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Autore: Nami88    24/08/2011    3 recensioni
Avete presente quando guardate il cielo, magari la notte di San Lorenzo, e vedete una stella cadente? Sicuramente avrete espresso un desiderio almeno una volta nella vostra vita e magari non è mai accaduto nulla o magari sì......Questa storia vi insegnerà a fare attenzione a cosa desiderate e soprattutto al modo in cui lo chiedete ^_^
E come disse il mio amico Oscar Wild: "La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha".
Nota: ALCUNI DEI PERSONAGGI UTILIZZATI PER QUESTA FANFICTION NON SONO DI MIA PROPRIETÀ MA VENGONO UTILIZZATI NEL RISPETTO DEL PROPRIETARIO E DEI RELATIVI COPYRIGHTS. ALTRI SONO INVENTATI E L'INTERA STORIA E' ORIGINALE, E FRUTTO DELLA FANTASIA.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene ragazzi, siamo alla fine dei giochi. Questo è l'ultimo capitolo con momento zonamoso che mi è piaciuto tanto mentre lo scrivevo.
Spero piaccia anche a voi.
Buona lettura!



Zoro sobbalzò e per poco non gli venne un colpo.

“Nico Robin deve avergli raccontato quella vecchia storia…fantastico”.
« Che hai? – chiese Nami rientrando – Sembri sotto shock »
« Hai sentito cos’ha detto Sango?? »
« Sì, ho sentito! »
« Non è divertente »
« Sì, invece. Lo è »
Nami si accoccolò a letto.
Era raro che si appiccicasse a Zoro. Non erano mai stati una coppia di romanticoni.
« No, non lo è » continuò Zoro più convinto.
« E’ divertente invece ripensare a quando ancora…beh…non eravamo…quello che siamo ora »
« Sei brava con gli eufemismi »
« Spiritoso. Dai, è divertente…certo che ce ne abbiamo messo di tempo per capirlo. Quell’episodio era un segnale piuttosto chiaro ora che ci penso »
« Possiamo smettere di parlarne? »
Nami era molto divertita, specialmente nel vederlo così in difficoltà.
« Fammi pensare…no, direi proprio di no! Perchè? Ti senti in imbarazzo??? »
« E va bene, se vuoi la guerra… “Zoro ha anche del lati positivi dopotutto. Mantiene sempre le promesse. E’ generoso, sempre pronto a rischiare la propria vita per quella degli altri, mi ha salvato così tante volte che ho perso il conto. Tutte le volte che mi caccio nei guai, non so come ma lui arriva sempre per salvarmi. E’…buffo…quando fa il timido e quando si perde perché gli manca il senso dell’orientamento. Sa anche essere gentile, sa avere dei pensieri speciali…e anche se spesso sembra che passi il suo tempo a dormire e a non curarsi di nulla se non di se stesso, ora capisco che non è così. Restava sempre all’erta…Tu ti stai arrendendo e Zoro invece non si arrende mai” ».
« Ma…Zoro!!!! »
« Non dirmi che ti senti in imbarazzo tu ora! »
« No, però…cos’è, lo sai a memoria?!? »
« Più o meno. Non sai quante volte l’ho recitato nella mia testa »
« E perché? »
« Come perché?... Perché non mi avresti mai più detto niente del genere da ragazzo e volevo ricordarmelo »
« Qualcuno sta diventando rosso, e non sono io signor spadaccino! »
« E piantala… »
« D’accordo la smetto di prenderti in giro… - Nami lo guardò per alcuni secondi. Zoro teneva gli occhi chiusi – Però, non ne abbiamo mai più parlato dopo. Seriamente voglio dire… »
« Cosa c’è da dire? »
« Che ne so…tu sai benissimo come mi sentivo io ma io non so come ti sei sentito tu »
« Sono passati così tanti anni…Ma perché hai sempre voglia di parlare? Guarda che ore sono! »
« Zoooorooooo, ti pregooooo »
« Sì, va bene. Smettila di frignare però, abbi pietà di me »
« Ok racconta! » Nami balzò seduta sul letto pronta ad ascoltare, come un cagnolino in attesa di comandi.
« Non capisco perché sei così tanto emozionata al pensiero, comunque se ci tieni... Allora, vuoi sapere come mi sono sentito…Non mi ricordo niente dei pensieri di Zara o quasi – lo disse con repulsione quindi forse non era vero – se non quelli strettamente legati a te ma non chiedermi il perché. Quella mattina quando mi sono svegliato giù ricordavo tutto. Ancora prima di te evidentemente. Ad esempio, aprendo gli occhi mi sei subito venuta in mente tu, o meglio la nostra conversazione in palestra quando hai cercato di affettarmi. Di affettare Zara... E’ difficile da spiegare ma Zara aveva capito, essendo una donna, che tu sentivi qualcosa per quello stupido spadaccino. Mi ha impressionato ricordare che avevi sacrificato la tua vita per farmi tornare quello che ero…come avrei potuto non chiederti scusa? C’è un limite a tutto.
Come al solito Nami, quando tu sei nei paraggi, non rispondo mai delle mie azioni… »
« E nel negozio in cui hai comprato la crema com’è andata? »
« Su questo preferirei glissare… »
« E daiiiii »
« Certo che sei proprio insopportabile…E’ andata così: entro in questo negozio che già dall’esterno profumava di chissà quali porcherie comunque ci ho messo una buona manciata di minuti prima di riuscire a varcare quella porta. Mi faccio coraggio ed entro.

     "Buongiorno signore in cosa posso esserle utile? "
C’era questa commessa che mi guardava con un sorriso plastificato aspettando che dicessi qualcosa. Dentro era tutto rosa con dei fiori ovunque…
     "Ehm…io, avrei bisogno di una crema…"
    "Certamente! Per cosa? Calvizie, eczema, una crema per i piedi, una crema idratante per le mani, per la pelle??? Vedo che lei ha un bel colorito! E’ un uomo di mare? Parliamo forse di una crema abbronzante?!?? "
Io neanche sapevo potessero esistere tutte quelle creme.
    "No, non è per me. E’ per una…un’amica"
    "Oh d’accordo. Per la sua ragazza allora! "
Ricordo di aver pensato: “Ho detto amica, non ragazza! Ma che fa questa? Lo fa apposta?!”
    "No, per un’amica"
   " Oh…ma certo! Certo! Magari è la sua amante e la chiama “amica”. Non si preoccupi. Sarò muta come un pesce! "
“Ne dubito fortemente” pensai, guardandola scovolto. Stentavo a credere che potesse esistere una persona così ottusa e frivola.

    "Comunque, questa persona ha una brutta irritazione alla pelle. Le è caduto un barattolo di vernice in testa e così "
    "Ha fatto cadere un barattolo di vernice in testa alla sua ragazza?!? "
“Fa sul serio?! Ma in che razza di posto sono capitato?!”

    "Non sono stato io e per l’ennesima volta, non è la mia ragazza"

    "Oh ma sì, ha ragione. La sua “amica” "
Ammiccando alla parola “amica”.
Era inutile insistere.

   
"Dicevo, ha una brutta irritazione e vorrei qualcosa che possa aiutarla"
    "E’ un regalo quindi"
“Ma che diavolo vuole questa?!”
  
"Per…per così dire"

    "Benisssssiiiiiimooooo!"

Con quella voce mi sono giocato metà del mio udito.
Se pensavo che tu fossi una cornacchia, quella ti superava alla grande.
Insomma, mi ha fatto vedere migliaia di creme e ha iniziato a farmi mille domande.

    "Deve sapere che ogni pelle ha la sua crema. La sua “amica” come ha la pelle? Bianca, scura? Liscia e morbida o secca e ruvida? "
Ok, lo ammetto non sono mai stato così tanto in imbarazzo.

« Sì ma cos’hai risposto??? » chiese Nami morente di curiosità.

  
 "Lei è molto…ehm...pallida. Ha i capelli rossi "

    "Meraviglioso! Sarà bellissima allora e avrà una pelle delicatissima"
Sembrava più una domanda. Ti assicuro che stavo per strapparle la crema di mano e fuggire senza pagare pur di non continuare a stare lì. Nessuna tortura conosciuta poteva eguagliare quello che stavo passando, credimi.
   
"Lei………Senta, mi dia la crema che preferisce"

    "Benissimo! Ecco  a lei! Questa è perfetta, le faccia presente che scomparirà totalmente dopo l’applicazione".
Mi ha fatto il pacchetto e sono uscito prendendo fiato ».

« Quanto hai speso? »
« Non te lo dico di certo, è un regalo! »
« Uffi…e va bene! Mi sarebbe piaciuto vederti. Maaaaa quando ti ha chiesto se ero bella tu cosa stavi per rispondere? »
Zoro inarcò un sopracciglio e si sollevò.
« Nami ma cosa ti prende? Non ti capisco proprio. Non è da te fare tutte queste domande stupide »
« Che c’è? E’ un reato adesso sentirsi apprezzata? Lo sai che sono vanitosa… »
« Vanitosa è poco. Egocentrica vanesia narcisista ti si addice di più »
« Quindiiii?!?!? »
« Avrei risposto che…beh, sì…quello… »
« Quello cosa?!? » chiese Nami ammiccante ed impaziente.
« Che sì, eri bellissima! - urlò Zoro d’un fiato - Ecco, sei contenta ora?! »
« Quindi tu già allora pensavi che io lo fossi? »
« Parliamoci chiaro, non sono mica cieco. Nami non capisco cos’è tutta questa smania di…che ne so…sembra che tu voglia sentirti dire determinate cose. Tipo questa… »
« E’ solo che…insomma, non mi fai mai un complimento. Passiamo metà del nostro tempo a litigare… »
« Avanti, non sono litigi…sono simpatiche discussioni »
« Non è quello il punto. E’ che non ti sento mai dire niente di carino. Va bene, lo sai che non sono romantica e nemmeno tu lo sei e so anche  sono tanti anni che stiamo assieme…ma sai, mi piacerebbe ogni tanto sentirmi dire qualcosa di bello. Farti raccontare degli aneddoti sugli anni precedenti è … interessante… mi sento più…come posso dire, apprezzata… »
Zoro la guardò con fare interrogativo. Questo era uno dei tipici momenti femminili che lui non sapeva come gestire.
E adesso??? Altro che la commessa del negozio.
« Nami , io non credevo che tu avessi bisogno di sentirti dire delle cose. Insomma…ok, scusami. Sai che faccio fatica, non è nel mio carattere »
« Lo, è per questo che ti chiedo di raccontarmi certe cose. Solo così posso capire… »
« Capisco. Ma io ti apprezzo molto, Nami. Davvero tanto »
Si morsicò la lingua subito dopo.
“Ma che cavolo sto dicendo? Ti apprezzo davvero tanto???”.
« Va…va bene – Nami sembrò arrendersi – buonanotte allora »
« Buonanotte »
Si infilò di nuovo sotto alle coperte e Zoro si girò dall’altra parte.
Calò infine il silenzio della notte.
Pochi minuti dopo fu Zoro ad interromperlo. Nami lo sentì rigirarsi nelle coperte ma mai si sarebbe aspettata che si fosse girato per poterla stringere. Era indecisa se fare la preziosa e uscirsene con una frase del tipo: “Oh guarda, adesso fai il carino???” oppure se restare in silenzio ed assaporare quel momento, unico e raro.
Sentì Zoro avvicinarsi al suo orecchio.
Il respiro del suo bisbigliare le fece salire un brivido lungo il braccio scoperto che per metà si nascondeva sotto al cuscino.
« Cosa vuoi che ti dica? Non ti dirò mai che ho sempre pensato che sei dannatamente bella. Non ti dirò mai che quel giorno, quando hai detto a Zara tutte quelle cose e quando ti sei battuta con lei per farmi tornare, una parte di me ha sorriso. Non ti dirò mai che la tua pelle è bianca, liscia e perfetta e calda e profumata. Non ti dirò mai che tu sei la mia ragazza, perché tu sei molto di più. E non te lo dirò mai perché sarebbe troppo poco, perché sei una parte di me. Sei ciò che completa il mio essere. Ma non te lo dirò mai. Non ti dirò mai che sei mia amica, perché sei la mia migliore amica…ma anche questo non te lo dirò mai. Non ti dirò mai quanto vali perché vali troppo per poterlo quantificare. Non ti dirò mai che ti sono grato per tutte le volte che hai salvato la mia vita, in qualsiasi modo possibile. Non ti dirò mai nemmeno grazie per tutte le volte che mi ha permesso di salvare la tua, per tutte le volte che ti sei fatta lanciare a terra per evitare una spada…o un ascia o una cannonata. Non ti dirò mai che sei perfetta, perché non lo sei…ma sai una cosa? Ho bisogno che tu non lo sia, perché neanche io lo sono. Se tu lo fossi, allora io non sarei degno di starti accanto. Non ti dirò mai quanto sei forte, perché so benissimo che sei più forte di me ma questo non lo dovrai mai sapere. Non ti dirò mai che mi piace vedere il tuo sguardo sorpreso e felice quando riesco a stupirti, e forse è questa una delle ragioni per cui così poco spesso mi lascio andare. Non voglio veder svanire quel sorrise nel mare dell'abitudine. Non ti dirò mai che ho passato anni ad amarti senza saperlo ma nemmeno che non rimpiango gli anni in cui non lo sapevo, perché quelli sono i più belli e importanti della mia vita…quelli in cui ti ho conosciuta per quella che eri e che ancora oggi sei - Le spostò una ciocca di capelli e le sfiorò la guancia con il viso - non mi sentirai mai dire queste cose, nemmeno sotto tortura. Non ti darò mai tutta questa soddisfazione, mocciosa ».
La luce di argentata di una stella cadente catturò i loro sguardi oltre la finestra. Nami sentì Zoro sorridere.
« L’hai vista? »
« Sì, l’ho vista » sussurrò Nami.
« E ora dormi strega – baciandole la guancia – io ho già espresso il mio desiderio, ma tu fai attenzione a quello che desideri. Buonanotte ».

Ecco fatto, e anche questa ff è finita.
Spero vi sia piaciuta XD
Come sempre grazie a tutti coloro che l'hanno inserita nelle preferite, ricordate e seguite. A tutte coloro che mi hanno recensite, grazie ragazze! ^_^
Grazie a tutti e a prestissimo con la prossima ff! giusto un paio di mesi! ciauuuuzzzz!
   
 
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