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Autore: LeAliDelCigno    25/08/2011    2 recensioni
Ciao a tutti cari lettori,
questa è la mia prima fanfiction,
che era iniziata come una one short che più avanti si è evoluta a ciò.
Essa è basata inizialmente sul silenzio e sulla routine. Ma più avanti ci sarà un avvenimento che spezzerà questa monotonia e renderà la vita del nostro giovane protagonista qualcosa di speciale.
Il personaggio principale è un ragazzo di sedici anni di nome Stefano e attraverso lui e i suoi occhi si narra questa storia (ora potete capire il significato del titolo).
Vi prego vivamente di recensire così potrò capire cosa ne pernsate e se ci sono cose che non vi piacciono o dove posso migliorarmi, dopotutto sono qui per questo :). Spero solo che questa storia sia di vosto gradimento; detto ciò vi auguro una buona lettura.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 12- Saltando scuola
 

 
 
Ormai il secondo quadrimestre era iniziato ma di Rose non c’era ancora nessuna traccia.
Il solito fastidioso rumore della sveglia aveva svegliato Stefano che si era alzato dal letto con molta fatica e con un forte mal di testa: se il buon giorno si vede dal mattino quello non era di certo un buon inizio.
 
“ Che seccatura la scuola…” pensò nella sua testa dolorante.
Il ragazzo si alzò a fatica dal letto e dopo aver fatto la doccia, la colazione ed essersi lavato i denti, uscì di casa per andare a prendere il bus.
 
Prima di andare verso la sua meta si fermò qualche minuto davanti all’abitazione di Rose: perché si era comportata in quel modo senza preoccuparsi di dargli delle spiegazioni?
Per quanto si sforzasse non riusciva a capirlo, non era da lei…
 
“Non era da lei?!” gli fece l’eco la voce rocca nella sua testa “ Ma che diavolo stai dicendo?! La conosci da neanche da metà anno e ragioni come una persona che la conosce da tutta la vita!! Ma sei stupido o cretino?!”
“ Per una volta non posso fare altro che darti ragione…” rispose con un sospiro e, mentre lo faceva, si avvilì nel pensarlo
“ Io ho sempre ragione” disse vantandosi la voce
“ Se, come no;  vedi di non farci troppo l’abitudine va…”  disse concludendo la discussione all’interno della sua testa poiché gli faceva troppo male per continuare e anche perché aveva visto Ilaria venirgli incontro.
« Finalmente ti hanno dimesso! » disse lui
« Gia, ma purtroppo devo ancora portare questo gesso un mese » disse lei alzando il braccio infortunato.
 
Ci fu una breve pausa di parole tra i due nelle quali Stefano esaminò la pelle dell’amica scoprendola piena di cicatrici. La loro visione fece stare male il ragazzo che si sentì in colpa, anche se non ne aveva motivo. Non capiva nemmeno lui il motivo di questi sentimenti però, non si sa come, si sentiva colpevole di ciò che le era successo ma, nello stesso tempo, era felice che stesse bene e fosse lì a sorridergli.
Non era abituato a provare questi sentimenti contrastanti, non riusciva a controllarli, non sapeva come comportarsi… L’unica cosa che era riuscito a fare ora era stare zitto.
 
« Questi tuoi improvvisi attimi di mutismo mi fanno paura… » disse Ilaria cercando di rimanere ironica e attirare l’attenzione del ragazzo contemporaneamente ma senza successo perché ormai era immerso nei membri della sua testa.
“ Oh no, l’ho perso…” pensò preoccupata Ilaria toccandosi la fronte con la mano sana.
 
Intanto Stefano pensava a tante cose, troppe, ai sentimenti, a ciò che provava fino ad arrivare a pensare a Rose e ciò gli faceva male, tanto… Era forse troppo chiedere d’essere felice?
Evidentemente si… Era scappato per tanto tempo da se stesso e ora che era pronto ad affrontare la realtà era proprio quest’ultima a scappare da lui.
“ Che strana che è la vita…” si disse.
 
Improvvisamente sentì qualcosa che lo prese per le spalle e iniziò a strattonarlo.
Da lontano sentì una voce femminile urlargli: « Stefanoooooo!!!! » era Ilaria, la sua voce era inconfondibile: « Riprenditiiii!!! Se non ci sbrighiamo perderemo il bus!! ».
Il ragazzo guardò l’ora e disse cominciando ad incamminarsi velocemente verso la fermata: « Diamine! Muoviamoci! ».
 
Camminarono così veloci che Stefano pensava di star eseguendo la marcia delle olimpiadi.
Riuscirono a salire in coriera per miracolo e, dopo essersi guardati negli occhi, scoppiarono a ridere come due pazzi. Nessuno capì perché lo fecero tanto meno loro, sapevano solo che era stata una cosa liberatoria soprattutto per Stefano che era la prima volta che rideva di gusto dall’incidente dell’amica.
 
Una volta seduti, Ilaria accese il suo MP3 e, dopo aver dato un auricolare al ragazzo, si misero ad ascoltare musica. Questo fece sembrare il viaggio meno noioso e pesante.
“ Le cose sarebbero perfette se non dovessimo andare a scuola…”pensò Stefano.
 
In quel preciso istante Ilaria, nemmeno fosse telepatica, chiese: « Andiamo a bigiare¹ »
« Stavo pensando la stessa cosa! » disse il ragazzo gasato « Ma che faremo? »
« Che ne so io! » rispose lei ridendo « decideremo sul momento assieme che combinare ».
 
Svenderono alla stazione dei bus e, dopo essersi imboscati in un bar, ordinarono qualcosa di caldo da bere.
« Questa cioccolata calda ci voleva proprio con questo freddo » confermò la ragazza dopo aver ingoiato il primo sorso bollente
« Hai perfettamente ragione » disse lui sorridendo.
 
Quando Ilaria alzò lo sguardo verso il ragazzo non poté fare a meno di ridere poiché aveva tutto il naso sporco di panna e quando Stefano se ne accorse anche lui non poté fare altro che unirsi alla risata dell’amica.
Gli erano mancati questi momenti: solo lui e Ilaria, senza nessun altro che rompesse o che s’intromettesse nella loro indistruttibile e magica amicizia; era tutto così bello, sembrava quasi tornato tutto alla normalità.
“ Ora lo sarebbe se non avessi mai conosciuto Rose…” pensò Stefano.
Già, ormai era un chiodo fisso nella sua testa dolente… Perché non riusciva a toglierla? A non pensarci? Quante domande senza una risposta, chissà quando riuscirà a rispondere a questi ed altri quesiti…
 
Nonostante tutto ciò Stefano cercò di non pensarci almeno per oggi, voleva godersi la mattinata con Ilaria e per la prima volta stranamente ci riuscì.
Il tempo con Ilaria passò velocemente anche perché con lei non si poteva fare a meno di ridere e divertirsi.  Fecero di tutto, dal passeggiare per il parco all’entrare in tutti i negozi d’abbigliamento per provare dei vestiti e uscire senza comprare nulla promettendogli che sarebbero tornati.
 
Ilaria era felice perché era riuscita nel suo intento: finalmente Stefano era riuscito a passare una mattina pensando solo a divertirsi e a nient’altro. Ne aveva passate tante ultimamente ed era stufa di vederlo in quel modo. Oggi, finalmente, vide Stefano sorridere, era riuscita a dargli un po’ di felicità e Ilaria non poteva sperare in un risultato migliore.



¹ = Saltare scuola

Note:
 

Ciao a tutti :)
Allora? Vi è piaciuto questo capitolo?
Che ne pensate?

E' stato divertente crearlo :)
Eh... Il bello dello scrivere è che basta crare dei personaggi, metterli in un contesto e lasciarli muovere e mutare in esso ( sperando che io riesca a farlo U.U)

Luciana: - Si ma sei te che decidi che cosa farci fare!-
Questo è un dettaglio irriverente U.U
Erick: - Non penso prorpio, non mi piace fare il cattivo di turno!-
Rose: - Hey! Perché io devo fare la parte della ragazza fecile??-

Bè, sentite! Sono io che scrivo e io che decido cosa è meglio che fate!
Stefano: - Cosa dovrei dire io?! Ho dovuto aspettare per quasi dodici capitoli prima di tirare fuori le palle!!-
Ilaria: - Sono l'unica a cui piace la sua parte? Certo, avrei preferito fare a meno di essere tirata sotto però almeno sono viva! :) -
Rose: - Ma io non voglio fare la ragazza facile!!-
Luciana: - Io vorrei essere più presente nella storia! -

Ok, con questo chiudo la mia conversazione con i miei personaggi.
( scusate ma mi sono lasciato prendere dalle note xD)
Ah... Mi diverto troppo!
Tutti tranne Ilaria: - Noi no!! -

Alla prossima,
Kevs_cun

Ps: se trovate degli errori correggetemi pure.

  
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