ha fatto un'unica cosa buona nella sua vita ..”
“ Cosa ?”
“mettere al mondo Claudio! Claudio!! Il figlio che avrei voluto mettere al mondo io !”
Elena diventò ancora più rossa,e abbassò la testa.
Solo Virginia era capace di parlare così senza sembrare teatrale.
Ad un certo punto , la ragazza le chiese informazioni sulla fidanzata di Claudio,ma l’ anziana signora, fingendo un improvviso giramento di capo,le chiese di lasciarla sola.
“ Voglio rivederti “ disse infine Virginia. “Quando ritornerai ?”
“ Ma..devo ritornare a Roma!”
“ Perché? Cos’hai là?? Un uomo?”
“ No,no solo il lavoro!”
“ Guarda che lo so che é solo una scusa. Claudio sistemerà tutto. Prima di andartene,mandamelo !”
Elena scosse la testa in un gesto d’ impotenza, oltrepassò la soglia e richiuse dolcemente la porta. Quando entrò in cucina, trovò Claudio, sua madre e anche Jacqueline seduti intorno ad un tavolo.
Trascorse qualche secondo pieno di imbarazzo prima che Claudio rompesse il silenzio.
“ Sua Signoria é stata congedata??” domandò in tono ironico.
“ Più o meno sì” rispose Elena mordendosi il labbro “ é un vero piacere rivederti, Jacqueline!” disse poi poco convinta.
“ Non posso dire altrettanto,mia cara!” rispose gelidamente Jac.
“ Gli anni passano,ma la tua lingua é rimasta sempre la stessa: biforcuta!”
Le labbra di Jac si spalancarono per l’ indignazione.
“ Ma come ti permetti?!! Vieni qui a parlarmi in questo tono, specie di..”.
“ Per l’ amor del Cielo!” gridò Claudio. “ basta con i litigi!! Non li sopporto..”
“Siediti!” disse poi ad Elena. “mia madre ha fatto il caffè e noi ne berremo una tazza prima di andarcene,ok ?”
La ragazza suppose di non avere scelta.



Note dell' autrice: eccomi qui! Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo? Fatemelo sapere che ti tengo **
Ringrazio tutte le persone che mi seguono e che addirittura hanno messo la storia tra i preferiti o in quelle da ricordare! ** Sono commossa! a presto (spero) Fabi
<3

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I liceali / Vai alla pagina dell'autore: MissHarvelle