Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
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Autore: Nihal06    24/08/2011    1 recensioni
e se.....e se prima che fosse arrivata Mikan,Natsume avesse conosciuto un'altra ragazza e si fosse interessato a lei....come amico o forse anche di più supponiamo che si fosse innamorato di lei,come si stravolgerebbe la storia....la storia è ambientata pressochè un'anno e mezzo prima dell'arrivo della protagonista dell'anime/manga Mikan....questa ragazza di nome noemi da un potere oscuro e potente tanto da finire nelle abilità pericolose,con un passato misterioso ed un futuro incerto dentro l'accademia...... una storia piccante,misteriosa,romantica,sexy,divertente ed entusiasmante...-leggete e recensite mi raccomando,è la mia prima ff siate buoni-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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...:OSPEDALE:...




Mi svegliai stropicciandomi gli occhi “namika sei sveglia?”era ruka, si era lui ne ero sicura, mi guardai intorno era tutto bianco pensai di essere in paradiso, ma non mi era andata così bene, ero nell’ospedale dell’accademia “ruka…”sossurai voltando appena la testa da dove mi sembrava provenisse la voce, avevo poche forze e la bocca impastata dal sonno ,”hai dormito per ben due giorni namika”mi voltai a guardarlo ma con lui non c’era natsume,  subito pensai al peggio, mi sollevai di scatto e mi guardai in torno con più attenzione, ma  iniziò di nuovo a girarmi la testa,così  mi ridistesi , e come per magia lui capì a che stavo pensando“natsume ha dormito per un giorno poi l’hanno mandato in missione dovrebbe tornare domani, era preoccupato per te perché non volevi svegliarti, sembrava fossi morta eravamo tutti davvero molto  preoccupati”il suo capo era chino e la sua voce cupa,l’avevano mandato subito in missione,doveva essere stato quello stronzo di persona per fargliela pagare, chissà quale sporco lavoro l’avrà mandato a fare questa volta.”ti lascio riposare namika, così ti rimetterai presto”mi baciò appena sulla fronte ed uscì. Aspettai quasi mezz’ora coricata nel mio letto ma non riuscivo a darmi pace,come facevo ad essere ancora viva e poi il pensiero di natsume chissà dove a fare chissà che cosa per colpa mia e con il solo pensiero ad accompagnarlo che io ero in ospedale e che non volevo svegliarmi,avrei pagato oro per dirgli che ero viva che stavo bene e che  al suo ritorno mi avrebbe trovata sana e salva. scesi dal letto e mi diressi alla finestra osservai  per pochi minuti l’esterno quando sentii l’urgenza di fare uso della toilette. Quando uscii dal bagno  trovai seduto sul mio letto narumi, che cosa ci faceva lui qui, “narumi?”fu più una domanda a me che a lui, cosa voleva lui  mi odiava , si voltò al suono della mia voce e si alzò dal mio letto,sembrava che l’avessi appena riscosso dai suoi pensieri“namika ti senti meglio?”chiese fintamente preoccupato,si vedeva lontano un miglio che fingeva, col suo sorriso falso “si meglio grazie”, mi faceva schifo solo stare vicino a una persona falsa come lui. “bene mettiti a letto…..”fece una pausa in cui io mi infilai sotto il leggero lenzuolo del letto “ti è andata bene namika serio ti ha risparmiata, natsume era disperato l’ho dovuto fermare con le liane sennò chissà cosa avrebbe combinato”sospirò e si diresse verso l’uscita, non potevo credere alle sue parole, “lei quindi non mi ha salvato non mi ha nemmeno cercato di salvare, era lì fermo a godersi lo spettacolo”feci una pausa e alzai il tono della  voce “forse non gli starò simpatica ma che razza di professore è?pensavo che persona come meschinità fosse il solo ma mi sbagliavo, siete simili anzì forse lui prova pietà lei non è altro che una persona falsa che mi avrebbe lasciato morire senza battere ciglio sotto i suoi e occhi e quelli di natsume e dei bambini per di più , senza nemmeno alzare un solo dito per difendermi, anzi no un dito l’ha alzato per fare in modo che natsume non potesse aiutarmi e che mi vedesse lì soffrire impotente, non riesce ad immaginarsi il dolore che lui ha provato, eppure ha sentito le sue grida , ha sentito cosa diceva  e com’era disperato, erano talmente forti che non può non averle sentite, forse così   forti da mischiarsi alle mie di dolore, e lei  adesso come osa rivolgermi ancora la parola con quale coraggio viene a chiedermi se sto bene…”deglutti “si dovrebbe veramente vergognare”mi arrivò uno schiaffo, mi toccai la guancia scottava, ma non sentivo male, quando alzai la testa lo  guardai con disprezzo,il suo viso era paonazzo ,  non osai abbassare lo sguardo non mi faceva paura nemmeno un po’, fu lui che chinò  la testa ed uscii veloce come era entrato senza dirmi  una  parola, per lui provavo solo disprezzo. Mi sotterai sotto il lenzuolo, non mi sarei pentita mai e poi mai di ciò che gli avevo detto,era la verità, mi toccai di nuovo la guancia sembrava ancora calda se avessi detto a natsume che mi aveva tirato una sberla sicuramente sarebbe andato fuori di testa e avrebbe combinato chissà che cosa, meglio non dirgli niente di tutto questo , chiusi gli occhi e finalmente riuscì a prendere sonno. Quando mi svegliai era già sera e avevo parecchia fame,un vassoio era appoggiato sul comodino vicino al mio letto, lo afferrai e mangiai quasi tutto in poco tempo,mi chiesi come avevo fatto a resistere così tanto senza mangiare. Non sapevo quando sarei potuta andarmene,ormai stavo meglio e volevo uscire da questo posto che  mi dava quasi i brividi,tutto così maledettamente bianco pulito ed ordinato da sembrare irreale. Non sapevo assolutamente come occupare il tempo dato che non avevo più sonno. Sentii bussare alla porta “signorina namika chen posso entrare?” doveva essere una dottoressa ma la voce era stramaledettamente acuta da farmi venire il mal di testa, mi sforzai un bel po’ per rispondergli cordialmente, anche se il mio tono doveva fare intendere molte cose“si prego” entrò una donnina marciando impettita , era alta e ossuta, sembrava più un appendino che una ragazza  “bene vediamo come sta stasera?” disse con finta apprensione prima di iniziare a visitarmi “bene eravamo tutti molto preoccupati  ”non la stavo ascoltando minimamente un rumore fuori dalla finestra attirava molto di più la mia attenzione “beh”colpo di tosse per farmi ritornare alla realtà “ mi sembra del tutto guarita signorina direi che domani potrà tornare alle proprie attività”detto questo uscii a grandi falcate e io mi abbandonai sul cuscino ero felice solo una notte e  finalmente sarei potuta  tornata in camera mia. Un altro rumore ma molto più forte attirò di nuovo la mia attenzione, mi girai e quello che vidi fu per i miei occhi come vedere i regali di natale in anticipo, uno spettacolo, natsume era entrato dalla finestra, mi misi seduta di scatto “natsume….”chiesi poco convinta poteva benissimo essere un miraggio divino o un’allucinazione da troppi  farmaci,un sorrisetto  si disegnò sulle sue labbra,oh quel sorrisetto quanto mi era mancato, si era proprio lui , scesi dal letto e quasi non inciampai nelle lenzuola. Gli saltai letteralmente addosso, e lo abbracciai strettissimo,avevo veramente paura che potesse scomparire che fosse solo un sogno,che in realtà io non fossi sopravvissuta “ahia…”mi staccai e solo adesso notai come era ridotto, i vestiti bruciati e strappati e una bruciatura stava sulla spalla e sulla guancia,come avevo fatto a non notarlo “natsume ma che ti ha fatto fare?”lui si grattò la testa “bhè non mi inviti a vedere la tua nuova dimora” ero confusa cercava di non far vedere che era a pezzi ,che stupido, feci si con la testa  e deglutii “stenditi sul mio letto sei uno straccio”lui non si oppose e si coricò sul mio letto, poi si girò verso di me che intanto mi ero seduta vicino a lui sul bordo del letto“per punizione ho dovuto incendiare un palazzo con persone e tutto dentro, un azienda anti-alice credo”deglutii  di nuovo e mi immaginai la scena, mi vennero i brividi la missione che avevo compiuto io era uno scherzo a confronto, mi distesi sul letto vicino a lui. Lui mi prese la mano e me la strinse “pensavo che saresti morta te lo giuro”avvampai a quelle parole, “anche io lo pensavo ma poi come vedi mi sono risvegliata qui”e feci roteare il braccio come per illustrare la stanza “quando non sono riuscito a salvarti e quello stronzo di narumi mi aveva bloccato mi sono sentito morire pensavo che ti avrei perso davvero” lo abbracciai e mi strinsi al suo petto,lui ricambiò la stretta e mi strinse di più a se, in pochi minuti  la mente mi si svuotò  e tutti i brutti pensieri scomparvero,lo sentii rilassarsi ed addormentarsi quasi subito, doveva essere davvero stanco, il suo respiro era regolare, non so come mai ma tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, no mi sentivo a casa ecco la parola giusta,anche quando si fu addormentato , la sua stretta su di me  non diminuiva, chiusi gli occhi e mi addormentai in pochi minuti.

  
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